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Compagnia Woodson
•I Missouriani di Lee: la Compagnia Woodson
Testo di Claudio Auditore
Pubblicato il 01/04/2013
Fra i più valorosi combattenti della
Confederazione si possono annoverare senza dubbio i missouriani,
questi nei lontani Stati del Trans-Mississippi si coprivano di
gloria sotto il comando del generale Shelby, sul fronte occidentale
la brigata Cockrell conquistava un posto nella storia come
(probabilmente) la migliore unità dell’Armata del Tennessee, ma
questi indomiti soldati furono presenti anche sul fronte orientale,
dove combatterono raggruppati in una piccola compagnia parte delle
forze del generale Robert Edward Lee; con esso si arresero
ufficialmente il 9 aprile 1865.
La storia di questa piccola e dimenticata unità inizia a Richmond
nell’estate del 1863, in quel periodo cominciarono ad arrivare nella
Capitale gruppi di prigionieri scambiati da vari campi federali, fra
questi una settantina di
missouriani catturati in Mississippi nelle battaglie del 1862 e del
1863, fra le altre Iuka, Corinth, Port Gibson, Champions Hill e Big
Black River. Una volta rilasciati sorse un problema in quanto questi
soldati facenti parte in maggioranza della brigata del Cockrell, non
potevano più tornare al proprio reggimento dato che la loro brigata
si era arresa a Vicksburg il 4 luglio del ’63. L’alto comando
risolse il problema creando una nuova unità definita compagnia ‘A’
del 1° reggimento volontari di cavalleria del Missouri (che nulla
aveva a che vedere con il 1° cavalleria originale), ed in seguito
più semplicemente Compagnia A o Compagnia Woodson.
Gli uomini furono inviati al noto campo di addestramento chiamato
‘Camp Lee’ appena fuori Richmond, qui fu completata l’organizzazione
e la compagnia ricevette nuove uniformi ed equipaggiamento, per il
comando fu scelto il ventenne Charles E. Woodson che a dispetto
della giovane età aveva già una certa esperienza, avendo egli
servito nella “State Guards”, come volontario in alcuni reggimenti e
fu anche prigioniero di guerra. Si mise subito in mostra quando
personalmente si occupò di recuperare cibo, vestiario ed
equipaggiamento per gli uomini, un giornale locale lo descrisse
come: “Il modesto e valoroso Charley Woodson”.
Il campo intanto accoglieva i nuovi arrivati, furono nominati i
tenenti e il 10 agosto 1863 la compagnia fu dichiarata ufficialmente
organizzata con 62 uomini, restarono fuori dai ranghi i malati e gli
inetti. Non se ne conosce esattamente il motivo, ma il capitano
Woodson chiese di essere assegnato alla brigata di cavalleria del
generale J. Imboden, chiamata “Northwest Brigade”, la richiesta fu
accettata e a settembre la compagnia partì per raggiungere i
commilitoni di stanza nella Valle dello Shenandoah. Nell’autunno del
1863 la brigata Imboden era composta dal 62° fanteria montata, dal
18° cavalleria, dal 41° battaglione di cavalleria e dalla batteria a
cavallo McClahanan, ma il generale aveva anche il nominale comando
di due unità partigiane, la compagnia McNeill e il famoso 43°
battaglione di Mosby, tutte le unità erano della Virginia.
Arrivato alla brigata il capitano Woodson affrontò la sua prima
crisi, ma questa non fu di natura militare: i reggimenti catturati a
Vicksburg erano stati dichiarati liberi, e quindi ci fu precisa
richiesta di inviare gli uomini in Mississippi e rimandare i soldati
ai reparti di appartenenza, Woodson interpellò il generale Lee in
persona chiedendo che non sciogliessero la compagnia, e la
possibilità che questa rimanesse in Virginia. Non si conosce la
risposta del grande generale, ma la compagnia non venne sbandata e
rimase sul fronte orientale fino alla fine.
Unità di cavalleria senza cavalli, fu assegnata al servizio di
polizia militare, incarico che durò fino alla primavera 1864 quando
sullo scacchiere virginiano le pedine cominciarono a muoversi. Grant
ordinò al generale Sigel di avanzare per la Valle e assicurarla al
controllo unionista. Sigel partì con 8000 uomini da Winchester con
l’obbiettivo di prendere Staunton (e la ferrovia Virginia Central RR.)
all’altro capo della Valle. La brigata del Nord-Ovest era troppo
leggera per fermare Sigel, ma tentò di rallentare il nemico
ottenendo solo piccoli successi, tutto questo mentre la compagnia
era sempre in servizio di polizia o di scorta ai prigionieri fino
all’imbarco di questi sui vagoni della ferrovia di Staunton. Imboden
chiese urgentemente rinforzi, il generale Breckinridge in carica del
Settore militare della Virginia Sud-Occidentale, arrivò con la sua
divisione (due brigate) e incorporò nel suo comando la brigata
Imboden, e tutte le truppe che trovava, tra queste i cadetti del
‘Virginia Military Institute’. Breckinridge rimpolpò la sua seconda
brigata, agli ordini del generale Wharton con il 62° reggimento e la
compagnia Woodson. I missouriani che sulla carta erano un’unità di
cavalleria furono assegnati alla fanteria.
La mattina del 15 maggio i due opposti schieramenti si trovavano nei
pressi di New Market, la compagnia Woodson era esattamente al centro
confederato, non appena Sigel arretrò la sua linea per
riorganizzarla, Breckinridge ne approfittò per spingersi avanti. I
confederati entrarono in città senza incontrare resistenza. Infine
quando avvenne il contatto, i missouriani si trovarono ad affrontare
la 30a batteria di artiglieria di New York, le due unità erano così
vicine che gli ufficiali potevano usare la pistola. La compagnia
pagò un caro prezzo: dei 62 uomini impegnati, 40 erano furono le
vittime, quasi tutte falciate dall’artiglieria di queste 7 erano i
morti, lo stesso capitano Woodson era stato ferito. La battaglia
però riservava loro ancora azione, quando Breckinridge mandò avanti
la riserva, il battaglione di cadetti della Virginia, i 22
missouriani superstiti si aggregarono alla carica dei ragazzi che,
ancora freschi, investirono la linea unionista che collassò, per il
battaglione fu una giornata di gloria consegnata alla storia, per
gli esuli del Missouri una giornata terribile, che non impedì loro
di combattere fino all’ultimo. Lee si congratulò con Breckinridge e
ordinò alla divisione di congiungersi con l’Armata, ma un
contrordine la dirotto a fortificare e tenere un nodo ferroviario
importante. All’inizio di giugno si trovava a Mechanicsville, la
mattina del 2, il generale Lee si fermò a far colazione con le due
brigate della divisione. Per gli anni seguire i missouriani
ricordarono quest’episodio nelle loro discussioni e memorie. Il 3
giugno, a fianco della divisione Hoke, la compagnia era in linea a
Cold Harbor, presa sul fianco dagli uomini della divisione unionista
di Barlow, tenne bene compattando i ranghi, alla fine della giornata
nessuna perdita fu subita dal comando di Woodson, non si può dire lo
stesso dei ragazzi in blu per i quali fu una delle peggiori giornate
della guerra. La divisione quindi lasciò l’armata per andare ad
aiutare il povero Imboden che era rimasto da solo nella Valle dello
Shenandoah ad affrontare il generale Hunter, che con i suoi 18000
uomini aveva come obbiettivo tutte le cittadine della Valle con i
rifornimenti per i confederati. La divisione di Breckinridge fu
inglobata nelle forze del generale Early che era stato inviato dal
generale Lee, con il 2° Corpo dell’Armata della Virginia
Settentrionale per fermare Hunter, il 62° reggimento e la compagnia
del Missouri furono ancora parte della brigata Imboden, e finalmente
dopo quasi un anno dalla formazione, Woodson e i suoi uomini erano a
cavallo.
“Ripulita” la Valle da Staunton fino a Winchester, Early incaricò la
brigata del Nord-Ovest di operare lungo la ferrovia Baltimore & Ohio
RR. Imboden in seguito riorganizzò la compagnia da cavalleria a
Partisan Ranger e la distaccò dalla brigata assegnandola ad operare
insieme alla compagnia di partigiani del capitano John H. McNeill.
Per il resto del conflitto Woodson servì in questo incarico. Il
virginiano McNeill aveva avuto un inizio di carriera simile a
Woodson, aveva vissuto per un certo periodo in Missouri e allo
scoppio della guerra servì (come Woodson) nella State Guards, e come
Woodson fu prigioniero di guerra, perse un figlio e quindi formò la
compagnia partigiana che guidò per quasi tre anni. L’attività delle
due compagnie consisteva nell’impedire le operazioni della ferrovia Baltimore & Ohio RR, colpire le locali truppe dell’Unione e
assicurarsi rifornimenti e manzi catturandoli al nemico. Nonostante
agisse ormai quasi in maniera indipendente, il capitano continuava a
tempestare il Servizio di Commissario e quello di Quartiermastro per
equipaggiare e vestire i suoi uomini, infatti le forniture agli
isolati missouriani non erano frequenti, ma i continui raid
portavano agli uomini sufficienti rifornimenti del nemico. Quando
cominciò la ritirata dell’Armata della Valle, i due capitani
decisero di molestare le retrovie di Sheridan per aiutare Early. La
guerra per le due compagnie continuò con numerose incursioni al
nemico e dopo la morte del capitano McNeill, non di rado Woodson
aveva in carica entrambe le compagnie, rendendolo di fatto
comandante di battaglione. Nel gennaio 1865 le due unità incorsero
nell’ira di Early il quale non tollerava che i disertori di altre
unità si arruolassero nelle compagnie partigiane, invece Woodson e
Jesse McNeill (nuovo comandante dei virginiani a sostituire il
padre) per rimpolpare i ranghi non facevano troppe domande sul
servizio precedente dei nuovi arruolati. Il generale Early invitò
Lee a chiedere al Ministero della guerra di revocare lo status di
partigiani alle compagnie Woodson e McNeill, a febbraio Lee fece
pressione per la revoca del Partisan Act. Per fortuna del giovane
capitano, a capo del Ministero della guerra era stato nominato John
C. Breckinridge, suo comandante ai tempi di New Market. Il giovane
Woodson inviò una lettera al neo Ministro invitandolo a non
sciogliere e neppure cambiare servizio alla compagnia. Come nel 1864
nella sua richiesta a Lee, il giovane capitano ebbe risposta
positiva, Breckinridge prese a cuore la richiesta: il 17 febbraio
1865 il Congresso Confederato revocò il Partisan Ranger Act, ma la
compagnia di Woodson fu una delle sole tre escluse dal
provvedimento, nella bassa valle dello Shenandoah erano rimaste solo
tre unità partigiane, il battaglione di Mosby e le compagnie di
McNeill e Woodson. I partigiani del Missouri e della Virginia
continuarono i raid sul nemico e durante uno di questi catturarono
due generali nemici: Crook e Kelley. L’ultimo raid delle due
compagnie avvenne il 30 marzo 1865 contro depositi e treni della
zona loro assegnata. Il 9 aprile il generale Lee arrese le truppe
sotto la sua giurisdizione, quindi anche la compagnia Woodson, ma il
capitano non sapendo che trattamento avrebbero ricevuto i
partigiani, non consegnò le armi, e solo dopo l’assicurazione che
sarebbero stati trattati come soldati regolari, si arrese il 7
maggio.
Nel 1905 a spese di due membri della compagnia, a New Market fu
eretto un monumento, nel punto dove alcuni di loro trovarono la
morte, l’iscrizione dice:” This rustic pile / The Simple Tale Will
Tell / It Marks the Spot / Where Woodson's Heroes Fell".
Bibliografia principale
Guide to Missouri military Units, 1861-1865 // James E. McGhee
Compendium of the Confederate Armies // Stewart Sifakis
America’s Civil War, numero del marzo 1999 // Anthony Monachello
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