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•La fase sperimentale:
1862-1865
Testo di Stefano Di Matteo
Questo articolo tratta dell'evoluzione
del sistema di comando e delle strategie innovative messe in atto
nel periodo 1862-65. Poichè la vittoria, alla fine, fu dell'Unione,
potrebbe sembrare che i Nordisti siano stati più abili a
sperimentare nuove tecniche rispetto ai Confederati. In realtà, non
sembra così, in quanto entrambi gli schieramenti tentarono
innovazioni per allora originali (ad esempio, la guerra navale).
All'inizio della guerra civile, Lincoln e Davis pensavano che il
conflitto sarebbe stato limitato e relativamente breve e combattuto
dagli eserciti in modo convenzionale e che tale conflitto avrebbe
avuto scarse ripercussioni sulla vita economica, sociale e
intellettuale delle popolazioni del Nord e del Sud. Gli avvenimenti
del 1861-62 dimostrarono che dette previsioni erano del tutto
errate. Divenne chiaro che, per proseguire la guerra, nel Nord come
nel Sud, si doveva rompere con la tradizione e sperimentare nuove
strade. Le Campagne sanguinose e non risolutive del 1861 e 62,
resero i soldati dell'Unione e della Confederazione degli
innovatori. L'esperienza fatta li convinse a non seguire la tattica
dello Jomini. Lo stratega franco-svizzero aveva concepito una
situazione tattica nella quale gli uomini delle Fanterie avversarie,
disposti su linee serrate e parallele, facevano fuoco con moschetti
che potevano essere ricaricati al massimo due volte al minuto e che
avevano una gittata effettiva di un centinaio di metri.
I soldati della guerra civile, invece, erano dotati di moderni
fucili che, non solo si potevano ricaricare in minor tempo, ma
avevano una gittata effettiva di circa 800 metri. Ai tempi dello
Jomini, le forze offensive erano avvantaggiate: andando alla carica
con le baionette in canna, le truppe d'assalto potevano sfondare le
linee difensive prima che gli uomini avessero il tempo di ricaricare
i loro moschetti. Durante la guerra civile invece le truppe
avanzanti nell'ultimo mezzo miglio erano esposte ad un fuoco molto
preciso, di conseguenza ,nove assalti su dieci di Fanteria
fallivano. Pertanto i soldati di entrambi gli schieramenti
impararono a rendere più solide le loro posizioni difensive.
Quando il generale Robert E. Lee assunse il comando dell'Esercito
Della Virginia Settentrionale, nel 1862, ordinò ai suoi uomini di
scavare delle trincee per affrontare gli attacchi delle truppe di
McClellan. I soldati Confederati, all'inizio, protestarono e
soprannominarono Lee "King of Spades" (la giusta traduzione dovrebbe
essere "Re dei badili o delle vanghe"). Poi, quando capirono quante
vite venivano risparmiate dalle trincee, Lee divenne"Marse Robert"
(slang di Master) per i suoi soldati, perchè si curava della loro
incolumità. Anche i Nordisti cominciarono a scavare trincee e, alla
fine del 1862, entrambi gli eserciti scavarono trinceramenti ovunque
si fermassero.
Il punto morto a cui si giunse nel 1861-62 portò ad una
trasformazione dei sistemi di comando degli eserciti dell'Unione e
della Confederazione. Dopo tutte le battaglie perse dall'Unione
durante i primi due anni del conflitto, Lincoln fu costretto a
sperimentare nuovi sistemi. Il primo tentativo risale alla metà del
1862, quando, diffidando delle capacità di McClellan di tenere sotto
controllo tutti i teatri di operazioni, Lincoln richiamò dall'Ovest
il generale Halleck e ne fece il suo consigliere militare,
conferendogli il titolo di generale in capo. Tale nomina metteva
Halleck in contrasto con gli altri generali, specialmente con
McClellan e spesso Halleck medesimo era anche in disaccordo con il
Ministro della Guerra Stanton, oltre alle pressioni che subiva dai
politici. Comunque, a causa della flemmaticità di Halleck, della sua
indecisione e del suo rigido attenersi ai principi dello Jomini che
lo rendevano ostile a qualsiasi innovazione, Lincoln tentò di
dirigere le operazioni militari di persona.
Su fronte Orientale,visto che McClellan non si era dimostrato capace
di consolidare il proprio parziale successo ad Antietam, pose il
generale Ambrose E. Burnside a capo dell'Armata del Potomac.
Burnside venne sconfitto a Fredericksburg il 13-12-62, una delle
sconfitte più disastrose subite dall'Unione durante il conflitto. Il
generale Joseph Hooker sostituì Burnside. La successiva battaglia di
Chancellorsville (14 maggio 1863) fu ancora una volta una sconfitta
per l'Unione, anche se i Confederati pagarono a caro prezzo tale
vittoria perchè il generale Jackson venne ferito a morte, colpito
accidentalmente dai suoi stessi soldati.
Nell'estate del 1863, Lee iniziò la sua seconda invasione del Nord,
stavolta spingendosi in Pennsylvania. Lincoln sostituì Hooker con il
generale Meade, uomo schivo e taciturno, che nella decisiva
battaglia di Gettysburg (1-3 luglio 1863) riuscì a fermare i
Confederati. Finalmente l'esercito dell'Unione aveva conseguito una
vittoria, ma Meade non si lanciò all'inseguimento dei Confederati -c
on grande disappunto di Lincoln - e l'esercito di Lee riattraversò
il Potomac, mettendosi in salvo.
Lincoln non ebbe maggior fortuna nel tentare di ottenere un piano
strategico efficace nel teatro di operazioni al di là degli
Appalachi. L'esercito dell'Unione subì una schiacciante sconfitta a
Chickamagua (19-20 settembre). Solo la ferrea determinazione del
generale G.H. Thomas impedì che il rovescio subito si tramutasse in
una vera e propria disfatta. Anche più ad Ovest, il tentativo di
Lincoln di seguire personalmente le operazioni militari si rivelò
fallimentare: l'obiettivo principale era la città di Vicksburg,
l'ultima importante città del Mississippi in mano ai Confederati,
però, le cose lì, come vedremo, andarono in modo diverso.
L'obiettivo della città di Vicksburg, per i Nordisti era importante,
in quanto presa detta città, la parte orientale della Confederazione
sarebbe rimasta divisa dalla regione al di là del Mississippi. Il
generale Grant assunse il comando delle truppe dell'Unione in detta
regione, dopo che il generale Halleck era andato a Washington. Grant
si prese come aiutante il generale William T. Sherman che si rivelò
un valido collaboratore. Grant, per prendere Vicksburg, escogitò una
nuova, spericolata strategia, senza aiuti da parte del comando di
Washington. Con un'azione combinata tra il suo esercito e le
cannoniere della Marina militare, riuscì a prendere Vicksburg; vale
la pena descriverla.
Si trattò di un'azione condotta tramite un guado anfibio, risalendo
lungo la riva occidentale del fiume. Grant attuò il suo piano
portando l'intero esercito lungo la sponda del fiume, tra canneti,
acquitrini e boscaglie, facendosi aiutare dai militari del Genio,
tramutando i suoi uomini in "esploratori", facendogli costruire
strade e ponti, arrangiandosi per i materiali e i rifornimenti e
inventando soluzioni di fortuna. Passò il fiume con barche di vario
tipo sotto Vicksburg e risalì verso Nord-Est, tagliando le linee di
comunicazione lungo la marcia. Grant cinse d'assedio la città,
mentre dal fiume le cannoniere dell'Unione la bombardavano senza
tregua. Il 4 luglio 1863-il giorno dopo Gettysburg, la città, i cui
abitanti erano alla fame, si dovette arrendere. Quando la notizia
della presa di Vicksburg arrivò a Washington, Lincoln, che
all'inizio non aveva condiviso il piano di Grant, gli mandò una
meravigliosa lettera di scuse: "Desidero ora riconoscere
personalmente che voi avevate ragione,ed io torto".
Lincoln,infatti,successivamente,parlò della Campagna di Vicksburg
come "una delle più brillanti del mondo" e rimase sbalordito della
strategia messa in atto da Grant e lo definì "maestro della guerra
manovrata". Il successo di Grant significava che Lincoln aveva
finalmente trovato un generale che sapesse come programmare e
combattere una campagna militare. Ci fu un'altra vittoria a
Chattanooga dove Grant e Sherman trassero in salvo le truppe che
erano ridotte alla fame. L'ulteriore vittoria fornì a Lincoln una
soluzione ai problemi di direzione della guerra che tanto lo avevano
assillato in precedenza. Grant venne nominato Tenente-Generale e gli
fu affidato il comando di tutti gli eserciti dell'Unione.
A questo punto, Grant ideò un vasto piano strategico per vincere la
guerra. Approfittando della superiorità numerica di soldati, Grant
progettò un'avanzata simultanea di tutte le forze dell'Unione, in
modo che i Confederati fossero costretti a sparpagliare le loro
truppe o a lasciare i territori aperti all'invasione. Lincoln,
approvando il piano di Grant, creò un moderno sistema di comando per
l'esercito degli Stati Uniti, con il Presidente come comandante
supremo, Grant generale in capo e Halleck sostanzialmente Capo di
stato maggiore, mentre Stanton, in qualità di Ministro della Guerra,
pensava ad aiutare tutti gli altri.
Dalla parte dei Confederati invece, seguendo quanto riportato dallo
storico D.H.Donald, anche il sistema di comando della Confederazione
andò evolvendosi in senso sperimentale.
Le grandi vittorie riportate dal generale Lee e dall'esercito della
Virginia Settentrionale resero superfluo cambiare continuamente i
Comandanti nell'Est, ma nel 1863 appariva evidente che nell'Ovest
una riorganizzazione dei Comandi Confederati era più che mai
necessaria. Davis istituì un sistema di Comando ripartito in più
zone. Lee comandava in Virginia, J.E.Johnston comandava le truppe
tra le montagne e il fiume Mississippi. A E.Kirby-Smith gli furono
affidate le truppe della vasta regione al di là del Mississippi. Il
nuovo sistema di comando si rivelò efficace solo in parte.
Kirby-Smith divenne una specie di super-comandante del teatro di
operazioni al di là del Mississippi, ma rimase sempre più isolato,
mano a mano che le truppe dell'Unione si impossessavano delle
postazioni del Mississippi, anche se Kirby-Smith fu bravo a
reclutare e organizzare le truppe nella sua regione, anche tramite i
rifornimenti che arrivavano dal Messico e dall'Europa (chiamata
popolarmente il regno di Kirby-Smith).
Nella zona centrale di operazioni, non si costituì un forte sistema
di comando. Johnston si lamentava di non sapere quale fosse
l'ampiezza del suo comando e quale fosse la natura delle proprie
mansioni. Non sapeva se doveva assumere il comando dei due eserciti
separati di Bragg (vicino a Chattanooga) e di Pemberton (a
Vicksburg) o se dovesse fare loro da consigliere. Sapendo che erano
entrambi protetti da Davis, Johnston non se la sentiva di dare
ordini perentori a nessuno dei due. Di conseguenza, fece solo un
tentativo per sostituire Bragg e in appoggio di Pemberton mandò un
distaccamento di soli pochi uomini. Johnston non riuscì a persuadere
Pemberton a lasciare Vicksburg e così dovette assistere al triste
spettacolo dell'esercito Confederato assediato e ridotto alla resa.
Sul fronte Orientale le brillanti vittorie di Lee permisero
all'esercito della Virginia Settentrionale di godere di molta
autonomia, senza però tenere conto delle esigenze della
Confederazione in altri fronti difensivi. Una parte degli storici
ritiene, al riguardo, che la scelta di Lee di invadere la
Pennsylvania, invece di andare ad aiutare le truppe di Pemberton a
Vicksburg, sia stata una mossa sbagliata che abbia, di fatto,
contribuito alla caduta della città. Comunque, il generale Lee
godeva della massima fiducia da parte della Confederazione e da
parte delle truppe. Quando però le sconfitte dei Confederati
cominciarono a diventare numerose, il Congresso richiese una
direzione coordinata degli eserciti Sudisti e si pensò di dare
l'incarico a Lee. Lee però era contrario a tale piano e sembra che
non volesse accettare più ampie responsabilità. Solo quando nel
gennaio 1865, il Congresso approvò una legge che prevedeva un
Comandante in Capo di tutti gli eserciti, Davis designò, per tale
carica, Lee. La Confederazione, quindi non riuscì a sviluppare, in
tempo, un sistema di comando veramente unitario come quello
dell'Unione.
Il generale Lee rappresentava la tendenza, presente nel Sud, di
privilegiare l'attaccamento al singolo Stato, rispetto
all'attaccamento alla Confederazione, mentre il generale Grant
riassumeva la capacità militare, presente nel Nord, di avere una
visione più globale dei problemi militari, di saper privilegiare
l'organizzazione rispetto alla intuizione geniale e alla
improvvisazione. Per questo è stato detto che i Confederati erano
superiori nella tattica, mentre i Nordisti erano superiori nella
strategia e che ci furono numerosi casi in cui un'armata
Confederata, numericamente inferiore, sconfisse l'avversario per
maggiore capacità tattica. Si è anche detto che Lee era un artista
della guerra, mentre Grant era piuttosto uno scienziato della
strategia, un militare che, per la precisione organizzativa spinta
al massimo, era anche un generale estremamente moderno, che
anticipava, per certi aspetti, i sistemi di Comando della 2° guerra
mondiale, di Eisenhower. Il sistema di Comando organizzato da
Lincoln e Grant era forse il migliore dell'epoca, paragonabile a
quello dell'esercito Prussiano di Moltke,nel 1865-70.
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