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•Violenza nella Valle: Mosby,
Custer, Merritt e le esecuzioni
Testo dell'utente del forum "forrest"
Pubblicato il 06/02/2011
Introduzione
Il 23 Settembre 1864, nelle vicinanze di Front Royal, 120 Rangers di
John Singleton Mosby, divisi in 2 gruppi comandati rispettivamente
dai Capitani Samuel Chapman e Walter Franklin (o Frankland, a
seconda delle fonti) attaccarono un convoglio nordista. I Rangers
ignoravano che esso era seguito dalla Brigata di cavalleria del
Colonnello Charles Lowell; e poco distanti si trovavano 2 Divisioni
nordiste al completo. Al sopraggiungere dei cavalleggeri di Lowell i
Confederati, in pesantissima inferiorità numerica, dovettero
ritirarsi precipitosamente. Ma alcuni di loro vennero catturati.
Cedo la parola allo storico per descrivere quanto avvenne in
seguito: "Il Tenente Charles McMaster,
del 2° United States, giaceva ferito mortalmente alla testa. Le
redini del suo cavallo, nella sparatoria, si erano lacerate, e il
cavallo imbizzarrito si era lanciato in mezzo ai confederati.
Nell'eccitazione e nella confusione, alcuni Nordisti credettero
erroneamente che il Tenente fosse stato ucciso a sangue freddo dopo
essersi arreso. L'errato rapporto circa le circostanze del ferimento
di McMaster aveva fatto infuriare i Federali. I cavalleggeri di
Lowell entrarono a Front Royal con 6 prigionieri, uno dei quali era
un terrorizzato ragazzo legato tra 2 cavalli. Erano presenti in
città i Generali Wesley Merritt, Alfred T. A. Torbert e Groge A.
Custer. Merritt ordinò l'immediata esecuzione dei prigionieri.
Lowell, che si rammaricò dell'episodio, scrisse inequivocabilmente
alla moglie il 5 Ottobre: "L'ordine venne dato dal Comandante di
Divisione." (cioè Merritt, non Custer N.D.R.) Un gruppo di Yankees
afferrò allora 2 prigionieri, David Jones e Lucian Love, e li fucilò
dietro la Chiesa Metodista. Altri Federali, intanto, condussero un
terzo prigioniero, Thomas Anderson, presso la fattoria d'un certo
Perry Criser, e fucilarono anch'egli.
Il quarto prigioniero in realtà non era un Ranger, ma un
diciassettenne del posto, tale Henry Rhodes. Quando il gruppo del
Capitano Frankland era passato dalla città, poche ore prima, il
giovane Rhodes, che aveva sempre sognato di diventare un ranger,
s'era fatto prestare un cavallo dal suo vicino di casa, e si era
unito a loro. Durante la precipitosa ritirata, il ronzino era
stramazzato al suolo, lasciando il ragazzo, semisvenuto, nelle mani
dei nordisti. Sua madre, vedova, era stata informata da alcuni
conoscenti della cattura del figlio, e si era recata dai soldati
Federali implorando che gli fosse risparmiata la vita. Uno spietato
cavalleggero aveva sguainato la sciabola, minacciando di decapitare
madre e figlio. Alcuni soldati della Brigata di Custer condussero il
fanciullo in un campo, seguiti dalla madre che urlava disperata. Un
"lupacchiotto" (questo era il soprannome dei cavalleggeri di Custer
N.D.R.) lo slegò e gli disse di stare in piedi. L'atterrìto ragazzo
barcollò, e il cavalleggero lo uccise a revolverate. Dalla finestra
d'una casa vicina Sue Richardson osservò la scena paralizzata dal
terrore. Avrebbe poi scritto: "Vedemmo i cavalleggeri radunarsi
attorno al cadavere, e poi ci toccò vedere i cavalli calpestare quel
corpo prima che potesse essere rimosso. La sua povera mamma è quasi
impazzita."
I due prigionieri restanti vennero interrogati riguardo dove
si trovasse il quartier
generale di Mosby. I Federali promisero che avrebbero loro
risparmiato la vita in cambio dell'informazione, ma i due (uno era
un Georgiano, William Overby, mentre l'altro si chiamava Carter)
rifiutarono l'offerta. Vennero condotti sotto una grande pianta di
noci, a nord della città, per essere impiccati, mentre una banda
suonava: "Love not, the one you love may die." Venne data loro
un'ultima possibilità di tradire Mosby, ma entrambi di nuovo
rifiutarono. Carter, in lacrime, si mise a pregare, mentre Overby,
spavaldo, disse ai suoi carnéfici che "Mosby impiccherà 10 di voi
per ciascuno di noi." Dopo l'esecuzione, prima di andarsene, i
Nordisti appesero un cartello al collo di Overby, con scritto:
"Questo é il destino di tutti gli uomini di Mosby." Gli abitanti di
Front royal non dimenticarono mai l'episodio, e 35 anni dopo, il 23
settembre 1899, dedicarono un monumento ai 6 guerriglieri
giustiziati. Il monumento, alto 7 metri e mezzo, ancor oggi fa ombra
alle tombe di 4 dei 6 confederati uccisi, nel cimitero della città."
Mosby apprese delle esecuzioni il il 29 Settembre. Ne incolpò Custer
(a torto, come abbiamo visto: il colpevole era Merritt N.D.R.) e
decise, per usare le sue parole, "di esercitare ogni diritto che ai
soldati di una grande potenza belligerante é concesso dalle leggi di
guerra. Ma decisi di farlo nel modo più umano, con animo calmo ed
equo." Un mese dopo informò il Generale Lee: "Il mio proposito é
quello di impiccare un ugual numero di soldati di Custer la prima
volta che li catturerò." Lee autorizzò la rappresaglia, e trasmise
la lettera al Ministro Seddon, che diede il suo consenso. All'inizio
di Novembre, vicino a Rectortown, Mosby catturò 26 soldati di Custer:
2 ufficiali, 22 cavalleggeri e 2 tamburini. L'aiutante di Mosby li
mise in riga e li informò con calma che 7 di loro (un altro ranger
era stato da poco impiccato dai nordisti) sarebbero stati
giustiziati. Gli sbalorditi nordisti, che fino a pochi istanti prima
avevano riso e scherzato tra loro, del tutto ignàri di cosa li
aspettasse, si passarono di mano in mano un cappello contenente 26
foglietti; su 7 di questi pezzetti di carta era scritta la condanna
a morte. Alcuni prigionieri si misero a pregare, uno scoppiò in un
pianto diròtto. Sei cavalleggeri ed un tamburino estrassero le
sentenze capitali. A questo punto i prigionieri tennero un
conciliàbolo, dopo di che uno di loro chiese al Sergente dei Ranger
Guy Broadwater che venisse risparmiata la vita al tamburino,
scegliendo al suo posto un altro cavalleggero. Broadwater riferì la
richiesta a Mosby, che acconsentì senza problemi. Venne eseguita una
nuova estrazione, e il foglietto con la condanna a morte toccò in
sorte ad uno dei due ufficiali. Mosby assegnò l'incarico d'eseguire
l'esecuzione al Tenente Ed Thompson.
La pattuglia di Thompson eseguì la sentenza a Beamer's Wood, vicino
a Berryville. Furono impiccati tre yankees ma, per noncuranza o per
mancanza di convinzione, ad altri due venne solo sparato, ed
entrambi sopravvissero. Il 6°
ed il 7° prigioniero riuscirono a fuggire dopo aver tramortito una
guardia. Al cadavere di uno dei tre nordisti giustiziati Thompson
appuntò una lettera su cui stava scritto: "Questi uomini sono stati
impiccati come rappresaglia per un ugual numero di soldati del Col.Mosby
impiccati per ordine del Gen.Custer a Front Royal. Occhio per
occhio." L'11 novembre Mosby scrisse personalmente al Gen.Sheridan;
nella lettera raccontò delle esecuzioni ordinate da Custer,
giustificò la sua rappresaglia, e concluse: "D'ora in avanti
qualsiasi prigioniero caduto nelle mie mani sarà trattato con
l'umanità dovuta alla sua condizione, a meno che qualche nuovo atto
di barbarie non mi costringa a malincuore ad adottare provvedimenti
che mi ripugnano." La lettera di Mosby pose fine alle rappresaglie;
i soldati nordisti continuarono a nutrire un odio profondo per i
guerriglieri confederati, ma episodi come quello di Front Royal non
si ripeterono. Mosby, da parte sua, mantenne come linea di condotta
quella di considerare i nordisti catturati come prigionieri di
guerra, inviandoli a Richmond affinchè fossero internati nei campi
di prigionìa. I Rangers uccidevano sul posto solo gli Yankees
sorpresi ad incendiare i granai e a saccheggiare le case. Nessun
comandante nordista riuscì mai a liquidare il 43°Virginia Batallion;
i Rangers di Mosby si sbandarono il 21 Aprile 1865, 12 giorni dopo
la resa di Lee ad Appomattox.
Fonti
From Winchester to Cedar Creek: The Shenandoah Campaign of 1864 -
Jeffry D. Wert.
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