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•Kirby Smith e Sterling Price: il piano per invadere il Missouri
Testo di
Claudio Auditore
Pubblicato il 05/10/2013

Questo articolo fa parte di una serie realizzata per coprire l'intero raid di Price in Missouri. Si consiglia pertanto di consultarlo assieme alle altre pagine dedicate alla campagna nella sezione "Le battaglie" del sito web.

Ideazione
All’indomani della battaglia di Jenkins’ Ferry (30 aprile 1864), il generale Kirby-Smith cominciò a considerare di passare all’offensiva, il nemico era stato fermato sia in Louisiana sia in Arkansas ed era in ritirata. Il suo Settore era lontano dai campi battaglia della Virginia e della Georgia, non poteva attraversare il Mississippi con le sue forze, ma intendeva dare comunque il suo personale contributo alla Confederazione. La scelta dell’obiettivo fu quasi obbligata, non si poteva attaccare New Orleans in Louisiana, perché la forte Marina Unionista forniva una formidabile protezione ai difensori, così rivolse il suo pensiero a Nord. Intendeva concentrare il grosso dell’armata in Arkansas, disfarsi del generale Steele comandante federale dell’Arkansas ora rintanato a Little Rock, e invadere il Missouri. Il 19 maggio chiese al Maggiore-Generale Price, comandante confederato della Zona dell’Arkansas, di accumulare vettovaglie e informazioni per la futura offensiva. Price a giugno mandò numerosi agenti in Missouri a raccogliere informazioni, reclutare e fare propaganda; il capitano John Chesnut, uno dei suoi agenti, ebbe l’incarico speciale di prendere contatto con i guerriglieri e ordinare loro di operare contro gli avamposti federali, colpire le pattuglie, tagliare i cavi del telegrafo, bruciare i ponti e strappare i binari. Price contattò i membri dell’OAK (una organizzazione che intendeva formare una Confederazione del Nord-Ovest alleata della Confederazione) che promisero una sollevazione popolare non appena l’esercito confederato fosse entrato in Missouri. Fosse dipeso da Price, l’invasione sarebbe iniziata a giugno, ma Kirby-Smith non dava l’ordine desiderato, in quanto continuava a ricevere richieste di inviare truppe al di là del Mississippi. Appena la pressione venne meno, stabilì l’inizio dell’operazione a metà agosto 1864, fino allora le truppe e gli animali scelti per l’invasione dovevano riposare, inoltre bisognava recuperare abbastanza carri e raccogliere tanto grano necessario al fabbisogno di cibo e foraggio per una grande armata. Price era ansioso di liberare il Missouri e temeva che la lunga attesa avrebbe fatto affluire consistenti rinforzi ai federali, ma soprattutto era preoccupato riguardo al fatto che Kirby-Smith potesse togliergli il comando dell’Arkansas e dell’invasione, aveva perfettamente ragione! L’ex Governatore del Missouri e ora Maggiore-Generale Sterling Price, intendeva comandare personalmente la spedizione, erano almeno due anni che lui ed il governatore confederato del Missouri Reynolds peroravano la causa del Missouri a Richmond, e spingevano affinché l’esercito confederato vi tornasse. Entrambi ritenevano possibile la conquista dello Stato difeso nel 1864 (secondo loro informazioni) solo da miliziani, tra l’altro molte di queste unità erano zeppe di simpatizzanti confederati che in alcuni casi avevano preso il controllo di alcune guarnigioni sopra le quali sventolava ora la bandiera confederata e i soldati indossavano le grigie uniformi. Kirby-Smith aveva altre idee riguardo al comandante da assegnare alla spedizione, non pensava assolutamente al generale-politico, scriveva al Presidente Davis: “Price non è capace di organizzare, disciplinare, ne operare con un’armata, ma il suo nome è un forte elemento di successo nell’avanzata in Missouri,” visto il forte ascendente che l’ex Governatore aveva sulla popolazione. Anche il Governatore Reynolds non voleva Price a capo dell’armata, i loro legami si erano incrinati nel 1863, considerava Price mediocre e inoltre lo sospettava di essere in combutta con l’OAK che in alcuni punti era contrario ai principi della Confederazione. Smith intendeva affidare l’incarico a colui che riteneva il suo migliore sottoposto, il Maggiore-Generale Richard Taylor comandante della Louisiana, questi pur interessato solo al suo Stato, accettò l’incarico e partecipò alla stesura del piano delle operazioni, però dopo il litigio con Smith e i seguenti contrasti, chiese il trasferimento ad est. Il suo sostituto, il generale Buckner non era interessato, anche perché non aveva alcuna esperienza in operazioni di cavalleria.

L’invasione diventa un raid
Nel tempo che il generale Kirby-Smith sceglieva un comandante, gli eventi si evolvevano, il Governatore Reynolds vedendo le truppe inoperose e sapendo la popolazione del Missouri in attesa, il 18 luglio scrisse a Price chiedendogli di compiere un raid minore in attesa della grande offensiva. Price quattro giorni più tardi rispose al Governatore affermativamente, così Reynolds replicò la proposta a Smith. All’inizio di agosto i principali fautori dell’offensiva si riunirono per decidere il da farsi, Smith nel frattempo aveva ricevuto ordine da Richmond di trasferire tutta la fanteria in Louisiana e Arkansas a est del Mississippi allo scopo di creare una diversione in favore delle armate in Alabama e Georgia, questo fatto avrebbe lasciato il generale senza la fanteria necessaria a spazzare le forze di Steele dalla valle dell’Arkansas, fatto che avrebbe aperto la strada al Missouri. Lo stesso generale Lee esortava Davis a rinforzare l’armata di Johnston con truppe dell’Armata di Kirby-Smith, giocoforza il comandante del Transmississippi abbandonò l’idea dell’invasione in favore del raid proposto da Reynolds e Price. Il raid sarebbe stato condotto solo dalla cavalleria, non avendo una valida alternativa e considerando l’ascendente che Price esercitava sui missouriani, decise di affidare a lui il comando, ma gli tolse il distretto dell’Arkansas, affidandolo al “Principe” John Magruder chiamato dal Texas per dirigere la Zona mentre si svolgeva l’incursione. Reynolds come già detto, non era favorevole a Price, c’erano altri comandanti di cavalleria superiori. Fagan era dell’Arkansas e si pensò che i missouriani non avrebbero gradito, c’era Marmaduke, ma egli non era ben visto dagli ufficiali di Price, con il quale non aveva un buon rapporto, e infine Jo Shelby che si era guadagnato fama di miglior cavalleggero del Settore del Trans-Mississippi, ma non aveva il grado necessario, così il 4 agosto 1864, Price fu scelto per comandare il 4° Corpo del Trans-Mississippi, formato da tutta la cavalleria dell’Arkansas. Il raid doveva essere condotto celermente e aveva come obiettivo finale St. Louis, la città garantiva rifornimenti e l’accesso ai numerosi magazzini che colà si trovavano, un’altra cosa che Smith considerava primaria, era quello di reclutare i missouriani. La via da seguire per la ritirata era quella che passava attraverso il Kansas meridionale e poi i Territori Indiani. Smith chiese di arruolare durante il tragitto, tutte le reclute che poteva e recuperare più materiale possibile, infine durante la campagna Price doveva ”evitare scrupolosamente tutti gli atti, di distruzione e devastazione, indiscriminati”. Come detto la velocità per tale impresa era fondamentale, ma il politico Sterling Price, aveva altre idee, intendeva tenere viva la sua autorità sullo Stato, aveva alcune mire quali il controllo della maggior parte del territorio in Missouri, almeno temporaneamente, per effettuare le elezioni del Governatore, voleva disfarsi di Reynolds, tanto quanto Reynolds intendeva disfarsi di colui che riteneva un “buono a nulla”. Inoltre pensava che occupare il Missouri e stabilire un Governo filo confederato avrebbe tolto voti a Lincoln nelle imminenti elezioni. Il piano militare prevedeva di attraversare il fiume Arkansas sotto Little Rock, congiungersi con Shelby che si trovava in Arkansas Settentrionale, ed entrare in Missouri. Come diversione il generale Watie e la sua brigata di Cherokee avrebbero condotto un raid in Kansas insieme ai texani al comando di Gano, il generale indiano compì un raid che culminò nella vittoriosa battaglia di Cabin Creek con un notevole bottino di guerra, ma il comando non riuscì a coordinare bene le due operazioni, perché quando quella di Watie era finita, quella di Price era solo all’inizio. In Arkansas settentrionale l’abile cavalleggero Jo Shelby in seguito alle numerose vittorie nella valle del White River, aveva reclutato 8000 uomini organizzati in 4 brigate due dell’Arkansas e due del Missouri queste, insieme con la sua, costituivano una notevole forza militare. Ora attendeva l’arrivo di Price, quest’ultimo si era mosso con 4000 uomini suddivisi nelle divisioni di Fagan (due discrete brigate di arkansasiani) e Marmaduke che dopo la partenza di Shelby e della sua Brigata di ferro, era rimasto con la sola brigata Clark (una buona unità di Missouriani), il posto nella divisione doveva essere colmato dalla brigata della Louisiana Harrison, ma questa non arrivò in tempo per congiungersi con Price. Smith ordinò a Price di organizzare le truppe una volta riunite in tre divisioni, si scelse di unire truppe inesperte con le unità di veterani, Kirby-Smith ordinò anche che il generale Fagan secondo in ordine di anzianità, avesse la divisione più pesante. Le sue due smilze brigate furono affiancate dalle brigate di McCray e di Dobbin, alla brigata della divisione del generale Marmaduke fu affiancata la brigata Freeman, infine sarebbe stata costituita una divisione per il generale Shelby, la cui brigata, ora al comando del colonnello Shank, fu affiancata la brigata del colonnello Jackman.

Fonti
Official Records of the War of the Rebellion
Albert Castle - General Sterling Price and the Civil war in the west
Robert L. Kerby - Kirby Smith Confederacy, the Trans-Mississippi South, 1863-1865