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•I Marines degli Stati Uniti:
operazioni nel 1862
Pubblicato il 03/01/2011
Questi articoli
tracciano semplicemente una rapida storia di tutte le maggiori
operazioni che coinvolsero il corpo e non si tratta altro che di un'introduzione. Ogni appassionato dell'argomento
dovrebbe consultare altre numerose opere per avere informazioni più
attendibili e dettagliate data la vastità dell'argomento.
Operazioni
nel 1862
Nel gennaio 1862, il comandante Emmons, con il piroscafo USS Hatteras,
fu inviato a combattere i confederati nell'area di Cedar Keys, in
Florida. La missione fu un completo successo e la nave con i suoi
marines distrussero una grande quantità di rifornimenti, catturarono
una batteria di due cannoni situata a Sea Horse Key e presero
possesso di due golette cariche di cotone preparate per forzare il
blocco. Inoltre alla fine di gennaio i marines sulle navi che
accompagnavano l'armata di Grant presero parte agli scontri contro i
forti Henry e Donelson.
All'inizio di gennaio fu organizzata anche una spedizione congiunta
tra esercito e marina in North Carolina. Le diciassette navi
comandate da L.M. Goldsborough partirono da Hampton Roads insieme
alle forze del brigadier-generale Ambrose E. Burnside. La flotta
giunse di fronte al canale di Hatteras, tra i banchi situati di
fronte alle coste settentrionali del North Carolina, il 13 gennaio e
impiegò due giorni per attraversarlo. Solo alcune settimane dopo
tutte le navi da trasporto riuscirono a superare i banchi.
All'interno di questa barriera si trovava la Roanoke Island, a nord
della quale vi era l'insenatura detta Albemarle Sound e a sud
l'insenatura chiamata Palmico Sound. L'isola era separata dalla
terra ferma da un canale chiamato Croatan Sound.
La flotta nordista
aggirò il lato meridionale della Roanoke Island e il 7 febbraio
risalì in tre colonne il Croatan Soud. Il canale era stato ostruito
dal sudisti con navi affondate e materiale di ogni genere, a lato di
questa ostruzione vi era la batteria di Pork Point e più a nord
quella di Weir Point. Dietro allo sbarramento si trovava la flotta
confederata costituita da 8 navi. Dopo diverse ore di furioso
combattimento le batterie sudiste cessarono il fuoco e 5 navi
confederate si ritirarono. I federali iniziarono allora lo sbarco
nel porto di Ashby sulla Roanoke Island. La spiaggia era difesa da
un consistente numero di confederati che però furono spazzati via
dal fuoco della USS Delaware. Alle cinque del pomeriggio le batterie
aprirono nuovamente il fuoco e la flotta sudista uscì di nuovo allo
scoperto, ma dopo le 6 il fuoco cessò nuovamente. A mezzanotte circa
10.000 uomini erano sbarcati senza problemi ad Ashby, supportati da
diverse lance armate di obici. La mattina seguente la forza da
sbarco fu molto impegnata all'interno dell'isola contro la
resistenza confederata, nel frattempo la flotta bombardava le
batterie nemiche situate lungo la costa. Quando il rumore degli
scontri cessò, la flotta diresse il suo fuoco contro la barriera
situata nel canale e si aprì una via attraverso di essa. Nel
frattempo i nordisti avevano preso la batteria di Pork Point e la
bandiera degli Stati Uniti sventolava sull'isola. Con la Roanoke
Island in mano federale, i sudisti distrussero le fortificazioni a
Redstone Point e una nave che aveva trovato protezione sotto i suoi
cannoni. Il resto della flotta confederata si ritirò su per il fiume
Pasquotank verso Elizabeth City inseguita da quella federale che
però si fermò per la notte a sud di Fort Cobb. Il giorno seguente
due navi confederate e il forte aprirono il fuoco sui nordisti ma
questi li attaccarono e sconfissero definitivamente la forza sudista
e Fort Cobb. I nordisti continuarono a risalire il fiume e presero
Elizabeth City, dopodichè il tenente Murray con una piccola forza fu
inviato a prendere Edenton il 12 febbraio. Da qui il distaccamento
ostruì l'Albemarle Canal e il Chesapeake. Successivamente i federali
si spinsero fino a Winston dove il 19 febbraio ci fu un piccolo
scontro che risultò nella distruzione di rifornimenti militari. Il
12 marzo a Slocum's Creek venne effettuato un altro sbarco col
supporto di sei obici della marina. La spedizione di Burnside si
spinse ancora più avanti e il 14 raggiunse Newberne, dove il tenente
A. Murray con una colonna di uomini formata dalla marina si diresse
verso Washington, in North Carolina. Il 21 marzo la cittadina venne
conquistata. In tutti questi scontri e sbarchi parteciparono i
marines delle varie navi, spesso in piccole squadre ma a volte in
distaccamenti più consistenti.
Alla fine di febbraio un'altra operazione guidata da Du Pont partì
da Port Royal e giunse nel Cumberland Sound, in Georgia. La flotta
federale consisteva nelle navi USS Ottawa, USS Mohican, USS Ellen,
USS Seminole, USS Pawnee, USS Pocahontas, USS Flag, USS Florida, USS
James Adger, USS Bienville, USS Alabama, USS Keystone State, USS
Seneca, USS Huron, USS Pembina, USS Isaac Smith, USS Penguin, USS
Potomska, USS Henrietta, la nave da trasporto armata McClellan dove
si trovava un battaglione di marines comandati dal maggiore Reynolds,
le navi da trasporto Empire City, Marion, Star of the South,
Belvidere, Boston e Georgia che ospitava una brigata di fanteria. La flotta
catturò Fort Clinch che venne occupato da una compagnia di marines
proveniente dalla USS Mohican e comandata dal tenente Miller. Il 4
marzo la città di Fernandina fu occupata dal battaglione di marines
di Reynolds.
Un altro famoso episodio al quale il corpo dei marine partecipò fu
la battaglia navale di Hampton Roads. La mattina dell'8 marzo
giunsero i primi rapporti che unità confederate stavano arrivando
dal fiume James. La spedizione sudista si scoprì essere composta da
alcune cannoniere di scorta alla corazzata CSS Virginia o Merrimac.
Questa passò affianco alla USS Congress, la quale gli sparò una
bordata senza alcun effetto. La corazzata sudista procedette verso
la USS Cumberland che aprì il fuoco, anch'essa senza alcun effetto.
La CSS Virginia allora speronò la Cumberland causando gravissimi
danni. Poco dopo la nave federale affondò e molti membri del suo
equipaggio morirono. In particolare i nove marines della nave furono i
primi morti della battaglia, uccisi da una cannonata della Virginia.
La Congress intanto fu attaccata dalle cannoniere che furono
raggiunte dalla Virginia. La nave federale si incagliò e poco dopo
si incendiò sotto i colpi dei confederati. Anche la USS Minnesota,
attaccata prevalentemente dalle cannoniere sudiste, subì parecchie
perdite tra i membri del suo equipaggio. Inoltre la nave si incagliò
ma la flotta sudista si era ormai ritirata a Norfolk. Nella notte
giunse sul posto la corazzata federale USS Monitor che si posizionò
a difesa
dell'immobile Minnesota. Il giorno seguente iniziò lo storico duello
tra le due corazzate, il primo della storia navale. Quando la Virginia si accorse di non poter far nulla contro il Monitor, decise
di tentare di distruggere la Minnesota ma infine dovette desistere e
la corazzata tornò a Norfolk. Gli ultimi tiri fatti contro la
corazzata sudista furono fatti dai marines. Dopo la battaglia le
batterie confederate situate a Sewell's Point furono attaccate dalla
flotta federale e dai marines e poco dopo la città di Norfolk cadde
in mano unionista. Con la caduta della città tre navi, la USS
Galena, USS Aroostook e USS Port Royal, risalirono il fiume James.
Furono raggiunte a Jamestown Island dalla USS Monitor e USS
Naugatuck. La flotta arrivò fino a Drewry Bluff, poco più a sud di
Richmond, dove però venne fermata da delle forti batterie sudiste.
Le navi nordiste dopo uno scontro di tre ore dove i marines si
distinsero, tornarono a City Point.
Marines e marinai della USS Galena
dopo gli scontri sul fiume James.
Library of the Congress
Dall'11 marzo al 14 il corpo fu impegnati in diversi sbarchi e
operazioni congiunte. Prima i marines della USS Wabash sbarcarono a St. Augustine, in Florida, e presero il controllo di
Fort Marion, poi in un'operazione congiunta con l'esercito
catturarono New Bern, in North Carolina, e infine 27 marines sotto
il capitano John Broome presero Pilot Town, in Louisiana.
Altrettanto fruttuosa fu la spedizione del 24 marzo guidata dal comandante
Stellwagen della Mercedita insieme alla Sagamore nei
pressi di Apalachicola. Gli equipaggi delle navi, compresi piccoli
distaccamenti di marines, catturarono e distrussero diverse
imbarcazioni nei pressi della cittadina.
Nella squadra che operò contro New Orleans nell'aprile del 1862
furono presenti anche diversi marines che parteciparono nelle
operazioni per superare i forti St. Philip e Jackson e le barriere
create nel fiume dai confederati. Una volta che lo squadrone giunse
a New Orleans venne fatta sbarcare una squadra di 30 marines sotto
il comando del tenente J. C. Harris. Questi presero possesso della
zecca. Il 29 aprile un altro distaccamento sotto il capitano J.L
Broome venne fatto sbarcare per impossessarsi della dogana e
successivamente prese il controllo del municipio. Il primo maggio
tutti i distaccamenti di marines vennero reimbarcati e rimpiazzati
dall'esercito appena giunto in città.
Dopo la presa di New Orleans la flotta di Farragut risalì il
Mississippi superando le batterie di Visckburg, durante il passaggio
il capitano Broome, comandante dei marines della flotta, venne
ferito insieme ad altri due dei suoi uomini. I marines videro di
nuovo l'azione in luglio, durante lo scontro con l'ariete sudista Arkansas dove un altro membro del corpo venne ferito.
Il 25 aprile i marines della flotta del commodoro Golsborough
assistettero e parteciparono all'attacco navale contro Fort Macon,
in North Carolina, che venne conquistato. Lo stesso contributo venne
dato il 10 maggio quando ad essere sotto attacco fu Fort Pillow, sul
fiume Missisisppi. Contemporaneamente un altro distaccamento dalla USS Iroquois e USS Oneida occupava Natchez, in
Mississippi e sul fronte orientale i marines contribuivano a
rioccupare la città e il cantiere di Norfolk.
A giugno il tenente Lowry prese il comando di un distaccamento di
circa 60 marines provenienti dalle navi USS James Adger, USS
Keystone State e USS Albatross. Il distaccamento venne
imbarcato sulle navi USS Hall ed Henry Andrew. Queste dovevano
eseguire il piano del comandante Prentiss, situato a Georgetown in
South Carolina, e che aveva intenzione di risalire il fiume Santee e
distruggere un ponte. Il 24 giugno la spedizione partì, i marines
fin da subito furono impegnati in un costante fuoco con i picchetti
di cavalleria situati lungo le sponde del fiume. La spedizione
giunse alla piantagione di un cittadino inglese, Arthur Blake. Qui i
marines vennero fatti sbarcare e scoprirono che la casa era stata
utilizzata dai confederati come deposito e vi trovarono numerose
armi all'interno. I marines tentarono poi di prendere una batteria
sudista nascosta in un bosco vicino. Per più di un'ora si combatté
una scaramuccia, al termine della quale due marines rimasero feriti
e il distaccamento venne rimbarcato, non prima però di aver
incendiato la casa. Poco dopo la spedizione venne annullata, vi era
troppa poca acqua sul Santee per poter proseguire, la flottiglia
rimase al largo di Georgetown fino al 1 luglio, poi i marines
tornarono alle rispettive navi.
Tra il 2 e il 4 luglio in Virginia un distaccamento di marines della USS Dacotah distrussero le artiglierie dei forti Huger e
Boykin sul fiume James, mentre i marines della USS Maratanza parteciparono nei pressi di Harrison Landing ad un duello con la CSS Teaser, in particolare distruggendo un pallone ad aria calda
che sarebbe dovuto essere lanciato dalla nave sudista. Il 18
luglio venne anche distrutto Fort Powhattan dai marines della USS Mahaska.
All'inizio di agosto il capitano Foxhall Parker, della USS Wabash,
fu ordinato di far sbarcare 100 marines e 100 marinai sulla Morris
Island, a Charleston in South Carolina. La forza da sbarco doveva
poi piazzare una batteria d'artiglieria composta da due cannoni. I
60 marines della Wabash e i 35 della USS New Ironsides, sotto il
comando del sottotenente James B. Young e del tenente Lowry
sbarcarono con successo e per due settimane lavorarono alla
realizzazione della batteria. I marines rimasero con i cannoni fino
all'arrivo del bataglione di marines del maggiore Zeilin. Il
tenente Young con i marines della USS New Ironsides allora tornarono
a bordo della loro nave, mentre quelli della USS Wabash rimasero col
battaglione.
All'inizio di settembre squadre di marines dalle navi USS Kingfisher e USS Sagamore parteciparono a
spedizioni in Florida per distruggere delle saline. Un mese dopo,
sempre in Florida ma sul fiume St. John, dei marines vennero fatti
sbarcare per sostenere l'esercito durante la cattura di una batteria
vicina. Tuttavia la posizione venne poco dopo abbadonata dai
sudisti.
Il 9 ottobre i marines delle navi USS Clifton, USS Westfield,
USS Owasco e USS Harriet Lane partecipano alla cattura e
all'occupazione di Galveston, in Texas.
Nel 1862 venne anche creata una base navale a Cairo, in
Illinois, dove 150 marines sotto il comando del capitano M.R.
Kintzing vennero inviati di guarnigione.
Il primo dicembre salparono da New York a bordo del postale Ariel due compagnie di 70 marines sotto il maggiore Garland, una
diretta in California e l'altra destinata a rinforzare lo squadrone
del Pacifico. Il 7 dicembre la nave venne attaccata dalla CSS
Alabama che fece prigionieri tutti i passeggeri. Successivamente
i marines vennero scambiati con altri prigionieri.
Fonti
History Of The United States Marine Corps, Richard S.
Collum.
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