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La battaglia di Atlanta o Bald Hill
Testo dell'utente del forum "forrest"

Pubblicato il 05/03/2010

Introduzione
La battaglia di Bald Hill, più semplicemente nota come battaglia di Atlanta, fu la più cruenta e sanguinosa dell'intera Campagna. Forse mai la malasorte, il caso, i più fatalisti scomoderanno il Destino, si accanirono in modo più beffardo contro il Sud, di quanto fecero in quel tragico 22 Luglio 1864. Per seguire il complesso svolgimento delle operazioni é necessario ricordare la disposizione delle forze in campo la sera del 21 Luglio: l'Armata unionista del Tennessee del Gen. McPherson schiera il 15° Corpo del Gen. Logan a cavallo della ferrovia per Augusta (e della strada per Decatur); alla sua destra (nord) si trova il 16° Corpo del Gen. Dodge; ancora più a nord l'Armata dell'Ohio di Schofield; a sinistra (sud) di Logan si trova il 17° Corpo del Gen. Blair. A fronteggiare questi reparti, a Nord della ferrovia sono piazzati il Corpo di Cheatham, e alla sua sinistra (sud) i cavalleggeri di Wheeler; ancora più a sinistra, a sud della ferrovia, le Div. Cleburne e Maney del Corpo di Hardee. Ciò che più preoccupa Hood è la possibilità che i nordisti si spingano a sud-ovest tagliando la ferrovia per Macon, l'ultima rimasta attraverso cui Atlanta e i suoi difensori ricevono i rifornimenti. Sherman ha però commesso l'ennesimo errore madornale della sua mediocre Campagna (non sarà l'ultimo): preoccupato che dalla Virginia possano arrivare rinforzi per Hood, é letteralmente ossessionato dall'idea di strappare i binari della ferrovia proveniente da Augusta per quanti più km possibile. Pertanto ha ordinato alla cavalleria del Gen. Garrard, che dovrebbe presidiare il suo fianco sinistro, di spostarsi a est di Decatur e di eseguire questo ingrato (e inutile) compito. Ciò ha permesso agli "scouts" del Gen. Wheeler di eseguire senza alcun disturbo approfondite ricognizioni, appurando che il fianco sinistro nordista é scoperto, e le salmerie dell'Armata del Tennessee (unionista) si trovano parcheggiate a Decatur; a difenderle, un'unica Brigata di fanteria. Appresa la notizia, Hood decide di prendere l'iniziativa, con un piano tanto audace quanto azzardato, che chiaramente s'ispira alla manovra aggirante di Stonewall Jackson a Chancellorsville. Per prima cosa Hood richiama tutti i suoi reparti entro la cerchia più interna delle fortificazioni di Atlanta: il comandante del Genio, il Tenente-Colonnello Stephen Presstman, ha dovuto allestirle in fretta e furia, perché quelle esistenti erano "troppo vicine alla città, mal collocate, e praticamente inesistenti verso Ovest." Il vecchio Joe, che aveva avuto 6 mesi di tempo per allestirle, se ne era evidentemente dimenticato, come aveva dimenticato tantissime altre cose durante la sua infelice parentesi al Comando dell'Armata e del Distretto del Tennessee. E così si spiega il suo telegramma a Richmond del 18 Luglio, in cui aveva scritto: "stiamo mettendo in condizione Atlanta di essere tenuta dai miliziani, etc... ". La nuova linea fortificata dovrà essere presidiata da Stewart (a nord e a ovest) dai miliziani di Smith (a Sud) e da Cheatham (a est); Hardee e Wheeler dovranno radunarsi nel centro di Atlanta, e poi uscire dalla città imboccando la McDonough Road, marciare dapprima verso Sud, poi piegare ad Est fino a Cobb's Mill, infine puntare a nord-est verso Decatur. Dopo aver catturato le salmerie nordiste, dovranno poi puntare a ovest seguendo la ferrovia, e prendere alle spalle McPherson. Una volta che la linea unionista avrà cominciato a sgretolarsi, Cheatham avanzerà da Atlanta, e spingerà il nemico verso Nord, cioè verso la sacca formata dal Peach Tree Creek e dal Chattahoochee. Praticamente, realizzando ciò che Hardee e Stewart non sono riusciti a fare due giorni prima. L'attacco su Decatur dovrà cominciare all'alba, "o il più presto possibile dopo l'alba." E qui veniamo alla prima grande controversia legata a questa battaglia fatale; Hood, nelle sue memorie, scriverà che il responsabile della mancata vittoria é da ritenersi Hardee, perché anziché marciare fino a Decatur, piombando quindi ALLE SPALLE di McPherson, accorciò il tragitto, percorrendo un giro meno ampio, e andò a cozzare, MOLTO AD OVEST di Decatur, contro il fianco sinistro fortificato del nemico. Secondo il Gen. Cheatham e il Colonnello Thomas Roy, Capo di Stato Maggiore di Hardee, le cose andarono diversamente; durante tutta la giornata del 21 Luglio Cleburne e Maney avevano combattuto duramente per arginare l'avanzata nordista verso Atlanta, e solo verso mezzanotte erano riuscite a rompere il contatto e a ritirarsi verso la città. La strada che Hardee dovrebbe percorrere per giungere a Decatur é lunga 24 km, e queste due Div., si rende conto Hardee, non potranno percorrere questa distanza in tempo per sferrare l'attacco all'alba, o poco dopo; chiede pertanto (o AVREBBE CHIESTO) a Hood il permesso di accorciare il tragitto, e , una volta giunto a Cobb's Mill, di puntare DRITTO A NORD anzichè puntare a nord-est su Decatur. Hood avrebbe acconsentito, e il piano, così modificato, avrebbe previsto che, arrivati a Cobb's Mill, Wheeler avrebbe dovuto separarsi da Hardee e puntare su Decatur e sulle salmerie nordiste, mentre Hardee avrebbe proseguito DA SOLO (quindi senza l'essenziale ausilio della cavalleria) in direzione nord. In tal modo Hardee avrebbe dovuto coprire la metà del tragitto previsto dal piano originale, e sarebbe stato in grado di attaccare all'alba con tutte e quattro le sue Divisioni. Come vedremo, neppure questa modifica del piano permetterà ad Hardee di attaccare all'alba; il contatto col nemico verrà preso DOPO MEZZOGIORNO, con 7 ore di ritardo sulla tabella di marcia. Impossibile stabilire se Hood davvero diede il suo consenso alla modifica del piano; va notato che le sue Memorie vennero pubblicate pòstume, e Hood non potè quindi replicare alle argomentazioni di Cheatham e Roy. La maggioranza degli storici, e tra questi Albert Castel, sono propensi a credere a questi ultimi. La verità, con certezza, non si saprà mai.

La battaglia di Bald Hill
Le Div. Bate e Walker lasciano Atlanta e imboccano la McDonough Road, marciando verso sud, nella tarda serata del 21 Luglio; Cleburne e Maney, come già ricordato, riescono a rompere il contatto col nemico solo a mezzanotte. La div. Maney, l'ultima a lasciare Atlanta, imbocca la McDonough Road solo alle 3 di notte del 22 Luglio. I soldati di Cleburne sono stremati dopo due giorni di continue marce, combattimenti e notti insonni; quelli di Maney sono in condizioni appena migliori. A peggiorare le cose, la polvere é alta fino alle caviglie, la notte é calda e umida, e i cavalleggeri di Wheeler, che transitando in Atlanta si sono abbandonati ad un vergognoso saccheggio, intralciano continuamente la marcia della fanteria, provocando ulteriori ritardi e ulteriore fatica. Centinaia di fanti si lasciano cadere sul ciglio della strada, incapaci di proseguire. Da notare che il saccheggio di Atlanta, che stranamente Luraghi non cita affatto, é stato di tali dimensioni e gravità che Hood ordinerà l'arresto di 80 cavalleggeri, 5 dei quali verranno fucilati. Solo quando é giorno Cleburne raggiunge Cobb's Mill, e Maney é ancora più indietro. A Cobb's Mill Hardee, che cavalca accanto a Cleburne, ordina una sosta: i soldati devono per forza riposarsi e mangiare, o stramazzeranno tutti al suolo. A questo punto i Corpi di Wheeler e Hardee si separano: il primo prosegue in direzione nord-est verso Decatur per impadronirsi delle salmerie nemiche, il secondo, dopo la sosta, punterà direttamente a nord, diretto contro l'Armata di McPherson. La logica suggerirebbe che almeno una piccola aliquota di cavalleria resti con Hardee; a difendere le salmerie nordiste c'è una sola brigata, e Wheeler dispone di tre divisioni. Inspiegabilmente nessuno pensa a un accorgimento tanto ovvio. Hardee rimane così privo di cavalleria che gli possa aprire la strada, e ignora del tutto cosa si trovi davanti al suo Corpo. Decide quindi, quando ancora si trova a molte miglia dal nemico, di schierare le sue quattro divisioni in linea di battaglia , una di fianco all'altra. Continuando ad avanzare in colonna, teme di finire in bocca al nemico, del quale ignora la posizione e la forza. Bate e Walker avanzeranno seguendo il corso del Sugar Creek, Cleburne e Maney rispettivamente a destra e a sinistra della Flat Shoals Road. Il terreno da attraversare é un'autentica giungla costituita da rovi, rampicanti, cespugli di mirtilli e paludi. Mantenere l'allineamento tra le Brigate di ciascuna Divisione é arduo, mantenere i contatti tra le Divisioni é impossibile. La Div. Walker si trova di fronte ad un enorme stagno, che la guida, un civile aggregatosi a Cobb's Mill, ha mancato di segnalare. Il Gen. Walker estrae la rivoltella e sta per freddare la guida, solo gli scongiuri del suo attendente, Maggiore Cummings, evitano l'omicidio. La Div. dovrà girare attorno allo stagno, accumulando ulteriore ritardo e perdendo il contatto con le altre divisioni. Cedo la parola ad Albert Castel: "Come ha fatto due giorni prima sulle rive del Peachtree Creek, il Corpo di Hardee sta lanciando l'attacco in modo disorganizzato, confuso, praticamente alla cieca, e per le stesse ragioni:  già con ore di ritardo sulla tabella d marcia, Hardee ritiene di non avere il tempo di eseguire una ricognizione allo scopo di accertarsi della posizione e della forza delle linee nemiche, e del modo migliore di avvicinarsi ad esse." Secondo il biografo di Hardee, Nathaniel Hughes, "Hardee avrebbe dovuto continuare a marciare in colonna fino a breve distanza dal nemico, e poi spiegare le sue divisioni in linea di battaglia. Coprire una lunga distanza con uno schieramento così ampio e ingombrante provocò disordine, confusione, e sfociò in una serie di attacchi scoordinati. Se le sue quattro Divisioni avessero attaccato simultaneamente il risultato sarebbe stato molto diverso." All'incirca alle 12.30 il Generale Walker, dopo aver aggirato lo stagno suddetto, precede la sua divisione in cima ad un'ondulazione e impugna il binocolo per scrutare cosa si trovi più a nord; la fucilata di un picchetto nordista lo uccide sul colpo; é la prima vittima dell'aspra battaglia di Atlanta.
Bald hill é una modesta altura priva di vegetazione ubicata poche centinaia di metri a sud dei binari della ferrovia per Augusta; il 21 luglio i nordisti l'hanno conquistata ponendo in fuga i cavalleggeri della brigata del Gen. Ferguson. All'alba del 22 luglio le vedette unioniste, in cima a questa elevazione, scorgono la Div. Maney intenta a lasciare Atlanta e diretta verso Sud. Di ciò informato, Sherman balza subito all'affrettata conclusione che Hood stia evacuando Atlanta; invia quindi messaggi ai Comandanti delle sue tre Armate affinché si pongano all'immediato inseguimento. Thomas dovrà passare ad ovest di Atlanta, McPherson ad est, mentre a Schofield toccherà l'onore di entrare trionfalmente in città. Come scrive Albert Castel, "Sherman é sempre propenso a pensare che il nemico farà ciò che a lui piacerebbe che facesse." Poco dopo, osservando da un'altura le fortificazioni ad est di Atlanta ancora ben presidiate dai fanti confederati, deve revocare in tutta fretta l'ordine di inseguimento. A differenza del suo superiore, McPherson intuisce subito il piano di Hood, e comincia a temere che un attacco si svilupperà presto contro il suo fianco sinistro. Decide pertanto di spostare a Sud (a sinistra) il 16° Corpo; la div. Sweeney dovrà piazzarsi alle spalle del 17° Corpo, mentre la brigata Morrill della div. Fuller dovrà prolungare la linea del 17° Corpo verso Sud, schierandosi all'estrema sinistra della linea nordista. La restante brigata di Fuller, come già ricordato, si trova a Decatur, a guardia delle salmerie. La Div. Sweeney, quando riceve l'ordine, é molto lontana, a destra (a nord) dell'armata dell'Ohio, e riuscirà a raggiungere la posizione indicata da McPherson solo verso mezzogiorno; la brigata Morrill, viceversa, si trova molto più vicino, a sinistra (a sud) dell'Armata dell'Ohio, e arriva alle spalle del 17° Corpo a metà mattina; a questo punto dovrebbe schierarsi, secondo gli ordini, all'estrema sinistra, prolungando la linea nordista verso sud. Deve però aspettare che la Div Smith del 17° Corpo occupi la linea di fortificazioni esterne di Atlanta, quella presidiata fino alla sera prima da Cleburne e Maney. Pertanto, nell'attesa, si accampa circa 1 km alle spalle di Smith. A questo punto Sherman ne combina un'altra delle sue: non contento di aver inviato la cavalleria a strappare i binari della ferrovia, ordina che l'intero 16° Corpo si diriga ad est di Decatur a fare lo stesso. McPherson, quando riceve questo ordine, rimane sbalordito; balza subito in sella al suo cavallo e raggiunge il Q.G. di Sherman, scongiurandolo di revocare quest'ordine insensato. Sherman si mostra recalcitrante, ritiene che McPherson sia troppo prudente, e non ritiene che vi sia alcun pericolo di un attacco nemico. Infine i due Generali trovano un compromesso: il 16° Corpo resterà alle spalle del 17°, ma solo fino alle ore 13; se per quell'ora il nemico non avrà attaccato, almeno una div. del 16° Corpo verrà mandata a Decatur a strappare i binari. Ma l'impaziente Sherman non aspetterà le 13: a mezzogiorno in punto invia questo messaggio a McPherson: "Lasciate la div. Sweeney dove abbiamo previsto (alle spalle del 17° Corpo n.d.r.) e mandate la Div. Fuller (in realtà solo la brigata Morrill n.d.r.) a strappare i binari ad est di Decatur." Quando McPherson riceve il messaggio sono circa le 12.30; Sweeney ha raggiunto la posizione assegnatagli mezz'ora prima. A malincuore McPherson invia un portaordini al Gen. Dodge, Comandante del 16° Corpo, affinchè esegua l'ordine di Sherman e avvii la Brigata Morrill verso Decatur. Mentre il portaordini parte al galoppo, si ode uno sparo provenire da sud; é il colpo che ha ucciso il Gen. Walker. Segue un altro sparo, poi una raffica, infine una incessante sparatoria: l'attacco sudista é cominciato! Il caso, o il Destino, hanno voluto che Hardee trovasse a sbarrargli la strada il 16° Corpo al completo; se l'attacco confederato fosse iniziato solo mezz'ora prima, la div. Sweeney non sarebbe stata presente; e se fosse iniziato mezz'ora dopo, a mancare sarebbe stata la brigata Morrill, che sarebbe già stata in marcia verso Decatur in ossequio all'assurdo ordine di Sherman. Non solo: se la div. Smith fosse stata più lesta ad occupare le trincee abbandonate da Cleburne e da Maney, i soldati di Morrill sarebbero stati, anche in questo caso, altrove, allineati al 17°Corpo, fronte ad ovest, anziché alle spalle di esso, fronte a Sud. La linea nordista sarebbe stata presa alle spalle e forse annientata. Il caso, unitamente alla lungimiranza e all'ostinazione di McPherson , hanno fatto sì che ora le 2 stremate ed esigue div. di Bate e Walker debbano vedersela col 16° Corpo schierato in linea di battaglia e pronto a riceverli. A Bate non rimangono che 1.500 uomini, l'equivalente di una Brigata; la Div. Walker ha perso il suo comandante ancor prima che la battaglia cominciasse. Inoltre, le brigate sudiste arrivano sulla scena della battaglia una alla volta, e i loro attacchi disgiunti non riescono neppure ad avvicinarsi al nemico. Dopo soli 3/4 d'ora la loro fiacca offensiva si spegne, e le due div. si ritirano al riparo della foresta; non giocheranno più alcun ruolo nella battaglia. Per la seconda volta in tre giorni,Sherman é stato salvato dalla catastrofe dai suoi subordinati (Thomas sul Peachtree Creek, e ora Mc Pherson) e da una buona dose di fortuna. Ma che ne é stato delle altre due Divisioni di Hardee, quelle di Cleburne e Maney? E come é andata l'incursione di Wheeler a Decatur?
La Brigata Morrill, come già detto, nel corso della mattinata si era accampata circa 1 km alle spalle della Div. Smith, sulla riva ovest del Sugar Creek; ciò gli ha permesso di trovarsi , casualmente, proprio di traverso alla direzione d'attacco delle Div. Walker e Bate, ma ha lasciato aperto un varco tra il 17° e il 16° Corpo. In questo gap cerca ora di penetrare la Div. Cleburne. McPherson se ne avvede, e ordina che una brigata del 15° Corpo, quella del Gen. Wangelin, si sposti a sud-est per chiudere la falla. Poi McPherson cavalca verso il Q.G. del Generale Blair, il comandante del 17° Corpo, per affrontare l'emergenza. Inspiegabilmente, per un comandante d'Armata, é scortato da 2 soli uomini, il suo attendente e un ufficiale del reparto addetto alle segnalazioni. D'un tratto dai boschi sbuca un drappello di soldati sudisti. Per la descrizione di quanto accade, cedo la parola ad Albert Castel: "Un ufficiale sudista solleva la spada, intimando a McPherson di arrendersi; il Generale nordista si ferma, si toglie il cappello come per salutare, quindi gira improvvisamente il cavallo e galoppa verso i boschi sull'altro lato della strada. I confederati sparano; uno dei loro proiettili trapassa entrambi i polmoni di McPherson, vicino al cuore. Il suo cavallo lo trasporta per una breve distanza, poi McPherson cade pesantemente a terra, con la faccia in giù; è morto, o lo sarà tra pochi istanti. I due uomini che lo scortavano giacciono anch'essi lì vicino; hanno picchiato il capo contro i rami più bassi degli alberi, e sono stati disarcionati, perdendo i sensi. Quando uno dei due rinverrà, si accorgerà che il suo orologio si é rotto nella caduta, e segna le 14.02. L'ufficiale che comanda il drappello sudista il capitano Richard Beard, del 5° Confederate, un reggimento del Tennessee ridotto a soli 91 uomini e appartenente alla Brigata Granbury; il colpo fatale è stato sparato dal Caporale Robert Coleman. I soldati confederati sostano brevemente accanto al cadavere di McPherson, e gli levano il cinturone, il binocolo, e un taccuino; poi se ne vanno, distrattamente lasciando addosso allo sventurato Generale un anello di diamanti e un portafoglio pieno di banconote di grosso taglio.

Il Professor Luraghi, nella sua sintetica descrizione della battaglia, scrive che McPherson aveva schierato, fin dalla sera prima, il 17° Corpo fronte a sud, ad angolo retto col 15°; é un'inesattezza molto grave, originata da fonti insufficienti e fuorvianti. Avendo appreso che alcuni amici del forum si apprestano a leggere il libro di Luraghi, mi sembra doveroso segnalarlo, giunti ai capitoli riguardanti la Campagna di Atlanta, stiano in guardia, e si ricordino che quel libro é stato scritto tanti tanti anni fa. In realtà, il 17° Corpo, nel pomeriggio del 22 Luglio, é ancora schierato fronte a Ovest, eccezion fatta per la Brigata posizionata all'estrema sinistra (sud). Si tratta della Brigata del Gen. Hall, costituita da quattro reggimenti dello Iowa. Consapevoli che il loro fianco sinistro era scoperto, questi veterani, che hanno combattuto tutte le battaglie dell'Armata da Shiloh in poi, di propria iniziativa hanno costruito una ridotta semicircolare fronte a sud, col lato orientale piegato verso nord. Davanti alla ridotta hanno poi spianato un campo di tiro, preceduto da abbattute di alberi. A presidiare la ridotta, anche una batteria di quattro cannoni. La Div. Cleburne, risalendo la Flat Shoals Road, urta proprio questa ridotta, ed é inizialmente respinta. Ma la ridotta si estende verso est solo per poche decine di metri, e viene aggirata. Il 16° Iowa viene catturato al completo, e il resto della Brigata deve battere in ritirata. Lo stesso deve fare l'altra brigata della Div. G.A. Smith, per evitare di venire presa alle spalle. L'intera linea nordista a sud di Bald Hill é quindi crollata davanti all'avanzata di Cleburne e Maney. Sono le ore 16; Hood, informato del buon esito del loro attacco, ordina a Cheatham di uscire dalle fortificazioni di Atlanta e di attaccare a sua volta, con la Div. Brown a cavallo della ferrovia, la Div. Clayton alla sua sinistra (nord) e la Div. Stevenson alla sua destra (sud). Sarebbe lungo e complesso seguire le altalenanti vicende della battaglia, che durerà fino al calar della notte; riassumendo per sommi capi, il 17° Corpo unionista, scacciato dalle sue trincee, arretra verso Bald Hill, schierandosi fronte a Sud, ad angolo retto col 15°, e allungando la propria sinistra verso il 16° Corpo, andando a chiudere quella falla che aveva permesso l'aggiramento da parte di Cleburne; è questa, evidentemente, la posizione descritta da Luraghi, ma non é certo stata assunta la sera prima! Più a nord, due brigate della div. Brown, quelle dei Generali Manigault e Sharp, riescono a sfondare il centro del 15° Corpo, nel punto di contatto di due brigate federali, proprio a cavallo della ferrovia. Per chiudere la falla, Sherman sposta l'intera artiglieria dell'Armata dell'Ohio (20 cannoni)su una collina a nord-est, e ordina di concentrare il fuoco sulle due Brigate confederate. Poi ordina al Gen. Logan di contrattaccare con quattro brigate del 15° e del 16° Corpo.
L'epicéntro della battaglia é però l'altura di Bald Hill, fulcro della linea nordista, della quale costituisce letteralmente la pietra angolare; è tenuta dalla Div. Leggett del 17° Corpo, con la brigata del Gen. Force schierata fronte a ovest, e quella del Gen. Scott, ad angolo retto con Force, schierata fronte a Sud; prolungano la linea nordista a sinistra di Scott le Brigate Potts, Hall e Wangelin, estendendosi verso est fino quasi a collegarsi col 16° Corpo. Contro questa linea Hardee lancia le Div. Cleburne e Maney, unitamente a due brigate della Div. Walker. Inoltre ammassa tutta l'artiglieria disponibile per fornire appoggio ai fanti, che attaccano Bald Hill alla baionetta. Cedo la parola allo storico: "Risalendo a passo di carica il versante sud di Bald Hill, la Brigata dell'Arkansas del Gen. Govan raggiunge le barricate innalzate in tutta fretta dagli ohioani della Brigata Scott; segue un feroce combattimento corpo a corpo, qualcosa di raro nelle battaglie della Guerra Civile; i soldati cadono colpiti da colpi di baionetta, dai calci dei fucili brandìti a guisa di clave, e anche dai pugni; gli ufficiali squarciano i nemici con le loro sciabole, che di solito venivano considerate semplici giocattoli. Quando alcuni confederati afferrano un malcapitato nordista per le caviglie, il poveretto rischia di venire squartato, tentando i compagni di salvarlo dalla cattura tirandolo per la testa. Infine i sudisti in grado di farlo devono ritirarsi al riparo dei boschi." Leggendo questo resoconto, viene spontaneo ricordare la Carica di Pickett, o quella del Colonnello Rogers contro la Batteria Robinett a Corinth. A questo punto accade un episodio assurdo, che ben sintetizza il contrasto stridente, tante volte emerso nel corso di quella guerra sventurata, tra l'eroismo dei soldati sudisti e i deprecabili pasticci dei loro comandanti; Hood, resosi conto che la battaglia verrà vinta solo se cadrà Bald Hill, ordina che tre Brigate della Div. Clayton vengano spostate dall'estrema sinistra (Nord) verso Sud , per attaccare il versante Nord di Bald Hill, mentre Hardee attaccherà di nuovo il versante Sud. Mentre le tre Brigate marciano in colonna verso Sud, attraversano il settore del Gen. Brown; costui s'impossessa arbitrariamente della Brigata che guida la colonna, comandata dal Gen.Stovall, e senza chiedere il consenso né avvertire Clayton la dirotta verso la ferrovia, a rinforzo di Manigault e Sharp impegnati ad arginare il contrattacco nordista. La seconda Brigata (Gen.Holtzclaw) che evidentemente ha l'ordine di seguire la Brigata di testa, si dirige anch'essa verso la ferrovia. La terza Brigata, una magnifica brigata della Luisiana comandata dal Gen. Gibson, considerata tra le migliori dell'Armata del Tennessee, perde di vista le altre due e, evidentemente non sapendo più dove andare, si ferma nei boschi, dove resterà fino al termine della battaglia. Non viene spiegato, nella ricostruzione di Albert Castel, dove si trovi il Gen. Clayton, cosa stia facendo, e perché mai non sia intervenuto. Mi riprometto di indagare su questo punto oscuro. Il fatto essenziale é che ad Hardee venne a mancare quel sostegno che avrebbe potuto rivelarsi decisivo per espugnare Bald Hill. La cosa più assurda é che Brown, poco dopo aver dirottato le Brigate di Clayton allo scopo di respingere il contrattacco nordista, decide inspiegabilmente di ritirarsi, nonostante Manigault lo informi di essere in grado di resistere. Il 15° Corpo può quindi rioccupare le trincee perdute e chiudere la falla. Lascio ad Albert Castel il compito di descrivere le ultime fasi della battaglia. "Il sole è ora una brace che si sta spegnendo nel cielo, ad occidente, e il combattimento continua; l'artiglieria sudista batte la collinetta da est, ovest e sud, spianando intere sezioni di parapetti, maciullando i soldati dietro di essi, e inducendo alcuni difensori a temere che verranno scacciati dalle loro posizioni. Ma mentre la notte scende, il bombardamento diminuisce, poi cessa, e la collinetta resta saldamente in mano unionista. Quella che sarà chiamata dai sudisti Battaglia di Decatur, e che i nordisti e gli storici battezzeranno Battaglia di Atlanta, ma che andrebbe definita Battaglia di Bald Hill, finisce."

L'azione della cavalleria di Wheeler
Prima di passare al bilancio della battaglia di Bald Hill, devo spendere qualche parola su Wheeler e i suoi cavalleggeri, che avevamo lasciato a Cobb's Mill, diretti verso Decatur e le salmerie nordiste. Purtroppo Albert Castel liquida l'argomento in poche righe, troppo poche, che traduco integralmente: "Il successo é sfuggito anche a Wheeler a Decatur; giunto a destinazione verso le ore 13, si é impadronito della città, certo, e ha catturato un certo numero di prigionieri, (Nel suo rapporto Wheeler scriverà d'aver catturato 225 uomini, n.d.r.) ma la sua vera preda, le salmerie, gli sono sfuggite, sia pure in disordine. Inoltre la Brigata Sprague, sostenuta da due batterie, pur arretrando per non essere circondata, lo ha tenuto bloccato, impedendogli di dirigersi verso est lungo la Ferrovia, e di seminare scompiglio alle spalle dell'Armata di McPherson, come previsto dal piano di Hood. I cavalleggeri di Wheeler non hanno neppure pensato di caricare all'arma bianca la fanteria nemica, che soverchiano numericamente almeno del triplo; al contrario, come di consueto, hanno combattuto appiedati. Del resto, da tempo hanno gettato via le sciabole, un intralcio più che un aiuto combattendo in trincea." Tutto qui: sicuramente Castel, nella inadeguata trattazione di questo episodio, presta il fianco a qualche censura. Difficile capire come le lente e ingombranti salmerie abbiano potuto sfuggire a tre divisioni di cavalleria, piombate su di loro di sorpresa. E come abbiano potuto una sola brigata e due batterie bloccare circa 10.000 cavalleggeri. Castel non descrive neppure come finì il combattimento, lasciando solo intendere che Wheeler, al calar della sera, tornò verso sud-ovest con un pugno di mosche in mano, senza aver combinato un beneamato nulla. Eppure Hood, nelle sue Memorie, avrà parole di elogio per il suo cavalleggero. Chiaramente, il ruolo giocato da Wheeler quel giorno andrebbe indagato in modo più approfondito. Da notare che il biografo di Wheeler, Dyer, liquida l'argomento in modo ancora più sbrigativo e deludente di Castel. Non parliamo poi di Luraghi, che si limita a scrivere, in due righe, che mentre Hardee lanciava all'attacco le sue quattro divisioni, "...Wheeler cadeva sulla cittadina di Decatur, ormai nelle retrovie nordiste." E nulla più.

Conclusioni
Veniamo dunque al bilancio della battaglia che, ricordiamolo, é stata la più imponente e sanguinosa della Campagna; i nordisti hanno perduto 3.800 uomini, i confederati circa 5.500, così ripartiti: 3.300 il Corpo di Hardee, 2.000 quello di Cheatham, 50 i miliziani di Smith (che hanno effettuato una breve e inconcludente sortita dalle fortificazioni di Atlanta per dare manforte a Cheatham) i cavalleggeri di Wheeler a dir tanto 150. La div. più tartassata é stata quella del Gen. Cleburne, che ha perso 1.400 uomini, il 40% degli effettivi. Come si vede, una cifra totale molto più bassa di quella accettata da Luraghi(8000). Come fa giustamente notare Albert Castel, 5.500 perdite su 35.000 uomini che parteciparono alla battaglia sono sì una cifra alta, ma non proprio un'ecatombe, se paragonata a bagni di sangue come Shiloh, Antietam e Stone's River, dove eserciti sudisti costituiti da circa 40.000 uomini persero rispettivamente 10.694, 13.724 e 11.739 uomini. Non un'ecatombe, quindi, ma, aggiunge Castel, "un prezzo più alto di quello che Hood e la Confederazione possono permettersi di pagare senza essere ricompensati dalla vittoria." Ma il vero protagonista in negativo di quella fatale giornata é senza dubbio alcuno Sherman. Per prima cosa, lasciò il fianco sinistro di McPherson scoperto mandando la Cavalleria del Gen. Garrard a strappare i binari verso Decatur, creando così le premesse dell'attacco sudista. Poi fraintese del tutto il movimento della Div. Maney verso sud. In seguito, rischiò la catastrofe ordinando al 16° Corpo di andare anch'esso a strappare i binari a est di Decatur. Come se non bastasse, non sfruttò la presenza del grosso dell'Armata nemica a est di Atlanta per lanciare all'attacco la poderosa Armata del Cumberland, forte di 40.000 uomini, contro le fortificazioni settentrionali di Atlanta, allestite in tutta fretta da Presstman e presidiate da 10.000 uomini scarsi del Corpo di Stewart, chiamati a presidiare 7 km di fronte. Per finire, Sherman rifiutò la richiesta di Schofield e Howard di lanciare i loro Corpi contro il fianco sinistro scoperto di Cheatham, provato tra l'altro dalla dura battaglia; la giustificazione accampata da Sherman nelle sue Memorie ha dell'incredibile, nel leggerla non si può che restare sbigottiti: "Se qualche aiuto le fosse stato prestato da parte delle Armate dell'Ohio e del Cumberland, l'Armata del Tennessee (unionista) SI SAREBBE OFFESA."("Would be jealous.")