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•La battaglia di Ezra Church
e i raid della cavalleria federale
Testo dell'utente del forum forrest
Pubblicato il 05/03/2010
Introduzione
Dopo essersela vista brutta a Bald Hill, ed esser stato salvato
dalla catastrofe da McPherson, Sherman decide di ruotare l'Armata
del Tennessee (unionista), ora comandata dal Generale Howard,
dall'estrema sinistra all'estrema destra dello schieramento
nordista; dopo esser passata dietro alle armate dell'Ohio e del
Cumberland, essa dovrà imboccare una strada che corre da nord a
sud,parallela ad una cresta boscosa, fino a sboccare nella Lick
Skillet Road. Quest'ultima arteria proviene dal Chattahoochee e
corre da nord-ovest verso sud-est, fino ad incrociare la ferrovia
per Macon a nord di East Point. Lo scopo di Sherman é appunto quello
d'interrompere questa ferrovia, tagliando in tal modo i rifornimenti
di Hood e inducendolo ad evacuare Atlanta. La manovra suddetta
inizia all'alba del 27 Luglio. Hood capisce subito lo scopo di
Sherman, e prende immediatamente provvedimenti per sventare la
minaccia. Occorre a questo punto aprire una breve parentesi: dopo i
pasticci combinati da Cheatham nelle prime due battaglie
di Atlanta, é stato chiamato a sostituirlo il Gen. Stephen Dill Lee,
un sud-caroliniano che, a soli 30 anni, diventa il più giovane
Comandante di Corpo dell'esercito confederato. Egli é reduce da una
grave ed evitabile sconfitta subìta in Mississippi, a Tupelo, ma
ciononostante é stato inviato ad Atlanta, dove si giocano le sorti
della Confederazione. La sua presenza si rivelerà rovinosa. Qual'é
dunque il piano che Hood ha escogitato per parare la mossa del
nemico?Esso prevede che il nuovo arrivato Lee, con due Div. (Clayton
e Brown) esca dalle fortificazioni di Atlanta, marci verso ovest
risalendo la Lick Skillet Road (la strada che Sherman si propone di
discendere), e giunto all'incrocio tra questa strada e quella che
scende da nord, dove stanno in quel momento marciando i nordisti,
occupi questo crocevia schierandosi fronte a nord, bloccando
l'avanzata nemica e negandole l'accesso alla Lick Skillet Road. Lee
dovrà raggiungere questa posizione il mattino del 28 Luglio.
Dopodiché tre Divisioni del Corpo di Stewart (Walthall, Loring e
French) rafforzate da una Div. del Corpo di Hardee (Bate) dovranno
anch'esse uscire da Atlanta, imboccare la Lick Skillet Road, passare
immediatamente dietro a Clayton e Brown, proseguire verso ovest,
quindi piegare a Nord e all'alba del 29 Luglio attaccare il fianco
destro e le spalle della linea nordista, che per allora dovrebbe
essersi spiegata fronte a Sud, dirimpetto a Clayton e Brown. Hood,
mèmore dei ritardi accumulati una settimana prima dalla colonna
aggirante di Hardee, che hanno compromesso l'ésito della Battaglia
di Bald Hill, questa volta ha deciso di dare a Stewart tutto il
tempo necessario, un'intera giornata, per eseguire la sua manovra e
giungere alle spalle del nemico. Ma anche stavolta le cose non
andranno secondo le previsioni. Come potete constatare, questo piano
prevedeva per il Corpo di S.D. Lee un ruolo del tutto diverso da
quello descritto dal professor Luraghi nella sua opera; Lee non
avrebbe affatto dovuto attaccare, ma semplicemente tener bloccato il
nemico, inducendolo a schierarsi in linea di battaglia fronte a sud,
col fianco destro scoperto, in attesa che Stewart calasse alle sue
spalle. Non solo, ma Hood, attraverso il suo nuovo capo di Stato
Maggiore, il Gen.Shoup, il 28 luglio inviò ben quattro messaggi a
Lee raccomandandogli di non attaccare, se non in condizioni
particolarmente vantaggiose.
La battaglia
di Ezra Church
Il mattino del 28 Luglio l'Armata di Howard, provenendo da nord,
raggiunge la chiesetta metodista di Ezra Church; il prudente Howard,
temendo un attacco nemico (che Sherman come al solito con noncuranza
esclude) fa assumere ai suoi tre Corpi uno schieramento difensivo,
con il 16° e il 17° fronte ad est, sopra la cresta boscosa parallela
alla strada proveniente da Nord che i tre Corpi hanno appena finito
di discendere; il 15° con una div.(Wood) fronte a sud-est, vicino
alla chiesetta, e due Div.(Smith e Harrow) schierate fronte a
sud-ovest, lungo un'altra modesta elevazione del terreno, 800 metri
a nord della Lick Skillet Road. La linea nordista ha dunque la forma
di un amo. Poi Howard manda i suoi esploratori a tastare il terreno
verso la Lick Skillet Road, incontrando l'opposizione dei
cavalleggeri sudisti della Brigata Armstrong. Verso mezzogiorno S.D.
Lee, avendo risalito la Lick Skillett Road, arriva presso il bivio a
cavallo del quale, secondo i piani, dovrebbe schierare il suo Corpo
fronte a Nord, restando strettamente sulla difensiva. Ma i
cavalleggeri confederati gli riferiscono che i nordisti sono
vicinissimi, ancora disorganizzati e allo scoperto, senza alcuna
fortificazione. A questa notizia, S.D. Lee prende la decisione
fatale di disobbedire agli ordini di Hood, e di lanciare le sue due
Div. all'attacco, per sfruttare l'occasione favorevole. Haimè, i
nordisti del 15° Corpo non sono affatto allo scoperto, ma barricati
dietro rami, tronchi, e, nel caso della Div. Wood, anche dietro alle
panche prelevate dalla chiesetta. Gli attacchi scoordinati delle
brigate delle div. Clayton e Brown, che vanno all'assalto una alla
volta, man mano che arrivano presso il crocevia, vengono respinti
uno dopo l'altro. A questo punto arrivano sul posto le prime due
Div. di Stewart; secondo i piani, dovrebbero passare immediatamente
dietro a S.D. Lee, proseguire verso ovest sempre seguendo la Lick
Skillet Road, poi piegare a nord e prendere alle spalle il 15°
Corpo. Ma S.D. Lee gli chiede di unirsi a lui nell'attacco frontale
contro le alture tenute dal 15° Corpo; dice a Stewart, o dà a
Stewart questa impressione, che l'ordine di attaccare subito
proviene da Hood; é una bugia spudorata: per tutta la giornata del
28 Luglio Hood rimane del tutto ignàro che presso Ezra Church si sta
combattendo una furiosa battaglia; Hood si aspetta che la battaglia
cominci l'indomàni. S.D. Lee ha appena ricevuto questo dispaccio del
Gen. Shoup, Capo di Stato Maggiore di Hood: "Impedite al nemico di
impadronirsi della Lick Skillett Road, E NON ATTACCATE A MENO CHE IL
NEMICO NON SI SCOPRA ATTACCANDOVI." Stewart crede alla bugìa di S.D.
Lee, e lancia all'attacco la Div. Walthall. Lee garantisce che il
fianco destro di Walthall sarà coperto da una delle sue due Div., ma
ciò non avviene; Walthall deve ritirarsi dopo aver subito più di
1000 perdite. A questo punto Lee e Stewart, entrambi feriti
leggermente, desistono, prima che le altre divisioni di Stewart
entrino in azione. Howard si contenta di aver tenuto a bada il
nemico, inaugurando la sua permanenza al Comando dell'Armata con una
facile vittoria, e rinuncia all'idea di contrattaccare; la battaglia
finisce. A quanto pare, Stewart non é l'unico ad aver creduto alle
bugie di S.D. Lee; anche il Professor Luraghi viene tratto in
inganno, poiché scrive: "Il Gen.Hood mise da parte il suo ventilato
movimento aggirante e ordinò a Stewart di portare il suo Corpo in
sostegno alle forze già impegnate." Si tratta di un altro errore
molto grave.
Conclusioni
Ed ecco il "conto del macellaio": i nordisti hanno perso 632 uomini,
i confederati circa 3.000, cinque volte più del nemico (comunque
molti meno dei 5.000 di cui scrive il Professor Luraghi). A chi
addebitare questa dèbacle? Traduco integralmente l'analisi di Albert
Castel: "Gli storici incolperanno Hood per questo massacro. Il vero
colpevole é S.D. Lee; trascurando gli ordini ricevuti da Hood la
sera del 27 Luglio, e ignorando i ripetuti messaggi ricevuti il 28
Luglio, attaccò in modo precipitoso e scoordinato, e continuò ad
attaccare quando ormai era chiaro che non v'erano possibilità di
successo. In tal modo, ripetendo esattamente quanto aveva fatto due
settimane prima a Tupelo, un'esperienza che evidentemente non gli
aveva insegnato nulla. Ciò che avrebbe dovuto fare era quello che
Hood gli aveva ordinato: semplicemente, tenere aperta la Lick
Skillett Road permettendo il passaggio del Corpo di Stewart. Avrebbe
potuto farlo abbastanza agevolmente, respingendo i picchetti del 15°
Corpo e poi stabilendo una linea difensiva a Nord della strada; é
del tutto improbabile che Howard avrebbe attaccato, meno che mai che
avrebbe sfondato tale
linea. Inoltre, poichè il 15° Corpo si trovava 800 metri a nord
della Lick Skillett Road, e non poteva vedere la strada stessa a
causa della fitta vegetazione, l'artiglieria nordista non avrebbe
potuto impedire a Stewart di utilizzarla. L'attacco di S.D. Lee non
aveva alcuno scopo e non avrebbe mai dovuto essere lanciato. Alcuni
storici ritengono che Hood avrebbe dovuto sovrintendere in prima
persona ai movimenti di Lee e Stewart, così impedendo loro di
trasformare il suo piano nel fiasco che diventò (in realtà un fiasco
solo tatticamente n.d.r.). Ma perché mai Hood avrebbe dovuto essere
presente a Ezra Church il 28 Luglio? Non si aspettava una battaglia
quel giorno, ma l'indomàni; a tale scopo si trovava, com'era giusto,
presso il suo Q.G., impegnato a ridispiegare la sua Armata, in modo
da poter attaccare Howard e allo stesso tempo difendere Atlanta
dagli eventuali attacchi nemici a Nord e ad Est della città. Così
indaffarato, non si rese neppure conto che una grande battaglia
fosse in corso a Ezra Church, finché non fu quasi finita." Aggiungo
io, modestamente, che nessuno si sognò mai d'incolpare R.E. Lee per
non esser stato presente a Five Forks, per evitare che Pickett si
dedicasse alla famosa abbuffata di pesche anziché seguire
l'evolversi della battaglia che siglò la morte della Confederazione.
Viceversa Hood, secondo alcuni critici preconcetti, avrebbe dovuto
avere il dono dell'ubiquità. Il fatto strano é che Hood, sia nel suo
rapporto, sia, anni dopo, nelle sue Memorie, fu molto indulgente nei
confronti di S.D. Lee, giustificando il suo operàto. E forse fu
questo strano atteggiamento a far credere agli storici che l'ordine
di attaccare frontalmente il 15° Corpo fosse originato proprio da
Hood. Cosa del tutto falsa, come si evince da documenti
inequivocabili. Perché allora Hood fu così comprensivo verso il suo
disobbediente subordinato? Forse per generosità (improbabile), forse
perché non capì esattamente come andarono davvero le cose ad Ezra
Church; ritenne forse che il nemico stesse avanzando in forze, e
fosse sul punto di impossessarsi della Lick Skillett Road, rendendo
l'attacco di Lee inevitabile. Sarebbe interessante sapere chi decise
il trasferimento di Lee dal Mississippi ad Atlanta; se fu Hood a
richiederlo, sarebbe stato per lui imbarazzante incolparlo, pochi
giorni dopo il suo arrivo, di una brutta sconfitta. Ezra Church fu
dunque per il Sud la più grave sconfitta tattica della Campagna;
però, attenzione, dal punto di vista strategico fu una mezza
vittoria: il tentativo di Sherman di raggiungere la ferrovia per
Macon tra Atlanta ed East Point era stato sventato, sia pure a caro
prezzo. E questo grazie all'intuito di Hood, che aveva
immediatamente capito i piani del suo avversario. Inoltre, in quegli
stessi giorni, i cavalleggeri di Wheeler avevano dato al Sud quella
che si può considerare l'ultima grande vittoria sudista della
guerra.
I disastri di
McCook e Stoneman
Contemporaneamente
alla manovra di Howard, tesa ad interrompere la ferrovia per Macon
tra Atlanta ed East Point, Sherman aveva deciso di mandare la
cavalleria a strappare i binari della stessa strada ferrata molto
più a Sud, a Lovejoy's Station, 37 km a meridione di Atlanta (e non
a Jonesboro, come erroneamente scrive Luraghi). A questa ampia
manovra partecipano le Div. McCook (4.000 uomini), Garrard (3.000
uomini) e Stoneman (2.000 uomini). Il piano prevede che McCook
discenda la riva ovest del Chattahoochee, attraversando il fiume
presso Smith's Ferry, poi, passando attraverso Palmetto e
Fayetteville, raggiunga Lovejoy's Station; qui dovrebbe incontrarsi
con Stoneman (SOLO Stoneman, non Stoneman e Garrard come scrive
Luraghi) il quale, dopo aver fintato di puntare su Augusta,
dirigendosi ad est fino a Covington, avrebbe poi dovuto piegare a
sud-ovest e, passando da McDonough, proseguire fino a Lovejoy's
Station, presentandosi all'appuntamento con McCook. Una volta
riunite, le due Div. dovrebbero strappare 5 miglia (8 km) di binari,
e abbattere quanti più km di fili del telegrafo possibile. Ciò
fatto, McCook dovrebbe tornare sui suoi passi, riattraversare il
Chattahoochee e raggiungere le linee nordiste. Stoneman, viceversa,
ha chiesto ed ottenuto da Sherman il permesso di tentare un'impresa
azzardata: spingersi ancora più a Sud, fino a Macon, impadronirsi di
questa città, e liberare i 1.500 ufficiali nordisti rinchiusi nella
prigione di Camp Oglethorpe. Poi, inoltrarsi ulteriormente a sud
fino a raggiungere il famigerato campo di concentramento di
Andersonville, liberando i 30.000 soldati unionisti lì rinchiusi.
Quanto alla Div. Garrard, dovrebbe anch'essa dirigersi verso est, a
Flat Rock, per fungere da esca, allo scopo di distogliere la
cavalleria sudista dall'inseguimento di Stoneman. Viene da chiedersi
perchè il compito più arduo venne assegnato alla Div. più debole. Un
altro dei tanti errori di Sherman. Albert Castel si chiede inoltre:
"Se anche Stoneman fosse riuscito nell'impresa di liberare i
prigionieri, poi cosa ne avrebbe fatto?Forse avrebbe potuto trovare
un cavallo e un fucile per i 1.500 ufficiali di Camp Oglethorpe, mai
30.000 prigionieri di Andersonville sarebbero rimasti appiedati,
disarmati, denutriti, afflitti da dissenteria e altre malattie. Come
avrebbero potuto attraversare 160 km di territorio nemico per
raggiungere le linee nordiste attorno ad Atlanta, o, come unica
alternativa, Pensacòla, in Florida, una località tenuta dalle forze
federali, dove presumibilmente si sarebbe diretto Stoneman? I
prigionieri liberati avrebbero dovuto arrangiarsi da soli, e la
cavalleria nemica, i miliziani e i semplici civili sudisti avrebbero
ricatturato praticamente tutti coloro che non avrebbero ucciso."
Comunque sia, le tre div. di cavalleria nordiste partono per la loro
spedizione la notte tra il 27 e il 28 Luglio. La sera dopo, al
termine della battaglia di Ezra Church, che gli ha riservato una
vittoria tattica ma una sconfitta strategica, Sherman ripòne grandi
speranze nei suoi cavalleggeri, e col consueto ottimismo telegrafa
al Gen. Thomas: "la nostra cavalleria interromperà la ferrovia per
Macon stanotte, e domani il nemico tenterà qualcosa di disperato."
Intendendo con ciò che Hood, coi rifornimenti tagliati, dovrà uscire
dalle fortificazioni per combattere in campo aperto, oppure evacuare
Atlanta e ritirarsi verso sud. Come al solito Sherman ha messo il
carro davanti ai buoi. McCook arriva a Lovejoy's Station solo il
mattino dopo; strappa 4 km di binari e abbatte 8 km di fili del
telegrafo, ma Stoneman non é presente al rendez-vous. McCook lo
aspetta per alcune ore, poi, verso le 14, avvertito del
sopraggiungere della cavalleria nemica, ritorna da dove è venuto. Ma
la lunga attesa dell'arrivo di Stoneman si rivela fatale; poco dopo
aver lasciato Lovejoy's St., infatti, McCook viene attaccato
frontalmente dalla Div. del Gen. Jackson, mentre Wheeler in persona,
alla testa di due brigate di cavalleria e una di fanteria gli giunge
alle spalle. Chiuso in trappola presso la località di Brown's Mill,
a sud-ovest di Newnan, McCook ordina il "si salvi chi può." A
piccoli gruppi, la maggioranza dei nordisti, tra i quali lo stesso
McCook, riuscirà a filtrare attraverso le linee nemiche e,
riattraversando il Chattahoochee, a mettersi in salvo; non pochi,
però, sono catturati; le perdite di McCook ammontano in totale a 600
uomini, quasi tutti prigionieri. Ma che ne é stato di Stoneman?
Perchè non s'é presentato all'appuntamento a Lovejoy's Station?
Stoneman e Garrard,
come ho già detto, si sono diretti verso est la notte del 27 Luglio;
Stoneman a Covington, Garrard a Flat Rock, a fungere da esca.
Stoneman, dopo una sosta a Covington, dove i suoi cavalleggeri
kentuckiani si ubriacano e si abbandonano al saccheggio, compie
l'errore più grave della sua carriera: anzichè piegare a Sud-ovest,
secondo i piani, per dirigersi verso Lovejoy's St. (dove lo aspetta
McCook) passando da McDonough, decide di disobbedire agli ordini di
Sherman e di puntare dritto a Sud, verso Macon e Andersonville, per
liberare i prigionieri. A spingerlo a questa gravissima
insubordinazione, la sete di gloria, e la smània di riscattarsi,
dopo le brutte figure rimediate quand'era comandante della
cavalleria dell'Armata del Potòmac (in particolare a
Chancellorsville). La sera del 28 Luglio Stoneman raggiunge la
località di Monticello, che dista da Macon circa 50 km. Nel
frattempo, l'esca di Garrard ha funzionato: Wheeler, appreso della
sua presenza a Flat Rock vi si é recato, lo ha attaccato, e lo ha
posto in fuga verso la località di Lithonia, più a Nord. Poi Wheeler
ha diviso le sue forze: con due Brigate é partito alla caccia di
McCook (ne é seguito il combattimento descritto
precedentemente)affidando le altre tre Brigate al Generale Iverson,
col compito di inseguire Stoneman; Wheeler non sospetta che Stoneman
si stia dirigendo verso Macon, ma viceversa crede che il suo
obiettivo sia la ferrovia, molto più a nord. Pertanto ordina a
Iverson di dirigersi verso McDonough. In effetti, come abbiamo
visto, il piano nordista prevedeva proprio questo, prima che
Stoneman decidesse di mandarlo all'aria. Stoneman é dunque libero di
dirigersi indisturbato verso Macon, giungendo in vista di questa
città il pomeriggio del 30 Luglio. Tra lui e la città, si trova
l'ampio letto del fiume Ocmulgee. E ad afrontarlo, una forza
raffazzonata di 2.500 uomini, comprendenti miliziani, regolari, e
convalescenti dell'Ospedale militare, sostenuti da due batterie. A
comandarli, il Generale Howell Cobb. La linea confederata copre i
due ponti sull'Ocmulgee, ed ha come caposaldo un vecchio fortino di
legno, Fort Hawkins, costruito tanti anni prima per tenere a bada le
incursioni degli indiani. A Macon, in quel momento, sono presenti
due personaggi illustri: il primo é il Governatore della Georgia,
Brown, il secondo é Joseph E. Johnston. Pare che durante la
battaglia che segue, il vecchio Joe abbia assunto il ruolo di
ufficioso consigliere militare ("unofficial military advisor.").
L'attacco di Stoneman, preceduto da un breve bombardamento, si
risolve in un fiasco totale; i suoi cavalleggeri sono tra i peggiori
soldati dell'esercito federale: indisciplinati, bravissimi ad
ubriacarsi e a saccheggiare, riluttanti ad affrontare il nemico.
Inoltre, la loro ferma sta per scadere e non hanno nessuna voglia di
farsi ammazzare. Così, appena giungono sotto il tiro nemico, si
ritirano a gambe levate. Stoneman si rende conto che Macon é
imprendibile; avvisato da uno scout che una colonna nemica si sta avvicinando alla città (non é vero) decide di rinunciare al suo
progetto di spingersi fino ad Andersonville, e preferisce tornare
sui suoi passi. I suoi comandanti di brigata gli consigliano di
puntare a nord-est, passando da Milledgeville; la strada é molto più
lunga, ma più sicura. Stoneman, viceversa, decide di ripercorrere
esattamente in senso inverso la strada seguita all'andata, passando
da Monticello. Ma il mattino seguente, presso la località di
Sunshine Church, una trentina di km a nord di Macon (a metà strada
tra Macon e Monticello) si trova la strada sbarrata da una barricata
a forma di "v" rovesciata; dietro ad essa, le tre Brigate del
generale Iverson. Costui, un reduce di Gettysburg, dove aveva
comandato una brigata di fanteria, é un georgiano, e conosce la zona
come le sue tasche. Si era dapprima diretto a McDonough, seguendo
gli ordini di Wheeler, e non aveva trovato il nemico; poi, avvisato
dai suoi scouts che Stoneman era passato da Monticello, aveva capito
immediatamente che il suo avversario si stava dirigendo verso Macon.
Essendo ormai troppo tardi per impedirgli di raggiungere questa
località, aveva deciso di aspettarlo sulla strada del ritorno,
sbarrandogli la strada a Sunshine Church. Albert Castel non indica
quanti soldati abbia a disposizione Iverson, ma è presumibile che
non superino i 2.000 uomini di Stoneman. Ciònonostante, il tentativo
nordista di sfondare lo sbarramento fallisce; per l'intera
mattinata, e nelle prime ore del pomeriggio, i cavalleggeri delle
due parti si affrontano appiedati. Poi, il 1° ed il 3° Georgia
riescono ad aggirare la linea nemica; i federali credono si tratti
della fantomatica (e inesistente) colonna avvistata a Macon, quella
che aveva indotto Stoneman a tornare sui suoi passi. Credono che ora
quella colonna sia loro arrivata alle spalle, e presi dal pànico
rompono i ranghi correndo verso i cavalli; chi riesce, fugge verso
nord; Stoneman, con circa 700 uomini, rimane a combattere finchè i
suoi cannoni esauriscono le munizioni. Poi decide di arrendersi.
Invano chiede di consegnare la sciabola al Gen. Iverson, che non si
degna di scomodarsi; deve accontentarsi di consegnarla ad un
Colonnnello. "Poi -scrive Albert Castel- si siede sopra un tronco e
si prende tra le mani il viso rigàto dalle lacrime." Che figura! La
sua megalomanìa ha portato alla distruzione della sua Divisione; ed
anche a quella, sia pure parziale, della Div. del Gen. McCook. Ma il
vero responsabile del disastro é Sherman, che non avrebbe mai dovuto
dare il permesso a Stoneman di tentare quell'impresa strampalata.
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