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•La seconda battaglia di
Galveston, 1° gennaio 1863
Testo di
Claudio Auditore
Pubblicato il 26/04/2010
Premessa
Nonostante il blocco navale a Galveston, la città e il porto
rimasero per 14 mesi saldamente sotto il controllo confederato,
questo fino al 4 ottobre 1862, quando passò in mano federale a
seguito della prima battaglia di Galveston. Principalmente uno
scontro navale, terminò con l’evacuazione da parte confederata della
città, questi portarono con loro tutto quello che potevano. Il
settore militare del Texas era stato assegnato al brigadiere
generale Paul Octave Hebert nel settembre 1861, l’ex governatore
della Louisiana non era amato dai texani che lo consideravano uno
snob aristocratico. Inoltre, il Governatore Francis R. Lubbock, lo
trovava "sconcertato dalla grandezza del compito a lui assegnato, e
di non aver maturato ... una precisa linea politica". Dopo la
perdita di Galveston, fu sostituito dal generale John Bankhead
Magruder che il 10 ottobre assunse l’incarico, al contrario di
Hebert ricevette una calorosa accoglienza. Una delle sue priorità fu
quella di riconquistare Galveston. Intanto cercò di rinforzare la
marina, al comando della quale c’era il maggiore dell’esercito Leon
Smith ex commodoro della Repubblica Texana e capitano di navi a
vapore, fu il comandante della marina texana e chiamato con il
titolo onorario di commodoro per tutta la guerra.
Nelle foto: il generale Hebert ed il
suo successore al comando del Texas, il generale Magruder
Il piano
di Magruder...
Il piano del ‘principe’ John Magruder prevedeva due attacchi
contemporanei, uno terrestre guidato dal generale Scurry, contro le
truppe federali di Galveston, ed uno navale guidato dal commodoro
Smith contro la flotta ancorata nel porto vicino la città. Magruder
in persona sarebbe stato in campo a comandare gli attacchi. Le
difese trincerate unioniste consistevano di tre compagnie (D – G – I
) del 42° Massachussets fanteria che erano ben barricate sul lato a
mare della città in un luogo conosciuto come Kuhn’s Wharf (il molo
Kuhn) e da una batteria di artiglieria del Vermont. Il comandante
unionista, colonnello Isaac S. Burrell, per migliorare le difese,
aveva ordinato ai suoi uomini di rimuovere tutte le tavole di legno
dai moli principali della città. Ancorate di fronte al molo Kuhn,
c’erano parecchie cannoniere federali le quali potevano dare
sostegno al molo ed ai suoi difensori. Con queste difese, Burrell si
considerava relativamente sicuro da attacchi terrestri e marini.
L’attacco combinato di Magruder avrebbe dovuto essere scatenato il
12 gennaio 1863, ma dopo avere saputo che la guarnigione di
Galveston avrebbe ricevuto dei rinforzi, intorno al 7 gennaio,
Magruder, il comandante delle forze navali Smith e quello delle
forze terrestri Scurry, decisero insieme di anticipare l’attacco il
primo giorno dell’anno. I rinforzi federali dovevano comprendere le
altre 7 compagnie del 42° Massachussets, artiglieria pesante, una
locomotiva e dei vagoni piatti per collegare velocemente Galveston
alla terra ferma. Più dei rinforzi in termini umani, Magruder era
preoccupato della linea ferroviaria, infatti una parte vitale del
suo piano, necessitava il transito dei suoi uomini lungo il
tracciato dei binari.
...e la
preparazione
Cominciò adesso lo schieramento dei pezzi sulla scacchiera. Alle ore
22.00 della vigilia del nuovo anno, gli uomini di Magruder mossero 6
pesanti cannoni da assedio e 14 cannoni attraverso l’incustodito
ponte fra Galveston e Virginia Point (sulla terra ferma). Mentre i
federali festeggiavano l’arrivo del nuovo anno, i confederati
spinsero e tirarono i cannoni, attraverso il ponte della ferrovia,
in una posizione vicino Kuhn’s Wharf senza essere rilevati. Un altro
aspetto dell’assalto terrestre di Magruder, era la preparazione di
cinquanta scale per i 500 uomini della forza d’assalto che dovevano
arrampicarsi sulle barricate federali.
La forza terrestre era formata da 1500 uomini di fanteria e
cavalleria più il 1° reggimento di artiglieria pesante del Texas,
parte di esso componeva il gruppo di assaltatori con le scale, sotto
il comando del comandante in persona, il colonnello Joseph J. Cook.
Sul lato navale, il maggiore Leon Smith aveva a sua disposizione due
‘cottonclad’ (questa innovazione è analizzata e descritta nella
sezione navale del forum del sito), più quattro navi di supporto a
sua disposizione. Una nave era la CSS Bayou City, al comando del
capitano Henry S. Lubbock, fratello del governatore, era armata con
un solo cannone da 32 libbre in male arnese che necessitava
riparazioni e 150 cecchini del 5° Texas cavalleria; la seconda nave
era la CSS Neptune, al comando del capitano W. H. Sangster, era
armata con due cannoni howitzer da 24 libbre e un centinaio di
cecchini del 5° Texas cavalleria. Entrambe le navi, avevano
bompressi in acciaio, ganci per attaccarsi alle navi nemiche, in
aggiunta alle balle di cotone ed alle passerelle sospese. Al comando
dei tiratori scelti sulle navi, il colonnello Thomas Green e il
colonnello Arthur Bagby.
Comincia il
combattimento ed iniziano i guai
L’inizio delle operazioni dovevano
cominciare con un colpo di cannone sparato dalle forze terrestri. A
quel segnale le due cottoclads di Smith dovevano rapidamente entrare
in porto ed ingaggiare battaglia con la flotta nemica. In totale
come detto la “flotta” Confederata aveva tre cannoni del quale uno
in pessime condizioni. Le navi federali in zona, erano la USS
Harriet Lane, la USS Westfield (ammiraglia), la USS Clifton, la USS
Sachem, La USS Owasco, 27 cannoni in totale, più due trasporti
armati (USS Saxon e USS Corypheus), due barconi ed una goletta
armata (USS Henry Janes). Vicino al molo Kuhn c’erano la Harriet
Lane, la Owasco, la Westfield. Il primo intoppo avvenne quando, con
le truppe terrestri schierate, delle navi non c’era nessuna notizia!
A un certo punto l’irrequieto Magruder decise di iniziare l’attacco
senza aspettare la marina, non voleva trovarsi allo scoperto alle
prime luci dell’alba, infatti col chiaro i suoi soldati ed i cannoni
sarebbero stati un facile bersaglio per i difensori. Attese ancora,
ma alle 04.00 circa(alcune fonti indicano le 05.00 circa) Magruder
in persona sparò il colpo di cannone segnale dell’attacco. Quindi si
rivolse agli artiglieri con un breve discorso che si concluse con
queste parole:”Ho fatto il mio lavoro come soldato, ora mi attende
quello di generale”. Poco più tardi fu avvisato di un altro intoppo.
Il comandante delle truppe d’assalto, il colonnello Cook, gli
comunicò che le scale preparate erano troppo corte!!!! Magruder non
poteva attaccare da terra e non c’erano le navi per attaccare dal
mare. Si trovo così nella peggiore situazione che immaginava.
Trovarsi di giorno bersagliato dalla fanteria nemica sul molo e
dalle navi in porto. Per alcune ore i due fronti si scambiarono
scariche di fucileria e di cannone e poi come previsto, con il
chiaro il fuoco nemico stava diventando sempre più efficace, e
quando la luce avesse consentito alle navi di mirare con più
accuratezza, i texani sarebbero stati decimati. Quando tutto
sembrava perduto, e Magruder iniziava a retrocedere la fanteria, le
due ritardatarie navi confederate fecero il loro ingresso nel porto
(sembra che non sentirono il colpo di cannone che dava inizio alle
operazioni a causa del vento che aveva portato il rumore altrove).
Iniziò adesso il combattimento fra le due navi confederate e la
flotta federale.
La foto mostra i due comandanti di
terra: i colonnelli W. R. Scurry e I. S. Burrell
La battaglia
navale
La CSS Bayou City sparò subito un
colpo alla USS Harriet Lane quindi entrambe tentarono di speronarla,
ma fallirono. Tentarono ancora, e questa volta la CSS Bayou City
speronò la USS Harriet Lane così duramente che le due navi si
attaccarono. Nel frattempo la CSS Neptune fu colpita e si porto
nelle acque basse vicino al bordo del canale prima di affondare. Una
bordata della USS Harriet Lane, spazzo via una ruota a pale della
CSS Bayou City che a sua volta sparò alla USS Owasco uccidendo il
suo capitano e molti marinai. Quando sparò ancora, successe un
disastro, il cannone da 32 libbre malmesso esplose, uccidendo il
capo pezzo e due marinai, rimasta senza armi se non la sua prua
rinforzata in acciaio. A quel punto i cecchini confederati salirono
spazzarono il ponte della USS Harriet Lane con un fuoco mortale a
seguire marines a cavallo. I marinai federali che non erano morti o
feriti, si tuffarono per scappare al fuoco nemico.
Nell’immagine la battaglia navale
all’inizio, quando dopo il primo tentativo, la CSSBayou City sperona
la USSHarriet Lane. Clicca per ingrandirla.
La cattura
della Harriet Lane
Intanto la USS Owasco aveva alzato bandiera bianca ed era fuori dal
combattimento. Il commodoro Smith incurante della confusione e della
mischia, alla testa del comando di abbordaggio degli horse marines,
era sulla USS Harriet Lane, Il comandante della nave, il capitano di
fregata Wainwright rifiutò di arrendersi e Smith lo colpì fra gli
occhi. Wainwright era il nonno del generale Johnatan Mayhew (Skinny)
Wainwright, che divenne famoso per la sua leadership e valore a
Baatan durante la seconda guerra mondiale. Anche i federali ebbero
un intoppo, nella confusione della battaglia, la nave ammiraglia USS
Westfield, si arenò nel fango. Il commodoro Renshaw piuttosto che
arrendere la nave ordinò di farla esplodere. Preparato l’esplosivo
nei magazzini, diede fuoco alle polveri e ordinò di abbandonare la
nave. La carica però non esplose e il commodoro con alcuni marinai
tornarono indietro a vedere cosa fosse andato storto. Appena a bordo
però, la nave esplose uccidendo Renshaw e 12 marinai. Il comandante
seniore rimasto della flotta ordinò di scappare ed abbandonare le
acque del porto. Alcune scapparono che avevano ancora la bandiera
bianca alzata, (credo violando alcune regole di guerra, dato che
avendo alzato in precedenza bandiera bianca non erano più state
attaccate dal nemico e dovevano consegnarsi alla fine del
combattimento).
I due commodori: Il capitano di
fregata W.B. Renshaw ed il maggiore L. Smith
A terra
intanto
Senza più supporto navale, senza gli aiuti previsti
solo una settimana dopo, Burrell circondato da ogni parte si arrese
al generale Scurry, il quale lasciò la spada al colonnello. Magruder
aveva ottenuto una vittoria completa merito principalmente di una
sola nave la CSS Bayou City(la Neptune era stata messa subito fuori
gioco), che da sola aveva combattuto battuto e messo in fuga la
squadra nemica. Giustificabile il non avere sentito il colpo di
cannone iniziale, non lo era ritardo con il quale si schierò in
battaglia, ma dopo la sua impresa non credo che nessuno avesse
intenzione di rimproverare l’eroe della giornata. La battaglia
riconsegnò Galveston in mani confederate.
Numeri della Battaglia.
La durata fu di circa sei ore, le perdite federali ammontavano a 200
morti circa, quelle confederate 12 o 26 morti (a seconda delle
fonti) 130 feriti ed una nave affondata. I texani catturarono sei
navi, ne affondarono una, un’altra si arenò, catturarono 400
prigionieri e ovviamente fini nelle loro mani materiale di ogni
tipo.
Conclusione
Se Magruder era stato accolto favorevolmente dalla popolazione
prima, dopo la ricattura di Galveston divenne ancora più popolare
fra i texani. Le cottonclads furono soprannominate la ‘marina di
Magruder’. Fra le tragedie della guerra, una incorse proprio durante
la battaglia di Galveston, come ricorderete la Bayou City e la
Harriet Lane si incastrarono, Il Maggiore Alfred M. Lea geniere
dello stato maggiore di Magruder salì a bordo della nave nemica
colpita, per vedere come liberare le due navi. Sul ponte della nave
il maggiore Lea, trovò suo figlio il capitano di corvetta unionista
Edward Lea, mortalmente ferito. Il giovane morì tra le braccia del
padre sussurrando ”mio padre è qui..”
Il molo Kuhn nel 1861, qui era dove i
nordisti avevano la loro base, si notano le acque che diventeranno
teatro della battaglia.
In questa due foto, prese nel 1861 e
ai nostri giorni,si nota il palazzo (di fronte al molo) dove i
cecchini sudisti presero posto nelle finestre superiori e dalle
quali i confederati tenevano sotto tiro i federali.
Le forze
che parteciparono alla battaglia
-Forze navali Unioniste: Capitano di fregata (Commodoro) William B.
Renshaw
U.S.S. Westfield (ammiraglia)
U.S.S. Harriet Lane
U.S.S. Clifton
U.S.S. Owasco
U.S.S. Saxon
U.S.S. Henry Janes
U.S.S. Sachem
U.S.S. Corypheus
-Forze terrestri Unioniste: Colonnello Isaac S. Burrell
Compagnie D, G, I del 42° reggimento di fanteria del Massachusetts
2a batteria di artiglieria leggera del Vermont
L’esplosione della USS Westfield
La USS Harriet Lane
Forze Confederate: Maggiore Generale
John Bankhead Magruder
Forze terrestri: Colonnello W. R. Scurry
Sul campo le forze (tutte del Texas)furono divise nella colonna
d’assalto affidata al colonnello Joseph J. Cook.
Questa comprendeva parti delle seguenti unità:
5° reggimento di cavalleria, brigata Sibley-Green
7° reggimento di cavalleria, brigata Sibley-Green
2° reggimento di cavalleria
26° reggimento di cavalleria
20° reggimento di fanteria
21° battaglione di fanteria
L’artiglieria era al comando diretto del colonnello Scurry
comprendeva:
1° reggimento di artiglieria pesante (maneggiava i sei cannoni
pesanti maneggiati)
mentre i pezzi da campagna erano a cura delle seguenti batterie:
batteria di artiglieria leggera Moseley
batteria di artiglieria leggera Hughes
Dell’azione facevano parte anche elementi di queste unità:
4° reggimento di cavalleria, brigata Sibley-Green
1° battaglione di cavalleria
Compagnia di cavalleria Daly
Milizia Statale
Genieri
Texas Marine Department: Maggiore (commodoro) Leon Smith
C.S.S. Bayou City (ammiraglia) (+ 150 cecchini del 5° Texas
Cavalleria al comando del colonnello Green)
C.S.S. Neptune (+ 100 cecchini del 7° Texas Cavalleria al comando
del colonnello Bagby)
La compagnia di cavalleria del capitano Leonidas M. Martin
costituiva gli horse marines, il gruppo di abbordaggio.
Su altre due navi che non combatterono, erano presenti dei volontari
pronti all’azione:
C.S.S. John F. Carr
C.S.S. Lucy Gwynn
Altre due navi di supporto erano in zona, una di queste era la
C.S.S. Royal Yacht.
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