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Perryville: la battaglia per il Kentucky
Testo di Matteo Fontana

Pubblicato il 25/05/2013

Introduzione
Erano passati circa due mesi da quando i generali confederati Braxton Bragg ed Edmund Kirby Smith si erano incontrati a Chattanooga il 31 luglio 1862 per organizzare una nuova offensiva. Ma dopo quasi due mesi di ritirate erano ora i federali di Don Carlos Buell ad avere l'iniziativa. L'ultimo piano di Buell per sconfiggere i confederati che avevano invaso il Kentucky stava funzionando anche se le sue forze avanzavano lentamente verso Danville e l'esatta posizione delle truppe sudiste non era chiara. Per ora Bragg era cascato nella finta su Frankfort e in base alle informazioni ricevute continuava ancora a ritenere Lexington l'obbiettivo dell'Armata dell'Ohio. Il pessimo uso della cavalleria stava tenendo i confederati altrettanto all'oscuro della posizione e degli obbiettivi di Buell e mentre questi stavano facendo convergere i tre corpi d'armata su Perryville i sudisti stavano inviando l'Armata del Mississippi nella direzione opposta per raggiungere le truppe di Smith.

L'area di Perryville
Persino la città di Perryville quella estate/autunno del 1862 stava patendo la tremenda siccità che aveva colpito il Kentucky nonostante l'area fosse circondata da fiumi e torrenti. Proprio la cittadina di Perryville era tagliata quasi a metà dal fiume Chaplin che provenendo da sud-est proseguiva in direzione nord attraverso il centro della città. Poco oltre il centro urbano il fiume in secca proseguiva tortuosamente verso nord per circa due chilometri, qui svoltava bruscamente verso sud-ovest per poi virare nuovamente verso nord-est e riprendere in direzione nord creando una sorta di penisola nota come Walker's Bend. Nel punto in cui il Chaplin River formava questa penisola si gettavano nel suo corso le acque di un altro torrente chiamato Doctor's Creek. Questo proveniva da sud e correva parallelo al fiume Chaplin fin poco oltre la Mackville Road. Qui il Doctor's Creek virava verso sud-ovest ma a sua volta riceveva le acque di un altro torrente più piccolo che proveniva direttamente da sud, era il Bull Run. In questi fiumi e torrenti in secca era però possibile trovare ancora qualche pozza d'acqua.
Perryville era anche un importante crocevia stradale. Da sud proveniva la Lebanon Pike che dopo aver superato la città diventava la Harrodsburg Pike, una strada ad est del fiume Chaplin e che portava a nord-est. Da ovest confluivano nella città altre due strade: da nord-ovest la Mackville Road e da ovest la Springfield Pike.


Mappa 1: l'area di Perryville e le posizioni federali e confederate alle 14:00 dell'8 ottobre 1862.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine per ingrandirla.

Le ultime manovre
La notte del 6 ottobre 1862 le divisione Cheatham e Whiters del corpo dell'Armata del Mississippi comandato da Leonidas Polk si trovavano ad Harrodsburg assieme alle brigate del generale Cleburne e Preston Smith recentemente restituite da Kirby Smith. Poco più a sud lungo la Harrodsburg Pike si trovava la divisione di Patton Anderson del corpo del generale William J. Hardee, il quale era rimasto più indietro nella cittadina di Perryville con la divisione Buckner. Hardee era inseguito da vicino da una colonna federale della quale la cavalleria di Wheeler non era però riuscita a rivelarne la natura. Dovendo continuare la marcia verso nord il giorno seguente Hardee decise alle 20:00 del 6 ottobre di chiedere a Polk di mandare indietro la divisione Anderson e la brigata Cleburne per potersi liberare la mattina seguente di questi inseguitori e proseguire tranquillamente la marcia. Polk inoltrò nella notte la richiesta a Bragg allegando una sua lettera: "Ho ordinato al generale Hardee di accertarsi, se possibile, della dimensione delle forze del nemico, non penso possa essere grande.". Sebbene in seguito Polk e chi per lui sostenne che quella notte Bragg fu informato che i federali che seguivano Hardee fossero molto numerosi, non esiste alcuna documentazione che dimostri tale tesi. Abbiamo invece a disposizione una serie di rapporti errati consegnati a Bragg che rivelavano al comandate confederato nel pomeriggio del 7 ottobre grosse masse di federali in marcia verso Frankfort e Lexington. Di conseguenza quel giorno Bragg inviò altre disposizioni a Polk nelle quali ordinava di muovere al più presto la divisione Whiters verso nord, seguita poi da Cheatham e una volta che Hardee avesse concluso con i federali a Perryville, spostare anche queste forze su Versailles dove i sudisti avrebbero dato battaglia.
La mattina del 7 ottobre l'Armata dell'Ohio di Don Carlos Buell stava avanzando, seppur lentamente, verso Perryville e non su Versailles come credevano i confederati. Il I Corpo del generale McCook era giunto a Mackville e proseguiva verso sud-ovest sulla Mackville Road verso Perryville. Il II Corpo di Crittenden dopo aver superato Bardstown era giunto a Springfield e da qui aveva dapprima virato a sud verso Haysville per poi inserirsi sulla Lebanon Pike e confluire a Perryville da sud. Il secondo in comando dell'Armata dell'Ohio, il generale George Thomas accompagnava questa colonna e in cerca di acqua aveva allontanato più del previsto il II Corpo dal resto dell'armata. A costituire il centro dello schieramento federale in avanzata vi era il III Corpo del generale Gilbert che stava marciando direttamente su Perryville da ovest sulla Springfield Pike. A formare l'avanguardia era la brigata di cavalleria di Ebenezer Gay, un capitano che come Gilbert era stato promosso illegalmente sul campo facente-funzione di brigadier-generale probabilmente dal comandante del dipartimento, il generale Horatio G. Wright. La cavalleria federale poco dopo il villaggio di Pottsville entrò in contatto con la cavalleria confederata di Wheeler e una batteria d'artiglieria. Si trattava forse solo di uno scontro di retroguardia come quelli visti sin dal primo ottobre?
Mentre la mattina del 7 ottobre i federali convergevano su Perryville, il generale confederato Hardee con alla mano solo le tre brigate dei generali Bushrod Johnson, St. John Liddell e Sterling Wood della divisione di Simon B. Buckner si preparava ad affrontare i federali. Hardee schierò Wood e Johnson ad est del Chaplin River e con la brigata di Liddell mosse verso ovest. Qui il terreno sembrava ottimo per attendere sulla difensiva gli inseguitori, in particolare tra la Mackville Road e la Springfield Pike si trovava una collina, la Bottom Hill, sulla quale venne ordinato a Liddell di schierare i suoi reggimenti (il 2nd, 5th, 6th, 7th e 8th Arkansas Infantry) supportati dalla batteria del Mississippi del capitano Swett. Ma Liddell aveva di fronte a lui il Bull Run e oltre un'altra collina: la Peters Hill. Questa collina sovrastava quella occupata dalla brigata confederata e controllava le fonti d'acqua situate nei letti quasi asciutti del Bull Run e del Doctor's Creek. Temendo che i federali potessero occupare la Peters Hill e distruggerlo schierandovi dell'artiglieria, Liddell decise di inviare il 7th Arkansas ad occupare anche l'altura di fronte. Alle 7:30 del mattino il rombo del cannone si udì nell'area di Perryville, era la cavalleria di Wheeler che si scontrava poco ad ovest della Peters Hill con i federali di Gay. Alcuni prigionieri del 9th Kentucky Cavalry e del 2nd Michigan Cavalry della brigata di Gay rivelarono a Wheeler che Buell era sul posto. Hardee ricevette la notizia alle 9:30 e subito inoltrò a Polk una richiesta per avere rinforzi.
Dopo essere stati respinti da Wheeler i federali si riorganizzarono e dopo un duello di artiglieria tra le 14:00 e le 15:00 la cavalleria riprese ad avanzare supportata però dalle divisioni dei generali Robert D. Mitchell e Albin Schoepf. Wheeler contrattaccò ma infine l'intervento della brigata di fanteria del colonnello Nicholas Greusel della divisione di Philip H. Sheridan costrinse i cavalieri sudisti a ritirarsi sulle posizioni di Liddell. Era ormai sera.
Ad assistere a tutto lo scontro effettivamente era presente il generale Buell che però nel corso della giornata fu vittima di un atto di insubordinazione da parte dei suoi uomini. Quando tentò di fermare un gruppo di sbandati del 75th Illinois che stavano rubando da una proprietà privata, un soldato afferrò il cavallo del generale per le redini e lo strattonò facendolo cadere addosso a Buell. Il comandante federale da quel momento assistette allo scontro da un'ambulanza non essendo più in grado di stare in piedi o cavalcare.
Da parte confederata il generale Hardee, quando Gay riprese ad avanzare nel pomeriggio, inviò alle 15:20 un dispaccio a Bragg nel quale lo informava che Wheeler era entrato in contatto con il nemico e che "Domani mattina presto potremmo aspettarci un combattimento. Se il nemico non ci attacca, fareste bene a mandare tutti i rinforzi necessari, prendere il comando di persona e distruggerli, a meno che non siate sotto pressione altrove. Desidero sinceramente che facciate questo. Il nemico è a circa 2 miglia da noi; la mia avanguardia di fanteria, la brigata di Liddell è a circa un miglio. Se Buckner è con voi mandatelo avanti. Lo voglio con me. Liddell ha appena riferito che il nemico sta tentando di aggirare il suo fianco destro". Da notare che Hardee non specifica di quale portata sia la minaccia federale di fronte a lui. Pur continuando a considerare la minaccia su Smith il vero pericolo, alle 17:40 Bragg decide di modificare i suoi piani e scrive a Polk: "Fareste bene a muovervi con la divisione di Cheatham, in suo [di Hardee] supporto e dare immediatamente battaglia; battete il nemico e poi muovete in nostro supporto a Versailles. Non deve essere perso nemmeno un istante durante questi movimenti". La divisione Whiters che era già in marcia verso nord era troppo lontana per essere fermata e quindi oltre alla divisione di Cheatham solo la brigata di Preston Smith venne inviata indietro a Perryville. Dopo le 19:30 Hardee venne a conoscenza dell'ordine di Bragg e gli scrisse una lettera che il suo superiore ricevette a mezzanotte. Hardee citava a Bragg una massima militare dell'epoca, ovvero di non separare le forze confederate ma tenerle concentrate per scagliarle sulle frazioni delle forze nemiche. "Se il vostro piano è colpire il nemico a Versailles usate la vostra intera forza e rendete il colpo efficace; se, al contrario, doveste decidere di colpire l'armata di fronte a me fatelo con una forza che renderebbe il successo certo... Se volete la mia opinione, in vista della posizione dei vostri depositi dovreste colpire prima questa forza". In un secondo momento Hardee e Polk sostennero di essere stati pienamente a conoscenza del fatto che a Perryville si stava concentrando l'armata di Buell e che avevano avvertito Bragg. Ma nei dispacci inviati al comandante confederato non risulta nulla di tutto ciò. Hardee si dimostra preoccupato per la presenza di forze nemiche sul suo fronte ma non specifica mai la loro entità, inoltre come si è potuto leggere continua a parlare di "frazioni" delle forze nemiche, continuando quindi a temere per una minaccia su Lexington. Polk e Hardee non avevano idea di quello che stava succedendo di fronte a loro, immaginavano che una divisione o un corpo d'armata si trovasse a Perryville ma non furono in grado nemmeno di comunicare chiaramente questa ipotesi al loro comandante Braxton Bragg, mentre Kirby Smith continuava ad inviare richieste di aiuto. Alcuni mesi dopo la vicenda il colonnello William K. Beard, ispettore generale dell'Armata del Mississippi, scrisse una lettera a Bragg che ci rende bene l'idea di quale fosse la situazione in quei giorni di ottobre del 1862: "Ebbi l'occasione di vedervi frequentemente nei pochi giorni che precedettero la battaglia di Perryville e ben ricordo che foste portato a credere dalle informazioni fornitevi dagli ufficiali comandanti a Perryville e a Versailles che il principale attacco sarebbe stato nella direzione del secondo luogo". La notte del 7 ottobre Bragg era ancora deciso a recarsi l'indomani a nord per supervisionare la concentrazione a Versailles. Nel giro di qualche ora avrebbe cambiato idea.
Mentre nella notte del 7 ottobre le brigate confederate affluivano nella cittadina di Perryville, ad ovest del Chaplin River il III Corpo di Gilbert cessava l'avanzata contro Liddell e i soldati tentavano di dormire schierati a cavallo della Springfield Pike. In gran segreto un concilio di circa 30 ufficiali del II e del III Corpo si radunò per discutere dell'incompetenza e slealtà di Buell. Sopratutto nel III Corpo serpeggiava un forte malcontento nei confronti non solo del comandante di corpo, l'odiatissimo Gilbert, ma in particolare il comandante di divisione Albin Schoepf e i suoi comandanti di brigata e reggimentali non potevano più vedere il generale Buell. La riunione si concluse con la firma di una lettera destinata al presidente Lincoln in cui gli ufficiali chiedevano l'immediata sostituzione di Buell con il generale Thomas. Poco lontano il generale Buell ritiratosi nei suoi quartieri giunse alla conclusione che i confederati non si stavano concentrando ad Harrodsburg ma che l'acceso scontro di cavalleria rivelava una presenza confederata di rilievo a Perryville. Tra le 19:00 e le 20:00 ordinò a McCook di avanzare rapidamente sulla sinistra del corpo di Gilbert e a Thomas che si trovava con Crittenden di muovere altrettanto rapidamente per raggiungere una posizione alla destra del III Corpo. Entro le 8:00 del mattino del giorno seguente l'intera Armata dell'Ohio avrebbe dovuto lanciarsi all'attacco delle forze confederate situate a Perryville.

Lo scontro per la Bottom e la Peters Hill
Nella notte tra il 7 e l'8 ottobre 1862 il brigadier-generale Speed S. Fry della divisione del generale Schoepf stava facendo ritorno alla sua brigata dopo l'incontro segreto con gli altri ufficiali federali quando venne raggiunto da un ordine del generale Gilbert che gli ordinava di avanzare verso ovest. Il suo compito era verificare la veridicità di alcune voci che indicavano la presenza di acqua nel letto del Bull Run ai piedi delle colline Peters e Bottom. Il generale avanzò di persona con il 10th Indiana Infantry fino ai piedi della Peters Hill sulla cui sommità era stato fatto avanzare per iniziativa di Liddell il 7th Arkansas. Alcune compagnie del 10th Indiana dirigendosi a nord giunsero a costeggiare il Doctor's Creek e nel buio della notte aggirarono la collina senza essere visti arrivando al Bull Run. Qui trovarono l'acqua ma rapidamente i picchetti confederati della brigata Liddell schierata sulla Bottom Hill aprirono il fuoco costringendoli a ripiegare. Fry comunicò immediatamente la scoperta a Gilbert che a sua volta girò l'informazione a Buell. Siccome il 7th Arkansas era stranamente rimasto inattivo nel corso dell'episodio i federali ritennero che la Peters Hill fosse deserta e che andasse occupata per controllare l'acqua che si trovava ai piedi della collina oltre che per attaccare poi i confederati sulla Bottom Hill di cui al momento i federali non conoscevano la forza. Buell ordinò pertanto a Gilbert di prendere la Peters Hill con una brigata di fanteria. Per la manovra venne scelta la brigata del colonnello Daniel McCook (fratello del generale McCook, comandante del I Corpo) della divisione di Philip H. Sheridan. In un secondo momento vennero segnalati picchetti confederati sulla collina e pertanto si ritenne necessario rinforzare l'avanzata con la brigata di Fry e una sezione di sei cannoni della 2nd Illinois Light Artillery. Quando i federali iniziarono ad avanzare il 7th Arkansas finalmente aprì il fuoco. Il solitario reggimento poté far ben poco in una così schiacciante inferiorità numerica e fuggì ripiegando alla base della collina sulle sponde del Bull Run. I federali si fermarono sulla cima della Peters Hill, schierarono l'artiglieria che iniziò ad aprire il fuoco sui confederati di Liddell schierati di fronte a loro sulla Bottom Hill, ad est. Il generale Liddell ordinò al 7th Arkansas supportato dal 5th Arkansas e dall'artiglieria di riprendere immediatamente la collina. I due reggimenti furono respinti e si riformarono in linea di battaglia sulla sponda ovest del Bull Run mentre McCook non avanzò temendo di essere in inferiorità numerica. Sul posto giunsero i generali Gilbert e Sheridan per valutare la situazione. Gilbert ordinò di mantenere le posizioni e decise di recarsi presso il quartier-generale di Buell per ricevere ordini. Nel tragitto però cambiò idea decidendo di far avanzare la brigata di cavalleria di Gay verso la nuova linea confederata. Erano ormai circa le 7:00 del mattino dell'8 ottobre quando la cavalleria federale avanzò ma bloccata dal fuoco della fanteria sudista non riuscì a fare progressi. In quegli istanti anche il generale confederato e comandante di divisione Buckner giunse sul posto. Con Liddell decise che la posizione andava tenuta se le intenzioni dei confederati erano di dare battaglia e dopo aver ordinato al brigadiere di resistere si recò dal generale Polk. Ma verso le 8:00 il generale federale Sheridan decise di avanzare con la veterana brigata di Laiboldt supportata da quelle di Fry e McCook. Lentamente ma inesorabilmente la brigata dell'Arkansas di Liddell dovette ripiegare sotto la pressione del nemico. Infine il generale Buckner tornò con ordini da Polk: Liddell doveva abbandonare la Bottom Hill e ritirarsi verso il Chaplin River. Erano circa le 10:00 del mattino dell'8 ottobre 1862.
All'alba dell'8 ottobre, proprio mentre iniziavano gli scontri per le colline ad ovest di Perryville, Polk giunto in città decise di chiamare un consiglio di guerra come fece a Bardstown pochi giorni prima. All'incontro parteciparono Hardee e i comandanti di divisione Buckner e Benjamin F. Cheatham. Non è chiaro quali fossero le posizioni dei generali ma Polk decise in seguito all'incontro di assumere un atteggiamento difensivo-offensivo, attendendo quindi le mosse del nemico per rispondere con un attacco. L'unica comunicazione che Bragg ricevette quella mattina fu un dispaccio di Polk scritto alle 06:00 del mattino nel quale il secondo in comando lo informava che in conformità con gli ordini ricevuti "daremo battaglia con vigore". Anche in questo caso Polk sostenne in seguito di aver chiaramente riferito di essere in inferiorità numerica. "Bragg aveva ordinato un attacco, ma Polk non gli disse nemmeno che le truppe si erano poste sulla difensiva- e neanche che si era tenuto un concilio di guerra. Dalle prove sembra che Polk era insicuro di cosa avesse di fronte. Ma fallì persino nell'informare Bragg sulle cose di cui era certo, come la decisione di assumere la difensiva-offensiva. Per di più, se Polk credeva che il grosso delle forze federali fosse davanti a lui, come in seguito asserì, il suo fallimento nell'informare Bragg è imperdonabile" sentenzia lo storico Thomas Connelly. Quella mattina intanto Bragg decise di recarsi a Perryville per accelerare personalmente i movimenti verso Versailles, sicuro di trovare al suo arrivo un nemico sotto attacco e l'Armata del Mississippi pronta a muovere verso nord per affrontare l'inesistente minaccia su Lexington.

Lo schieramento federale
Ancora immobilizzato per la caduta da cavallo, il generale Buell dal suo quartier-generale sulla Springfield Pike era fiducioso che per le 10:00 i suoi corpi d'armata sarebbero stati pronti a riversarsi su Perryville. In realtà per quell'ora solo il III Corpo di Gilbert era in posizione dopo aver preso le due colline difese dalla brigata Liddell. Il II Corpo di Crittenden accompagnato dal generale Thomas ricevette in ritardo l'ordine di muovere, oltretutto quando fu ricevuto nelle prime ore dell'8 ottobre, la divisione in coda aveva appena cessato di avanzare da Haysville. Thomas decise di far riposare prima gli uomini, la divisione di William S. Smith mosse solo alle 7:00 del mattino venendo poi rallentata dagli scontri tra l'avanguardia del corpo costituita dalla cavalleria di Edward McCook e i confederati di Wheeler. Alle 11:00 la divisione di Smith si schierava a cavallo della Lebanon Pike, raggiunta poco dopo dalla divisione del generale Horatio P. Van Cleve che spostandosi a sinistra della strada andò a chiudere il buco tra il III e il II Corpo. Thomas inviò quindi il capitano O.A. Mack a riferire a Buell e chiedere nuove istruzioni nonostante il comandante gli avesse chiesto di raggiungerlo di persona una volta che il II Corpo fosse stato in posizione. Nei giorni precedenti Thomas era stato ben poco comunicativo con Buell e stava agendo con poco entusiasmo turbando assai il comandante federale. Lo storico Kenneth W. Noe spiega il comportamento di Thomas alla luce degli eventi occorsi all'inizio della campagna, durante l'episodio di Altamont/McMinnville quando Buell rifiutò i suggerimenti del virginiano. "Ora vedeva negli ordini di Buell la stesso freddo disinteresse per le basilari necessità fisiche dell'armata. I suoi uomini erano esausti, affamati, e assetati. Non erano in condizioni di marciare, ancor meno di combattere. Se Thomas avesse riferito questo a Buell, era certo che il comandante avrebbe richiesto ugualmente di muoversi immediatamente. Thomas avrebbe quindi concluso che era meglio non riferire che aveva ritardato la marcia a dispetto degli ordini fino a quando il corpo non fosse giunto nella sua posizione" continua lo storico che conclude dicendo che probabilmente Thomas non vide la necessità di muovere con rapidità poiché "non si aspettava di dare battaglia quel giorno".
Anche il I Corpo di McCook inspiegabilmente non aveva ricevuto in tempo gli ordini inviati la sera del giorno prima da Buell e solo verso le 10:00 del mattino dell'8 ottobre le brigate di fanteria dei colonnelli Leonard A. Harris e William H. Lytle della divisione di Lovell H. Rousseau giungevano al punto in cui la Mackville Road diretta a Perryville incrociava la Benton Road, il Dixville Crossroads. Su un altura nei pressi del crocevia si trovava la Russel House dalla quale si aveva una buona visuale del terreno circostante. McCook prese l'abitazione come suo quartier-generale e schierò le due brigate in una linea parallela alla Benton Road. Senza avvisare Rousseau partì poi verso sud-ovest per raggiungere Buell ma lasciando un aiutante con ordini di schierare la divisione di James S. Jackson a destra della Mackville Road quando fosse giunta nell'area. Dopo aver assistito alla fuga di Liddell per mano del III Corpo, non avendo più notizie di McCook e aver visto una nube di polvere in direzione della Harrodsburg Pike che secondo i presenti doveva essere causata dai confederati in ritirata verso nord, il generale Rousseau decise verso le 12:00 di far avanzare le assetate brigate di Lytle e Harris assieme alle batterie dei capitani Simonson e Loomis verso il Doctor's Creek per raccogliere un po' d'acqua.
Con il I e il II Corpo terribilmente in ritardo sulla tabella di marcia, alle 11:00 Buell decise di annullare l'attacco poiché ci sarebbe voluto tutto il giorno prima che il resto delle unità affluissero sul campo. Commettendo l'errore che molti altri generali fecero nel corso della guerra, Buell non tenne in considerazione eventuali mosse del nemico e decise di rimandare l'attacco all'indomani sicuro di avere l'iniziativa in mano.
Verso le 13:00 il generale McCook fece ritorno presso il suo corpo. Da circa mezz'ora era iniziato uno scambio di artiglieria con quelli che i suoi subordinati ritenevano essere due divisioni del corpo Hardee. McCook osservò l'area di fronte a lui verso il Doctor's Creek ma non era visibile alcuna forza di fanteria e pertanto ordinò di cessare il fuoco. Si dedicò poi a schierare le brigate appena arrivate con la divisione di Jackson. La batteria d'artiglieria del capitano Harris venne schierata ad ovest del crocevia Dixville assieme alla brigata del colonnello George Webster, andando così formare una seconda linea alle spalle delle due brigate di Rousseau. Il fianco sinistro delle brigate Webster (seconda linea) e Harris (prima linea) tendevano però a convergere presso la casa della Vedova Gibson. La brigata del generale William Terrill e la batteria del tenente Parsons vennero inviate ad occupare una collina nota come Open Knob alla sinistra di Rousseau e leggermente più avanti rispetto alla linea federale. Infine giunse anche l'ultima brigata di Rousseau, quella del colonnello John C. Starkweather. Questa brigata si schierò all'incirca alle spalle di Terrill. Lo schieramento era piuttosto strano, invece di aver creato due linee parallele le unità vennero disposte seguendo la morfologia collinosa dell'area sfruttando tutti i vantaggi del terreno. Si era creata una linea difensiva che assumeva quasi la forma di una X, "Harris e Lytle a sud e Terrill a nord formavano il lato orientale della X, mentre dietro Starkweather e Webster formavano la metà occidentale della X" ci spiega lo storico Kenneth W. Noe che continua: "Le due divisioni non si intersecavano completamente al centro della X. Siccome ogni brigata si era allineata dall'esterno verso l'interno, e poiché nessuno possedeva abbastanza uomini per controllare completamente le colline, una breccia si trovava precisamente al centro della formazione, vicino alla fattoria della Vedova Gibson.

Bragg giunge a Perryville
Prima che nella notte del 7 ottobre decidesse di recarsi di persona da Polk e Hardee a sud, Bragg ricevette la segnalazione di un civile del posto che lo informava che il I Corpo dell'Armata del Ohio era a Mackville diretto a Salvisa dove si trovava la divisione di Stevenson (a breve anche quella di Whiters) e che l'avanguardia federale era già a pochi chilometri da Harrodsburg. Bragg non prese per buone queste notizie e inviò il suo aiutante a verificare la questione, ciò che venne scoperto era che effettivamente dei federali si trovavano a Mackville. Unitamente ai criptici messaggi ricevuti da Polk e Hardee, Bragg era ormai certo che Buell e la sua armata fossero pronti ad attaccare Kirby Smith. Era con questa preoccupazione che Bragg iniziò a cavalcare verso sud alle 7:00 del mattino dell'8 ottobre 1862, intercettando sulla strada il messaggio di Polk che lo informava che avrebbe attaccato al più presto per poi riprendere la marcia. Quando il comandante confederato giunse a Perryville alle 9:30 nulla sembrava suggerire che un attacco fosse in corso. Subito incontrò i suoi ufficiali iniziando una furiosa discussione con Polk che solo ora lo informava di aver deciso di restare sulla difensiva. Polk si offrì di riconsegnare il comando dell'armata a Bragg ma questi rifiutò ordinando che venisse immediatamente lanciato l'attacco per poi raggiungere al più presto Kirby Smith. Ma Bragg si infuriò ancor di più quando una volta lasciati i suoi generali iniziò ad ispezionare la linea difensiva su cui Polk aveva schierato i 16.800 uomini circa dell'Armata del Mississippi. Si trattava di una linea schierata con fronte ad ovest parallela al fiume Chaplin, il cui centro era leggermente arretrato rispetto alle ali. A formare l'ala sinistra in fronte e a sud di Perryville supportata dalla cavalleria di Wheeler vi era la divisione del generale Benjamin F. Cheatham, l'unica divisione del Right Wing (corpo) del generale Polk sul campo essendo Whiters troppo distante per tornare indietro. Al centro la divisione del generale J. Patton Anderson e sul fianco destro la divisione di Buckner, entrambe del Left Wing (corpo) di Hardee. Ispezionando la posizione di Buckner Bragg si accorse che il fianco destro era per aria, i federali avrebbero potuto facilmente aggirare i confederati attraversando il Chaplin River e marciando nel Walker's Bend, tagliando così i collegamenti con Kirby Smith. Proprio in quei momenti le due brigate federali della divisione Rousseau si stavano schierando sulla Benton Road, convincendo Bragg che il nemico stesse per tentare la manovra. Ordinò pertanto al corpo di Hardee di avanzare oltre il fiume Chaplin, nel frattempo la divisione di Cheatham avrebbe attraversato la città per rischierarsi a sud del Walker's Bend all'estrema destra confederata. Alle 12:30 un bombardamento d'artiglieria su tutta la linea avrebbe colpito i federali per mezz'ora, seguito da un assalto della divisione di Cheatham che avrebbe travolto avvolgendo il fianco sinistro federale. A questo punto Hardee avrebbe assaltato il centro distruggendo il nemico. Nel frattempo la cavalleria di Wheeler avrebbe coperto a sud la Lebanon Pike sulla quale non veniva riferita la presenza di alcun nemico. Bragg era quindi totalmente ignaro che il II Corpo di Crittenden si stava invece avvicinando da quella direzione.
Alle 11:00 Hardee muoveva avanti per formare la linea da cui lanciare il suo assalto. All'estrema sinistra confederata, inspiegabilmente la brigata del colonnello Samuel Powell avanzò solo fino ad un'altura chiamata Seminary Hill poco ad ovest di Perryville e nei pressi della Springfield Pike si schierò in attesa di ulteriori ordini. Alla sua destra la brigata del generale Daniel W. Adams avanzò quasi sino al punto in cui il Bull Run si getta nel Doctor's Creek, creando un pericoloso buco nella linea proprio di fronte alla divisione di Sheridan sulle Peters e Bottom Hill. Verso nord le altre brigate di Anderson e Buckner si schieravano sulla Chatham Hill, di fronte a loro il Doctor's Creek e già visibili le brigate di Harris e Lytle fatte avanzare per raggiungere l'acqua del torrente. E proprio il 10th Ohio Infantry della brigata di Lytle che si era spinto oltre il fiume, veniva ora in contatto con i confederati della brigata Wood che lo respingevano facilmente indietro. Infine anche Polk con Cheatham giunsero nei pressi del Walker's Bend, le tre brigate della divisione furono schierate in una colonna d'assalto. Alle 13:00 la brigata del generale Daniel Donelson avrebbe avanzato seguita da quella di Alexander P. Stewart e in coda da George E Maney. Mentre i reggimenti confederati terminavano di allinearsi e raggiungere le posizioni l'artiglieria confederata aprì il fuoco su tutta la linea. I cannoni federali di Loomis e Simonson risposero al fuoco fino a quando McCook non fece cessare il fuoco attorno alle 13:00 non vedendo alcun nemico di fronte a lui.

L'assalto di Polk sulla destra
Erano le 13:00, Braxton Bragg sulla Harrodsburg Pike nei pressi della Crawford House attendeva impazientemente il fragore della moschetteria provenire dall'ala destra confederata ma alle 13:30 ancora non si udiva niente. Un sempre più furioso Bragg decise di recarsi da Polk per scoprire cosa stava succedendo. Giunto alla fattoria Goodknight incontrò Polk, questi aveva di nuovo disobbedito ai suoi ordini. Infatti proprio alle 13:00 il colonnello John Wharton che da poco era riuscito a ricongiungersi con la sua cavalleria all'armata sudista si era spinto oltre il fianco destro confederato scorgendo quelle che erano le brigate della divisione Jackson sulla MackVille Road dirette verso l'obbiettivo dell'assalto di Polk. Il vescovo-generale decise che sarebbe stato rischioso lanciare l'assalto con dei federali sul fianco e ritenne più opportuno attendere che si schierassero di fronte a lui senza però avvisare nessuno della sua decisione di tardare e tantomeno dell'arrivo di nuove forze nemiche. una volta sul posto Bragg decise di attendere e accettò il suggerimento di Polk di spostare la divisione Cheatham più a nord, utilizzando il Walker's Bend come punto di partenza per l'assalto e ottenendo sicuramente un attacco sul fianco nonostante l'arrivo di nuove truppe federali. Ma l'attacco doveva essere effettuato al più presto poiché in serata l'armata avrebbe dovuto marciare verso nord per soccorrere il minacciato Kirby Smith.
Alle 14:00 circa la divisione Cheatham iniziava l'avanzata con la brigata Donelson in testa. Scorgendo di fronte a loro solo la batteria del capitano Harris vicino alla fattoria della Vedova Gibson, il 16th Tennessee avanzò per prendere i cannoni. Presto gli uomini di Donelson finirono sotto il fuoco incrociato delle batterie Harris, Simonson e sopratutto Parsons che dall'Open Knob aprì un fuoco micidiale sorprendendo i confederati. Donelson decise di muovere la brigata per eliminare la batteria comparsa improvvisamente sulla collina dell'Open Knob. Avanzando la brigata del Tennessee iniziò a subire il fuoco non solo della fanteria di Terrill schierata sulla collina ma anche dei reggimenti di Harris che investivano pericolosamente dal fianco e dalle spalle i confederati all'attacco. Alle 14:30 la brigata Donelson era costretta a ripiegare, Stewart che avrebbe dovuto seguirlo non era giunto in aiuto e l'intera brigata stava subendo troppe perdite oltre che ad essere ormai troppo disorganizzata. Nelle retrovie il generale Cheatham si mise all'opera per ridare slancio all'assalto. Fece avanzare Stewart verso la casa della Vedova Gibson come programmato mentre Maney avrebbe esteso a destra la linea di Donelson per far fronte all'apparizione delle inaspettate forze di Terril e Parsons sull'Open Knob. A difendere la batteria federale sulla collina vi era solo l'inesperto 123rd Illinois Infantry che però aprì il fuoco sugli uomini di Maney con tale disperazione da far credere ai confederati che sulla collina vi fosse un'intera brigata. Poco dopo anche il 105th Ohio fu fatto avanzare per estendere a sinistra la linea e far fronte alla nuova minaccia rappresentata dalla brigata di Maney. Nel panico quasi totale il generale Terrill decise di lanciare il 123rd Illinois in un assalto per salvare la batteria di Parsons, ma il reggimento fu distrutto dai confederati in avanzata. Il comandante federale di divisione Jackson mentre tentava di fermare il reggimento in rotta venne ferito mortalmente, creando ulteriore confusione sul fianco sinistro federale. Alle 15:00 l'artiglieria confederata del capitano Smith del Mississippi aprì il fuoco in supporto di Maney, il 105th Ohio di fronte a loro rifiutava il fianco sinistro per proteggersi da un aggiramento e alla sua destra l'80th Illinois giungeva per rimpiazzare il 123rd in fuga dalla collina. Maney decise che l'unico modo per sbloccare la situazione era prendere i cannoni sulla collina e lanciò su per il pendio i suoi reggimenti. Il generale Terrill, ormai disperato, pur di salvare i suoi cannoni, fece caricare il 105th Ohio che poco dopo si dette alla fuga. Rapidamente la linea federale sulla collina cedette, Parsons riuscì a fuggire con un cannone mentre i confederati si appropriavano degli altri 7 pezzi. Alle 15:30 la bandiera confederata sventolava sull'Open Knob, ma lo storico Kenneth W. Noe ci fa ben notare che "Sebbene respinto indietro, il fianco sinistro federale rimaneva inaggirato". Sull'altura successiva infatti attendevano gli uomini della brigata di Starkweather.
Dopo aver preso l'Open Knob i confederati di Maney non si fermarono avanzando invece giù dall'altura verso la brigata di Starkweather, ma cosa più importante anche Donelson aveva ripreso ad avanzare puntando di nuovo verso la casa della Vedova Gibson e la batteria del capitano Harris. Qui vennero nuovamente fermati dal fuoco dei reggimenti di destra di Starkweather a da quelli di sinistra della brigata Harris. A rinvigorire lo sforzo confederato però era giunta in linea la brigata di Stewart che spinse i federali indietro sino alle posizioni di Webster. All'estrema destra confederata Maney scendeva la collina e ai suoi piedi incontrava una seconda linea formata dai reggimenti di Terrill che dopo la rotta si erano riorganizzati. Lo slancio sudista era troppo forte e dopo una breve resistenza i federali ruppero nuovamente i ranghi sempre incalzati da Maney che si lanciò all'assalto della collina occupata dal 79th Pennsylvania di Starkweather, dalle batterie dei capitani Stone e Bush e da ciò che rimaneva del 21st Wisconsin. Il 1st Tennessee di Maney riuscì a catturare i cannoni federali ma debilitato dalla fucileria e dalla mitraglia dell'artiglieria fu costretto ormai esausto a ritirarsi alla base della collina. Contemporaneamente il 1st Winsconsin, 79th Pennsylvania e il 24th Illinois (da sinistra a destra) riprendevano il pieno controllo della collina formando una nuova linea compatta e supportata alla loro destra da quel che rimaneva delle due batterie di Stone e Bush. Nello scontro per la collina il generale Terrill rimase ferito mortalmente mentre tentava di difendere le batterie dagli assalti sudisti.
Alle 16:30 l'assalto sudista al fianco sinistro federale cessava. La brigata Maney dopo aver perso più di 700 uomini si schierava ai piedi dell'Open Knob; sulla collina di fronte a loro la brigata di Starkweather sebbene contasse 800 perdite teneva la posizione supportata da frammenti della brigata del defunto Terrill. Alla destra dei federali si trovava la casa della vedova Gibson dove si erano attestati gli uomini delle brigate Stewart e Donelson, quindi leggermente più avanzati rispetto a Maney. Questi stavano ancora contestando il terreno con i reggimenti di sinistra della brigata Harris: per i sudisti non rimaneva che la speranza che l'assalto al centro di Hardee riuscisse a sfondare la linea sudista facendo di conseguenza crollare la posizione di Starkweather.


Mappa 2: l'assalto confederato contro il fianco sinistro federale e l'inizio dell'assalto al centro del corpo di Hardee.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine per ingrandirla.

L'assalto di Hardee al centro
Quando alle 14:30 la brigata Donelson veniva inizialmente respinta sul fianco destro, la piccola brigata del colonnello Thomas Jones della divisione di Patton Anderson avanzò verso la linea federale costituita dalla destra della brigata di Harris e la batteria di Simonson. Esiste una controversia su questo momento, controversia che ha portato a credere che l'assalto di Hardee fu invece aperto dalla più consistente brigata del generale Bushrod Johnson. Secondo alcuni Buckner e Anderson sbagliarono a coordinarsi, secondo altri Cheatham chiese a Jones di avanzare in supporto alla sua divisione, altri ancora ipotizzano che la piccola brigata avanzò di sua iniziativa. Ad ogni modo Jones fu il primo a muovere verso il nemico con effetti devastanti per i confederati. I reggimenti dopo aver attraversato il Doctor's Creek superarono quella che era la casa di un'altra vedova, la "casa della Vedova Bottom". I sudisti continuarono ad avanzare coperti dal terreno sino a giungere su un crinale, oltre si trovava un avvallamento a ovest il terreno tornava a salire; qui in cima alla collina si trovavano i federali. Come i confederati sbucarono sul crinale e iniziarono ad attraversare i campi nell'avvallamento, la batteria di Simonson supportata alla sua sinistra dal 10th Wisconsin e a destra dal 10th Ohio aprirono il fuoco. La brigata del Mississippi di Jones resistette più che poté ma alla fine fu costretta a ritirarsi dopo aver perso metà degli effettivi. "Il sacrificio dei mississippiani non fu completamente vano. Non solo avevano attirato su di sè il fuoco fino ad allora diretto sulla brigata di Donelson mentre si ritirava verso la salvezza- adempiendo al loro reale scopo, se Cheatham fu colui che gli ordinò di avanzare- ma la brigata di Jones riuscì anche a scombussolare il fianco destro di Harris, alleggerendolo per le successive ondate. La maggior parte dei combattenti federali finì lo scontro con giberne più leggere, cartucce di cui avrebbero disperatamente avuto bisogno nel tardo pomeriggio", così giudica l'esito del primo assalto di Hardee lo storico Noe. L'autore fa anche notare che a causa dell'attacco e del fuoco della batteria di Lumsden l'artiglieria di Simonson fu fatta ritirare verso la Russel House dove già si trovavano anche i cannoni di Loomis. A tappare il buco lasciato dalla batteria venne fatto avanzare il 38th Indiana.
L'attacco sudista era tutt'altro che finito. Ora ad avanzare era la brigata di circa 1.500 uomini del generale Bushrod Johnson. Questi venne fatto deviare verso sud da Buckner per evitare il fuoco nemico. La brigata avanzò pertanto verso sud-ovest fino a raggiungere la Mackville Road, qui attraversò il Doctor's Creek. Non tutti i reggimenti però ricevettero l'ordine di virare verso sud e quindi la brigata finì per essere schierata tra il punto in cui Jones aveva appena attaccato e la casa del figlio della vedova Bottom, la "casa Squire Bottom". Ancora peggio, i reggimenti sul fianco sinistro della brigata, quelli cioè nei pressi della casa di Squire Bottom ad un certo punto iniziarono a subire un fuoco d'artiglieria proveniente dalle loro spalle e fianco sinistro, seguito più tardi da alcune raffiche di fucileria. Come si ricorderà all'estrema sinistra confederata vennero schierate le brigate di Powell e Adams. A differenza di Powell che si era fermato quasi subito creando un buco nella linea, la brigata di Adams aveva continuato ad avanzare e ad un certo punto aveva preso a marciare verso nord-ovest giungendo quasi al luogo in cui il Bull Run confluisce nel Doctor's Creek. Qui il piccolo 14th Louisiana Sharpshooter Battalion venne fatto avanzare e il loro comandante, il maggiore Austin, scambiando gli uomini di Johnson per i federali aprì il fuoco. Infine anche il generale Adams si convinse che si trattava di federali posizionati sul torrente per raccogliere l'acqua e ordinò alla quinta compagnia della Washington Artillery del capitano Slocomb di aprire il fuoco. Quando il 44th Tennessee, il 25th Tennessee e il 5th Confederate della brigata di Johnson scorsero i cannoni di Slocomb, decisero di loro iniziativa di muovere a sud e assaltare la posizione. Ma quasi giunti ai cannoni incontrarono i reggimenti della Louisiana di Adams: il grave errore fu scoperto. Mentre la brigata Adams e il 25th e 44th Tennessee rimanevano fermi per supportare la batteria di Slocomb che ora girava il suo fuoco contro la divisione di Sheridan sulla Peters Hill, il 5th Confederate tornò a marciare verso nord-ovest contro la brigata federale di Lytle. A questo punto la situazione nella zona era totalmente caotica. Solo quattro reggimenti della brigata di Johnson stavano avanzando contro i nemici, alcuni coordinati dal loro generale e altri da Buckner. La brigata sudista finì comunque per raggiungere il fianco destro della brigata Lytle entrando in combattimento con il 10th e il 3rd Ohio. I due reggimenti federali schierati su un'altura riversarono un fuoco talmente fitto sui confederati da bloccare l'avanzata sudista. Il generale Buckner per rinvigorire lo sforzo ordinò alla brigata di Adams di avanzare e mandò a chiamare anche quella del generale Patrick R. Cleburne. Mentre Adams avanzava superando da sinistra la casa di Squire Bottom il cui fienile pieno di feriti era ora andato in fiamme, il 3rd Ohio cedette venendo prontamente rimpiazzato all'estrema destra dello schieramento di McCook dal 15th Kentucky. Alle 16:30 circa la svolta. La brigata confederata del generale John C. Brown venne fatta avanzare verso il punto in cui le brigate Harris e Lytle si congiungevano. Dopo mezz'ora di combattimento i due reggimenti di destra di Harris esaurirono le munizioni, il 10th Wisconsin fu fatto ripiegare creando un buco tra le due brigate. Ma anche i confederati di Johnson avevano bisogno di rifornirsi e pertanto il loro posto venne preso dalla brigata fresca di Cleburne. Nel giro di poco l'attacco confederato riprese, la brigata Brown avanzando verso i federali stava però creando un buco nella linea tra i suoi uomini e quelli di Donelson e Stewart che in quegli istanti attaccavano Harris e Starkweather nei pressi della casa della vedova Gibson. Per colmare il vuoto il generale Buckner inserì un'altra brigata fresca, quella del generale Sterling A.M. Wood. Elementi di Donelson e Stewart più le brigate di Wood, Brown, Cleburne e Adams si scagliarono contro la linea tenuta dai reggimenti di Harris e Lytle. Sebbene dopo aver superato la casa di Squire Bottom la brigata di Cleburne ricevette alle sue spalle il fuoco delle batterie confederate che li scambiarono per federali, i sudisti continuarono ad avanzare. I reggimenti federali in buona parte senza munizioni iniziarono a ripiegare e infine i due comandanti federali decisero di ritirarsi verso la Russel House incalzati dal nemico. Proprio mentre i confederati di Maney cessavano ogni ulteriore tentativo contro il fianco federale a nord, i confederati di Hardee avanzavano inesorabilmente da sud, davanti a loro solo il 42nd Indiana già provato dallo scontro e l'inesperto 88th Indiana tentavano di sbarrare la Mackville Road. I due reggimenti riuscirono sorprendentemente a fermare gli assalti dei reggimenti della Louisiana di Adams fermando per un attimo l'avanzata confederata. Dietro di loro venivano infatti i reggimenti dell'Arkansas di Cleburne che sfondarono nuovamente la linea federale.
Nei pressi della Russel House e del crocevia di Dixville il generale McCook riorganizzò i federali in fuga schierando ciò che restava delle brigate di Harris e Lytle in una linea difensiva. L'avanzata di Cleburne costrinse McCook ad ordinare al colonnello Webster di spostare alcuni suoi reggimenti per fronteggiare la nuova minaccia. L'inesperta brigata di Webster collassò nel caos della situazione con alcuni reggimenti che ruppero i ranghi per fuggire dal fronte. Oltretutto il colonnello si trovava ora a dover affrontare di fronte a lui l'avanzata di Wood con solo due reggimenti. Inutile dire che i federali furono travolti dal fuoco confederato e lo stesso Webster cadde morto. Intanto alla Russel House i federali stavano riformando le proprie linee attorno alla batteria di Loomis e il generale Rosseau freneticamente schierava gruppi di soldati che man mano si radunavano nella zona, schierando in linea di battaglia anche i genieri del 1st Michigan Engineers and Mechanics e rifornendo di munizioni i soldati che si erano ritirati con le giberne ormai vuote. Trattenendo il fuoco fino all'ultimo istante, i federali scatenarono una raffica di fucileria e artiglieria sui confederati di Cleburne quando questi si avvicinarono al crocevia. Cleburne fu costretto a ripiegare leggermente e cessare l'avanzata, i suoi uomini erano ormai esausti e avevano perso lo slancio. All'orizzonte il sole stava tramontando e lo storico K.W. Noe a questo punto pone un interrogativo fondamentale: "Gilbert sarebbe infine giunto in soccorso?". L'arrivo o meno del III Corpo avrebbe determinato la salvezza o la distruzione del corpo d'armata di McCook. Il fianco sinistro federale era saldamente tenuto da Starkweather ma al crocevia la linea nordista era assai debole e in procinto di crollare di fronte ad un rinnovato assalto confederato.


Mappa 3: l'assalto al centro del corpo di Hardee e gli ultimi attacchi di Maney, Donelson e Stewart al fianco sinistro.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine per ingrandirla.

L'assalto di Powell sulla sinistra e l'arrivo del II Corpo
Come si ricorderò all'estrema sinistra confederata erano state schierate le brigate Adams e Powell. Tuttavia solo Adams avanzò per poi unirsi agli scontri attorno alla casa Squire Bottom mentre inspiegabilmente Powell si fermò appena fuori Perryville sulla Springfield Pike. Alle 16:00 tuttavia Bragg ordinò a Powell di avanzare immediatamente per prendere la batteria federale schierata sulla Peters Hill e che stava colpendo sul fianco i confederati di Adams, Johnson e Cleburne. Del tutto ignari che sulla collina si trovava l'intera divisione del generale Sheridan, i quattro reggimenti sudisti di Powell avanzarono. Sheridan che sino ad allora aveva assistito alla battaglia sul suo fianco sinistro vedendo il I Corpo venire fatto a pezzi temeva che a breve anche di fronte a lui i confederati avrebbero lanciato dei forti assalti. Quando all'improvviso vennero avvistati i reggimenti di Powell i federali sulla collina temettero di essere in procinto di venir attaccati da un'intera divisine. Sheridan rapidamente schierò le sue brigate a cavallo della Springfield Pike, da sinistra a destra quella del colonnello Daniel McCook (fratello del comandante di corpo), Nicholas Greusel e infine quella del tenente-colonnello Bernard Laiboldt. Sheridan inviò anche una disperata richiesta di rinforzi al generale Gilbert. Appena superato il Bull Run i confederati entrarono inaspettatamente in contatto con della fanteria, si trattava del 36th Illinois che si era schierato erroneamente troppo avanti rispetto alla linea federale. La brigata aprì il fuoco sui federali, che in concerto aprirono il fuoco da tutta la linea con il supporto dell'artiglieria. Più preoccupante per i confederati era il fatto che ora a supporto di Sheridan giunse da sud il 40th Indiana. Questo reggimento arrivò sul fianco dei sudisti mentre avanzavano verso la collina e rapidamente chiamò in supporto il resto della sua brigata che di corsa si mise in moto. La brigata era quella del colonnello George D. Wagner della divisione del generale Thomas J. Wood. Il II Corpo di Crittenden si stava finalmente avvicinando a Perryville da sud. I confederati nel frattempo soverchiati dalla superiorità numerica della divisione di Sheridan dopo una strenua resistenza furono costretti a ritirarsi. Sebbene per loro fortuna Sheridan decise di non inseguirli temendo di essere nuovamente attaccato ed eccetto per le sue batterie tornò al ruolo di spettatore per il resto della battaglia, il generale Robert D. Mitchell al comando dell'altra divisione del III Corpo era determinato a prendere Perryville. Già la notte precedente aveva avuto un'accesa discussione con Buell e Gilbert nella quale sostenne di poter facilmente prendere la cittadina ma, probabilmente a ragione, gli venne negato il permesso di procedere. Ora arrabbiato e deciso a entrare in combattimento Mitchell sfruttò appieno la richiesta di aiuto che gli giunse da Sheridan. Immediatamente fece avanzare la brigata del colonnello William P. Carlin alla destra di Sheridan all'inseguimento di Powell giungendo sino alla collina occupata in partenza dai confederati appena fuori dalla città. Raggiunto poco dopo dalla brigata di Wagner del II Corpo, Mitchell aveva l'opportunità di attaccare la già fiaccata brigata di Powell e quella di Preston Smith, comparendo così sul fianco sinistro di Bragg e mettendo in serio pericolo l'armata confederata. Anche qui le sorti della battaglia sarebbero dipese da ciò che Gilbert avrebbe deciso di fare.


Mappa 4: l'assalto della brigata Powell contro la divisione Sheridan e l'avanzata di Carlin e Wagner su Perryville.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine per ingrandirla.

Buell e Gilbert
Come abbiamo visto sino ad ora i comandanti federali stavano conducendo praticamente per conto proprio la battaglia nei rispettivi settori. Buell era a conoscenza di quanto stava accadendo? E Gilbert dove era finito? Come sappiamo quella mattina dal suo quartier-generale Buell, ancora dolorante per la caduta da cavallo, aveva annullato l'attacco federale rimandandolo all'indomani sicuro che i sudisti sarebbero stati a guardare. Pertanto Buell non si mosse dai suoi alloggi e quando venne raggiunto da Gilbert si recò a pranzo assieme al suo comandante di corpo. Alle 15:30 un'aiutante di McCook inviato a cercare rinforzi dal III Corpo non riuscì a trovare il generale Gilbert. Si imbatté però nel generale Schoepf la cui divisione stava avanzando sulla Springfield Pike. Questi aveva avuto già problemi con il suo superiore e pertanto rifiutò di muovere in soccorso del I Corpo, invitando invece l'aiutante di McCook a recarsi nelle retrovie dal generale Gilbert presso il quartier-generale di Buell per farsi dare degli ordini scritti. Qui la situazione era paradossalmente di calma assoluta. A causa del forte vento che spirava da ovest verso est e dalle particolari qualità del terreno molto collinoso, il rumore della battaglia non giunse sino al quartier-generale. Pure il fumo e la polvere sollevati dagli eserciti in prima linea a causa del vento non erano visibili. Si udiva qualche colpo di cannone che venne però ignorato, venendo considerato da Buell, Gilbert e altri membri dello staff solo come il risultato di qualche scaramuccia. Nonostante cominciassero ad affluire i primi rapporti dal fronte il comandante dell'Armata dell'Ohio rifiutava di credere a ciò che stava accadendo, oltretutto non si capiva in che modo McCook stesse arretrando dato che l'alto comando federale era ignaro del fatto che le truppe si erano spinte avanti nel primo pomeriggio arrivando fino oltre il Doctor's Creek in alcuni casi. Ad ogni modo se un simile disastro fosse stato realmente in corso si sarebbe sentito. Verso le 16:15 il generale Gilbert decise che era ora di alzarsi da tavola e andare a verificare di persona la situazione, lungo il tragitto intercettò un corriere di Sheridan che chiedeva rinforzi in seguito all'attacco di Powell. Dopo aver atteso nelle retrovie che l'attacco finisse decise di inviare la brigata del colonnello Michael Gooding della divisione Mitchell in soccorso del I Corpo avendo nel frattempo ricevuto un altro aiutante di McCook che chiedeva rinforzi. Intanto Buell veniva dettagliatamente informato del collasso del I Corpo, sorpreso il comandante federale ordinò a Gilbert di inviare due brigate della divisione Schoepf di rinforzo. Gilbert completamente assorbito dal tranquillo fronte di Sheridan lasciò il compito all'aiutante inviato da Buell che fortunatamente trovò Schoepf. Questi fece avanzare immediatamente la brigata del generale James B. Steedman. Gilbert provvide poi ad ordinare al generale Mitchell di ripiegare le due brigate della sua divisione che avevano avanzato fino a Perryville alle posizioni iniziali a destra di Sheridan. Un disgustato Mitchell costretto ad obbedire decise però di lasciare la brigata di Carlin alle porte della cittadina e arretrare solo con quella di Caldwell. Sebbene assieme a Carlin rimanesse davanti a Perryville anche la brigata Wagner del II Corpo, Gilbert aveva gettato via la possibilità di ribaltare l'esito della battaglia.

L'intervento del III Corpo
Alle 17:30 circa a minacciare la posizione federale al crocevia di Dixville vi era la brigata di Wood che aveva superato la casa della Vedova Gibson e avanzava praticamente parallela alla Benton Road. Alla sua sinistra, da sud, avanzavano al posto di Cleburne gli uomini di Adams. Per l'ennesima volta questi soldati della Louisiana si lanciarono all'attacco venendo fermati dal fuoco dei federali. Mentre rispondevano, proprio sul loro fianco sinistro, iniziò a cadere una pioggia di granate e proiettili provenienti dalle batterie di Hesckock e Barnett della divisione di Sheridan. La brigata Adams ruppe i ranghi e fuggì sino alla casa di Squire Bottom dove il generale Hardee riformò i reggimenti e li schierò sul crinale occupato in precedenza dalla brigata di Lytle. I confederati di Wood invece stavano inseguendo i fuggitivi della brigata Webster quando quasi giunti al crocevia nei pressi della Russel House furono investiti da un intenso fuoco di fucileria. Non si trattava degli uomini della divisione Rousseau che invece stavano definitivamente fuggendo seguiti dagli artiglieri di Loomis. Era la brigata di Gooding della divisione Mitchell che finalmente giungeva in soccorso raggiunta poco dopo dalla batteria del capitano Pinney. Controcaricando i sudisti alla baionetta i federali bloccarono l'avanza di Wood che dopo una strenua resistenza fu costretto a ritirarsi leggermente più indietro sulla posizione occupata in precedenza dalla batteria del capitano Harris e dai reggimenti di sinistra della brigata Harris. Era ormai quasi buio e McCook ottimisticamente riferiva a Buell di aver stabilizzato la linea e di poter resistere. Ma i confederati non erano disposti a farsi sfuggire dalle mani quella che sembrava una vittoria e il generale Hardee decise di far avanzare sulle posizioni di Wood la brigata di Liddell che dopo lo scontro della mattina contro Sheridan era rimasto in riserva. Superata la casa della vedova Gibson la brigata raccolse alcuni uomini di Wood e assieme al generale Polk proseguì avanti. L'oscurità stava ormai calando sul campo di battaglia e quando Liddell entrò in contatto con i federali questi cominciarono a chiedere di cessare il fuoco credendo di essere sotto fuoco amico. Liddell credendo erroneamente che davanti a lui ci fossero unità della divisione del generale Cheatham (che poco prima aveva incontrato) decise di cessare il fuoco. Persino Polk temendo di avere di fronte altri confederati iniziò a titubare, non trovando alcun aiutante da mandare avanti si recò di persona da quelli che credeva fossero sudisti. Qui si rivolse ad un colonnello rimproverandolo per aver sparato sui propri uomini, al che il colonnello stizzito gli rispose che quelli che aveva di fronte erano nemici. "Nemici?! Li ho appena lasciati personalmente. Cessate il fuoco!" ordinò Polk chiedendo poi all'ufficiale di identificarsi. Era il tenenete-colonnello Squire Keith del 22nd Indiana che ora desiderava sapere chi fosse il generale che stava inveendo contro di lui. "Vi mostrerò presto chi sono signore; cessate il fuoco immediatamente" rispose Polk bluffando e mentre rapidamente tornava verso le linee confederate continuò a recitare la parte urlando ai soldati federali di cessare il fuoco. Tornato sano e salvo da Liddell comunicò al generale l'esito della ricognizione: "sono Yankees". La brigata confederata aprì il fuoco spazzando via il 22nd Indiana, avanzò e costrinse gli altri reggimenti del colonnello Gooding a ripiegare dopo che anche il loro comandante venne fatto prigioniero. I cannoni di Pinney spararono a mitraglia sui sudisti e poi si ritirarono con la fanteria, ma Liddell, preoccupato, decise di rallentare e riformare i ranghi ormai quasi a cavallo del crocevia. Di fronte a lui giungevano i reggimenti freschi della brigata di Steedman che formavano una linea alla destra della nuova posizione di Gooding. Mentre Liddell si preparava a riprendere l'assalto e a catturare i cannoni di Pinney e Loomis il generale Polk ordinò di cessare ogni ulteriore operazione ponendo di fatto fine alla battaglia. Erano circa le 20:00 dell'8 ottobre 1862.


Mappa 5: gli assalti finali di Wood, Liddell e l'arrivo dei rinforzi del III Corpo al Dixville Crossroads.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine per ingrandirla.

La ritirata dei confederati
Solo a battaglia conclusa il generale Braxton Bragg iniziò a realizzare in parte cosa era accaduto a Perryville. Di fronte a lui i battuti federali non stavano abbandonando il campo. Perchè? I primi rapporti da Wheeler segnalavano che elementi del II Corpo di Crittenden erano apparsi sulla Lebanon Pike a sud di Perryville, alcune brigate federali si erano spinte sino alla periferia della città catturando dei carri con rifornimenti e i prigionieri interrogati provenivano da un po' tutte le unità dell'Armata dell'Ohio. Bragg capì di avere intorno a sè l'intera armata federale anche se rimase convinto che solo in un secondo momento Buell avesse concentrato le sue forze a Perryville dato che i suoi uomini erano riusciti a penetrare a fondo nella linea oltre il Chaplin River. Ad ogni modo l'apparizione di Crittenden da sud minacciava il deposito dell'Armata del Mississippi sudista a Bryantsville, c'era il rischio che i suoi uomini venissero tagliati via dalla loro base di rifornimento. Alle 21:00 i generali confederati vennero radunati presso il suo quartier-generale alla Crawford House, Bragg gli comunicava che l'armata aveva subito forte perdite e in vista del fatto che sul campo erano giunti tutti i tre corpi d'armata nemici questi l'indomani avrebbero sicuramente attaccato e non c'era modo per gli inferiori sudisti di tenere il campo conquistato a così caro prezzo. Tra l'una e le 3 di notte i confederati abbandonarono silenziosamente le posizioni iniziando una ritirata verso Harrodsburg. Buell da parte sua non si era ancora reso pienamente conto di quello che era accaduto e della posizione che la sua armata occupava. Quando Gilbert e Sheridan giunsero al suo quartier-generale li invitò a cena e dopo il pasto inviò gli ordini per l'attacco del giorno seguente. Crittenden da sud avrebbe iniziato l'attacco seguito da Gilbert e infine da McCook. Il 9 ottobre i federali lentamente si misero in moto con il II Corpo terribilmente in ritardo, quando i federali entrarono a Perryville i sudisti erano già fuggiti da tempo. Un timido inseguimento alla volta di Harrodsburg venne allora messo in atto.

Conclusioni
Alle spalle i federali si lasciarono 4.200 perdite tra morti, feriti, dispersi e prigionieri. I confederati ben 3.400 ma per entrambi gli schieramenti queste cifre sembrano oggi incomplete. Sembrerebbe infatti che il numero di caduti sia più alto in quella che fu una delle più feroci battaglie dell'intera guerra civile americana. I confederati di Bragg avevano ottenuto una vittoria tattica a caro prezzo, erano quasi riusciti a distruggere il I Corpo dell'Armata dell'Ohio ma all'indomani furono costretti a cedere il campo ai federali. Nei giorni seguenti qualche scaramuccia si sviluppò tra la retroguardia di Wheeler e l'avanguardia di Thomas. A Camp Dick Robinson, presso Bryantsville, dove si trovavano i rifornimenti confederati molti dei soldati si aspettavano di dare nuovamente battaglia dato che il terreno offriva una buona posizione difensiva. Ma Bragg chiamò a concilio i suoi ufficiali tra cui Polk, Kirby Smith, Hardee, Marshall e Cheatham. Era giunta definitivamente la notizia che Price e Van Dorn erano stati battuti in Mississippi, che nemmeno Breckinridge sarebbe mai entrato in Kentucky e che da cincinnati una nuova forza federale guidata da Gordon Granger si avvicinava a Lexington. Infine le scorte accumulate a Camp Dick Robinson non erano tali da mantenere le forze sudiste concentrate ad attendere il cauto attacco di Buell, vi erano infatti viveri solo per quattro giorni. Tutti eccetto Humprey Marshall concordarono sulla necessità di ritirarsi in Tennessee, pertanto divisi in due colonne i confederati di Bragg e quelli di Smith iniziarono la marcia verso il passo di Cumberland. Marshall invece sarebbe tornato per conto proprio in Virginia Occidentale.
Il presidente Lincoln e il generale Halleck fecero pressioni affinché Buell inseguisse Bragg in Tennessee Orientale, ma il generale avverso sin dai primi giorni di comando ad una simile manovra fece il possibile per evitarla sostenendo invece la necessità di trasferire l'armata a Nashville in fronte alla quale presto sarebbe sbucata nuovamente l'armata di Bragg. Il 24 ottobre, di fronte ai passati insuccessi di Buell e all'attuale fallimento nell'inseguire i confederati in Kentucky e in Tennessee Orientale, il generale Halleck istituì formalmente il Dipartimento del Cumberland. Il generale Buell venne rimpiazzato dal generale William Starke Rosecrans. Nei primi giorni di novembre le forze di Bragg e Rosecrans si concentravano nell'area di Nashville per dare inizio ad una nuova campagna.
La campagna del Kentucky costò cara a Buell che per molti mesi finì sotto inchiesta. Sebbene nessuna accusa venne formalizzata, il generale non ottenne più alcun comando ed entro la fine del 1864 diede le sue dimissioni dall'esercito regolare federale terminando così la sua carriera militare. Sicuramente Buell aveva dimostrato di non possedere tutte le qualità di un leader ma i suoi difetti erano pari a quelli di molti altri comandanti federali. In particolare condivideva con personaggi come McClellan, Rosecrans e Thomas una lentezza e prudenza cronica, sebbene in superiorità non era disposto a muovere le sue forze finché ogni dettaglio logistico e strategico era stato messo a punto. Più volte aveva anche dimostrato troppa sicurezza quando non aveva minimamente calcolato l'eventualità che il nemico non agisse come lui aveva immaginato o addirittura considerando l'avversario come una forza passiva. A sua discolpa va detto anche che ebbe a disposizione dei comandanti poco collaborativi che come nel caso di Thomas rasentarono l'insubordinazione. I generali di cui si poteva fidare erano invece del tutto incompetenti, basti pensare al caso di Gilbert che subì pesanti critiche dalla commissione che si occupò di investigare sulla campagna del Kentucky oltre che dal generale McCook. E di fatti Perryville fu la prima ed ultima battaglia che lo vide sul campo come generale dato che nel 1863 il senato rifiutò la sua nomina a generale riducendolo nuovamente al grado di capitano. A Buell possiamo certamente criticare l'errore di non aver seguito i consigli di Thomas a McMinnville per intercettare Bragg a Sparta e di non aver agito con più aggressività nella ritirata su Louisville nella fase iniziale della campagna. Durante la battaglia di Perryville il generale sarebbe in parte scusabile per la sua iniziale disattenzione all'attacco sudista dovuta a fattori meteorologici e di salute dato che per colpa dell'insubordinazione di un soldato gli fu impedito di potersi muovere liberamente a cavallo sul campo. Tuttavia Buell quel giorno relegato nelle retrovie fu sorprendentemente insensibile ai rapporti provenienti dal fronte, rapporti che però vennero anche inviati tardivamente dal generale McCook forse troppo preso dall'assalto sudista. E tutto ciò porta a uno degli errori più gravi della campagna, ovvero la decisione di non attaccare Perryville con le forze di Sheridan, Mitchell e del II Corpo nel pomeriggio dell'8. Forse se Buell fosse stato in prima linea, se fosse stato tenuto ben informato dai suoi comandanti, se si fosse personalmente interessato agli eventi che accadevano al fronte e se Gilbert fosse stato un ufficiale più competente i confederati avrebbero rischiato di essere spazzati via dal Kentucky. Altro errore grave fu la lentezza con cui Thomas e Buell condussero l'inseguimento dei confederati nei primi istanti della ritirata mentre la successiva reticenza di Buell a seguire Bragg verso Knoxville in Tennessee Orientale è scusabile alla luce delle insormontabili difficoltà logistiche che si sarebbero presentate per mantenere una forza della portata dell'Armata dell'Ohio in un territorio del tutto inospitale, privo di stabili e ampie strade o ferrovie con cui far affluire i rifornimenti.
Da parte confederata possiamo far ricadere le colpe per il fallimento della campagna fino al presidente Jefferson Davis. Il presidente avrebbe dovuto fornire a Bragg, il comandante destinato a effettuare l'offensiva estivo/autunnale del 1862, una struttura di comando solida e chiara. Ciò che Davis fornì a Bragg fu la sua speranza che gli ufficiali di dipartimenti autonomi collaborassero per il bene della causa. Come abbiamo visto ciò non accadde. La decisione iniziale di Bragg di spostarsi da Tupelo a Chattanooga fu senz'altro ottima ma il "sogno del Kentucky" rischiò di far perdere alla Confederazione la seconda armata principale. Le responsabilità sono multiple, vanno dall'indiscutibile ricerca di gloria di Kirby Smith agli erronei rapporti dei leader della cavalleria confederata che riferirono di uno stato pronto a prendere le armi per la Confederazione. Se Bragg dimostrò di non saper apprezzare la geografia dei luoghi in cui si trovava puntando ad attaccare Louisville rischiando di imbottigliarsi in un angolo del Kentucky o disponendo a Bardstown le sue truppe su una linea sfavorevole per tenere sotto controllo i movimenti federali, Kirby Smith dimostrò di non aver alcun rispetto per la strategia e la tattica studiate in accademia decidendo più di una volta di allontanarsi dal grosso delle forze confederate in vani tentativi di sconfiggere piccole forze federali e ignorando del tutto la vera minaccia: l'armata di Buell. Oltre alla scarsa collaborazione di Smith e agli errori di Bragg dobbiamo assolutamente tenere in considerazione le scarse performance dei due comandanti di corpo dell'Armata del Mississippi, ovvero Polk e Hardee. Ripetutamente il generale Polk disobbedì agli ordini di Bragg, insieme ad Hardee gestì male la cavalleria che aveva a disposizione e troppo spesso non comunicarono con il loro comandante riferendo in malo modo ciò che avrebbero dovuto segnalare con la massima attenzione. Considerando questi fatti e i particolari analizzati in precedenza le decisioni di Bragg di ritirarsi da Munfordville, recarsi a Frankfort, dare battaglia a Perryville e infine abbandonare il Kentucky sono in buona parte giustificabili. Se ci fosse stata più collaborazione tra i più alti ufficiali delle forze confederate in Kentucky e se la cavalleria fosse stata usata meglio forse il generale Bragg, commettendo persino i tipici errori della sua carriera, avrebbe potuto ugualmente ottenere risultati eccellenti dalla campagna del Kentucky.  D'altronde già così i confederati dell'ovest avevano ottenuto più risultati dell'invasione compiuta contemporaneamente dal mitico Robert E. Lee in Maryland. Nonostante a fine campagna l'Armata del Mississippi si ritrovava a Murfreesboro in Tennessee, Bragg era riuscito a liberare una buona parte dello stato oltre che l'Alabama Settentrionale, per non parlare del fatto che l'offensiva aveva rubato l'iniziativa federale ed evitato una nuova penetrazione nordista in territorio sudista per molti mesi. Pertanto per ora Bragg avrebbe conservato il comando dell'esercito che rinforzato definitivamente dagli uomini di Kirby Smith si riorganizzava con il nome di Armata del Tennessee.

Fonti
Official Records of the War of the Rebellion, Vol. XVI, Part 1 & 2
Thomas L. Connelly. Army of the Heartland. The Army of Tennessee 1861-1862
Kenneth W. Noe, Perryville. This Grand Havoc of Battle
Grady McWhiney, Braxton Bragg and Confederate Defeat Volume 1
Archer Jones & Herman Hattaway, How the North Won. A Military History of the Civil War
Stanley F. Horn, The Army of Tennessee
Steven E. Woodworth, Jefferson Davis and His Generals. The Failure of Confederate Command in the West
General Braxton Bragg, C. S. A., Samuel J. Martin