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L'ultima settimana dell'assedio di Atlanta
Testo dell'utente del forum "forrest"

Pubblicato il 05/03/2010

Introduzione
Dopo il fallimento del raid di Kilpatrick, Sherman decide di attuare un piano che aveva già studiato fin dal 13 Agosto, e che aveva tenuto in sospeso nella speranza che l'esito positivo del raid narrato nelle pagine precedenti lo rendesse superfluo. Il piano prevede l'ennesima manovra aggirante verso destra (cioè la sinistra nemica), a cui Sherman ha già fatto ripetutamente ricorso durante la Campagna; lo scopo é sempre quello: interrompere la ferrovia proveniente da Macon, tagliare i rifornimenti del nemico, e costringerlo ad abbandonare le sua posizione fortificata (in questo caso Atlanta). Così erano cadute, una dopo l'altra, Dalton, Cassville, Allatoona Pass e Kennesaw Mountain. Così era caduta la linea del Chattahoochee, anche se in questo caso l'aggiramento era stato operato a sinistra. E così sarebbe caduta Atlanta. Se la cavalleria di McCook, Stoneman e Kilpatrick non era riuscita ad interrompere la ferrovia, era tempo che ci pensasse la fanteria. La manovra aggirante sarà eseguita da cinque dei sette Corpi del Gruppo d'Armate di Sherman. Un Corpo, il 20° dell'Armata del Cumberland, abbandonerà le trincee a Nord di Atlanta ritirandosi presso la riva sud del Chattahoochee, trincerandosi dietro una linea fortificata a cavallo della ferrovia, a protezione del ponte ferroviario. Tutto sommato, Sherman si propone di fare sulla riva meridionale del Chattahoochee quello che il Gen. Shoup aveva consigliato a Johnston di fare sulla riva settentrionale, all'inizio di Luglio. Il 23° Corpo di Schofield, restando inizialmente nelle trincee all'estrema destra unionista, di fronte ad East Point, costituirà il cardine attorno al quale ruoteranno gli altri cinque Corpi, dapprima verso sud, poi verso ovest, interrompendo prima la ferrovia proveniente da West Point, poi quella, molto più importante, proveniente da Macon. Prima che la manovra abbia inizio, tutti i carri, i cavalli e l'equipaggiamento superflui saranno inviati a nord del Chattahoochee. Dopodiché, i carri restanti saranno caricati con 100 cartucce per soldato(quindi 6 milioni di cartucce), 15 giorni di viveri per gli uomini e altrettanti giorni di mezze-razioni di foraggio per i cavalli. Una volta esaurite queste razioni, uomini e cavalli dovranno arrangiarsi con quanto offrirà la campagna georgiana. Alle ore 20 del 25 Agosto, la manovra che firmerà la condanna a morte del vecchio Sud ha inizio, con l'abbandono, da parte del 4° e del 20° Corpo, delle trincee rispettivamente ad est e a nord di Atlanta.

Gli ultimi movimenti
Il mattino del 26 agosto il 4° Corpo dell'Armata del Cumberland giunge sulle rive dell'Utoy Creek e si schiera fronte a nord, temendo Sherman un attacco nemico da quella direzione, alle spalle del suo Gruppo di Armate. All'alba i confederati hanno scoperto che i nemici hanno abbandonato le trincee ad est e a nord di Atlanta; quando Hood ne viene informato, rimane perplesso. Il Gen. Shoup, nel suo diario, annota: "L'impressione prevalente è che i Federali si stiano ritirando a nord del Chattahoochee." Cosa ha portato Hood ed i suoi collaboratori a questa ipotesi errata? Una serie di informazioni del tutto infondate, secondo le quali il Gen. Wheeler, in quel momento impegnato nel raid descritto nelle pagine precedenti, starebbe facendo letteralmente il diavolo a quattro nelle retrovie nordiste, bruciando ponti e facendo saltare gallerie, e avrebbe interrotto il transito dei treni lungo la Western & Atlatic R.R. Da sei o sette giorni, assicurano gli scouts di Hood, nessun treno ha portato rifornimenti alle Armate di Sherman. Questo fatto viene confermato anche da alcuni prigionieri nordisti. Non solo, ma una donna inviata come spia negli accampamenti nemici, riferisce che i soldati di Sherman sono alla fame, e da giorni ricevono solo mezze razioni. Sono tutte fantasie, oggi noi lo sappiamo; Hood, il 26 Agosto 1864, non poteva saperlo. Come se non bastasse, proprio quel giorno, per una diabolica coincidenza, arriva ad Atlanta la mandria di 1.000 capi catturata da Wheeler nelle prime fasi del suo raid; sembra una conferma del successo della sua spedizione. Però, attenzione, già in questo fatale 26 Agosto, il primo giorno della manovra nemica, Hood NON ESCLUDE che il motivo dell'improvvisa scomparsa dei nordisti sia uno spostamento verso sud, avente come meta la ferrovia proveniente da Macon. Lo dimostra un messaggio inviato al Gen. Jackson, il Comandante dell'unica Div. di cavalleria rimastagli, affinchè stia in guardia e osservi attentamente la propria sinistra. Non solo; Hood ritira dalle fortificazioni a nord di Atlanta la Div. Stevenson, che sino alla notte prima fronteggiava il 20° Corpo, la rimpiazza con i miliziani di Smith, e ordina a Stevenson di spostarsi verso "a convenient place IN THE REAR" (cioé a Sud). Un ordine che non avrebbe alcun senso, se Hood fosse certo che Sherman si stesse ritirando verso Nord. Queste non sono opinioni od ipotesi ,ma fatti suffragati da documenti inoppugnabili.
Nella notte tra il 26 ed il 27, il 14°, il 15°, il 16° ed il 17° Corpo lasciano le trincee ad ovest di Atlanta, che hanno occupato durante tutto il mese di Agosto, ed iniziano la loro rotazione verso Sud-Ovest, arrivando alle ore 8 del mattino seguente sulle rive del Camp Creek, un torrente parallelo all'Utoy Creek, 4 miglia (6.5 Km) a sud di questo; a questo punto anche il 4° Corpo abbandona il suo schieramento fronte a nord e s'incammina anch'esso verso il Camp Creek, per raggiungere gli altri quattro Corpi. Nel frattempo il 23° Corpo di Schofield rimane fermo nelle trincee di fronte ad East Point, per proteggere il fianco sinistro delle colonne marcianti. Hood viene informato dal Gen. Ross dell'avanzata nemica fino al Camp Creek, e schiera tutti e tre i suoi Corpi ad ovest di Atlanta, lungo una linea che corre approssimativamente da Ezra Church ad East Point; da nord a sud, sono schierati i Corpi di S.D. Lee, Stewart e Hardee. La sera, Hood telegrafa al Ministro Seddon che i federali "sembra si stiano spostando verso destra". Cedo la parola ad Albert Castel: "Lungi dall'essere ingannato dalla scomparsa dei Federali, e dall'essere indotto a pensare che Sherman si stia ritirando, come lo accuseranno i suoi detrattori, Hood il 27 agosto ha già capito che il nemico con ogni probabilità sta lanciando una manovra aggirante verso sud-ovest. Ciò che Hood non sa, e viste le circostanze non può sapere, é di preciso cosa Sherman intenda fare, dove, e quando; cercherà di tagliare la ferrovia presso Rough & Ready? O presso Jonesboro? O in qualche altro punto? O forse Sherman sta cercando di attirarlo fuori da Atlanta, per poi impadronirsi della città facendo calare il 20° corpo dalla testa di ponte sul Chattahoochee? Finchè Hood non potrà rispondere con una certa sicurezza a queste domande, tutto ciò che potrà fare sarà disporre le sue truppe in modo tale da essere preparato a qualsiasi evenienza. A questo punto sarebbe sconsiderato fare qualsiasi altra cosa." Ed ecco il commento di un altro illustre specialista della Campagna di Atlanta, lo storico Stephen Davis: "Gli storici e gli strateghi da tavolino, facendo uso abbondante del senno di poi, hanno criticato Hood per le sue azioni in quei cruciali giorni di fine Agosto. Alcuni commentatori hanno affermato che per diversi giorni egli avrebbe perso del tutto il contatto con il nemico, rimanendo del tutto all'oscuro dei suoi movimenti; in realtà, le tre Brigate di cavalleria del Gen. Jackson fornirono a Hood regolari e corrette informazioni circa le posizioni nemiche. Ma c'è una grande differenza tra sapere dove si trovi il nemico e sapere dove intenda dirigersi. Fin dal 27 Agosto Hood sapeva che Sherman era diretto verso la ferrovia per Macon, ma non poteva sapere esattamente verso quale punto della stessa."

Il 28 Agosto, verso mezzogiorno, i cinque Corpi nordisti che il giorno prima erano schierati lungo il Camp Creek raggiungono la West Point R.R.; i tre Corpi dell'Armata del Tennessee (15°,16°,17°) presso la località di Fairburn,i due Corpi dell'Armata del Cumberland presso Red Oak, 5 miglia a nord-est. Se Sherman li facesse proseguire fino al calar del buio, sarebbero in condizione di raggiungere la ferrovia per Macon il mattino seguente, 29 Agosto. Viceversa, il comandante nordista commette un 'altra delle sue sciocchezze: ferma tutti e cinque i Corpi e li mette a strappare i binari della West Point R.R.; non solo, ordina che proseguano quest'opera per l'intero giorno successivo. Si tratta di un'operazione del tutto inutile, visto che i Confederati ricevono praticamente la totalità dei loro rifornimenti dalla ferrovia proveniente da Macon. Forse Sherman ignora questo fatto(improbabile, perchè le sue vedette hanno avvistato tutti i treni arrivati in Atlanta durante il mese di agosto), forse, ossessionato com'è dall'idea di strappare i binari, non se ne cura; né gli viene in mente di lasciare uno solo dei cinque corpi a svolgere questa operazione, facendo avanzare gli altri quattro. Purtroppo, i confederati non approfitteranno di questo giorno e mezzo "regalato" loro dal nemico. La sera del 28 Agosto Hood telegrafa al Ministro Seddon che il nemico ha raggiunto la West Point R.R. tra East Point e Fairburn; un'ulteriore conferma che Hood sapeva, almeno approssimativamente, l'ubicazione delle forze nemiche; ma non poteva sapere dov'erano dirette, come già sottolineato. A confondergli ancor di più le idee, proprio quel giorno giunge ad Atlanta un messaggio di Wheeler, datato 19 Agosto: il primo ricevuto da Hood, da quando il suo cavalleggero é partito per il suo raid. Si tratta del famoso messaggio, pieno di fanfaronate e bugìe, di cui si è parlato precedentemente. Hood, ovviamente, non può sapere che le notizie ricevute sono del tutto false e fuorvianti; difficile stabilire quanto il messaggio di Wheeler abbia pesato sull'operato di Hood; certamente non lo ha tratto del tutto in inganno, poichè il 28 ha inviato a Jonesboro la Brigata Reynolds; l'indomani, non appena i treni che hanno trasportato Reynolds tornano indietro, invia a rinforzo la Brigata Lewis (la leggendaria "Orphan Brigade" del Kentucky.) Inoltre, sempre il 28 Agosto, ha inviato le altre tre brigate della Div. Bate, agli ordini del Gen. Brown, a Rough & Ready, poche miglia a nord di Jonesboro. Lo storico Richard McMurry sostiene che il 28 Agosto Hood, pur rendendosi conto che i nordisti stavano avanzando verso sud-est, minacciando la ferrovia, stessero semplicemente allungando la loro destra, mentre il fianco sinistro era ancora appoggiato al Chattahoochee; in altre parole non pensava stessero eseguendo una rotazione a sud-est con 6/7 delle loro forze, rompendo del tutto il contatto col 20° Corpo. Per questa ragione, e forse per colpa del messaggio di Wheeler, secondo questo storico, i sudisti "sprecarono" quel giorno e mezzo regalato loro da Sherman, non spostando ulteriori forze lungo l'asse East Point-Jonesboro.
Per tutto il 29 Agosto, dunque, le truppe federali strappano i binari della West Point R.R, li arroventano sopra enormi falò, e li attorcigliano attorno ad alberi e pali del telegrafo, affinché non vengano mai più rimessi al loro posto. Non soddisfatto, Sherman ordina che il letto della ferrovia sia riempito da tronchi, rocce, sterpaglia e detriti vari; come se non bastasse, piazza in mezzo ad essi mine a percussione, per far saltare in aria quei confederati che cercassero di rimuoverli. In totale, tra il mezzogiorno del 28 e la sera del 29 Agosto i federali strappano 13 miglia (20 km) di binari della West Point R.R. tra Fairburn e Red Oak. Non tutti i nordisti si dedicano però a questo ingrato compito: molti si abbandonano al saccheggio e ai vandalismi, facendo irruzione nelle case, rubando tutto ciò che possono portare via, e sfasciando ciò che rimane per puro divertimento. Di tali canaglie era in buona parte costituito l'Esercito Federale. Inutilmente il Gen. Howard, un quacchero timorato di Dio, tenta di por fine a questa vergogna, emanando un ordine che promette "punizioni immediate ed adeguate". A quanto pare nessuno, tra la teppaglia in divisa blu, se ne curò minimamente. Queste infamie si possono considerare una piccola anteprima di quanto i gentiluomini nordisti combineranno nella Georgia orientale e nelle Caroline l'autunno e l'inverno seguenti. La sera del 29 Sherman impartisce i seguenti ordini per il giorno seguente, 30 agosto: Howard, con i suoi tre Corpi (15°,16° e 17°), dovrà avanzare fino alla località di Renfroe Place; Thomas, col 4° ed il 14° Corpo, avanzando più a nord su una strada parallela, dovrà raggiungere la località di Couch's House; Schofield, col 23° Corpo (o Armata dell'Ohio che dir si voglia) dovrà infine abbandonare le trincee ad ovest di Atlanta ed avanzare verso Rough & Ready, coprendo il fianco sinistro dei due Corpi di Thomas. I piani di Sherman prevedono poi di raggiungere la Macon R.R. il giorno successivo, 31 Agosto. A quel punto Sherman prevede che Hood, con la linea di rifornimenti tagliata, farà una di queste due cose: o evacuerà Atlanta, oppure vi si rinchiuderà cercando di resistere fino allo stremo; in questo secondo caso, Sherman ha in animo di dirigersi ancora più ad est e poi a nord di Atlanta, e dopo aver eseguito una rotazione completa di 360°, tornare praticamente al punto di partenza, presso la testa di ponte sulla riva meridionale del Chattahoochee, e lì aspettare che Hood finisca i viveri; a quel punto il comandante sudista, secondo le previsioni di Sherman, dovrà uscire dalle fortificazioni e dare battaglia, oppure ritirarsi una buona volta verso Sud. Sherman, sbagliando come sempre le sue previsioni, esclude che Hood attacchi a Jonesboro per salvare la ferrovia. Ma quali sono state le azioni di Hood quel 29 agosto? Ancora incerto circa il punto dove il nemico colpirà la ferrovia, si é recato presso il Q,G. del Gen. Hardee, ad East Point, raccomandandogli di stare all'erta, ed autorizzandolo a "usare la propria discrezione" nel piazzare le sue truppe lungo la ferrovia, tra East Point e Jonesboro. Hardee, che in seguito criticherà violentemente Hood per non aver spostato abbastanza truppe verso Jonesboro, non farà altro che trasferire il proprio Q.G. da East Point a Rough & Ready, senza inviare a Jonesboro neppure un soldato.

Verso Jonesboro
Alle ore 7 del 30 Agosto le truppe nordiste si mettono in marcia verso le loro destinazioni, in direzione est. A metà pomeriggio il 15° Corpo raggiunge Renfroe Place, la sua mèta. E qui dovrebbe fermarsi, secondo i piani, in attesa di piombare su Jonesboro con gli altri due Corpi di Howard il mattino dopo. Ma i soldati nordisti sono assetati, e a Renfroe Place non c'è acqua; Howard, che accompagna il 15°, decide quindi di proseguire fino alle rive del Flint River, poco distante. Qui i cavalleggeri confederati delle brigate Armstrong e Ross, barricati sulla riva orientale, appiccano il fuoco al ponte e cercano di opporre resistenza; dopo un breve scontro devono ritirarsi in Jonesboro. I cavalleggeri di Kilpatrick, che aprono la strada al 15° Corpo, riescono a spegnere le fiamme e a salvare il ponte. L'intero 15° Corpo attraversa il Flint River e avanza cautamente verso Jonesboro. Arrivate a 400 metri dalla città, le avanguardie nordiste informano Howard che Jonesboro é fortificata, e le trincee sono presidiate dal nemico. In quel momento Howard ha a disposizione solo il 15° Corpo, mentre il 16° ed il 17° sono rimasti molto più indietro, avendo percorso un sentiero di campagna parallelo alla strada principale seguita dal 15°. La notte sta calando e Howard non é in grado di stabilire con esattezza quanti siano i sudisti trincerati a Jonesboro. Inoltre, gli ordini di Sherman prevedevano di raggiungere la ferrovia solo l'indomani. Howard decide pertanto di non commettere imprudenze e di accamparsi per la notte su una catena di collinette che corrono 800 metri ad ovest di Jonesboro. Come McPherson a Resaca, egli getta così via una grande occasione; la sera del 30 Agosto sono infatti presenti a Jonesboro solo due Brigate di fanteria (Reynolds e Lewis) e due di cavalleria (Ross e Armstrong). Secondo Richard McMurry, si tratta di circa 3.400 uomini; secondo Albert Castel, non più di 2.500 (1.000 Armstrog, 400 Ross, 600 Lewis e 500 Reynolds la cui Brigata é stata falcidiata ad Ezra Church, un mese prima). Il comando della piazza di Jonesboro é stato assegnato al Gen.Lewis. Ma quali sono state, intanto, le mosse di Hood?
Hood verrà criticato per essersi reso conto troppo tardi, alle ore 18, che il nemico era ad un passo da Jonesboro; dimenticando, i detrattori di Hood, che, mentre Howard marciava su questa località, altri tre Corpi nordisti avanzavano anch'essi verso la ferrovia, più a nord, e Hood non aveva abbastanza soldati per presidiare tutta la linea ferroviaria tra East Point e Jonesboro. Quando, alle 18, il Gen.Lewis lo avverte che Howard ha attraversato il Flint River, e si appresta a tagliare la ferrovia, Hood capisce che non può più indugiare. Cedo la parola ad Albert Castel: "Se al comando ci fosse ancora Johnston, la notizia che la fanteria nemica ha quasi raggiunto l'unica via di rifornimento della sua Armata avrebbe provocato l'immediata evacuazione di Atlanta ed una rapida ritirata verso Sud. Non così con Hood; il suo temperamento, il suo orgoglio, e tutti i motivi per i quali si trova al comando dell'Armata del Tennessee, impediscono la ritirata. Al contrario, ordina ad Hardee di guidare il suo Corpo a Jonesboro durante la notte, ordina a S.D. Lee di seguirlo laggiù con le sue truppe, e raccomanda a Lewis di tenere la posizione "at all hazards" (ad ogni costo), fino all'arrivo dei rinforzi." Poi convoca Hardee e Lee presso il suo Q.G. ad Atlanta; già troppe volte i suoi ordini sono stati travisati e disobbediti. Non si fida a trasmetterli per telegramma, vuole parlare coi suoi subordinati a quattr'occhi. Alle ore 21 Hardee e Lee arrivano in treno ad Atlanta, e Hood impartisce loro gli ordini per l'indomani: i due Corpi, al comando di Hardee, non appena arriveranno a Jonesboro (si prevede all'alba del giorno dopo, 31 Agosto) dovranno attaccare il nemico e ricaccciarlo ad ovest del Flint River. Dopodiché, se l'attacco avrà avuto successo, Lee dovrà tornare a Rough & Ready, mentre il Corpo di Stewart e i miliziani di Smith scenderanno su East Point; le fortificazioni a nord di Atlanta verranno presidiate dalle tre Brigate di cavalleria, che dovranno tenere a bada il 20° Corpo unionista, nel caso decida di marciare su Atlanta a partire dalla testa di ponte sul Chattahoochee. Poi, il mattino del 1 settembre, Stewart, Smith e Lee si abbatteranno sul fianco sinistro nemico, mentre Hardee lo attaccherà a partire dalla riva occidentale del Flint River. L'obiettivo: spingere il nemico verso la West Point R.R., ed allontanarlo definitivamente dalla vitale Macon R.R. Ma se invece l'attacco del 31 Agosto dovesse fallire, allora questa ferrovia diventerebbe indifendibile, e Atlanta dovrà essere evacuata. In quel caso, il corpo di Lee dovrà comunque tornare a Rough & Ready, ma per proteggere la ritirata di Stewart e Smith verso Lovejoy's Station. Finita la riunione Hardee e Lee risalgono in treno; il primo diretto a East Point, per porsi al comando del suo Corpo, che partirà alla volta di Jonesboro alle 23.15; il secondo diretto a Jonesboro, dove aspetterà l'arrivo del suo Corpo, che é già in marcia, essendo partito al calar del buio. Attenzione: entrambi i Corpi, a differenza di quanto scrive Luraghi, commettendo un grave errore, non raggiungeranno Jonesboro in treno, ma a piedi. Non vi sono infatti abbastanza vagoni per trasportarli; la maggior parte di essi sono già stati caricati di munizioni, viveri, artiglieria pesante, ed equipaggiamenti vari, nell'eventualità di dover evacuare Atlanta. Inoltre, aggiunge Albert Castel: "sarebbe stato estremamente rischioso tentare di trasportare le truppe in treno, perchè un solo drappello di cavalleria nemica sarebbe bastato a fermarlo bruciando un ponte o strappando un tratto di binari. E i soldati a bordo sarebbero stati virtualmente inermi se intercettati da una forza nemica di una certa consistenza." Hardee scende a Jonesboro alle ore 3 e informa Hood per telegrafo del suo arrivo, comunicandogli che le sue truppe non sono ancora arrivate, e la testa della loro colonna é segnalata a 3 miglia (5 km) da Jonesboro. Il Gen. Shoup, a nome di Hood, gli risponde raccomandandogli nuovamente di attaccare appena le sue truppe e quelle di Lee saranno arrivate. Poi, per altre due volte, in quella notte terribile, Shoup e Hood inviano ad Hardee telegrammi che gli ripetono praticamente la stessa cosa: dovrà attaccare il più presto possibile e ricacciare il nemico ad ovest del Flint River; l'attacco dovrà essere disperato, perchè le sorti di Atlanta, e di tutto il Sud, dipendono dalla sua riuscita. Hood, per usare le parole di Albert Castel, "ha affidato la salvezza di Atlanta ad un uomo che lo detesta (Hardee)." Haimé, l'attacco, previsto all'alba, verrà lanciato solo alle ore 15, e anziché essere disperato, sarà fiacco, maldestro, e senz'anima.

La battaglia di Jonesboro
La distanza che dovrebbero percorrere i Corpi di Hardee e Lee, seguendo la strada principale che unisce East Point e Jonesboro, misura circa 12 miglia (19km); ma questa strada, nella notte tra il 30 ed il 31 Agosto, viene raggiunta ed interrotta dalle avanguardie del 23° Corpo di Schofield. Poco a sud di Rough & Ready. I confederati devono pertanto deviare ad est, allungando la distanza e percorrendo accidentate e polverose stradine di campagna. Il Corpo di Hardee completa il suo arrivo a Jonesboro alle 9 del mattino, quello di Lee solo a mezzogiorno. Ma migliaia di uomini si sono sbandati durante l'ardua marcia notturna; i due Corpi, che la sera prima contavano in totale 26.000 uomini, sono ridotti a poco più di 20.000. E Hardee, con la consueta, esasperante lentezza, impiega tre ore per schierarli in linea di battaglia, lungo un fronte di 2,5 km, col suo Corpo, affidato al Gen. Cleburne, sulla sinistra (sud) e quello di Lee sulla destra (nord). Hardee si propone d'effettuare un attacco "à echelon", come aveva fatto sul PeachTree Creek. Ad iniziare l'attacco sarà la Div. Cleburne (affidata al Gen. Lowery) che dovrà ruotare a nord-ovest, seguita, da sinistra a destra, dalla div. Brown, poi dalla Div. Maney, infine dalle tre Divisioni di Lee. Durante la mattina, Hardee ha ricevuto l'ennesimo telegramma da parte di Shoup, che recitava: "Il Gen. Hood desidera che i soldati attacchino alla baionetta, e spazzino via qualsiasi cosa gli si opponga." Nel frattempo, il Gen. Howard, che aveva in animo a sua volta di attaccare all'alba, dopo aver osservato il continuo afflusso di truppe sudiste, decide di porsi sulla difensiva. Il 15° Corpo unionista ha avuto tutto il tempo di trincerarsi sulle alture ove s'era accampato la notte precedente, ed ha ricevuto cospicui rinforzi: una divisione del 16° Corpo sul fianco destro, ed una Brigata del 17° Corpo sul fianco sinistro. Inoltre, da Couch's House il Gen. Thomas, su ordine di Sherman, ha inviato una div. dell'Armata del Cumberland a Renfroe's Place per proteggere le retrovie di Howard. Una brigata di cavalleria di Kilpatrick è stata inviata più a sud, ed é ora schierata sulla riva orientale del Flint River, a difendere Anthony's Bridge. Howard, anche senza contare la Div. schierata a Renfroe's Place, può contare su 20.000 uomini, lo stesso numero di Hardee; ma i suoi uomini, a differenza dei confederati, sono trincerati, riposati, ed il loro morale é alto. Alle ore 15.10, dopo un brevissimo bombardamento di preparazione dell'artiglieria sudista, Cleburne lancia il suo attacco. La Brigata Granbury, all'estrema sinistra, finisce sotto il fuoco dei cavalleggeri di Kilpatrick, proveniente da Anthony's Bridge; anziché ignorare questi spari, che fanno poco danno, ed avanzare verso Nord secondo gli ordini, Granbury dirige i suoi uomini verso Anthony's Bridge; gran parte della Divisione lo segue, allontanandosi dall'obiettivo prefissato. La Div. Brown, col fianco sinistro scoperto, si ferma appena giunge sotto il fuoco nemico; la Div. Maney fa lo stesso; le tre Divisioni di Lee attaccano anch'esse in modo fiacco: giunti sotto il fuoco nemico, molti confederati si gettano a terra e si rifiutano d'avanzare oltre, molti altri fuggono. Secondo il Maggiore Taylor, del 15° Corpo unionista, si tratta dell'attacco "meno determinato" che abbia mai visto effettuare ai fanti sudisti. Il colonnello confederato Bushrod Jones, veterano di 100 battaglie, scriverà che "a Jonesboro i nostri soldati sembravano posseduti da un così grande terrore di attaccare le fortificazioni nemiche, che nessuna coercizione, persuasione o esempio avrebbe potuto fugàrlo." Dopo soltanto mezz'ora il tentativo di Hardee di ricacciare Howard ad ovest del Flint River si esaurisce con un totale fallimento. Nonostante le ripetute raccomandazioni di Hood, dopo il fallimento del primo attacco Hardee si pone sulla difensiva, senza effettuare ulteriori tentativi. Dal canto suo Howard, sempre fin troppo prudente, rinuncia al contrattacco, come già aveva fatto a Ezra Church. La prima fase della battaglia di Jonesboro si esaurisce. I confederati hanno perso 2.200 uomini tra morti e feriti, le perdite nordiste ammontano a soli 172 uomini. Questo enorme divario ben sintetizza la natura dello scontro del 31 Agosto: "non é stata una battaglia -scrive Albert Castel- é stata un'esecuzione." E con questa esecuzione, la sorte di Atlanta è segnata.
Mentre la battaglia di Jonesboro infuriava, il pomeriggio del 31 Agosto, il 23° Corpo del Gen. Schofield ed il 4° Corpo del Gen. Stanley raggiungevano la Macon R.R. poco a sud di Rough & Ready. Poche ore dopo, alle 19, anche il 14° Corpo del Gen. Davis raggiungeva la strada ferrata, ancora più a sud, 5 km a nord di Jonesboro. Sia la ferrovia che la strada maestra tra Atlanta e Jonesboro, pertanto, la sera del 31 Agosto sono saldamente e definitivamente in mano nordista; se Sherman ordinasse al 23° Corpo di avanzare ancora solo poche miglia verso est, raggiungerebbe anche la McDonough Road, isolando del tutto le truppe confederate ancora presenti ad Atlanta da quelle schierate a Jonesboro e al tempo stesso taglierebbe a Hood la ritirata verso sud. Ma Sherman, sempre ossessionato dall'idea di distruggere le ferrovie, ordina al 23° ed al 4° Corpo di piegare verso sud, e puntare su Jonesboro seguendo la Macon R.R., nel frattempo strappandone i binarie procedendo, quindi, con eccezionale lentezza. Si tratta della decisione che salverà l'Armata di Hood dall'annientamento. L'insensatezza dell'ordine di Sherman é bene illustrata dalle parole di Albert Castel: "Sherman ordina a Schofield di scendere lungo la ferrovia, nel frattempo strappando i binari; poiché Schofield sta seguendo il 4° Corpo di Stanley, che ha ricevuto lo stesso ordine, a quanto pare Sherman desidera che gli stessi binari vengano strappati non una, ma due volte!" Alle ore 18 del 31 Agosto Hood ha intanto richiamato presso Atlanta S.D. Lee ed il suo Corpo; in quel momento non ha ancora ricevuto la notizia della sconfitta di Hardee (la linea telegrafica è stata interrotta da Schofield) ma, come ricorderete, il piano di Hood prevedeva che Lee dovesse tornare comunque ad Atlanta al termine della battaglia di Jonesboro, sia in caso di vittoria che d'insuccesso. Il corriere di Hood raggiunge Jonesboro verso mezzanotte, e il Corpo di Lee parte immediatamente alla volta di Atlanta percorrendo la McDonough Road, sconsideratamente lasciata libera da Sherman. Alla stessa ora, un corriere proveniente da Jonesboro arriva ad Atlanta, e informa Hood della sconfitta di Hardee; la notizia non lascia al Comandante confederato altra scelta che evacuare Atlanta, e ritirarsi verso Lovejoy's Station, e poi verso Macon. Pertanto, impartisce gli ordini in tal senso: il Corpo di Stewart e i miliziani di Smith dovranno lasciare la città la sera del 1° Settembre, imboccare la McDonough Road, e dirigersi verso Lovejoy's Station; il Corpo di Lee, appena tornerà da Jonesboro, dovrà schierarsi parallelo alla McDonough Road, fronte ad ovest, circa 10 km a sud di Atlanta, per proteggere la ritirata di Stewart e Smith; gli ultimi reparti a lasciare la città dovranno essere la Div. del Generale French e i cavalleggeri della brigata Ferguson, che fungeranno da retroguardia. L'obiettivo di Hood é quello di radunare l'intera sua Armata a Lovejoy's, e poi proseguire verso Macon. Ma quando spunta l'alba del 1° Settembre, a Jonesboro, Hardee si appresta ad affrontare, con soli 12.000 uomini rimastigli, sei Corpi nemici che si accingono a stritolarlo (i tre Corpi di Howard, già sul posto, più i due Corpi di Thomas e quello di Schofield, che stanno calando da Nord).
Il Generale Hardee verrà accreditato, in particolare dai detrattori di Hood, di aver opposto, il 1° Settembre, a Jonesboro, un'eroica e quasi miracolosa resistenza contro un nemico sei volte superiore di numero, riuscendo a cavarsi da una situazione disperata. In realtà, più che per merito suo, si salvò grazie ai pasticci di Sherman e di alcuni dei suoi subordinati. Ma procediamo con ordine: dopo la partenza del Corpo di S.D. Lee, avvenuta nella notte tra il 31 Agosto ed il 1° Settembre, Hardee si trova a presidiare con le sue tre Divisioni (12.000 uomini) un fronte di circa 3 km; l'ala destra (nord) in precedenza tenuta dal Corpo di Lee, viene affidata alla Div. Cleburne, lungo una linea che corre da sud a nord, fronte ad ovest, e poi piega ad est, fronte a nord, e attraversa i binari della ferrovia, per infine puntare a sud, fronte ad est; al centro si schiera la Div. Brown, e a sinistra (sud) la Div. comandata fino al giorno prima dal Gen. Maney. Ma al comando si trova ora il giovanissimo Gen. Carter, solo ventiseienne, che tre mesi più tardi cadrà da eroe a Franklin, praticamente sui gradini della propria casa. Maney é stato sollevato dal comando per l'irresolutezza mostrata nella battaglia del pomeriggio precedente. A riprova di quanto fosse stato timido l'attacco confederato il 31 Agosto. Il settore più debole é quello di Cleburne, che con una sola Divisione deve sostituire un intero Corpo; i suoi soldati sono schierati in una singola fila, molto rada, a due metri di distanza l'uno dall'altro. Inoltre, per motivi che non vennero mai spiegati (forse la stanchezza, forse la mancanza di attrezzi)allestiscono fortificazioni assai approssimative, prive delle consuete abbattute di alberi. Sherman é convinto che a Jonesboro sia ancora presente il Corpo di Lee, e che i confederati siano schierati unicamente fronte ad ovest, parallelamente ai binari della ferrovia, col fianco destro "per aria." Ignora che invece questo fianco é piegato indietro, a guisa d'un amo, e che si estende ad est dei binari. Pertanto, Sherman ordina che due Corpi di Howard (il 15° ed il 16°) effettuino attacchi diversivi verso est, contro il centro e la sinistra della linea nemica, mentre il 14°, il 4° ed il 23° Corpo, appena arriveranno, dovranno abbattersi da nord e da est contro lo scoperto fianco sinistro sudista. Nel frattempo il 17° Corpo dovrà passare sulla riva occidentale del Flint River, marciare verso sud, riattraversare il fiume presso Anthony's Bridge, e attaccare il fianco sinistro di Hardee da meridione. Oppure, se ciò non fosse possibile, tagliargli la ritirata verso sud, mettendosi di traverso alla strada che conduce a Lovejoy's Station. Incredibilmente, dei sei Corpi che dovrebbero stritolare Hardee attaccandolo da ogni direzione, uno soltanto, il 14° del Gen. Davis, entrerà in azione, e neppure al completo (due delle sue Brigate resteranno a guardare). L'attacco del 14° Corpo inizia alle ore 16 del 1° Settembre: approfittando della debolezza della posizione di Cleburne, riuscirà, nel tardo pomeriggio, dopo un 'aspra lotta, a sfondare le sue linee, catturando quasi al completo le brigate Lewis e Govan, assieme a due batterie. Un disperato contrattacco della Brigata del Tennessee del Gen. Vaughan, fatta accorrere dal fianco sinistro, riuscirà ad arginare lo sfondamento nordista. Ma cos'hanno combinato, nel frattempo, gli altri cinque Corpi di Sherman? Il 4 ° ed il 23° sono stati attardati dall'ingrato e superfluo compito di strappare i binari: il 23° arriverà a Jonesboro solo molte ore dopo la fine della battaglia, a notte fonda; il 4° giunge sul campo di battaglia al tramonto; informato del suo avvicinamento, Hardee ha spostato la Div. Carter dal fianco sinistro, schierandola ad est dei binari, fronte ad est. Stanley, appena avvista le fortificazioni allestite in tutta fretta dai soldati di Carter, rinuncia ad attaccare e si limita a trincerarsi dirimpetto al nemico. Lo spostamento di Carter ha lasciato la div. Brown da sola a fronteggiare il 15°, il 16° ed il 17° Corpo, vale a dire l'Armata de Tennessee di Howard al completo. Ma, inspiegabilmente, il 15° ed il 16° resteranno tutto il pomeriggio immobili nelle loro trincee, spettatori passivi della battaglia che infuria qualche centinaio di metri più a nord. Quanto al 17° Corpo, che avrebbe dovuto attaccare da Sud, impiega ben cinque ore per percorrere i 3 Km che lo separano da Anthony's Bridge, e appena attraversato il fiume scorge nemici immaginari, erige le solite barricate, e non avanza oltre, lasciando libera al transito la strada per Lovejoy's, l'unica via di fuga di Hardee. Quando cala la notte, e la battaglia si spegne, Hardee ha perso 1.400 uomini, 900 dei quali caduti prigionieri (tra essi, il Gen. Govan) e 8 cannoni; il 14° Corpo federale ha lasciato sul terreno circa 1.300 uomini. Le perdite degli altri Corpi nordisti, se ce ne furono, furono trascurabili, non essendo quasi entrati in azione. Sherman é avvilito, e insieme furénte; ma ritiene che il Destino di Hardee sia comunque segnato, e che i pasticci nordisti lo abbiano solo rimandato di poche ore. Durante la notte, in un messaggio inviato a Schofield, scrive: "Il nemico ormai non può più spostarsi verso Sud senza che noi lo si veda, e se tutta la nostra Armata domattina piomberà su di lui, dovremmo liquidarlo in breve tempo." ("we should make quick work.") Viceversa, proprio mentre Sherman scrive queste parole, Hardee rompe il contatto e si ritira verso Lovejoy's Station, senza che i nordisti si accorgano di nulla. Una sorta di Spring Hill alla rovescia. Tra i tanti enigmatici, quasi inspiegabili episodi che caratterizzarono la Guerra Civile americana, la mancata cattura o distruzione del Corpo di Hardee a Jonesboro, il 1° Settembre 1864, figura tra i più incredibili. Da solo, anche senza l'interminabile serie di errori che lo precedettero e lo seguirono, basterebbe a dimostrare quanto usurpata sia stata la fama di Sherman. Egli scaricherà ogni colpa addosso al Gen. Stanley, il Comandante del 4° Corpo, intimando al suo diretto superiore, il Gen. Thomas, di "non fargliela passare liscia." (If Gen.Stanley lost a minute of time when he should have been in action, I beg you not to overlook it") Semmai, Sherman avrebbe dovuto incolpare Howard e i suoi subordinati, in particolare il Gen. Blair, Comandante del 17° Corpo, per la loro passività. Ma soprattutto, avrebbe dovuto incolpare se stesso, per aver ritardato la marcia di Stanley e Schofield con l'assurdo ordine di strappare i binari d'una ferrovia chi i confederati non potevano più usare. Mentre Hardee sguscia via sotto il naso di Sherman, in quella lugubre notte tra il 1° ed il 2 Settembre, una trentina di km più a nord Hood sta evacuando Atlanta.