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la battaglia per il Kentucky
•Perryville: la battaglia per il Kentucky
Testo di Matteo Fontana
Pubblicato il 25/05/2013
Introduzione
Erano passati circa due mesi da quando i generali confederati
Braxton Bragg ed Edmund Kirby Smith si erano incontrati a
Chattanooga il 31 luglio 1862 per organizzare una nuova offensiva.
Ma dopo quasi due mesi di ritirate erano ora i federali di Don
Carlos Buell ad avere l'iniziativa. L'ultimo piano di Buell per
sconfiggere i confederati che avevano invaso il Kentucky stava
funzionando anche se le sue forze avanzavano lentamente verso
Danville e l'esatta posizione delle truppe sudiste non era chiara.
Per ora Bragg era cascato nella finta su Frankfort e in base alle
informazioni ricevute continuava ancora a ritenere Lexington
l'obbiettivo dell'Armata dell'Ohio. Il pessimo uso della cavalleria
stava tenendo i confederati altrettanto all'oscuro della posizione e
degli obbiettivi di Buell e mentre questi stavano facendo convergere
i tre corpi d'armata su Perryville i sudisti stavano inviando
l'Armata del Mississippi nella direzione opposta per raggiungere le
truppe di Smith.
L'area di
Perryville
Persino la città di Perryville quella estate/autunno del 1862 stava
patendo la tremenda siccità che aveva colpito il Kentucky nonostante
l'area fosse circondata da fiumi e torrenti. Proprio la cittadina di
Perryville era tagliata quasi a metà dal fiume Chaplin che
provenendo da sud-est proseguiva in direzione nord attraverso il
centro della città. Poco oltre il centro urbano il fiume in secca
proseguiva tortuosamente verso nord per circa due chilometri, qui
svoltava bruscamente verso sud-ovest per poi virare nuovamente verso
nord-est e riprendere in direzione nord creando una sorta di
penisola nota come Walker's Bend. Nel punto in cui il Chaplin River
formava questa penisola si gettavano nel suo corso le acque di un
altro torrente chiamato Doctor's Creek. Questo proveniva da sud e
correva parallelo al fiume Chaplin fin poco oltre la Mackville Road.
Qui il Doctor's Creek virava verso sud-ovest ma a sua volta riceveva
le acque di un altro torrente più piccolo che proveniva direttamente
da sud, era il Bull Run. In questi fiumi e torrenti in secca era
però possibile trovare ancora qualche pozza d'acqua.
Perryville era anche un importante crocevia stradale. Da sud
proveniva la Lebanon Pike che dopo aver superato la città diventava
la Harrodsburg Pike, una strada ad est del fiume Chaplin e che
portava a nord-est. Da ovest confluivano nella città altre due
strade: da nord-ovest la Mackville Road e da ovest la Springfield
Pike.
Mappa 1: l'area di
Perryville e le posizioni federali e confederate alle 14:00 dell'8
ottobre 1862.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine
per ingrandirla.
Le ultime
manovre
La notte del 6 ottobre 1862 le divisione Cheatham e Whiters del
corpo dell'Armata del Mississippi comandato da Leonidas Polk si
trovavano ad Harrodsburg assieme alle brigate del generale Cleburne
e Preston Smith recentemente restituite da Kirby Smith. Poco più a
sud lungo la Harrodsburg Pike si trovava la divisione di Patton
Anderson del corpo del generale William J. Hardee, il quale era
rimasto più indietro nella cittadina di Perryville con la divisione
Buckner. Hardee era inseguito da vicino da una colonna federale
della quale la cavalleria di Wheeler non era però riuscita a
rivelarne la natura. Dovendo continuare la marcia verso nord il
giorno seguente Hardee decise alle 20:00 del 6 ottobre di chiedere a
Polk di mandare indietro la divisione Anderson e la brigata Cleburne
per potersi liberare la mattina seguente di questi inseguitori e
proseguire tranquillamente la marcia. Polk inoltrò nella notte la
richiesta a Bragg allegando una sua lettera: "Ho ordinato al
generale Hardee di accertarsi, se possibile, della dimensione delle
forze del nemico, non penso possa essere grande.". Sebbene in
seguito Polk e chi per lui sostenne che quella notte Bragg fu
informato che i federali che seguivano
Hardee fossero molto numerosi, non esiste alcuna documentazione che
dimostri tale tesi. Abbiamo invece a disposizione una serie di
rapporti errati consegnati a Bragg che rivelavano al comandate
confederato nel pomeriggio del 7 ottobre grosse masse di federali in
marcia verso Frankfort e Lexington. Di conseguenza quel giorno Bragg
inviò altre disposizioni a Polk nelle quali ordinava di muovere al
più presto la divisione Whiters verso nord, seguita poi da Cheatham
e una volta che Hardee avesse concluso con i federali a Perryville,
spostare anche queste forze su Versailles dove i sudisti avrebbero
dato battaglia.
La mattina del 7 ottobre l'Armata dell'Ohio di Don Carlos Buell
stava avanzando, seppur lentamente, verso Perryville e non su
Versailles come credevano i confederati. Il I Corpo del generale
McCook era giunto a Mackville e proseguiva verso sud-ovest sulla
Mackville Road verso Perryville. Il II Corpo di Crittenden dopo aver
superato Bardstown era giunto a Springfield e da qui aveva dapprima
virato a sud verso Haysville per poi inserirsi sulla Lebanon Pike e
confluire a Perryville da sud. Il secondo in comando dell'Armata
dell'Ohio, il generale George Thomas accompagnava questa colonna e
in cerca di acqua aveva allontanato più del previsto il II Corpo dal
resto dell'armata. A costituire il centro dello schieramento
federale in avanzata vi era il III Corpo del generale Gilbert che
stava marciando direttamente su Perryville da ovest sulla
Springfield Pike. A formare l'avanguardia era la brigata di
cavalleria di Ebenezer Gay, un capitano che come Gilbert era stato
promosso illegalmente sul campo facente-funzione di
brigadier-generale probabilmente dal comandante del dipartimento, il
generale Horatio G. Wright. La cavalleria federale poco dopo il
villaggio di Pottsville entrò in contatto con la cavalleria
confederata di Wheeler e una batteria d'artiglieria. Si trattava
forse solo di uno scontro di retroguardia come quelli visti sin dal
primo ottobre?
Mentre la mattina del 7 ottobre i federali convergevano su
Perryville, il generale confederato Hardee con alla mano solo le tre
brigate dei generali Bushrod Johnson, St. John Liddell e Sterling
Wood della divisione di Simon B. Buckner si preparava ad affrontare
i federali. Hardee schierò Wood e Johnson ad est del Chaplin River e
con la brigata di Liddell mosse verso ovest. Qui il terreno sembrava
ottimo per attendere sulla difensiva gli inseguitori, in particolare
tra la Mackville Road e la Springfield Pike si trovava una collina,
la Bottom Hill, sulla quale venne ordinato a Liddell di schierare i
suoi reggimenti (il 2nd, 5th, 6th, 7th e 8th Arkansas Infantry)
supportati dalla batteria del Mississippi del capitano Swett. Ma
Liddell aveva di fronte a lui il Bull Run e oltre un'altra collina:
la Peters Hill. Questa collina sovrastava quella occupata dalla
brigata confederata e controllava le fonti d'acqua situate nei letti
quasi asciutti del Bull Run e del Doctor's Creek. Temendo che i
federali potessero occupare la Peters Hill e distruggerlo
schierandovi dell'artiglieria, Liddell decise di inviare il 7th
Arkansas ad occupare anche l'altura di fronte. Alle 7:30 del mattino
il rombo del cannone si udì nell'area di Perryville, era la
cavalleria di Wheeler che si scontrava poco ad ovest della Peters
Hill con i federali di Gay. Alcuni prigionieri del 9th Kentucky
Cavalry e del 2nd Michigan Cavalry della brigata di Gay rivelarono a
Wheeler che Buell era sul posto. Hardee ricevette la notizia alle
9:30 e subito inoltrò a Polk una richiesta per avere rinforzi.
Dopo essere stati respinti da Wheeler i federali si riorganizzarono
e dopo un duello di artiglieria tra le 14:00 e le 15:00 la
cavalleria riprese ad avanzare supportata però dalle divisioni dei
generali Robert D. Mitchell e Albin Schoepf. Wheeler contrattaccò ma
infine l'intervento della brigata di fanteria del colonnello
Nicholas Greusel della divisione di Philip H. Sheridan costrinse i
cavalieri sudisti a ritirarsi sulle posizioni di Liddell. Era ormai
sera.
Ad assistere a tutto lo scontro effettivamente era presente il
generale Buell che però nel corso della giornata fu vittima di un
atto di insubordinazione da parte dei suoi uomini. Quando tentò di
fermare un gruppo di sbandati del 75th Illinois che stavano rubando
da una proprietà privata, un soldato afferrò il cavallo del generale
per le redini e lo strattonò facendolo cadere addosso a Buell. Il
comandante federale da quel momento assistette allo scontro da
un'ambulanza non essendo più in grado di stare in piedi o cavalcare.
Da parte confederata il generale Hardee, quando Gay riprese ad
avanzare nel pomeriggio, inviò alle 15:20 un dispaccio a Bragg nel
quale lo informava che Wheeler era entrato in contatto con il nemico
e che "Domani mattina presto potremmo aspettarci un combattimento.
Se il nemico non ci attacca, fareste bene a mandare tutti i rinforzi
necessari, prendere il comando di persona e distruggerli, a meno che
non siate sotto pressione altrove. Desidero sinceramente che
facciate questo. Il nemico è a circa 2 miglia da noi; la mia
avanguardia di fanteria, la brigata di Liddell è a circa un miglio.
Se Buckner è con voi mandatelo avanti. Lo voglio con me. Liddell ha
appena riferito che il nemico sta tentando di aggirare il suo fianco
destro". Da notare che Hardee non specifica di quale portata sia la
minaccia federale
di fronte a lui. Pur continuando a considerare la minaccia su Smith
il vero pericolo, alle 17:40 Bragg decide di modificare i suoi piani
e scrive a Polk: "Fareste bene a muovervi con la divisione di
Cheatham, in suo [di Hardee] supporto e dare immediatamente
battaglia; battete il nemico e poi muovete in nostro supporto a
Versailles. Non deve essere perso nemmeno un istante durante questi
movimenti". La divisione Whiters che era già in marcia verso nord
era troppo lontana per essere fermata e quindi oltre alla divisione
di Cheatham solo la brigata di Preston Smith venne inviata indietro
a Perryville. Dopo le 19:30 Hardee venne a conoscenza dell'ordine di
Bragg e gli scrisse una lettera che il suo superiore ricevette a
mezzanotte. Hardee citava a Bragg una massima militare dell'epoca,
ovvero di non separare le forze confederate ma tenerle concentrate
per scagliarle sulle frazioni delle forze nemiche. "Se il vostro
piano è colpire il nemico a Versailles usate la vostra intera forza
e rendete il colpo efficace; se, al contrario, doveste decidere di
colpire l'armata di fronte a me fatelo con una forza che renderebbe
il successo certo... Se volete la mia opinione, in vista della
posizione dei vostri depositi dovreste colpire prima questa forza".
In un secondo momento Hardee e Polk sostennero di essere stati
pienamente a conoscenza del fatto che a Perryville si stava
concentrando l'armata di Buell e che avevano avvertito Bragg. Ma nei
dispacci inviati al comandante confederato non risulta nulla di
tutto ciò. Hardee si dimostra preoccupato per la presenza di forze
nemiche sul suo fronte ma non specifica mai la loro entità, inoltre
come si è potuto leggere continua a parlare di "frazioni" delle
forze nemiche, continuando quindi a temere per una minaccia su
Lexington. Polk e Hardee non avevano idea di quello che stava
succedendo di fronte a loro, immaginavano che una divisione o un
corpo d'armata si trovasse a Perryville ma non furono in grado
nemmeno di comunicare chiaramente questa ipotesi al loro comandante
Braxton Bragg, mentre Kirby Smith continuava ad inviare richieste di
aiuto. Alcuni mesi dopo la vicenda il colonnello William K. Beard,
ispettore generale dell'Armata del Mississippi, scrisse una lettera
a Bragg che ci rende bene l'idea di quale fosse la situazione in
quei giorni di ottobre del 1862: "Ebbi l'occasione di vedervi
frequentemente nei pochi giorni che precedettero la battaglia di
Perryville e ben ricordo che foste portato a credere dalle
informazioni fornitevi dagli ufficiali comandanti a Perryville e a
Versailles che il principale attacco sarebbe stato nella direzione
del secondo luogo". La notte del 7 ottobre Bragg era ancora deciso a
recarsi l'indomani a nord per supervisionare la concentrazione a
Versailles. Nel giro di qualche ora avrebbe cambiato idea.
Mentre nella notte del 7 ottobre le brigate confederate affluivano
nella cittadina di Perryville, ad ovest del Chaplin River il III
Corpo di Gilbert cessava l'avanzata contro Liddell e i soldati
tentavano di dormire schierati a cavallo della Springfield Pike. In
gran segreto un concilio di circa 30 ufficiali del II e del III
Corpo si radunò per discutere dell'incompetenza e slealtà di Buell.
Sopratutto nel III Corpo serpeggiava un forte malcontento nei
confronti non solo del comandante di corpo, l'odiatissimo Gilbert,
ma in particolare il comandante di divisione Albin Schoepf e i suoi
comandanti di brigata e reggimentali non potevano più vedere il
generale Buell. La riunione si concluse con la firma di una lettera
destinata al presidente Lincoln in cui gli ufficiali chiedevano
l'immediata sostituzione di Buell con il generale Thomas. Poco
lontano il generale Buell ritiratosi nei suoi quartieri giunse alla
conclusione che i confederati non si stavano concentrando ad
Harrodsburg ma che l'acceso scontro di cavalleria rivelava una
presenza confederata di rilievo a Perryville. Tra le 19:00 e le
20:00 ordinò a McCook di avanzare rapidamente sulla sinistra del
corpo di Gilbert e a Thomas che si trovava con Crittenden di muovere
altrettanto rapidamente per raggiungere una posizione alla destra
del III Corpo. Entro le 8:00 del mattino del giorno seguente
l'intera Armata dell'Ohio avrebbe dovuto lanciarsi all'attacco delle
forze confederate situate a Perryville.
Lo scontro
per la Bottom e la Peters Hill
Nella notte tra il 7 e l'8 ottobre 1862 il brigadier-generale Speed
S. Fry della divisione del generale Schoepf stava facendo ritorno
alla sua brigata dopo l'incontro segreto con gli altri ufficiali
federali quando venne raggiunto da un ordine del generale Gilbert
che gli ordinava di avanzare verso ovest. Il suo compito era
verificare la veridicità di alcune voci che indicavano la presenza
di acqua nel letto del Bull Run ai piedi delle colline Peters e
Bottom. Il generale avanzò di persona con il 10th Indiana Infantry
fino ai piedi della Peters Hill sulla cui sommità era stato fatto
avanzare per iniziativa di Liddell il 7th Arkansas. Alcune compagnie
del 10th Indiana dirigendosi a nord giunsero a costeggiare il
Doctor's Creek e nel buio della notte aggirarono la collina senza
essere visti arrivando al Bull Run. Qui trovarono l'acqua ma
rapidamente i picchetti confederati della brigata Liddell schierata
sulla Bottom Hill aprirono il fuoco costringendoli a ripiegare. Fry
comunicò immediatamente la scoperta a Gilbert che a sua volta girò
l'informazione a Buell. Siccome il 7th Arkansas era stranamente
rimasto inattivo nel corso dell'episodio i federali ritennero che la
Peters Hill fosse deserta e che andasse occupata per controllare
l'acqua che si trovava ai piedi della collina oltre che per
attaccare poi i confederati sulla Bottom Hill di cui al momento i
federali non conoscevano la forza. Buell ordinò pertanto a Gilbert
di prendere la Peters Hill con una brigata di fanteria. Per la
manovra venne scelta la brigata del colonnello Daniel McCook
(fratello del generale McCook, comandante del I Corpo) della
divisione di Philip H. Sheridan.
In un secondo momento vennero segnalati picchetti confederati sulla
collina e pertanto si ritenne necessario rinforzare l'avanzata con
la brigata di Fry e una sezione di sei cannoni della 2nd Illinois
Light Artillery. Quando i federali iniziarono ad avanzare il 7th
Arkansas finalmente aprì il fuoco. Il solitario reggimento poté far
ben poco in una così schiacciante inferiorità numerica e fuggì
ripiegando alla base della collina sulle sponde del Bull Run. I
federali si fermarono sulla cima della Peters Hill, schierarono
l'artiglieria che iniziò ad aprire il fuoco sui confederati di
Liddell schierati di fronte a loro sulla Bottom Hill, ad est. Il
generale Liddell ordinò al 7th Arkansas supportato dal 5th Arkansas
e dall'artiglieria di riprendere immediatamente la collina. I due
reggimenti furono respinti e si riformarono in linea di battaglia
sulla sponda ovest del Bull Run mentre McCook non avanzò temendo di
essere in inferiorità numerica. Sul posto giunsero i generali
Gilbert e Sheridan per valutare la situazione. Gilbert ordinò di
mantenere le posizioni e decise di recarsi presso il
quartier-generale di Buell per ricevere ordini. Nel tragitto però
cambiò idea decidendo di far avanzare la brigata di cavalleria di
Gay verso la nuova linea confederata. Erano ormai circa le 7:00 del
mattino dell'8 ottobre quando la cavalleria federale avanzò ma
bloccata dal fuoco della fanteria sudista non riuscì a fare
progressi. In quegli istanti anche il generale confederato e
comandante di divisione Buckner giunse sul posto. Con Liddell decise
che la posizione andava tenuta se le intenzioni dei confederati
erano di dare battaglia e dopo aver ordinato al brigadiere di
resistere si recò dal generale Polk. Ma verso le 8:00 il generale
federale Sheridan decise di avanzare con la veterana brigata di
Laiboldt supportata da quelle di Fry e McCook. Lentamente ma
inesorabilmente la brigata dell'Arkansas di Liddell dovette
ripiegare sotto la pressione del nemico. Infine il generale Buckner
tornò con ordini da Polk: Liddell doveva abbandonare la Bottom Hill
e ritirarsi verso il Chaplin River. Erano circa le 10:00 del mattino
dell'8 ottobre 1862.
All'alba dell'8 ottobre, proprio mentre iniziavano gli scontri per
le colline ad ovest di Perryville, Polk giunto in città decise di
chiamare un consiglio di guerra come fece a Bardstown pochi giorni
prima. All'incontro parteciparono Hardee e i comandanti di divisione
Buckner e Benjamin F. Cheatham. Non è chiaro quali fossero le
posizioni dei generali ma Polk decise in seguito all'incontro di
assumere un atteggiamento difensivo-offensivo, attendendo quindi le
mosse del nemico per rispondere con un attacco. L'unica
comunicazione che Bragg ricevette quella mattina fu un dispaccio di
Polk scritto alle 06:00 del mattino nel quale il secondo in comando
lo informava che in conformità con gli ordini ricevuti "daremo
battaglia con vigore". Anche in questo caso Polk sostenne in seguito
di aver chiaramente riferito di essere in inferiorità numerica.
"Bragg aveva ordinato un attacco, ma Polk non gli disse nemmeno che
le truppe si erano poste sulla difensiva- e neanche che si era
tenuto un concilio di guerra. Dalle prove sembra che Polk era
insicuro di cosa avesse di fronte. Ma fallì persino nell'informare
Bragg sulle cose di cui era certo, come la decisione di assumere la
difensiva-offensiva. Per di più, se Polk credeva che il grosso delle
forze federali fosse davanti a lui, come in seguito asserì, il suo
fallimento nell'informare Bragg è imperdonabile" sentenzia lo
storico Thomas Connelly. Quella mattina intanto Bragg decise di
recarsi a Perryville per accelerare personalmente i movimenti verso
Versailles, sicuro di trovare al suo arrivo un nemico sotto attacco
e l'Armata del Mississippi pronta a muovere verso nord per
affrontare l'inesistente minaccia su Lexington.
Lo
schieramento federale
Ancora immobilizzato per la caduta da cavallo, il generale Buell dal
suo quartier-generale sulla Springfield Pike era fiducioso che per
le 10:00 i suoi corpi d'armata sarebbero stati pronti a riversarsi
su Perryville. In realtà per quell'ora solo il III Corpo di Gilbert
era in posizione dopo aver preso le due colline difese dalla brigata
Liddell. Il II Corpo di Crittenden accompagnato dal generale Thomas
ricevette in ritardo l'ordine di muovere, oltretutto quando fu
ricevuto nelle prime ore dell'8 ottobre, la divisione in coda aveva
appena cessato di avanzare da Haysville. Thomas decise di far
riposare prima gli uomini, la divisione di William S. Smith mosse
solo alle 7:00 del mattino venendo poi rallentata dagli scontri tra
l'avanguardia del corpo costituita dalla cavalleria di Edward McCook
e i confederati di Wheeler. Alle 11:00 la divisione di Smith si
schierava a cavallo della Lebanon Pike, raggiunta poco dopo dalla
divisione del generale Horatio P. Van Cleve che spostandosi a
sinistra della strada andò a chiudere il buco tra il III e il II
Corpo. Thomas inviò quindi il capitano O.A. Mack a riferire a Buell
e chiedere nuove istruzioni nonostante il comandante gli avesse
chiesto di raggiungerlo di persona una volta che il II Corpo fosse
stato in posizione. Nei giorni precedenti Thomas era stato ben poco
comunicativo con Buell e stava agendo con poco entusiasmo turbando
assai il comandante federale. Lo storico Kenneth W. Noe spiega il
comportamento di Thomas alla luce degli eventi occorsi all'inizio
della campagna, durante l'episodio di Altamont/McMinnville quando
Buell rifiutò i suggerimenti del virginiano. "Ora vedeva negli
ordini di Buell la stesso freddo disinteresse per le basilari
necessità fisiche dell'armata. I suoi uomini erano esausti,
affamati, e assetati. Non erano in condizioni di marciare, ancor
meno di combattere. Se Thomas avesse riferito questo a Buell, era
certo che il comandante avrebbe richiesto ugualmente di muoversi
immediatamente. Thomas avrebbe quindi concluso che era meglio non
riferire che aveva ritardato la marcia a dispetto degli ordini fino
a quando il corpo non fosse giunto nella sua posizione" continua lo
storico che conclude dicendo che probabilmente Thomas non vide la
necessità di muovere con rapidità poiché "non si aspettava di dare
battaglia quel giorno".
Anche il I Corpo di McCook inspiegabilmente non aveva ricevuto in
tempo gli ordini inviati la sera del
giorno prima da Buell e solo verso le 10:00 del mattino dell'8
ottobre le brigate di fanteria dei colonnelli Leonard A. Harris e
William H. Lytle della divisione di Lovell H. Rousseau giungevano al
punto in cui la Mackville Road diretta a Perryville incrociava la
Benton Road, il Dixville Crossroads. Su un altura nei pressi del
crocevia si trovava la Russel House dalla quale si aveva una buona
visuale del terreno circostante. McCook prese l'abitazione come suo
quartier-generale e schierò le due brigate in una linea parallela
alla Benton Road. Senza avvisare Rousseau partì poi verso sud-ovest
per raggiungere Buell ma lasciando un aiutante con ordini di
schierare la divisione di James S. Jackson a destra della Mackville
Road quando fosse giunta nell'area. Dopo aver assistito alla fuga di
Liddell per mano del III Corpo, non avendo più notizie di McCook e
aver visto una nube di polvere in direzione della Harrodsburg Pike
che secondo i presenti doveva essere causata dai confederati in
ritirata verso nord, il generale Rousseau decise verso le 12:00 di
far avanzare le assetate brigate di Lytle e Harris assieme alle
batterie dei capitani Simonson e Loomis verso il Doctor's Creek per
raccogliere un po' d'acqua.
Con il I e il II Corpo terribilmente in ritardo sulla tabella di
marcia, alle 11:00 Buell decise di annullare l'attacco poiché ci
sarebbe voluto tutto il giorno prima che il resto delle unità
affluissero sul campo. Commettendo l'errore che molti altri generali
fecero nel corso della guerra, Buell non tenne in considerazione
eventuali mosse del nemico e decise di rimandare l'attacco
all'indomani sicuro di avere l'iniziativa in mano.
Verso le 13:00 il generale McCook fece ritorno presso il suo corpo.
Da circa mezz'ora era iniziato uno scambio di artiglieria con quelli
che i suoi subordinati ritenevano essere due divisioni del corpo
Hardee. McCook osservò l'area di fronte a lui verso il Doctor's
Creek ma non era visibile alcuna forza di fanteria e pertanto ordinò
di cessare il fuoco. Si dedicò poi a schierare le brigate appena
arrivate con la divisione di Jackson. La batteria d'artiglieria del
capitano Harris venne schierata ad ovest del crocevia Dixville
assieme alla brigata del colonnello George Webster, andando così
formare una seconda linea alle spalle delle due brigate di Rousseau.
Il fianco sinistro delle brigate Webster (seconda linea) e Harris
(prima linea) tendevano però a convergere presso la casa della
Vedova Gibson. La brigata del generale William Terrill e la batteria
del tenente Parsons vennero inviate ad occupare una collina nota
come Open Knob alla sinistra di Rousseau e leggermente più avanti
rispetto alla linea federale. Infine giunse anche l'ultima brigata
di Rousseau, quella del colonnello John C. Starkweather. Questa
brigata si schierò all'incirca alle spalle di Terrill. Lo
schieramento era piuttosto strano, invece di aver creato due linee
parallele le unità vennero disposte seguendo la morfologia collinosa
dell'area sfruttando tutti i vantaggi del terreno. Si era creata una
linea difensiva che assumeva quasi la forma di una X, "Harris e
Lytle a sud e Terrill a nord formavano il lato orientale della X,
mentre dietro Starkweather e Webster formavano la metà occidentale
della X" ci spiega lo storico Kenneth W. Noe che continua: "Le due
divisioni non si intersecavano completamente al centro della X.
Siccome ogni brigata si era allineata dall'esterno verso l'interno,
e poiché nessuno possedeva abbastanza uomini per controllare
completamente le colline, una breccia si trovava precisamente al
centro della formazione, vicino alla fattoria della Vedova Gibson.
Bragg giunge
a Perryville
Prima che nella notte del 7 ottobre decidesse di recarsi di persona
da Polk e Hardee a sud, Bragg ricevette la segnalazione di un civile
del posto che lo informava che il I Corpo dell'Armata del Ohio era a
Mackville diretto a Salvisa dove si trovava la divisione di
Stevenson (a breve anche quella di Whiters) e che l'avanguardia
federale era già a pochi chilometri da Harrodsburg. Bragg non prese
per buone queste notizie e inviò il suo aiutante a verificare la
questione, ciò che venne scoperto era che effettivamente dei
federali si trovavano a Mackville. Unitamente ai criptici messaggi
ricevuti da Polk e Hardee, Bragg era ormai certo che Buell e la sua
armata fossero pronti ad attaccare Kirby Smith. Era con questa
preoccupazione che Bragg iniziò a cavalcare verso sud alle 7:00 del
mattino dell'8 ottobre 1862, intercettando sulla strada il messaggio
di Polk che lo informava che avrebbe attaccato al più presto per poi
riprendere la marcia. Quando il comandante confederato giunse a
Perryville alle 9:30 nulla sembrava suggerire che un attacco fosse
in corso. Subito incontrò i suoi ufficiali iniziando una furiosa
discussione con Polk che solo ora lo informava di aver deciso di
restare sulla difensiva. Polk si offrì di riconsegnare il comando
dell'armata a Bragg ma questi rifiutò ordinando che venisse
immediatamente lanciato l'attacco per poi raggiungere al più presto
Kirby Smith. Ma Bragg si infuriò ancor di più quando una volta
lasciati i suoi generali iniziò ad ispezionare la linea difensiva su
cui Polk aveva schierato i 16.800 uomini circa dell'Armata del
Mississippi. Si trattava di una linea schierata con fronte ad ovest
parallela al fiume Chaplin, il cui centro era leggermente arretrato
rispetto alle ali. A formare l'ala sinistra in fronte e a sud di Perryville supportata dalla cavalleria di Wheeler vi era la
divisione del generale Benjamin F. Cheatham, l'unica divisione del
Right Wing (corpo) del generale Polk sul campo essendo Whiters
troppo distante per tornare indietro. Al centro la divisione del
generale J. Patton Anderson e sul fianco destro la divisione di
Buckner, entrambe del Left Wing (corpo) di Hardee. Ispezionando la
posizione di Buckner Bragg si accorse che il fianco destro era per
aria, i federali avrebbero potuto facilmente aggirare i confederati
attraversando il Chaplin River e marciando nel Walker's Bend,
tagliando così i collegamenti con Kirby Smith. Proprio in quei
momenti le due brigate federali della divisione Rousseau si stavano
schierando sulla Benton Road, convincendo Bragg che il nemico stesse
per tentare la manovra. Ordinò pertanto al corpo di Hardee di
avanzare oltre il fiume Chaplin, nel frattempo la divisione di
Cheatham avrebbe attraversato la città per rischierarsi a sud del
Walker's Bend all'estrema destra confederata. Alle 12:30 un
bombardamento d'artiglieria su tutta la linea avrebbe colpito i
federali per mezz'ora, seguito da un assalto della divisione di
Cheatham che avrebbe travolto avvolgendo il fianco sinistro
federale. A questo punto Hardee avrebbe assaltato il centro
distruggendo il nemico. Nel frattempo la cavalleria di Wheeler
avrebbe coperto a sud la Lebanon Pike sulla quale non veniva
riferita la presenza di alcun nemico. Bragg era quindi totalmente
ignaro che il II Corpo di Crittenden si stava invece avvicinando da
quella direzione.
Alle 11:00 Hardee muoveva avanti per formare la linea da cui
lanciare il suo assalto. All'estrema sinistra confederata,
inspiegabilmente la brigata del colonnello Samuel Powell avanzò solo
fino ad un'altura chiamata Seminary Hill poco ad ovest di Perryville
e nei pressi della Springfield Pike si schierò in attesa di
ulteriori ordini. Alla sua destra la brigata del generale Daniel W.
Adams avanzò quasi sino al punto in cui il Bull Run si getta nel
Doctor's Creek, creando un pericoloso buco nella linea proprio di
fronte alla divisione di Sheridan sulle Peters e Bottom Hill. Verso
nord le altre brigate di Anderson e Buckner si schieravano sulla
Chatham Hill, di fronte a loro il Doctor's Creek e già visibili le
brigate di Harris e Lytle fatte avanzare per raggiungere l'acqua del
torrente. E proprio il 10th Ohio Infantry della brigata di Lytle che
si era spinto oltre il fiume, veniva ora in contatto con i
confederati della brigata Wood che lo respingevano facilmente
indietro. Infine anche Polk con Cheatham giunsero nei pressi del
Walker's Bend, le tre brigate della divisione furono schierate in
una colonna d'assalto. Alle 13:00 la brigata del generale Daniel
Donelson avrebbe avanzato seguita da quella di Alexander P. Stewart
e in coda da George E Maney. Mentre i reggimenti confederati
terminavano di allinearsi e raggiungere le posizioni l'artiglieria
confederata aprì il fuoco su tutta la linea. I cannoni federali di
Loomis e Simonson risposero al fuoco fino a quando McCook non fece
cessare il fuoco attorno alle 13:00 non vedendo alcun nemico di
fronte a lui.
L'assalto di
Polk sulla destra
Erano le 13:00, Braxton Bragg sulla Harrodsburg Pike nei pressi
della Crawford House attendeva impazientemente il fragore della
moschetteria provenire dall'ala destra confederata ma alle 13:30
ancora non si udiva niente. Un sempre più furioso Bragg decise di
recarsi da Polk per scoprire cosa stava succedendo. Giunto alla
fattoria Goodknight incontrò Polk, questi aveva di nuovo disobbedito
ai suoi ordini. Infatti proprio alle 13:00 il colonnello John
Wharton che da poco era riuscito a ricongiungersi con la sua
cavalleria all'armata sudista si era spinto oltre il fianco destro
confederato scorgendo quelle che erano le brigate della divisione
Jackson sulla MackVille Road dirette verso l'obbiettivo dell'assalto di Polk. Il
vescovo-generale decise che sarebbe stato rischioso lanciare
l'assalto con dei federali sul fianco e ritenne più opportuno
attendere che si schierassero di fronte a lui senza però avvisare
nessuno della sua decisione di tardare e tantomeno dell'arrivo di
nuove forze nemiche. una volta sul posto Bragg decise di attendere e
accettò il suggerimento di Polk di spostare la divisione Cheatham
più a nord, utilizzando il Walker's Bend come punto di partenza per
l'assalto e ottenendo sicuramente un attacco sul fianco nonostante
l'arrivo di nuove truppe federali. Ma l'attacco doveva essere
effettuato al più presto poiché in serata l'armata avrebbe dovuto
marciare verso nord per soccorrere il minacciato Kirby Smith.
Alle 14:00 circa la divisione Cheatham iniziava l'avanzata con la
brigata Donelson in testa. Scorgendo di fronte a loro solo la
batteria del capitano Harris vicino alla fattoria della Vedova
Gibson, il 16th Tennessee avanzò per prendere i cannoni. Presto gli
uomini di Donelson finirono sotto il fuoco incrociato delle batterie
Harris, Simonson e sopratutto Parsons che dall'Open Knob aprì un
fuoco micidiale sorprendendo i confederati. Donelson decise di
muovere la brigata per eliminare la batteria comparsa
improvvisamente sulla collina dell'Open Knob. Avanzando la brigata
del Tennessee iniziò a subire il fuoco non solo della fanteria di
Terrill schierata sulla collina ma anche dei reggimenti di Harris
che investivano pericolosamente dal fianco e dalle spalle i
confederati all'attacco. Alle 14:30 la brigata Donelson era
costretta a ripiegare, Stewart che avrebbe dovuto seguirlo non era
giunto in aiuto e l'intera brigata stava subendo troppe perdite
oltre che ad essere ormai troppo disorganizzata. Nelle retrovie il
generale Cheatham si mise all'opera per ridare slancio all'assalto.
Fece avanzare Stewart verso la casa della Vedova Gibson come
programmato mentre Maney avrebbe esteso a destra la linea di
Donelson per far fronte all'apparizione delle inaspettate forze di
Terril e Parsons sull'Open Knob. A difendere la batteria federale
sulla collina vi era solo l'inesperto 123rd Illinois Infantry che
però aprì il fuoco sugli uomini di Maney con tale disperazione da
far credere ai confederati che sulla collina vi fosse un'intera
brigata. Poco dopo anche il 105th Ohio fu fatto avanzare per
estendere a sinistra la linea e far fronte alla nuova minaccia
rappresentata dalla brigata di Maney. Nel panico quasi totale il
generale Terrill decise di lanciare il 123rd Illinois in un assalto
per salvare la batteria di Parsons, ma il reggimento fu distrutto
dai confederati in avanzata. Il comandante federale di divisione
Jackson mentre tentava di fermare il reggimento in rotta venne
ferito mortalmente, creando ulteriore confusione sul fianco sinistro
federale. Alle 15:00 l'artiglieria confederata del capitano Smith
del Mississippi aprì il fuoco in supporto di Maney, il 105th Ohio di
fronte a loro rifiutava il fianco sinistro per proteggersi da un
aggiramento e alla sua destra l'80th Illinois giungeva per
rimpiazzare il
123rd in fuga dalla collina. Maney decise che l'unico modo per
sbloccare la situazione era prendere i cannoni sulla collina e
lanciò su per il pendio i suoi reggimenti. Il generale Terrill,
ormai disperato, pur di salvare i suoi cannoni, fece caricare il
105th Ohio che poco dopo si dette alla fuga. Rapidamente la linea
federale sulla collina cedette, Parsons riuscì a fuggire con un
cannone mentre i confederati si appropriavano degli altri 7 pezzi.
Alle 15:30 la bandiera confederata sventolava sull'Open Knob, ma lo
storico Kenneth W. Noe ci fa ben notare che "Sebbene respinto
indietro, il fianco sinistro federale rimaneva inaggirato".
Sull'altura successiva infatti attendevano gli uomini della brigata
di Starkweather.
Dopo aver preso l'Open Knob i confederati di Maney non si fermarono
avanzando invece giù dall'altura verso la brigata di Starkweather,
ma cosa più importante anche Donelson aveva ripreso ad avanzare
puntando di nuovo verso la casa della Vedova Gibson e la batteria
del capitano Harris. Qui vennero nuovamente fermati dal fuoco dei
reggimenti di destra di Starkweather a da quelli di sinistra della
brigata Harris. A rinvigorire lo sforzo confederato però era giunta
in linea la brigata di Stewart che spinse i federali indietro sino
alle posizioni di Webster. All'estrema destra confederata Maney
scendeva la collina e ai suoi piedi incontrava una seconda linea
formata dai reggimenti di Terrill che dopo la rotta si erano
riorganizzati. Lo slancio sudista era troppo forte e dopo una breve
resistenza i federali ruppero nuovamente i ranghi sempre incalzati
da Maney che si lanciò all'assalto della collina occupata dal 79th
Pennsylvania di Starkweather, dalle batterie dei capitani Stone e
Bush e da ciò che rimaneva del 21st Wisconsin. Il 1st Tennessee di
Maney riuscì a catturare i cannoni federali ma debilitato dalla
fucileria e dalla mitraglia dell'artiglieria fu costretto ormai
esausto a ritirarsi alla base della collina. Contemporaneamente il
1st Winsconsin, 79th Pennsylvania e il 24th Illinois (da sinistra a
destra) riprendevano il pieno controllo della collina formando una
nuova linea compatta e supportata alla loro destra da quel che
rimaneva delle due batterie di Stone e Bush. Nello scontro per la
collina il generale Terrill rimase ferito mortalmente mentre tentava
di difendere le batterie dagli assalti sudisti.
Alle 16:30 l'assalto sudista al fianco sinistro federale cessava. La
brigata Maney dopo aver perso più di 700 uomini si schierava ai
piedi dell'Open Knob; sulla collina di fronte a loro la brigata di
Starkweather sebbene contasse 800 perdite teneva la posizione
supportata da frammenti della brigata del defunto Terrill. Alla
destra dei federali si trovava la casa della vedova Gibson dove si
erano attestati gli uomini delle brigate Stewart e Donelson, quindi
leggermente più avanzati rispetto a Maney. Questi stavano ancora
contestando il terreno con i reggimenti di sinistra della brigata
Harris: per i sudisti non rimaneva che la speranza che l'assalto al
centro di Hardee riuscisse a sfondare la linea sudista facendo di
conseguenza crollare la posizione di Starkweather.
Mappa 2: l'assalto
confederato contro il fianco sinistro federale e l'inizio
dell'assalto al centro del corpo di Hardee.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine
per ingrandirla.
L'assalto di
Hardee al centro
Quando alle 14:30 la brigata Donelson veniva inizialmente respinta
sul fianco destro, la piccola brigata del colonnello Thomas Jones
della divisione di Patton Anderson avanzò verso la linea federale
costituita dalla destra della brigata di Harris e la batteria di
Simonson. Esiste una controversia su questo momento, controversia
che ha portato a credere che l'assalto di Hardee fu invece aperto
dalla più consistente brigata del generale Bushrod Johnson. Secondo
alcuni Buckner e Anderson sbagliarono a coordinarsi, secondo altri
Cheatham chiese a Jones di avanzare in supporto alla sua divisione,
altri ancora ipotizzano che la piccola brigata avanzò di sua
iniziativa. Ad ogni modo Jones fu il primo a muovere verso il nemico
con effetti devastanti per i confederati. I reggimenti dopo aver
attraversato il Doctor's Creek superarono quella che era la casa di
un'altra vedova, la "casa della Vedova Bottom". I sudisti
continuarono ad avanzare coperti dal terreno sino a giungere su un
crinale, oltre si trovava un avvallamento
a ovest il terreno tornava a salire; qui in cima alla collina si
trovavano i federali. Come i confederati sbucarono sul crinale e
iniziarono ad attraversare i campi nell'avvallamento, la batteria di
Simonson supportata alla sua sinistra dal 10th Wisconsin e a destra
dal 10th Ohio aprirono il fuoco. La brigata del Mississippi di Jones
resistette più che poté ma alla fine fu costretta a ritirarsi dopo
aver perso metà degli effettivi. "Il sacrificio dei mississippiani
non fu completamente vano. Non solo avevano attirato su di sè il
fuoco fino ad allora diretto sulla brigata di Donelson mentre si
ritirava verso la salvezza- adempiendo al loro reale scopo, se
Cheatham fu colui che gli ordinò di avanzare- ma la brigata di Jones
riuscì anche a scombussolare il fianco destro di Harris,
alleggerendolo per le successive ondate. La maggior parte dei
combattenti federali finì lo scontro con giberne più leggere,
cartucce di cui avrebbero disperatamente avuto bisogno nel tardo
pomeriggio", così giudica l'esito del primo assalto di Hardee lo
storico Noe. L'autore fa anche notare che a causa dell'attacco e del
fuoco della batteria di Lumsden l'artiglieria di Simonson fu fatta
ritirare verso la Russel House dove già si trovavano anche i cannoni
di Loomis. A tappare il buco lasciato dalla batteria venne fatto
avanzare il 38th Indiana.
L'attacco sudista era tutt'altro che finito. Ora ad avanzare era la
brigata di circa 1.500 uomini del generale Bushrod Johnson. Questi
venne fatto deviare verso sud da Buckner per evitare il fuoco
nemico. La brigata avanzò pertanto verso sud-ovest fino a
raggiungere la Mackville Road, qui attraversò il Doctor's Creek. Non
tutti i reggimenti però ricevettero l'ordine di virare verso sud e
quindi la brigata finì per essere schierata tra il punto in cui
Jones aveva appena attaccato e la casa del figlio della vedova
Bottom, la "casa Squire Bottom". Ancora peggio, i reggimenti sul
fianco sinistro della brigata, quelli cioè nei pressi della casa di
Squire Bottom ad un certo punto iniziarono a subire un fuoco
d'artiglieria proveniente dalle loro spalle e fianco sinistro,
seguito più tardi da alcune raffiche di fucileria. Come si ricorderà
all'estrema sinistra confederata vennero schierate le brigate di
Powell e Adams. A differenza di Powell che si era fermato quasi
subito creando un buco nella linea, la brigata di Adams aveva
continuato ad avanzare e ad un certo punto aveva preso a marciare
verso nord-ovest giungendo quasi al luogo in cui il Bull Run
confluisce nel Doctor's Creek. Qui il piccolo 14th Louisiana
Sharpshooter Battalion venne fatto avanzare e il loro comandante, il
maggiore Austin, scambiando gli uomini di Johnson per i federali
aprì il fuoco. Infine anche il generale Adams si convinse che si
trattava di federali posizionati sul torrente per raccogliere
l'acqua e ordinò alla quinta compagnia della Washington Artillery
del capitano Slocomb di aprire il fuoco. Quando il 44th Tennessee,
il 25th Tennessee e il 5th Confederate della brigata di Johnson
scorsero i cannoni di Slocomb, decisero di loro iniziativa di
muovere a sud e assaltare la posizione. Ma quasi giunti ai cannoni
incontrarono i reggimenti della Louisiana di Adams: il grave errore
fu scoperto. Mentre la brigata Adams e il 25th e 44th Tennessee
rimanevano fermi per supportare la batteria di Slocomb che ora
girava il suo fuoco contro la divisione di Sheridan sulla Peters
Hill, il 5th Confederate tornò a marciare verso nord-ovest contro la
brigata federale di Lytle. A questo punto la situazione nella zona
era totalmente caotica. Solo quattro reggimenti della brigata di
Johnson stavano avanzando contro i nemici, alcuni coordinati dal
loro generale e altri da Buckner. La brigata sudista finì comunque
per raggiungere il fianco destro della brigata Lytle entrando in
combattimento con il 10th e il 3rd Ohio. I due reggimenti federali
schierati su un'altura riversarono un fuoco talmente fitto sui
confederati da bloccare l'avanzata sudista. Il generale Buckner per
rinvigorire lo sforzo ordinò alla brigata di Adams di avanzare e
mandò a chiamare anche quella del generale Patrick R. Cleburne.
Mentre Adams avanzava superando da sinistra la casa di Squire Bottom
il cui fienile pieno di feriti era ora andato in fiamme, il 3rd Ohio
cedette venendo prontamente rimpiazzato all'estrema destra dello
schieramento di McCook dal 15th Kentucky. Alle 16:30 circa la
svolta. La brigata confederata del generale John C. Brown venne
fatta avanzare verso il punto in cui le brigate Harris e Lytle si
congiungevano. Dopo mezz'ora di combattimento i due reggimenti di
destra di Harris esaurirono le munizioni, il 10th Wisconsin fu fatto
ripiegare creando un buco tra le due brigate. Ma anche i confederati
di Johnson avevano bisogno di rifornirsi e pertanto il loro posto
venne preso dalla brigata fresca di Cleburne. Nel giro di poco
l'attacco confederato riprese, la brigata Brown avanzando verso i
federali stava però creando un buco nella linea tra i suoi uomini e
quelli di Donelson e Stewart che in quegli istanti attaccavano
Harris e Starkweather nei pressi della casa della vedova Gibson. Per
colmare il vuoto il generale Buckner inserì
un'altra brigata fresca, quella del generale Sterling A.M. Wood.
Elementi di Donelson e Stewart più le brigate di Wood, Brown,
Cleburne e Adams si scagliarono contro la linea tenuta dai
reggimenti di Harris e Lytle. Sebbene dopo aver superato la casa di
Squire Bottom la brigata di Cleburne ricevette alle sue spalle il
fuoco delle batterie confederate che li scambiarono per federali, i
sudisti continuarono ad avanzare. I reggimenti federali in buona
parte senza munizioni iniziarono a ripiegare e infine i due
comandanti federali decisero di ritirarsi verso la Russel House
incalzati dal nemico. Proprio mentre i confederati di Maney
cessavano ogni ulteriore tentativo contro il fianco federale a nord,
i confederati di Hardee avanzavano inesorabilmente da sud, davanti a
loro solo il 42nd Indiana già provato dallo scontro e l'inesperto
88th Indiana tentavano di sbarrare la Mackville Road. I due
reggimenti riuscirono sorprendentemente a fermare gli assalti dei
reggimenti della Louisiana di Adams fermando per un attimo
l'avanzata confederata. Dietro di loro venivano infatti i reggimenti
dell'Arkansas di Cleburne che sfondarono nuovamente la linea
federale.
Nei pressi della Russel House e del crocevia di Dixville il generale
McCook riorganizzò i federali in fuga schierando ciò che restava
delle brigate di Harris e Lytle in una linea difensiva. L'avanzata
di Cleburne costrinse McCook ad ordinare al colonnello Webster di
spostare alcuni suoi reggimenti per fronteggiare la nuova minaccia.
L'inesperta brigata di Webster collassò nel caos della situazione
con alcuni reggimenti che ruppero i ranghi per fuggire dal fronte.
Oltretutto il colonnello si trovava ora a dover affrontare di fronte
a lui l'avanzata di Wood con solo due reggimenti. Inutile dire che i
federali furono travolti dal fuoco confederato e lo stesso Webster
cadde morto. Intanto alla Russel House i federali stavano riformando
le proprie linee attorno alla batteria di Loomis e il generale
Rosseau freneticamente schierava gruppi di soldati che man mano si
radunavano nella zona, schierando in linea di battaglia anche i
genieri del 1st Michigan Engineers and Mechanics e rifornendo di
munizioni i soldati che si erano ritirati con le giberne ormai
vuote. Trattenendo il fuoco fino all'ultimo istante, i federali
scatenarono una raffica di fucileria e artiglieria sui confederati
di Cleburne quando questi si avvicinarono al crocevia. Cleburne fu
costretto a ripiegare leggermente e cessare l'avanzata, i suoi
uomini erano ormai esausti e avevano perso lo slancio. All'orizzonte
il sole stava tramontando e lo storico K.W. Noe a questo punto pone
un interrogativo fondamentale: "Gilbert sarebbe infine giunto in
soccorso?". L'arrivo o meno del III Corpo avrebbe determinato la
salvezza o la distruzione del corpo d'armata di McCook. Il fianco
sinistro federale era saldamente tenuto da Starkweather ma al
crocevia la linea nordista era assai debole e in procinto di
crollare di fronte ad un rinnovato assalto confederato.
Mappa 3: l'assalto al
centro del corpo di Hardee e gli ultimi attacchi di Maney, Donelson
e Stewart al fianco sinistro.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine
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L'assalto di
Powell sulla sinistra e l'arrivo del II Corpo
Come si ricorderò all'estrema sinistra confederata erano state
schierate le brigate Adams e Powell. Tuttavia solo Adams avanzò per
poi unirsi agli scontri attorno alla casa Squire Bottom mentre
inspiegabilmente Powell si fermò appena fuori Perryville sulla
Springfield Pike. Alle 16:00 tuttavia Bragg ordinò a Powell di
avanzare immediatamente per prendere la batteria federale schierata
sulla Peters Hill e che stava colpendo sul fianco i confederati di
Adams, Johnson e Cleburne. Del tutto ignari che sulla collina si
trovava l'intera divisione del generale Sheridan, i quattro
reggimenti sudisti di Powell avanzarono. Sheridan che sino ad allora
aveva assistito alla battaglia sul suo fianco sinistro vedendo il I
Corpo venire fatto a pezzi temeva che a breve anche di fronte a lui
i confederati avrebbero lanciato dei forti assalti. Quando
all'improvviso vennero avvistati i reggimenti di Powell i federali
sulla collina temettero di essere in procinto di venir attaccati da
un'intera divisine. Sheridan rapidamente schierò le sue brigate a
cavallo della Springfield Pike, da sinistra a destra quella del
colonnello Daniel McCook (fratello del comandante di corpo),
Nicholas Greusel e infine quella del tenente-colonnello Bernard
Laiboldt. Sheridan inviò anche una disperata richiesta di rinforzi
al generale Gilbert. Appena superato il Bull Run i confederati
entrarono inaspettatamente in contatto con della fanteria, si
trattava del 36th Illinois che si era schierato erroneamente troppo
avanti rispetto alla linea federale. La brigata aprì il fuoco sui
federali, che in concerto aprirono il fuoco da tutta la linea con il
supporto dell'artiglieria. Più preoccupante per i confederati era il
fatto che ora a supporto di Sheridan giunse da sud il 40th Indiana.
Questo reggimento arrivò sul fianco dei sudisti mentre avanzavano
verso la collina e rapidamente chiamò in supporto il resto della sua
brigata che di corsa si mise in moto. La brigata era quella del
colonnello George D. Wagner della divisione del generale Thomas J.
Wood. Il II Corpo di Crittenden si stava finalmente avvicinando a
Perryville da sud. I confederati nel frattempo soverchiati dalla
superiorità numerica della divisione di Sheridan dopo una strenua
resistenza furono costretti a ritirarsi. Sebbene per loro fortuna
Sheridan decise di non inseguirli temendo di essere nuovamente
attaccato ed eccetto per le sue batterie tornò al ruolo di
spettatore per il resto della battaglia, il generale Robert D.
Mitchell al comando dell'altra divisione del III Corpo era
determinato a prendere Perryville. Già la notte precedente aveva
avuto un'accesa discussione con Buell e Gilbert nella quale sostenne
di poter facilmente prendere la cittadina ma, probabilmente a
ragione, gli venne negato il permesso di procedere. Ora arrabbiato e
deciso a entrare in combattimento Mitchell sfruttò appieno la
richiesta di aiuto che gli giunse da Sheridan. Immediatamente fece
avanzare la brigata del colonnello William P. Carlin alla destra di
Sheridan all'inseguimento di Powell giungendo sino alla collina
occupata in partenza dai confederati appena fuori dalla città.
Raggiunto poco dopo dalla brigata di Wagner del II Corpo, Mitchell
aveva l'opportunità di attaccare la già fiaccata brigata di Powell e
quella di Preston Smith, comparendo così sul fianco sinistro di
Bragg e mettendo in serio pericolo l'armata confederata. Anche qui
le sorti della battaglia sarebbero dipese da ciò che Gilbert avrebbe
deciso di fare.
Mappa 4: l'assalto della
brigata Powell contro la divisione Sheridan e l'avanzata di Carlin e
Wagner su Perryville.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine
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Buell e
Gilbert
Come abbiamo visto sino ad ora i comandanti federali stavano
conducendo praticamente per conto proprio la battaglia nei
rispettivi settori. Buell era a conoscenza di quanto stava
accadendo? E Gilbert dove era finito? Come sappiamo quella mattina
dal suo quartier-generale Buell, ancora dolorante per la caduta da
cavallo, aveva annullato l'attacco federale rimandandolo
all'indomani sicuro che i sudisti sarebbero stati a guardare.
Pertanto Buell non si mosse dai suoi alloggi e quando venne
raggiunto da Gilbert si recò a pranzo assieme al suo comandante di
corpo. Alle 15:30 un'aiutante di McCook inviato a cercare rinforzi
dal III Corpo non riuscì a trovare il generale Gilbert. Si imbatté
però nel generale Schoepf la cui divisione stava avanzando sulla
Springfield Pike. Questi aveva avuto già problemi con il suo
superiore e pertanto rifiutò di muovere in soccorso del I Corpo,
invitando invece l'aiutante di McCook a recarsi nelle retrovie dal
generale Gilbert presso il quartier-generale di Buell per farsi dare
degli ordini scritti. Qui la situazione era paradossalmente di calma
assoluta. A causa del forte vento che spirava da ovest verso est e
dalle particolari qualità del terreno molto collinoso, il rumore
della battaglia non giunse sino al quartier-generale. Pure il fumo e
la polvere sollevati dagli eserciti in prima linea a causa del vento
non erano visibili. Si udiva qualche colpo di cannone che venne però
ignorato, venendo considerato da Buell, Gilbert e altri membri dello
staff solo come il risultato di qualche scaramuccia. Nonostante
cominciassero ad affluire i primi rapporti dal fronte il comandante
dell'Armata dell'Ohio rifiutava di credere a ciò che stava
accadendo, oltretutto non si capiva in che modo McCook stesse
arretrando dato che l'alto comando federale era ignaro del fatto che
le truppe si erano spinte avanti nel primo pomeriggio arrivando fino
oltre il Doctor's Creek in alcuni casi. Ad ogni modo se un simile
disastro fosse stato realmente in corso si sarebbe sentito. Verso le
16:15 il generale Gilbert decise che era ora di alzarsi da tavola e
andare a verificare di persona la situazione, lungo il tragitto
intercettò un corriere di Sheridan che chiedeva rinforzi in seguito
all'attacco di Powell. Dopo aver atteso nelle retrovie che l'attacco
finisse decise di inviare la brigata del colonnello Michael Gooding
della divisione Mitchell in soccorso del I Corpo avendo nel
frattempo ricevuto un altro aiutante di McCook che chiedeva
rinforzi. Intanto Buell veniva dettagliatamente informato del
collasso del I Corpo, sorpreso il comandante federale ordinò a
Gilbert di inviare due brigate della divisione Schoepf di rinforzo.
Gilbert completamente assorbito dal tranquillo fronte di Sheridan
lasciò il compito all'aiutante inviato da Buell che fortunatamente
trovò Schoepf. Questi fece avanzare immediatamente la brigata del
generale James B. Steedman. Gilbert provvide poi ad ordinare al
generale Mitchell di ripiegare le due brigate della sua divisione
che avevano avanzato fino a Perryville alle posizioni iniziali a
destra di Sheridan. Un disgustato Mitchell costretto ad obbedire
decise però di lasciare la brigata di Carlin alle porte della
cittadina e arretrare solo con quella di Caldwell. Sebbene assieme a
Carlin rimanesse davanti a Perryville anche la brigata Wagner del II
Corpo, Gilbert aveva gettato via la possibilità di ribaltare l'esito
della battaglia.
L'intervento
del III Corpo
Alle 17:30 circa a minacciare la posizione federale al crocevia di
Dixville vi era la brigata di Wood che aveva superato la casa della
Vedova Gibson e avanzava praticamente parallela alla Benton Road.
Alla sua sinistra, da sud, avanzavano al posto di Cleburne gli
uomini di Adams. Per l'ennesima volta questi soldati della Louisiana
si lanciarono all'attacco venendo fermati dal fuoco dei federali.
Mentre rispondevano, proprio sul loro fianco sinistro, iniziò a
cadere una pioggia di granate e proiettili provenienti dalle
batterie di Hesckock e Barnett della divisione di Sheridan. La
brigata Adams ruppe i ranghi e fuggì sino alla casa di Squire Bottom
dove il generale Hardee riformò i reggimenti e li schierò sul
crinale occupato in precedenza dalla brigata di Lytle. I confederati
di Wood invece stavano inseguendo i fuggitivi della brigata Webster
quando quasi giunti al crocevia nei pressi della Russel House furono
investiti da un intenso fuoco di fucileria. Non si trattava degli
uomini della divisione Rousseau che invece stavano definitivamente
fuggendo seguiti dagli artiglieri di Loomis. Era la brigata di
Gooding della divisione Mitchell che finalmente giungeva in soccorso
raggiunta poco dopo dalla batteria del capitano Pinney.
Controcaricando i sudisti alla baionetta i federali bloccarono
l'avanza di Wood che dopo una strenua resistenza fu costretto a
ritirarsi leggermente più indietro sulla posizione occupata in
precedenza dalla batteria del capitano Harris e dai reggimenti di
sinistra della brigata Harris. Era ormai quasi buio e McCook
ottimisticamente riferiva a Buell di aver stabilizzato la linea e di
poter resistere. Ma i confederati non erano disposti a farsi
sfuggire dalle mani quella che sembrava una vittoria e il generale
Hardee decise di far avanzare sulle posizioni di Wood la brigata di
Liddell che dopo lo scontro della mattina contro Sheridan era
rimasto in riserva. Superata la casa della vedova Gibson la brigata
raccolse alcuni uomini di Wood e assieme al generale Polk proseguì
avanti. L'oscurità stava ormai calando sul campo di battaglia e
quando Liddell entrò in contatto con i federali questi cominciarono
a chiedere di cessare il fuoco credendo di essere sotto fuoco amico.
Liddell credendo erroneamente che davanti a lui ci fossero unità
della divisione del generale Cheatham (che poco prima aveva
incontrato) decise di cessare il fuoco. Persino Polk temendo di
avere di fronte altri confederati iniziò a titubare, non trovando
alcun aiutante da mandare avanti si recò di persona da quelli che
credeva fossero sudisti. Qui si rivolse ad un colonnello
rimproverandolo per aver sparato sui propri uomini, al che il
colonnello stizzito gli rispose che quelli che aveva di fronte erano
nemici. "Nemici?! Li ho appena lasciati personalmente. Cessate il
fuoco!" ordinò Polk chiedendo poi all'ufficiale di identificarsi.
Era il tenenete-colonnello Squire Keith del 22nd Indiana che ora
desiderava sapere chi fosse il generale che stava inveendo contro di
lui. "Vi mostrerò presto chi sono signore; cessate il fuoco
immediatamente" rispose Polk bluffando e mentre rapidamente tornava
verso le linee confederate continuò a recitare la parte urlando ai
soldati federali di cessare il fuoco. Tornato sano e salvo da
Liddell comunicò al generale l'esito della ricognizione: "sono
Yankees". La brigata confederata aprì il fuoco spazzando via il 22nd
Indiana, avanzò e costrinse gli altri reggimenti del colonnello
Gooding a ripiegare dopo che anche il loro comandante venne fatto
prigioniero. I cannoni di Pinney spararono a mitraglia sui sudisti e
poi si ritirarono con la fanteria, ma Liddell, preoccupato, decise
di rallentare e riformare i ranghi ormai quasi a cavallo del
crocevia. Di fronte a lui giungevano i reggimenti freschi della
brigata di Steedman che formavano una linea alla destra della nuova
posizione di Gooding. Mentre Liddell si preparava a riprendere
l'assalto e a catturare i cannoni di Pinney e Loomis il generale
Polk ordinò di cessare ogni ulteriore operazione ponendo di fatto
fine alla battaglia. Erano circa le 20:00 dell'8 ottobre 1862.
Mappa 5: gli assalti
finali di Wood, Liddell e l'arrivo dei rinforzi del III Corpo al
Dixville Crossroads.
Mappa di Hal Jespersen, tratta da Wikipedia. Clicca sull'immagine
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La ritirata
dei confederati
Solo a battaglia conclusa il generale Braxton Bragg iniziò a
realizzare in parte cosa era accaduto a Perryville. Di fronte a lui
i battuti federali non stavano abbandonando il campo. Perchè? I
primi rapporti da Wheeler segnalavano che elementi del II Corpo di
Crittenden erano apparsi sulla Lebanon Pike a sud di Perryville,
alcune brigate federali si erano spinte sino alla periferia della
città catturando dei carri con rifornimenti e i prigionieri
interrogati provenivano da un po' tutte le unità dell'Armata
dell'Ohio. Bragg capì di avere intorno a sè l'intera armata federale
anche se rimase convinto che solo in un secondo momento Buell avesse
concentrato le sue forze a Perryville dato che i suoi uomini erano
riusciti a penetrare a fondo nella linea oltre il Chaplin River. Ad
ogni modo l'apparizione di Crittenden da sud minacciava il deposito
dell'Armata del Mississippi sudista a Bryantsville, c'era il rischio
che i suoi uomini venissero tagliati via dalla loro base di
rifornimento. Alle 21:00 i generali confederati vennero radunati
presso il suo quartier-generale alla Crawford House, Bragg gli
comunicava che l'armata aveva subito forte perdite e in vista del
fatto che sul campo erano giunti tutti i tre corpi d'armata nemici
questi l'indomani avrebbero sicuramente attaccato e non c'era modo
per gli inferiori sudisti di tenere il campo conquistato a così caro
prezzo. Tra l'una e le 3 di notte i confederati abbandonarono
silenziosamente le posizioni iniziando una ritirata verso
Harrodsburg. Buell da parte sua non si era ancora reso pienamente
conto di quello che era accaduto e della posizione che la sua armata
occupava. Quando Gilbert e Sheridan giunsero al suo
quartier-generale li invitò a cena e dopo il pasto inviò gli ordini
per l'attacco del giorno seguente. Crittenden da sud avrebbe
iniziato l'attacco seguito da Gilbert e infine da McCook. Il 9
ottobre i federali lentamente si misero in moto con il II Corpo
terribilmente in ritardo, quando i federali entrarono a Perryville i
sudisti erano già fuggiti da tempo. Un timido inseguimento alla
volta di Harrodsburg venne allora messo in atto.
Conclusioni
Alle spalle i federali si lasciarono 4.200 perdite tra morti,
feriti, dispersi e prigionieri. I confederati ben 3.400 ma per
entrambi gli schieramenti queste cifre sembrano oggi incomplete.
Sembrerebbe infatti che il numero di caduti sia più alto in quella
che fu una delle più feroci battaglie dell'intera guerra civile
americana. I confederati di Bragg avevano ottenuto una vittoria
tattica a caro prezzo, erano quasi riusciti a distruggere il I Corpo
dell'Armata dell'Ohio ma all'indomani furono costretti a cedere il
campo ai federali. Nei giorni seguenti qualche scaramuccia si
sviluppò tra la retroguardia di Wheeler e l'avanguardia di Thomas. A
Camp Dick Robinson, presso Bryantsville, dove si trovavano i
rifornimenti confederati molti dei soldati si aspettavano di dare
nuovamente battaglia dato che il terreno offriva una buona posizione
difensiva. Ma Bragg
chiamò a concilio i suoi ufficiali tra cui Polk, Kirby Smith,
Hardee, Marshall e Cheatham. Era giunta definitivamente la notizia
che Price e Van Dorn erano stati battuti in Mississippi, che nemmeno
Breckinridge sarebbe mai entrato in Kentucky e che da cincinnati una
nuova forza federale guidata da Gordon Granger si avvicinava a
Lexington. Infine le scorte accumulate a Camp Dick Robinson non
erano tali da mantenere le forze sudiste concentrate ad attendere il
cauto attacco di Buell, vi erano infatti viveri solo per quattro
giorni. Tutti eccetto Humprey Marshall concordarono sulla necessità
di ritirarsi in Tennessee, pertanto divisi in due colonne i
confederati di Bragg e quelli di Smith iniziarono la marcia verso il
passo di Cumberland. Marshall invece sarebbe tornato per conto
proprio in Virginia Occidentale.
Il presidente Lincoln e il generale Halleck fecero pressioni
affinché Buell inseguisse Bragg in Tennessee Orientale, ma il
generale avverso sin dai primi giorni di comando ad una simile
manovra fece il possibile per evitarla sostenendo invece la
necessità di trasferire l'armata a Nashville in fronte alla quale
presto sarebbe sbucata nuovamente l'armata di Bragg. Il 24 ottobre,
di fronte ai passati insuccessi di Buell e all'attuale fallimento
nell'inseguire i confederati in Kentucky e in Tennessee Orientale,
il generale Halleck istituì formalmente il Dipartimento del
Cumberland. Il generale Buell venne rimpiazzato dal generale William
Starke Rosecrans. Nei primi giorni di novembre le forze di Bragg e
Rosecrans si concentravano nell'area di Nashville per dare inizio ad
una nuova campagna.
La campagna del Kentucky costò cara a Buell che per molti mesi finì
sotto inchiesta. Sebbene nessuna accusa venne formalizzata, il
generale non ottenne più alcun comando ed entro la fine del 1864
diede le sue dimissioni dall'esercito regolare federale terminando
così la sua carriera militare. Sicuramente Buell aveva dimostrato di
non possedere tutte le qualità di un leader ma i suoi difetti erano
pari a quelli di molti altri comandanti federali. In particolare
condivideva con personaggi come McClellan, Rosecrans e Thomas una
lentezza e prudenza cronica, sebbene in superiorità non era disposto
a muovere le sue forze finché ogni dettaglio logistico e strategico
era stato messo a punto. Più volte aveva anche dimostrato troppa
sicurezza quando non aveva minimamente calcolato l'eventualità che
il nemico non agisse come lui aveva immaginato o addirittura
considerando l'avversario come una forza passiva. A sua discolpa va
detto anche che ebbe a disposizione dei comandanti poco
collaborativi che come nel caso di Thomas rasentarono
l'insubordinazione. I generali di cui si poteva fidare erano invece
del tutto incompetenti, basti pensare al caso di Gilbert che subì
pesanti critiche dalla commissione che si occupò di investigare
sulla campagna del Kentucky oltre che dal generale McCook. E di
fatti Perryville fu la prima ed ultima battaglia che lo vide sul
campo come generale dato che nel 1863 il senato rifiutò la sua
nomina a generale riducendolo nuovamente al grado di capitano. A
Buell possiamo certamente criticare l'errore di non aver seguito i
consigli di Thomas a McMinnville per intercettare Bragg a Sparta e
di non aver agito con più aggressività nella ritirata su Louisville
nella fase iniziale della campagna. Durante la battaglia di
Perryville il generale sarebbe in parte scusabile per la sua
iniziale disattenzione all'attacco sudista dovuta a fattori
meteorologici e di salute dato che per colpa dell'insubordinazione
di un soldato gli fu impedito di potersi muovere liberamente a
cavallo sul campo. Tuttavia Buell quel giorno relegato nelle
retrovie fu sorprendentemente insensibile ai rapporti provenienti
dal fronte, rapporti che però vennero anche inviati tardivamente dal
generale McCook forse troppo preso dall'assalto sudista. E tutto ciò
porta a uno degli errori più gravi della campagna, ovvero la
decisione di non attaccare Perryville con le forze di Sheridan,
Mitchell e del II Corpo nel pomeriggio dell'8. Forse se Buell fosse
stato in prima linea, se fosse stato tenuto ben informato dai suoi
comandanti, se si fosse personalmente interessato agli eventi che
accadevano al fronte e se Gilbert fosse stato un ufficiale più
competente i confederati avrebbero rischiato di essere spazzati via
dal Kentucky. Altro errore grave fu la lentezza con cui Thomas e
Buell condussero l'inseguimento dei confederati nei primi istanti
della ritirata mentre la successiva reticenza di Buell a seguire
Bragg verso Knoxville in Tennessee Orientale è scusabile alla luce
delle insormontabili difficoltà logistiche che si sarebbero
presentate per mantenere
una forza della portata dell'Armata dell'Ohio in un territorio del
tutto inospitale, privo di stabili e ampie strade o ferrovie con cui
far affluire i rifornimenti.
Da parte confederata possiamo far ricadere le colpe per il
fallimento della campagna fino al presidente Jefferson Davis. Il
presidente avrebbe dovuto fornire a Bragg, il comandante destinato a
effettuare l'offensiva estivo/autunnale del 1862, una struttura di
comando solida e chiara. Ciò che Davis fornì a Bragg fu la sua
speranza che gli ufficiali di dipartimenti autonomi collaborassero
per il bene della causa. Come abbiamo visto ciò non accadde. La
decisione iniziale di Bragg di spostarsi da Tupelo a Chattanooga fu
senz'altro ottima ma il "sogno del Kentucky" rischiò di far perdere
alla Confederazione la seconda armata principale. Le responsabilità
sono multiple, vanno dall'indiscutibile ricerca di gloria di Kirby
Smith agli erronei rapporti dei leader della cavalleria confederata
che riferirono di uno stato pronto a prendere le armi per la
Confederazione. Se Bragg dimostrò di non saper apprezzare la
geografia dei luoghi in cui si trovava puntando ad attaccare
Louisville rischiando di imbottigliarsi in un angolo del Kentucky o
disponendo a Bardstown le sue truppe su una linea sfavorevole per
tenere sotto controllo i movimenti federali, Kirby Smith dimostrò di
non aver alcun rispetto per la strategia e la tattica studiate in
accademia decidendo più di una volta di allontanarsi dal grosso
delle forze confederate in vani tentativi di sconfiggere piccole
forze federali e ignorando del tutto la vera minaccia: l'armata di
Buell. Oltre alla scarsa collaborazione di Smith e agli errori di
Bragg dobbiamo assolutamente tenere in considerazione le scarse
performance dei due comandanti di corpo dell'Armata del Mississippi,
ovvero Polk e Hardee. Ripetutamente il generale Polk disobbedì agli
ordini di Bragg, insieme ad Hardee gestì male la cavalleria che
aveva a disposizione e troppo spesso non comunicarono con il loro
comandante riferendo in malo modo ciò che avrebbero dovuto segnalare
con la massima attenzione. Considerando questi fatti e i particolari
analizzati in precedenza le decisioni di Bragg di ritirarsi da
Munfordville, recarsi a Frankfort, dare battaglia a Perryville e
infine abbandonare il Kentucky sono in buona parte giustificabili.
Se ci fosse stata più collaborazione tra i più alti ufficiali delle
forze confederate in Kentucky e se la cavalleria fosse stata usata
meglio forse il generale Bragg, commettendo persino i tipici errori
della sua carriera, avrebbe potuto ugualmente ottenere risultati
eccellenti dalla campagna del Kentucky. D'altronde già così i
confederati dell'ovest avevano ottenuto più risultati dell'invasione
compiuta contemporaneamente dal mitico Robert E. Lee in Maryland.
Nonostante a fine campagna l'Armata del Mississippi si ritrovava a
Murfreesboro in Tennessee, Bragg era riuscito a liberare una buona
parte dello stato oltre che l'Alabama Settentrionale, per non
parlare del fatto che l'offensiva aveva rubato l'iniziativa federale
ed evitato una nuova penetrazione nordista in territorio sudista per
molti mesi. Pertanto per ora Bragg avrebbe conservato il comando
dell'esercito che rinforzato definitivamente dagli uomini di Kirby
Smith si riorganizzava con il nome di Armata del Tennessee.
Fonti
Official Records of the War of the Rebellion, Vol. XVI, Part 1 & 2
Thomas L. Connelly. Army of the Heartland. The Army of Tennessee
1861-1862
Kenneth W. Noe, Perryville. This Grand Havoc of Battle
Grady McWhiney, Braxton Bragg and Confederate Defeat Volume 1
Archer Jones & Herman Hattaway, How the North Won. A Military
History of the Civil War
Stanley F. Horn, The Army of Tennessee
Steven E. Woodworth, Jefferson Davis and His Generals. The Failure
of Confederate Command in the West
General Braxton Bragg, C. S. A., Samuel J. Martin
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