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•La battaglia di Yellow
Tavern
Testo dell'utente del forum forrest
Pubblicato il 08/02/2010
Nel corso della battaglia di
Wilderness, come tutti saprete, la cavalleria dell'Armata del
Potomac, agli ordini del gen.Sheridan, non aveva brillato, mancando
di riferire con tempestività l'avanzata del 3° Corpo dell'A.N.V.
verso il bivio di Brock Crossing, in tal modo mettendo a repentaglio
il 2° Corpo del Gen. Hancock, e rischiando di mandare a monte
l'intera Campagna progettata dal Gen. Grant. Come se non bastasse,
il giorno dopo la battaglia i cavalleggeri di Sheridan non erano
riusciti a forzare il passaggio verso Sud lungo la Brock Road, e per
completare l'opera,durante la notte successiva avevano ostruito la
marcia del 5° Corpo del Gen. Warren verso Spotsylvania, quando ogni
minuto era essenziale per precedere Lee presso questo fatale
crocevia. Il mattino dell'8 Maggio il Gen. Sheridan ebbe un
tempestoso colloquio con Meade, che lo accusò di aver fatto fallire
i suoi piani, impedendogli d'isolare Lee da Richmond. Sheridan
replicò che Meade non aveva la minima idea di come utilizzare la
cavalleria, e spavaldamente affermò che, se avesse avuto carta
bianca, sarebbe riuscito a dare una batosta a JEB Stuart. Il
colloquio tra questi 2 ufficiali, noti per il loro caratteraccio, si
concluse bruscamente, quando Sheridan uscì dalla tenda del suo
superiore senza salutare. Meade riferì subito l'accaduto a Grant, e
questi lo invitò a mettere Sheridan alla prova, svincolandolo dalla
protezione delle salmerie e dai compiti di ricognizione, e
permettendogli di concentrarsi sull'obbiettivo di sconfiggere Stuart.
Al piccolo Generale irlandese fu quindi permesso di radunare il suo
possente Corpo, e di avviarsi verso Sud. Per indurre Stuart ad
inseguirlo, Sheridan avrebbe puntato su Richmond, cammin facendo
danneggiando le 2 ferrovie dalle quali l'Armata di Lee riceveva i
rifornimenti: la "Virginia Central R.R." e la "Richmond,
Fredericksburg & Potòmac R.R.". Ma il vero scopo dell'operazione era
affrontare e sconfiggere Stuart in una grande battaglia. La sera
dell'8 Maggio, incontrando i suoi 3 comandanti di Divisione, i
Generali Gregg, Merritt e Wilson, Sheridan disse loro: "Stiamo
andando a combattere Stuart in conseguenza di un mio suggerimento;
sfideremo Stuart ad un duello di cavalleria dietro le linee di Lee,
in casa sua. Siamo forti e so che possiamo batterlo, e alla luce
delle mie proteste con Meade, siamo obbligati a vincere." Ad ogni
soldato vennero distribuiti 3 giorni di razioni, 50 proiettili di
carabina e 18 di pistola. Al 1° Connecticut vennero consegnate le
ambìte carabine Spencer a ripetizione; questa unità divenne il 7°
reggimento dell'Armata ad essere dotato di queste modernissime armi,
dopo i reggimenti del Michigan della Brigata del Gen. Custer, ed il
2° ed il 5° New York della Brigata del Gen.McIntosh. All'alba del 9
Maggio Sheridan si mise in movimento, portando con sè 10000 uomini e
6 batterie; la prima tappa del suo raid prevedeva di raggiungere il
fiume North Anna, 40 km più a Sud. Dopo aver aggirato il fianco
destro della fanteria nemica schierato presso Spotsylvania, la
colonna nordista imboccò la Telegraph Road e puntò a Sud. Sheridan
fece avanzare le sue 3 Divisioni in un'unica, interminabile colonna,
con 4 cavalleggeri per fila (2500 file, più le batterie). La colonna
s'allungava per 13 miglia (21 km!) Un testimone che la vide
imboccare la Telegraph Road, scrisse che ci vollero 4 ore prima che
sfilasse per intero davanti ai suoi occhi. Alla Div. di testa,
comandata dal Gen. Merritt, venne ordinato di procedere lentamente,
al passo. "Come per sfidare Stuart ad attaccare" -scrive lo storico
Gordon Rhea. Dopo aver attraversato i fiumi Po e Ny senza incontrare
resistenza, i nordisti raggiunsero la località di Jerrell's Mill,
sulle rive del Ta River. Qui Sheridan, temendo che il ponte che
attraversava il North Anna lungo la Telegraph Road sarebbe stato
fortemente presidiato, decise di abbandonare questa strada deviando
a sud-ovest, con l'intenzione di attraversare il North Anna presso
il guado di Anderson's Ford.
La retroguardia di Sheridan, costituita dalla Brigata del Gen. Davis
(Divisione Gregg), aveva appena attraversato il Ta River presso
Jerrell's Mill, quando infine la cavalleria confederata si fece
viva.
Gli scouts del Generale Stuart avevano avvistato la colonna nordista
già presso Massaponax Church, poco dopo la sua partenza da Aldrich.
Ma per tutta la mattina del 9 Maggio la cavalleria confederata era
stata impegnata a sbarrare la strada alla fanteria nemica; solo a
mezzogiorno, con l'arrivo presso Spotsylvania del 3° corpo di Hill,
la Brigata Wickham della Div. Fitz.Lee aveva potuto essere
svincolata, e aveva potuto lanciarsi all'inseguimento di Sheridan.
Tra le 2 e le 3 del pomeriggio, Wickham raggiunse la retroguardia
nemica presso Jerrell's Mill, sul Ta River, ed ebbe luogo il primo
violento scontro. Wickham e Davis si scontrarono di nuovo 2 ore più
tardi, presso Mitchell's Shop; a prezzo di perdite non indifferenti
(76 uomini), Davis riuscì a tenere a bada Wickham, permettendo al
grosso della colonna di Sheridan di proseguire verso sud-ovest,
raggiungendo Anderson's Ford al tramonto. Mentre il resto della
colonna s'accampava presso la riva nord del North Anna, le Brigate
Custer e Devin della Div. Merritt attraversarono il fiume, e
proseguirono verso la stazione ferroviaria di Beaver's Dam, lungo la
"Virginia Central R.R.". Alle 8 di sera, Custer piombò sulla
stazione come un uragano devastatore. Catturò 2 treni, carichi di
enormi quantitativi di viveri (1 milione e mezzo di razioni) e di
medicinali; liberò 278 soldati unionisti fatti prigionieri il giorno
prima, che erano in attesa di essere caricati sui treni ed avviati
verso i campi di prigionìa; incendiò la stazione; strappò 15 Km di
binari, e tagliò i fili del telegrafo. Poi Custer e Devin
s'accamparono nei pressi della stazione in fiamme. Durante la notte,
altre 2 Brigate confederate, agli ordini dei Generali Lomax e Gordon,
si erano unite a Wickham. Con esse, erano sopraggiunti anche Fitz.
Lee e JEB Stuart, che aveva preso l'incauta decisione di lasciare le
altre 3 Brigate del suo Corpo (Young, Rosser e Chambliss)
presso Spotsylvania. Il Prof. Luraghi, nell'opera a noi tutta ben
nota, la definisce "una saggia decisione". Visto come le cose
sarebbero andate a finire, mi permetto di avere qualche dubbio. Da
notare che Stuart portò con sè solo una batteria più una sezione (la
miseria di 6 cannoni) delle 5 batterie a cavallo delle quali
disponeva. Sheridan aveva con sé 36 cannoni. Dopo avere radunato le
3 Brigate presenti, Stuart progettò un piano strampalato, che
prevedeva un attacco all'alba; mentre Fitz. Lee, con la Brigata
Wickham, avrebbe tenuto impegnate le Div. Wlson e Gregg a nord del
fiume, le Brigate Lomax e Gordon, guidate da Stuart in persona,
avrebbero attraversato il fiume presso Davenport Bridge, per poi
piegare ad est e attaccare il fianco della div. Merritt presso
Beaver's Dam. Ma quella notte Sheridan, esaminando le mappe alla
luce di una candela, si era reso conto del potenziale pericolo
rappresentato da Davenport Bridge, ed aveva inviato a distruggerlo
il Capitano Abraham Arnold, alla testa di 2 reggimenti: il 5° U.S.,
e il 1° New York Dragoons. Prima dell'alba Arnold aveva compiuto la
sua missione; Stuart, trovando il ponte distrutto, deviò ad ovest,
risalendo la riva settentrionale del North Anna, ed attraversò
presso un guado più a monte.
Ma il Capitano Arnold non si fece sorprendere; aveva visto la
cavalleria nemica giungere di fronte a Davenport Bridge, e deviare
ad ovest; aveva pertanto deciso di risalire anch'egli il North Anna,
sulla riva meridionale, fino al guado utilizzato da Stuart. I 2
reggimenti nordisti non poterono impedire alle 2 Brigate confederate
di attraversare il fiume, ma riuscirono a ritardarne l'avanzata
verso Beaver's Dam quel tanto che bastò a Sheridan per andarsene
indisturbato. Quest'azione ritardatrice costò ad Arnold 70 uomini.
Fitz.Lee, a nord del fiume, aveva attaccato, ma con le sue esigue
forze (una sola brigata) non era riuscito ad impedire a Wilson e
Greegg di attraversare il fiume, e di unirsi a Merritt presso
Beaver's Dam. Una volta riunita, la colonna nordista si era lasciata
alle spalle le rovine fumanti della stazione, ed aveva ripreso
l'avanzata verso sud, imboccando la Mountain Road. Questa strada,
dopo aver attraversato il villaggio di Negro Foot e il fiume South
Anna, sboccava nuovamente nella Telegraph Road (la strada che i
nordisti avevano lasciato il pomeriggio del giorno prima) presso un
crocevia destinato a diventare famoso. Questo bivio prendeva il nome
da una vecchia locanda abbandonata e data alle fiamme, di cui
restavano solo le fondamenta carbonizzate: Yellow Tavern.
Il pretenzioso piano di Stuart era fallito; anzichè tenere unite le
sue tre Brigate e scagliarle contro i nordisti mentre erano divisi,
con 2 Divisioni a nord ed una a sud del North Anna, il generale
confederato aveva commesso l'errore di dividerle a sua volta, e non
era riuscito a fermare l'avanzata di Sheridan verso Richmond, che
egli (Stuart) riteneva fosse il vero bersaglio del suo avversario.
Come testimonia il rapporto ufficiale di Fitz.Lee: "Scoprendo che
Richmond era la meta del nemico, e sapendo che le fortificazioni
occidentali di Richmond erano sguarnite, il Gen. Stuart decise di
percorrere la corda dell'arco lungo il quale il nemico stava
avanzando, e recedendolo, interporre la nostra esigua forza tra il
nemico e Richmond in qualche punto vicino alla Capitale." Avendo
abboccato in pieno all'esca di Sheridan, dunque, Stuart escogitò
questo nuovo piano, altrettanto malconsigliato del precedente,
perseverando nell'errore di dividere le sue magre forze; inviò
Gordon alle calcagna della colonna nemica, lungo la Mountain Road,
nella vana speranza che quei pochi cavalleggeri sarebbero riusciti
ad ostacolarne il procedere; nel frattempo, con le 2 brigate della
div. di Fitz.Lee, da Beaver's Dam, Stuart si sarebbe diretto a
sud-est seguendo i binari della "Virginia Central R.r.", fino ad
incrociare la "Richmond, Fredericksburg & Potòmac R.R." presso
Hanover Junction; dopodichè, avrebbe imboccato la Telegraph Road e
avrebbe puntato a sud, tentando di sbarrare il passo a Sheridan
presso Yellow Tavern. Scrive Gordon Rhea: "Il piano era rischioso.
Gli esausti confederati avrebbero dovuto cavalcare quasi
ininterrottamente tutto il giorno e tutta la notte per arrivare a
Yellow Tavern prima di Sheridan, e anche se ci fossero riusciti,
l'esito della battaglia sarebbe stato assai dubbio, visto che i
federali l'avrebbero soverchiato numericamente di più del triplo."
Sheridan aveva lasciato Beaver's Dam alle 8 del mattino, e alle 4
del pomeriggio, dopo aver percorso con tutta calma circa 30 Km,
attraversò il fiume South Anna presso Ground Squirrel Bridge. Dopo aver bruciato il ponte,
s'accampò sulla riva meridionale del fiume. In tal modo dimostrando
di non aver alcuna fretta; avesse voluto, sarebbe arrivato a Yellow
Tavern molto prima di Stuart, e la strada verso Richmond sarebbe
stata spalancata. Ma non era questo il suo scopo. Nel frattempo,
Stuart si spingeva a ritmo serrato verso Hanover Junction; raggiunse
questo incrocio alle 9 di sera, imboccò la Telegraph Road, e
proseguì senza soste fino a Taylorsville. A questo punto Fitz.Lee
riuscì a convincerlo a far riposare i cavalli per qualche ora, o
sarebbero tutti quanti stramazzati lungo la strada. Durante la
sosta, Stuart unì alla sua colonna una batteria di stanza presso
quel villaggio, la Baltimore's Light Artillery del Capitano Hunter
Griffin; questo portò il totale della sua artiglieria a 10 cannoni.
Alle 3 del mattino dell'11 Maggio i confederati rimontarono in
sella; gli scouts avevano informato Stuart che Sheridan s'era
fermato sulle rive del South Anna, e JEB era più che mai convinto di
poter arrivare a Yellow Tavern prima del nemico.
Sheridan lasciò l'accampamento sulla riva meridionale del South Anna
all'alba dell'11 Maggio, portando con sè le Div. Merritt e Wilson.;
quanto alla Div. del Gen. David Gregg, una brigata, quella comandata
dall'omonimo Colonnello Irvin Gregg, fu lasciata a presidiare il
fiume, a scanso di sorprese da nord; l'altra Brigata, quella del
Gen. Davis, già alle 2 di notte s'era diretta ad est, seguendo
stradine di campagna, avendo come meta la stazione di Ashland, sulla
"Virginia Central R.R.", con l'ordine di incendiarla e di dedicarsi
ai consueti vandalismi. Una volta compiuta questa missione, Davis
avrebbe dovuto dirigersi a sud-ovest, per raggiungere il grosso
della colonna di Sheridan presso Allen's Station, sulla "Richmond,
Fredericksburg & Potòmac R.R.". Da qui,
la colonna riunita avrebbe proseguito verso Yellow Tavern e
Richmond. La distanza tra il South Anna e Yellow Tavern era pari a
12 miglia. (19 km.) Mentre Sheridan, con Wilson e Merritt, procedeva
con calma verso Allen's St., entrambe le Brigate della Div. Gregg
vennero coinvolte in duri scontri. All'alba, il Gen. Gordon, alla
testa dei suoi nord-caroliniani, aveva raggiunto il South Anna, e
trovando il ponte in fiamme, decise di attraversarlo presso un
guado, che i nordisti avevano ritenuto intransitabile a causa delle
rive troppo alte e scoscese. Ma Gordon riuscì a passare, e s'avventò
sugli ignàri unionisti accampati presso una locanda lungo la
Mountain Road, chiamata Goddall's Tavern. Ne
nacque una furibonda mischia all'arma bianca, nella quale si
trovarono l'uno di fronte all'altro i 2 reggimenti ritenuti i
migliori reparti delle rispettive cavallerie: il 1° N.Carolina ed il
1° Maine. Inizialmente i confederati ebbero la meglio, ponendo in
rotta gli avversari; ma il sopraggiungere d'una batteria federale
frenò il loro slancio. Gli scontri proseguirono per diverse ore,
mentre Gregg continuava lentamente ad arretrare. Scrive Gordon Rhea:
"La spettacolare carica del Gen. Gordon ottenne ben poco; sia pur
malconci, i cavalleggeri del Col. Gregg continuarono a proteggere le
spalle di Sheridan, e la colonna nordista continuò ad avanzare
inesorabilmente verso Richmond. "Una decina di km più ad est, anche
l'altra Brigata della Div. Gregg, quella del Gen. Davis, aveva
sostenuto un prolungato scontro, dopo che all'alba ebbe raggiunto
Ashland Station. Come ricorderete, la Div. Fitz.Lee era partita alle
3 di notte dalla località di Taylorsville, discendendo la Telegraph
Road, che correva parallela alla "Virginia Central R.R.". Quando Davis arrivò ad Ashland, la brigata Lomax
aveva da poco oltrepassato questa località, ma l'avanguardia della
Brigata Wickham, costituita dal 2° Virginia del Col. Munford, stava
transitandovi proprio allora. I cavalleggeri di Munford smontarono
da cavalo, e s'accese la battaglia. Davis riuscì a sloggiare Munford
e ad incendiare la stazione. Ma di lì a poco sopraggiunse il resto
della Brigata Wickham, e la battaglia divampò nuovamente. Infine,
dopo alcune decine di minuti, Davis, soddisfatto di aver compiuto la
sua missione, ruppe il contatto e si diresse, secondo i piani, verso
Allen's Station. Erano le 6.30 del mattino. Il tempo perso da
Wickhan presso Ashland Station combattendo Davis si sarebbe rivelato
fatale.
Verso le 8 del mattino, la Brigata Lomax raggiunse infine l'incrocio
tra la Mountain Road e la Telegraph Road; queste due strade, una
volta confluite in una, prendevano in nome di Brook Turnpike. Questa
strada conduceva a Richmond, lontana meno di 10 km, dritto a sud.
Sul lato est del Brook Turnpike, poco lontano dal vero e proprio
crocevia, si trovavano le rovine di Yellow Tavern. Scrive Gordon
Rhea: "Stuart era dunque riuscito a precedere Sheridan presso il
crocevia, ma a caro prezzo, avendo coperto gran parte della distanza
da Taylorsville a Yellow Tavern al galoppo. Esausti ed indolenziti,
i confederati non erano certo nella condizione ideale per affrontare
la battaglia. "E, cosa ancor più grave, Wickham, attardato ad
Ashland Station, non era ancora arrivato. Lomax schierò il 6°
Virginia presso il crocevia, fronte a nord-ovest, col 5° ed il 15°
Virginia a prolungare la linea verso nord, lungo la Telegraph Road,
ed inviò dei picchetti verso la Mountain Road, col compito di
controllare questa strada, ed avvisare tempestivamente quando
Sheridan si fosse avvicinato. Pochi minuti dopo sopraggiunse Stuart. Cedo la parola a Gordon Rhea:
"Stuart soppesò le alternative: poteva sbarrare il passo a Sheridan
schierandosi di traverso al Brook Turnpike, fronte a nord; oppure
mantenere lo schieramento fronte ad ovest, lungo la Telegraph Road,
scelto da Lomax, per colpire il fianco sinistro di Sheridan quando
fosse transitato. C'era una terza possibilità: ritirarsi dietro la
linea esterna delle fortificazioni di Richmond, e lì aspettare il
nemico. Ma Stuart non considerò seriamente questa opzione; non era
da lui prendere in considerazione qualcosa che avesse il sapore di
una ritirata."- Con tutto il rispetto per lo storico, ad indurre
Stuart a scartare questa terza possibilità, più che la sua ìndole
guerriera, credo fu il mancato arrivo di Wickham. Se Stuart avesse
abbandonato Yellow Tavern per rifugiarsi dietro le fortificazioni
della Capitale, con Sheridan che era atteso presso il crocevia da un
momento all'altro, Wickham e Gordon sarebbero rimasti tagliati
fuori. Prosegue Gordon Rhea: "Stuart decise di lasciare Lomax lungo
la Telegraph Road. Quando Wickham fosse arrivato, Stuart intendeva
schierarlo sulla destra di Lomax, fronte a sud, lungo una catena di
collinette che correva perpendicolare alla Telegraph Road. I confederati avrebbero così
goduto di una forte posizione difensiva, e se Sheridan avesse
tentato di sboccare sul Brook Turnpike, avrebbero potuto attaccarlo
sul fianco sinistro ed alle spalle. Ma Stuart necessitava di
rinforzi, e ordinò a McClellan (il più fidato dei suoi aiutanti
n.d.r.) di galoppare verso Richmond per chiedere al Gen. Bragg se vi
fossero truppe disponibili. Se Sheridan fosse stato preso tra Stuart
ed un'altra forza confederata che avesse risalito il Brook Turnpike
da sud, provenendo da Richmond, non avrebbe avuto scampo." Un
soldato di Stuart avrebbe scritto ricordando quel mattino fatale:
"Pensavamo d'avere intrappolato Sheridan, e che sicuramente avremmo
catturato l'intero suo Corpo." Il piano in effetti sarebbe stato
buono, se solo i sudisti avessero avuto la forza numerica per
attuarlo; ma con 3000 uomini e 10 cannoni (compreso Gordon, che non
avrebbe preso parte alla battaglia) contro i 10000 di Sheridan, ci
si chiede come potessero Stuart ed i suoi uomini essere tanto
ottimisti. Viene da sorridere, pensando alle critiche che vengono
così spesso rivolte contro il Gen. Hood per via dei suoi piani
troppo ambiziosi. Rimane un enigma l'affermazione di Fitz. Lee
inserita nel suo rapporto ufficiale,e da me citata precedentemente,
secondo la quale le fortificazioni occidentali di Richmond sarebbero
state sguarnite. Non era così, e non si spiega perchè Stuart, se
riteneva che Richmond fosse indifesa, mandò McClellan nella
capitale, con la speranza di ricevere rinforzi proprio da quella
direzione. Verso le 9 del mattino, un'ora soltanto dopo l'arrivo di
Lomax, il 6° Pennsylvania, l'avanguardia della colonna di Sheridan,
s'avvicinò al crocevia, scontrandosi coi picchetti del 6° Virginia;
la battaglia di Yellow Tavern era cominciata.
In breve, l'intera Div. Merritt era schierata in linea di battaglia,
fronte ad est, con Custer sulla sinistra, Gibbs al centro, e Devin a
destra. Quasi contemporaneamente, l'avanguardia della Brigata
Wickham cominciò ad occupare le alture più a nord. Se Wickham fosse arrivato solo qualche minuto
prima, avrebbe potuto piombare alle spalle dei Federali quando erano
ancora in colonna; viceversa, con la Div. Merritt ormai schierata
fronte a nord-est, il piano di Stuart poteva considerarsi già
compromesso. Nè Lomax, né ovviamente Wickham, avevano avuto il tempo
di erigere fortificazioni; nel settore tenuto dal 5° e dal 15°
Virginia, la Telegraph road era praticamente una strada in trincea,
la carreggiata trovandosi ribassata rispetto al livello dei campi
circostanti, e questo fornì un minimo di protezione a questi 2
Reggimenti, che inizialmente riuscirono a respingere gli attacchi di
Custer. Ma più a sud il 6° Virginia, che occupava il settore più
vicino al crocevia, era praticamente allo scoperto, e venne aggirato
dalla brigata Devin, che prese possesso del bivio, tagliando fuori
Stuart da Richmond. Poi Devin e Gibbs cominciarono ad "arrotolare"
la Brigata Lomax verso Nord. Per un po' il 5°Virginia, agli ordini
del Col. Henry Clay Pate, riuscì a tenere la posizione,
presumibilmente piegando il fianco sinistro fronte a sud. Pate e
Stuart si detestavano; la loro ruggine risaliva ai primi mesi di
guerra, quando Stuart aveva posto al comando del Reggimento Thomas
Rosser, scavalcando Pate, che aveva organizzato il nucleo originale
dell'unità. In seguito, Pate ebbe pessimi rapporti con Rosser, che
lo portò infine di fronte ad una Corte Marziale con l'accusa
d'insubordinazione. Anche se a denunciarlo era stato Rosser, Pate
sospettò che ad istigarlo fosse stato proprio Stuart. Pate venne
assolto, e dopo la promozione di Rosser a Generale, assunse infine
il comando del Reggimento. Ma sempre, da allora, aveva covato un
forte rancore nei confronti del suo superiore. Un rancore
ricambiato. Ma quel mattino Stuart, vedendo Pate sfidare il fuoco
nemico ed incitare i suoi uomini a resistere roteando la sciabola,
rimase ammirato dal suo coraggio; cavalcò verso di lui, e si
congratulò. Tra la sorpresa generale, Pate gli tese la mano. Dopo
avergliela stretta calorosamente, Stuart gli chiese quanto ancora
avrebbe potuto tenere la Telegraph Road. "Finché morrò."- fu la
risposta di Pate. Mente si allontanava, rivoltosi ad un aiutante,
Stuart disse: "Pate é un eroe." Pochi istanti dopo, un proiettile
centrò il Colonnello in piena fronte, uccidendolo sul colpo. Alla
sua morte, l'intera Brigata Lomax cedette di schianto di fronte al
nemico soverchiante; 200 cavalleggeri vennero catturati, mentre i
superstiti dopo aver scavalcato lo steccato che delimitava la
strada, fuggivano verso le alture alle loro spalle. Si radunarono
infine a sinistra della Brigata Wickham, prolungando la sua linea a
est della Telegraph Road. A
questo punto sul campo di battaglia scese una tregua; Sheridan aveva
conquistato il crocevia di Yellow Tavern, e la strada per Richmond
era spalancata; ma voleva prima chiudere i conti con Stuart, e a
tale scopo si fermò ad attendere l'arrivo della Div. Wilson, prima
di lanciare l'attacco finale.
Mentre Sheridan aspettava l'arrivo di Wilson, alle 2 del pomeriggio
fece ritorno McClellan, che come ricorderete era stato inviato a
Richmond a chiedere rinforzi, e riferì che il Gen. Bragg aveva
accolto la richiesta. Il sempre ottimista Stuart, che attendeva
anche l'arrivo di Gordon, era sempre più convinto di poter
stritolare Sheridan in una tenaglia. Purtroppo, né Gordon, né la
fanteria inviata da Bragg, sarebbero arrivati a salvare la giornata.
Evidenziando una certa mancanza di lucidità e di realismo, alle 3
del pomeriggio Stuart inviò un altro stranissimo messaggio a Bragg,
chiedendo che come rinforzo inviasse la Brigata del Gen. Eppa Hunton,
un reduce della Carica di Pickett. Nel messaggio Stuart ribadiva
che, con la collaborazione di Hunton, Sheridan non avrebbe avuto
scampo. Come potè Stuart pensare che Bragg avrebbe ricevuto questo
tardivo messaggio in tempo per inviare come rinforzo proprio la
Brigata Hunton, risulta incomprensibile; é uno degli enigmi di
questa vicenda quasi surreale. Nel frattempo, Wilson era arrivato,
schierandosi sulla destra di Merritt. Le 2 forze contrapposte si
fronteggiavano lungo 2 linee rette; i sudisti, con 2 Brigate e 10
cannoni, sulla cresta delle colline; i nordisti, con 2 Divisioni e
artiglieria in abbondanza, nella pianura sottostante. Scrive Gordon
Rhea: "Ci sarebbero volute ore prima che i rinforzi avessero potuto
arrivare da Richmond, e prima che Gordon avesse potuto raggiungere
il suo Comandante. Il tempo di JEB Stuart era scaduto; avrebbe
dovuto combattere la sua ultima battaglia con le sole forze
presenti." Nel punto di contatto tra Wickham e Lomax, proprio a
cavallo della Telegraph Road, Stuart aveva piazzato la batteria
marylandese raccolta a Taylorsville;
Sheridan s'avvide che quella batteria rappresentava la chiave della
linea nemica, e ordinò a Custer di puntare dritto contro quei
cannoni risalendo la Telegraph Road al galoppo,con 3 reggimenti in
colonna, uno dietro l'altro. A guidare la carica sarebbe stato il 1°
Michigan del Col. Stagg, seguito dal 7° Michigan del Maggiore
Granger, e dal 1° Vermont del Col. Preston, prestato a Custer dal
Gen. Wilson. Gli altri 2 Reggimenti di Custer, il 5° ed il 6°
Michigan, avrebbero attaccato a piedi, ad ovest della batteria,
contro Wickham; ancora più ad ovest avrebbe attaccato la Div.
Wilson; ad est della strada, nel settore occupato da Lomax, avrebbe
attaccato la Brigata Gibbs. La Brigata Devin, infine, sarebbe
avanzata lungo il Brook Turnpike verso le difese esterne di
Richmond, per evitare sorprese da quella direzione. L'attacco venne
lanciato alle 4 del pomeriggio. Il 1° Michigan venne una prima volta
respinto da una carica del 6° Virginia, che lo ricacciò giù dal
pendìo, fin sulle rive del Turner's Run, dopo un furioso scontro
all'arma bianca. I cavalleggeri di Custer si radunarono, e tornarono
alla carica. Stuart si trovava proprio presso la batteria del
Capitano Griffin, essendosi anch'egli avvedùto della sua cruciale
importanza. Dietro alla batteria aveva piazzato il glorioso 1°
Virginia, il reparto che aveva comandato all'inizio della guerra.
Tra i cannoni, Stuart aveva piazzato la Compagnia K, comandata dal
Capitano Gus Dorsey; questa Compagnia, pur appartenendo al 1°
Virginia, era costituita da 70 fidatissimi ésuli del Maryland.
Questa volta il 1° Michigan riuscì ad arrivare fino ai cannoni, ma i
marylandesi serrarono i ranghi, riuscendo a proteggerli con
successo; poi il resto del 1° Virginia, piazzato alle loro spalle,
lanciò una contro-carica che scacciò di nuovo il nemico giù dalla
collina. Ma ritirandosi, un cavalleggero nordista si voltò, e scorse
la figura inconfondibile di Stuart, col suo cappello piumato; fece
fuoco, e JEB s'accasciò sulla sella, colpito all'addòme. Il
Colonnello Alger, del 5° Michigan, nel suo Rapporto scrisse che a
colpire Stuart fu un soldato del suo reggimento, un certo John Huff,
un tiratore scelto che aveva in precedenza militato nei Berdan's
Sharpshooters. Gordon Rhea dà credito a questa affermazione, che
però appare assai dubbia, dal momento che il 5° Michigan attaccò
appiedato, e più ad ovest, non nel settore della batteria Griffin.
Una macchia color pòrpora s'allargò sull'uniforme del condottiero
confederato, che immediatamente si rese conto della gravità della
ferita. Venne accompagnato nelle retrovie, sempre restando in sella,
sorretto da 2 uomini che gli camminavano a fianco, mentre un terzo
soldato guidava il suo cavallo. Incrociando Fitz.Lee che s'avviava
verso la linea del fuoco, diede le sue ultime direttive: "Avanti,
Fitz, vecchio mio! So che farai le cose per bene." Poi, rivolgendosi
ad alcuni soldati sudisti in fuga, gridò loro: "Tornate indietro!
Preferisco morire che essere sconfitto!" - "Avrebbe conosciuto
entrambi i destini" ha scritto lapidario lo storico Edward Longacre.
Fitz. Lee potè fare ben poco; qualche istante dopo il ferimento di
Stuart, Custer tornò alla carica, questa volta col 7° Michigan ed il
1° Vermont. Gli artiglieri del Capitano Griffin si misero a sparare
3 barattoli di mitraglia alla volta, e svuotarono molte selle. Il
comandante del 7° Michigan, il Maggiore Henry Granger, fu tra i
primi a cadere ferito a morte. Ma i nordisti erano troppi, e i
cannoni sudisti troppo pochi. Già l'esile linea di Wickham aveva
ceduto alla loro destra, travolta dal numero soverchiante dei
cavalleggeri di Wilson. L'intera linea confederata s'accartocciò,
poi andò in pezzi. Scrive Gordon Rhea: "La maggior parte dei
malconci reparti ribelli fuggì verso Nord, e attraversò il fiume
Chickahominy; altri si diressero verso Ashland Station; alcuni
fecero un ampio giro verso Sud cercando scampo all'interno delle
fortificazioni esterne di Richmond." Nel frattempo, presso Allen's
Station, anche la Brigata Gordon aveva subito una disfatta, dopo
aver lanciato una carica suicida, sotto un tremendo acquazzone, sul
terreno impregnato d'acqua, contro le carabine ed i cannoni del Gen.
Gregg. Sheridan aveva tenuto fede alla sua promessa di sconfiggere
l'invincibile cavalleria sudista. Stuart, soffrendo atrocemente per
la ferita, aveva chiesto ai suoi uomini di condurlo dalla moglie.
Venne pertanto caricato su un'ambulanza e accompagnato verso
Richmond. La strada diretta verso la Capitale era ormai sbarrata dal
nemico, così l'ambulanza e il drappello che l'accompagnava si
diressero dapprima verso il Chickahominy, e dopo averlo attraversato
deviarono a Sud. Il triste viaggio si svolse sotto un violento
temporale, e le lacrime incessanti dei membri dello Stato Maggiore
di Stuart si mischiarono alla pioggia battente. L'ambulanza fece
sosta ad Atlee's Station, sulla "Virginia Central R.R.", e Stuart
venne esortato a bere del liquore per lenìre il dolore. Dapprima
rifiutò, avendo da ragazzo giurato a sua madre che non avrebbe mai
assaggiato alcolici. Il dottore insistette, e JEB cedette. "Fu il
primo e ultimo sorso di whiskey che bagnò mai le sue labbra"-
scrisse un membro del suo Stato Maggiore, Theodore Garnett. Arrivato
infine a Richmond, Stuart venne condotto presso la casa di un
parente, in Grace Street, e per tutta la notte oscillò tra la
lucidità ed il delirio. Il mattino seguente ricevette la visita del
Presidente Davis. La moglie era stata avvisata, ma non avrebbe
potuto raggiungere Richmond prima del mattino successivo. Verso
sera, temendo che non avrebbe potuto vederla un'ultima volta, Stuart
chiese al dottore se sarebbe riuscito a passare la notte. Il medico
rispose che la morte si stava avvicinando molto rapidamente. Stuart
espresse allora le sue ultime volontà; lasciò i suoi cavalli ai
componenti del suo Stato Maggiore, la spada a suo figlio, gli
speroni ad una ragazza di Sheperdstown, una certa Lillie Lee(presumibilmente
una sua amante.) Le sue ultime parole, prima di spirare, furono:
"Sono rassegnato. Sia fatta la volontà di Dio."
Poche ore soltanto dopo la fine della battaglia, alle 23 dell'11
Maggio, Sheridan riprese la sua marcia verso Sud. Superate senza
incontrare resistenza le fortificazioni esterne di Richmond, alle 4
del mattino del 12 Maggio giunse davanti alla seconda delle tre
linee fortificate; scoprendola presidiata, decise di non attaccare
la città, a riprova che il suo scopo non era mai stato la conquista
o il saccheggio della Capitale nemica. A presidiare le
fortificazioni, in realtà, oltre alla Brigata del Gen. Hunton, erano
stati chiamati alcuni raffazzonati battaglioni di miliziani, uno dei
quali costituito dagli operai della Tredegar Iron Works, ed un altro
dagli impiegati del Governo. Ma Sheridan, avendo compiuto la sua
missione di sconfiggere Stuart, non volle correre ulteriori rischi,
e deviò ad est, dirigendosi verso Meadows Bridge, sul Chickahominy.
Fitz.Lee, radunati alla meno peggio i superstiti di Yellow Tavern,
aveva disceso la riva nord dello stesso fiume fino a questo ponte,
lo aveva incendiato e si era schierato alla sua estremità orientale,
nel tentativo di sbarrare il passo a Sheridan. Nel frattempo
l'indomabile Gordon, nonostante la sconfitta subita ad Allen's
Station, aveva continuato a molestare la retroguardia nordista. E da
Richmond 2 Brigate di fanteria erano uscite dalle fortificazioni per
dare manforte alla cavalleria confederata. Senza successo; i genieri
nordisti ricostruirono il ponte sotto il fuoco nemico, dopo di che
bastò una carica del solito Custer per disperdere i demoralizzati
cavalleggeri di Fitz Lee, e farsi nuovamente largo verso est. Nei
convulsi combattimenti di quelle ore contro la retroguardia
Federale, il Gen. Gordon era rimasto ferito ad un braccio. La ferita
non sembrava grave, ma l'infezione causò la morte del valoroso
caroliniano pochi giorni dopo, in ospedale. Sheridan proseguì con
tutta calma, ormai indisturbato, fino ad incontrarsi con le forze
del Generale Butler ad Haxall's Landing, sul fiume James, il 14
Maggio, ponendo così fine ad uno dei raid più famosi della Guerra.
Chiudo il mio resoconto traducendo i punti salienti del commento
fornìto da Gordon Rhea. "Yellow Tavern per i Confederati era stata
una disfatta: la loro cavalleria era stata sbaragliata, e JEB Stuart,
che per 3 anni era stato il simbolo stesso dello spirito di
resistenza sudista, giaceva morto. -...Il Generale Wilson definì
Yellow Tavern "il punto di svolta nella storia delle 2 forze di
cavalleria che si contrapponevano in Virginia. Dopo di allora, i
ribelli furono sempre timorosi di affrontare la cavalleria Federale
in campo aperto."- Per il Gen.Davis, il fatto essenziale fu che i
cavalleggeri nordisti erano ormai "fiduciosi nel loro leader e
convinti della loro capacità di affrontare e sconfiggere il loro
avversario e di attraversare a piacimento il territorio nemico".-
Sheridan riecheggiò le loro sensazioni; pensò che Yellow Tavern
avesse infranto il mito dell'invincibilità della cavalleria sudista.
Scrisse nelle sue Memorie l'anziano Generale: "La sconfitta di
Stuart inflisse un colpo dal quale una totale ripresa era
impossibile" (Scrivendo queste frasi spavalde, a quanto pare, i
generali nordisti non tennero in debito conto il vantaggio concesso
loro a Yellow Tavern dall'enorme superiorità numerica. N.D.R.) La
morte di Stuart indubbiamente danneggiò il morale sudista. Ma, col
senno di poi, é evidente che essa giovò assai poco alle fortune
nordiste. Wade Hampton, un piantatore che aveva appreso il mestiere
della guerra in sella, anzichè nelle aule di un'accademia militare,
avrebbe preso il posto di Stuart. E anche se Hampton non aveva
l'appariscenza del suo predecessore, portò alla cavalleria dell'A.N.V.
disciplina, e un modo di fare la guerra più al passo coi tempi.
Distruggendo Stuart, Sheridan paradossalmente aveva innescato forze
che lo avrebbero presto posto di fronte ad un avversario più
temibile.- ...Dopo la battaglia, i nordisti litigarono a lungo
riguardo a chi spettasse il merito della vittoria. Custer ricevette
i maggiori onori, grazie alla sua carica lungo la Telegraph Road, ma
il Gen. Wilson replicò scrivendo: "Dai resoconti pubblicati sui
giornali, si potrebbe pensare che Custer fece tutto da solo, e che
alla sua Brigata spetti ogni merito. Invece, la mia intera Divisione
era presente, e la Brigata del modesto Colonnello Chapman sostenne
una buona metà del combattimento, e avrebbe diritto ad una buona
metà del merito." L'elenco delle perdite, tuttavia, pare dare
ragione a Custer: i suoi 4 reggimenti subirono 113 perdite, mentre
la Brigata Gibbs ne subì 19, e l'intera div. Wilson soltanto 11-
(Come si può notare,la battaglia non fu molto sanguinosa, paragonata
a ben altri massacri di quella guerra N.D.R.). Tutto sommato, il
raid di Sheridan fu un costoso errore. Dare la caccia a Stuart era
un aspetto secondario della Campagna, che sarebbe stata decisa da
quanto le rispettive Armate avrebbero combinato a Spotsylvania.
Abbandonando il principale teatro del conflitto per effettuare la
sua spettacolare incursione, Sheridan privò Grant di un'importante
risorsa (Col consenso dello stesso Grant, andrebbe aggiunto N.D.R.)
La vittoria di Yellow Tavern servì a poco ai fanti nordisti
rannicchiati nelle trincee a Nord di Spotsylvania. L'assenza di
Sheridan danneggiò Grant più o meno quanto l'assenza di Stuart aveva
menomato Lee a Gettysburg."
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