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•L'Ufficio di Quartiermastro e il Commutation System

L’organismo responsabile della produzione e della distribuzione delle uniformi confederate era l'Ufficio di Quartiermastro che fu istituito per un atto del congresso il 26 Febbraio 1861. Il Dipartimento prevedeva a capo un colonnello, nella figura di quartiermastro-generale, un tenente-colonnello nella figura di assistente-quartiermastro generale, quattro maggiori nella figura di assistente-quartiermastro, e a seconda delle necessità un certo numero di capitani da impiegarsi come assistente-quartiermastro. Questo nucleo di ufficiali era la testa di un immenso meccanismo composto da migliaia di ufficiali e dipendenti, centinaia di magazzini e stabilimenti con diversi milioni di dollari a disposizione. Dovevano sovrintendere alla produzione e alla distribuzione di giacche, cappotti, coperte, calze, scarpe, mutande, pantaloni, camice, tende e molto altro.
Ciò che il primo quartiermastro-generale confederato, il colonnello Abraham C. Myers, dovette fare fu istituire questa immensa macchina dal nulla. A partire dal 6 Settembre 1861 vennero istituiti i primi magazzini/uffici/stabilimenti nella capitale confederata, a Richmond in Virginia. Questa serie di edifici venivano comunemente indicati con il termine depot ma la loro attività non era sempre la stessa: in alcuni depot avveniva una vera e propria produzione con successivo accumulo in magazzini, in altri veniva solamente radunato il materiale necessario alla produzione e in altri ancora si accumulavano  uniformi o altri beni già prodotti e pronti alla consegna. Nel corso degli anni sorsero numerosi depot, tra i più rilevanti citiamo in Georgia quelli delle città di Atlanta, Athens e Columbus, in Alabama a Montgomery, Marion e a Tuscaloosa, in Tennesse a Nashville, in Mississippi a Jackson e ad Enterprise, in Louisiana a Shreveport. In particolare il depot di Atlanta nacque in seguito alla caduta di quello di Nashville e ne continuò l’opera, mentre quello di Athens fu creato in seguito all’invasione del Kentucky per utilizzare i materiali raccolti durante l’invasione. Questi due depot, insieme a quello di Columbus in Georgia, furono i principali fornitori di uniformi dell’Armata del Tennessee mentre ad esempio gli stabilimenti di Richmond rifornirono principalmente l'Armata della Virginia Settentrionale. 
Buona parte della produzione però avveniva tramite contratti con privati. Fin dal 1861 infatti l'ufficio inviò per tutta la Confederazione un vastissimo numero di agenti incaricati di acquistare materiali quale lana e cotone per produrre ogni genere di indumento, ma soprattutto stipulare contratti con fabbriche dislocate in ogni angolo della nazione affinché destinassero la loro produzione a uniformi da consegnare al governo. Myers assegnò la responsabilità di stipulare questi contratti e pagare per conto del governo ai comandanti dei vari depot, questi solitamente dividevano la loro area in distretti di competenza di vari agenti che spesso partecipavano anche ad aste dove si trovavano a competere con altri agenti del governo, magari di depot vicini. 
A giocare un ruolo fondamentale nei rapporti con i produttori privati intervenne poi anche la legge di coscrizione.  L'ufficio di quartiermastro aveva infatti il controllo totale sugli uomini in età di leva e aveva l'autorità di distaccare dal servizio al fronte o esentare gli uomini richiesti per la produzione tessile industriale. I privati ovviamente risentirono sia della chiamata dei volontari che della coscrizione poiché portarono via dagli impianti numerose mani esperte dalle quali dipendevano l'efficienza della produzione e quindi anche i guadagni delle aziende.  Il vantaggio di stipulare contratti con il governo stava nella possibilità di richiedere l'esenzione dalla coscrizione per i propri dipendenti, ma  il dipartimento del quartiermastro di contro imponeva un controllo dei prezzi e dei profitti. Per venire incontro ai privati non era raro che il governo stipulasse contratti per ottenere i 2/3 della produzione di uno stabilimento a prezzi controllati, consentendo al privato di vendere il restante al libero mercato.
Nonostante l'ufficio sotto la direzione di Myers ottenne numerosi contratti e acquistò grandi quantità di materiali, già nell'inverno del 1861 alcune difficoltà dovute alla lenta mobilitazione dello stato e ad alcune rigidità imposte dallo stesso Myers, un uomo estremamente legato alle procedure e alla burocrazia militare, causarono grosse mancanze ai soldati al fronte. Più che a mancare uniformi, materiale o macchinari per produrle vi era una carenza nella capacità amministrativa e distributiva, mancava un grande unico sforzo per produrre e consegnare capillarmente ciò che i soldati necessitavano al fronte.
Per provvedere a questa grave falla il governo ideò il cosiddetto "Commutation System", con il quale gli Stati Confederati si impegnavano a rimborsare 25 dollari ad ogni soldato che si sarebbe dotato per conto proprio di un'uniforme. Praticamente veniva chiesto ai singoli stati e in alcuni casi alle singole unità di provvedere per se stesse in cambio di denaro. La soluzione ebbe solo parzialmente successo e a risentirne furono maggiormente le truppe schierate sul fronte occidentale, anche se qui gli stati della Georgia e del North Carolina che spesero molto denaro e impegno per istituire stabilimenti locali per la produzione di uniformi, coperte e quant'altro destinate esclusivamente alle proprie truppe al fronte ottennero risultati notevoli. Nonostante entro la fine del 1862 l'ufficio del quartiermastro avesse stimato di essere ormai in grado di provvedere alle truppe sudiste, il sistema rimase in uso fino al 1863.
E fu proprio nell'agosto del 1863 che ci fu una svolta in questo vitale dipartimento confederato. Myers aveva attirato su di se ormai troppe critiche per via delle continue difficoltà nel mantenere vestiti adeguatamente i soldati della Confederazione e, non senza pochi problemi, Davis lo rimpiazzò con il generale Alexander R. Lawton. Lawton dette nuovo vigore al dipartimento, la sua prima mossa fu quella di avviare una mobilitazione totale dell'industria tessile confederata. In particolare Lawton insistette su un maggiore controllo da parte del governo sugli stabilimenti privati, sul controllo dei prezzi, sulla scelta e acquisto dei materiali, sul potenziamento dei macchinari e l'espansione degli stabilimenti. Se in Georgia e North Carolina i governi locali erano riusciti a ottenere la maggior parte dei contratti con i privati per fornire uniformi alle proprie truppe, ora gli agenti di Lawton tramite la minaccia della coscrizione, il sequestro dei beni e il controllo dei prezzi erano riusciti a ritagliarsi una parte del mercato e ad aumentare notevolmente la produzione governativa e dei privati che lavoravano per conto del governo.
Paradossalmente mentre la Confederazione si avvicinava alla sua sconfitta, l'ufficio di quartiermastro raggiungeva i suoi successi. Proprio quando il sistema logistico confederato cominciava a crollare sotto il peso dell'usura di quattro anni di uso interrotto ad esempio delle ferrovie, quando le offensive federali minacciavano sempre più gravemente il cuore del sud, proprio in quel momento la Confederazione raggiungeva il picco della sua produttività avvenuta tramite un sistema di mobilitazione totale, di stretto controllo da parte del governo centrale e di un abile sistema di produzione standardizzato.