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•Le ragioni della sconfitta
della Confederazione
Testo a cura di Stefano Di Matteo
Pubblicato il 15/12/2010
In un articolo
pubblicato su Historynet.com, dieci storici, studiosi della Civil
War, forniscono le loro opinioni sul come e perché la causa
confederata, in ultima analisi, terminò con una sconfitta:
"L'arte della
guerra è abbastanza semplice. Trovate dove sia il vostro nemico.
Attaccatelo il più presto possibile. Colpitelo più duramente che
potete e più spesso che potete e mantenetevi in movimento".
Scritta così,
l'arte di vincere le guerre suona abbastanza semplice. E forse era
semplice nella mente di colui che in modo così conciso ha descritto
la complessa arte della guerra: il generale Ulysses S. Grant. Dopo
aver assunto il comando di tutti gli eserciti dell'Unione nel marzo
1864, Grant ha sconfitto la Confederazione in circa un anno.
Ma la guerra civile americana, come ogni guerra, non è stata
semplice. Il Nord e il Sud si impegnarono duramente l'uno contro
l'altro per quattro lunghi anni. Più di mezzo milione di persone
sono state uccise. Le famiglie sono state lacerate, le città
distrutte. E alla fine, il Sud ha perso.
Dalla fine della guerra civile, gli americani hanno sempre discusso
sulle ragioni del crollo della Confederazione. Diverse opinioni sono
apparse in centinaia di libri, ma le numerose opinioni non sono mai
state adeguatamente riassunte e riunite in un unico testo. Così
abbiamo deciso di chiedere a dieci famosi storici della ACW: "Perché
il Sud ha perso la guerra civile?". Di seguito, sono riportate le
loro risposte.
Interviste a cura di Carl Zebrowski
WILLIAM C. DAVIS
Editore della rivista "Civil War Times Illustrated" e autore di
circa trenta libri sulla ACW, tra cui "A Government of Our Own: The
Making of the Confederacy".
Perché il Sud ha perso? Quando viene posta la domanda in questo
modo, sembra di presupporre che il Sud abbia perso la guerra da solo
e che in realtà avrebbe potuto vincere. Una risposta è che il Nord
ha vinto. Il Sud ha perso perché il Nord l'ha surclassato in quasi
ogni aspetto, militarmente parlando.
Nonostante il concetto di lunga data che il Sud avesse tutti i
generali migliori, in realtà aveva solo un buon comandante
dell'esercito, il gen. Lee. Gli altri erano di seconda scelta, nella
migliore delle ipotesi. Il Nord, d'altra parte, ha avuto la fortuna
di portare avanti e coltivare generali come Grant, William T.
Sherman, Philip Sheridan, George H. Thomas, ed altri.
Il Sud è stato surclassato sotto il profilo industriale. Non c'è mai
stata probabilmente qualche possibilità di vincere la guerra senza
il riconoscimento europeo della Confederazione e senza gli aiuti
militari. E possiamo ora vedere in retrospettiva quello che alcuni,
come Jefferson Davis, avevano visto allora, e cioè che non c'era mai
stata una reale speranza di un intervento dell' Europa. Non c'era
mai stato un interesse dell'Inghilterra o della Francia di farsi
coinvolgere in una guerra in Nord America che avrebbe
inevitabilmente provocato loro dei grandi danni, soprattutto al
commercio marittimo dell'Inghilterra.
Industrialmente, il Sud non poteva tenere il passo della produzione
e della manodopera del Nord. Verso la fine della guerra, il Sud
aveva tante armi, ma semplicemente non aveva abbastanza uomini per
utilizzare dette armi.
Non sono d'accordo con le teorie che dicono che il Sud è stato
sconfitto perché aveva perso la sua voglia di vincere. Se ti imbatti
in qualcosa di più forte perdi sempre, non importa quanta forza di
volontà tu possiedi.
Non possiamo dare la colpa ai meridionali perchè durante la guerra
pensavano che avrebbero potuto vincerla quando adesso si può vedere
in retrospettiva che probabilmente non c'è mai stato un momento in
cui essi avrebbero avuto tale possibilità. Le cose più importanti
che i Sudisti non potevano vedere erano la determinazione di Abraham
Lincoln di vincere, e l'incredibile determinazione di continuare la
guerra da parte del popolo del Nord che ha premuto su Lincoln e
sullo stesso conflitto, nonostante i primi due anni di molte ed
inesorabili sconfitte subite dal Nord medesimo. L'unico modo con il
quale il Sud avrebbe potuto vincere sarebbe stato se Lincoln avesse
deciso di perdere. Fintanto che Lincoln era determinato a proseguire
la guerra e fino a quando il Nord era dietro di lui, inevitabilmente
la superiorità di uomini e di risorse avrebbero avuto la meglio.
Il miracolo è che il Sud sia riuscito a durare così a lungo come ha
fatto. Questo è un testamento incredibile che dimostra il coraggio e
lo spirito di sacrificio della gente del Sud-sia dei soldati che dei
civili che li hanno sostenuti- con nient'altro che la distruzione
che si espandeva intorno a loro.
Il Sud ha perso la guerra perché il Nord e Abraham Lincoln erano
determinati a vincere.
ROBERT KRICK
Storico e autore di diversi libri sulla ACW.
Il Sud ha perso perché aveva delle risorse inferiori sotto
l'aspetto del personale militare e delle attrezzature. Questa è una
risposta all'antica. Molte persone saranno in disaccordo con quanto
sopra detto. Ma il rapporto di 21milioni di abitanti rispetto a 7
milioni è decisivo in qualsiasi modo lo si guardi.
Il problema di base è stato rappresentato dai numeri. Fornisci ad
Abraham Lincoln sette milioni di uomini e fornisci a Jefferson Davis
e Robert E. Lee 21 milioni, e vedrai che il riconoscimento europeo
della Confederazione non diventa un problema, la proclamazione di
emancipazione e il suo effetto a catena non contano nulla.
BRIAN POHANKA
Consulente per il settimanale "Civil War Journal" on the Arts and
Entertainment network, consulente storico per il film Gettysburg,
scrittore e ricercatore per il "Time-Life Books'"The Civil War
series, e uno dei fondatori dell' Association for the Preservation
of Civil War Sites.
Il Sud non ha certamente perso per la mancanza di idealismo, o di
dedizione alla sua causa o per convinzioni personali, o di coraggio
e abilità sul campo di battaglia. In queste virtù il soldato
confederato era insuperabile, ed è mia convinzione che non c'era un
esercito migliore nella storia d'America dell'Armata della Virginia
Settentrionale.
Ma naturalmente i fattori che hanno contato per la sconfitta del Sud
sono quelle cose che si sono sempre sentite e con una grande
quantità di valide ragioni: la base industriale del Nord, e le sue
risorse umane, il fatto che il riconoscimento degli Stati esteri è
stata negato alla Confederazione. Nel tempo queste cose avrebbero
contato sul campo di battaglia, certamente a livello più ampio. Il
Nord è stato in grado di portare l'industria e la sua manodopera ad
un livello tale che, alla fine, attraverso il puro vantaggio
numerico e dei materiali, esso ha guadagnato e mantenuto il
sopravvento.
In questo modo, si entra nel senso veramente tragico della Lost
Cause, perché quegli uomini sapevano che la loro causa era persa,
sapevano che non c'era davvero nessun modo con il quale avrebbero
potuto vincere, eppure hanno combattuto con coraggio ed enorme
dedizione. E questo è, credo, una delle ragioni per cui la guerra
civile è stato un momento così toccante e anche straziante. Anche se
non siete d'accordo con la Confederazione o con la giustezza della
sua causa, non c'è comunque un modo con il quale si può mettere in
discussione l'idealismo, il coraggio, la dedizione, la devozione dei
suoi soldati, che hanno creduto per ciò che stavano combattendo e
per quello che ritenevano giusto. Anche in quei momenti, ufficiali
dell'Unione quali Joshua Chamberlain, il quale ha fatto tutto quello
che poteva per sconfiggere la Confederazione, non poteva fare a meno
di ammirare la dedizione di quei soldati.
NOAH ANDRE
TRUDEAU
Autore di "Out of the Storm: The End of the Civil War (April-June
1865)".
Uno dei motivi principali per cui il Sud ha perduto (e questo può
sembrare insolito, perché va contro il sentire comune) è che il Sud
non aveva il senso morale che il Nord possedeva in questo conflitto.
Robert Kirby nel suo libro "Florida's Edward Kirby Smith and the
Trans-Mississippi" suggerisce che il morale del Sud cominciò a
disintegrarsi nel Trans-Mississippi nel 1862.
Il Nord aveva un messaggio molto semplice che lo accumunava, e il
messaggio era che l'Unione, l'idea di Unione, era importante, e
probabilmente dopo il 1863 si potrebbe aggiungere la crociata contro
la schiavitù.
Poni la domanda: "Qual è stato il motivo della lotta per il Sud?:
Era il modo di vita meridionale che stavano cercando di proteggere"
e vedrete che i meridionali in Arkansas davano una risposta di
contenuti molto diversi da quelli dei meridionali in Georgia o in
Virginia. Come la guerra continuava, il dialogo si faceva sempre più
confuso. Il governatore di Stato, come Joe Brown in Georgia,
individuava le esigenze della Georgia come fondamentali, così da
trattenere le risorse che servivano alla Confederazione solo per
proteggere l'infrastruttura di base dello stato della Georgia
rispetto alle esigenze della Confederazione medesima. Al Nord
esisteva certamente il dialogo e il dibattito sugli obiettivi della
guerra, ma il concetto di Unione non è mai stato realmente parte di
tale discussione. Preservare l'Unione è stata sempre la costante
durante la guerra civile.
Quindi, una ragione fondamentale perchè il Sud ha perso è che col
passare del tempo, e la guerra diventava gravosa, i Sudisti
cominciarono a perdere la fede nella causa perché in realtà essa non
arrivava direttamente a loro.
JAMES M.
MCPHERSON
Professore di storia alla Princeton University e autore di
numerosi libri sulla Civil War, vincitore del Pulitzer Prize per il
libro "Battle Cry of Freedom".
Gli storici hanno offerto diverse spiegazioni per la sconfitta della
Confederazione nella Guerra Civile.
In primo luogo, il Nord aveva una superiorità numerica e di risorse,
ma detta superiorità non ha portato alla vittoria dell'Impero
britannico nella guerra contro le colonie americane che stavano
combattendo per la loro indipendenza nel 1776, essa non ha portato
la vittoria degli Stati Uniti nella guerra contro il Vietnam del
Nord nel 1960 e '70. Anche se la superiorità del Nord per numero e
risorse è stata una condizione necessaria per la vittoria
dell'Unione, essa non è una spiegazione sufficiente per questa
vittoria. Né le divisioni interne alla confederazione sono
spiegazioni sufficienti per la sua sconfitta, perché il Nord ha
sofferto di profonde divisioni interne tra coloro che sostenevano
una guerra per l'abolizione della schiavitù e coloro che erano
contrari, tra repubblicani e democratici, tra unionisti e
Copperheads. E, infatti, il Nord probabilmente soffriva di maggiore
disunione interna rispetto alla Confederazione.
La superiore leadership è una possibile spiegazione per la vittoria
dell'Unione. Abraham Lincoln era probabilmente un "War President"
migliore di Jefferson Davis e certamente egli ha offerto una
spiegazione migliore al suo popolo dei motivi per i quali si stava
combattendo, rispetto a quella che Davis era in grado di offrire.
Entro la seconda metà della guerra, la leadership militare del Nord
aveva sviluppato una strategia coerente per ottenere la vittoria che
ha comportato la distruzione degli eserciti confederati, ed è andata
a distruggere le risorse che servivano alla Confederazione per fare
la guerra, compresa la risorsa della schiavitù che rappresentava la
forza lavoro del Mezzogiorno. Nel momento in cui Grant è diventato
generale in capo e con l'ausilio dei suoi subordinati Sherman e
Sheridan, il Nord ha messo in atto una strategia che alla fine ha
completamente distrutto la capacità della Confederazione di portare
avanti la guerra. Tale combinazione di condotta strategica, sia a
livello politico con Lincoln che a livello militare con Grant,
Sherman e Sheridan, è quella che, alla fine, spiega la vittoria del
Nord.
GARY
GALLAGHER
Professore di storia alla Pennsylvania State University e autore,
coautore o editore di numerosi libri sulla ACW
La causa principale del fallimento della Confederazione è stato il
fatto che gli eserciti del Sud non hanno ottenuto abbastanza
vittorie sul campo soprattutto di seguito, tali da sostenere il
morale confederato dietro le linee e tali da deprimere il morale
dell'Unione dietro le linee. Alla fine c'è stato un declino della
volontà di resistere da parte della gente del sud, ma che era legato
direttamente alla performance degli eserciti confederati sul campo
di battaglia; più di una volta sembrava di essere sul punto di
mettere insieme abbastanza successi da rendere la gente del Nord non
disposta a pagare il prezzo necessario per soggiogare la
Confederazione.
La ragione principale per cui i Confederati non hanno ottenuto più
successi sul campo di battaglia è che hanno avuto un solo comandante
dell'esercito davvero di talento, e che, naturalmente, era Robert E.
Lee. Non c'è mai stato un comandante in Occidente che era
completamente in grado di comandare un esercito, e io includo Joseph
E. Johnston e Albert Sidney Johnston e Braxton Bragg ed altri. La
successione quasi ininterrotta di fallimenti in Occidente ha
depresso il morale confederato. I successi in Oriente di Lee sono
stati in grado di compensare i fallimenti in Occidente per buona
parte della guerra, ma alla fine c'erano troppo cattive notizie che
venivano dai campi di battaglia. E dette cattive notizie si sono
sommate ai progressi delle truppe dell'Unione nel Sud, la
distruzione delle infrastrutture confederate, i problemi
dell'economia che hanno comportato disagi su tante persone; tutti
questi aspetti si sono riuniti per portare la sconfitta confederata.
RICHARD
MCMURRY
Storico ed autore di "Two Great Rebel Armies", che analizza la
sconfitta della Confederazione.
Se dovessi dire il perchè della sconfitta del Sud con una sola
frase, avrei dovuto rispondere che è stato a causa di pessimi
comandanti militari: Albert Sidney Johnston, PGT Beauregard, Braxton
Bragg, John C. Pemberton, Joseph E. Johnston e John Bell Hood (e se
si desidera andare più giù nella struttura di comando, Leonidas Polk,
William J. Hardee, e Joseph Wheeler).
Generali come Polk e Hardee hanno cercato deliberatamente di minare
il loro comandante generale Braxton Bragg. Wheeler è stato un
generale subordinato che in almeno due occasioni, nell'autunno del
1863 e l'autunno del 1864, è andato fuori dalle righe, quando
avrebbe dovuto obbedire agli ordini dati dal suo comandante
dell'esercito. Beauregard e Joe Johnston sono stati due generali che
erano riluttanti a collaborare con il loro governo. Hood e Bragg
sono stati due generali che in fondo erano incompetenti come
comandanti dell'esercito. E Albert Sidney Johnston era un generale
che ha subito una sorta di crisi di fiducia dopo Fort Donelson.
Permettetemi di sottolineare che i generali sopra indicati sono
stati in Occidente. Qualsiasi spiegazione che non tiene conto del
teatro dell'Occidente è irrilevante per la tua domanda. La guerra fu
persa dai confederati in Occidente e vinta dai Federali in
Occidente. Io non vedo come si potrebbe mettere in dubbio tutto ciò.
Nel teatro cruciale della guerra, la Confederazione non ha avuto un
comandante generale competente.
MARK GRIMSLEY
Professore di storia presso la Ohio State University e autore del
libro "Hard Hand of War".
Ci sono due domande interessanti. Una è: Perché il Sud non riuscì a
guadagnare o mantenere la propria indipendenza? L'altra è: Perché il
Sud non solo ha perso nel suo tentativo di ottenere l'indipendenza,
ma ha perso anche nel suo tentativo di influenzare le possibili
condizioni per la riunificazione?
La risposta alla seconda domanda sembra comportare una combinazione
di due aspetti. In primo luogo, la cultura politica del Sud ha reso
difficile quanto sopra per le tante persone (comprese quelle in
posizioni di leadership nella Confederazione) che volevano una
soluzione negoziata in quanto essi non sono stati in grado di far
sentire la loro volontà. Jefferson Davis ha insistito solo per avere
una pace a condizione di ottenere l'indipendenza. In un vero e
proprio dibattito tra due partiti, Davis avrebbe potuto essere
spinto a fare un compromesso, o il Congresso avrebbe potuto fare
qualcosa. L'altra parte della risposta è che, mentre i comandanti
Confederati -Beauregard, Lee, Joe Johnston-stavano cercando di
ottimizzare la loro posizione militare in modo da influenzare ogni
tipo di negoziati di pace e dare al Nord un incentivo per consentire
al Sud di rientrare nell'Unione su condizioni paritarie, gli errori
militari nel tardo inverno e all'inizio della primavera del 1865
hanno affondato la posizione militare confederata in Virginia e
nelle Caroline. Questo crollo ha minato ogni possibilità affinchè il
governo confederato potesse eventualmente perseguire una soluzione
negoziata.
HERMAN
HATTAWAY
Professore di storia all' University of Missouri, e coautore di "
Why the South Lost the Civil War".
I miei collaboratori ed io, nel nostro libro "Why the South Lost the
Civil War", poniamo la teoria che il Sud ha perso la guerra civile
perché non aveva a sufficienza molta voglia di vincere. La sconfitta
è stata, in ultima analisi, la causa di una perdita di volontà
collettiva. Ma in altre discussioni con vari gruppi di lavoro ho
imparato, e sono stato indotto ad ammettere che, se il popolo del
Sud avesse avuto un sufficiente grado di volontà di vincere la
guerra, avrebbe dovuto essere un popolo diverso da quello che era. E
così, in questo senso, la vittoria per il Sud è stata alla fine una
cosa impossibile.
Ora, certamente il corso della guerra, gli eventi militari, avevano
molto a che fare con la perdita di volontà. I meridionali speravano
di ottenere spettacolari vittorie sul suolo del Nord, ma non le
ottennero. Speravano che essi sarebbero stati in grado di esaurire
la volontà di combattere del popolo del Nord, e non l'ottennero. E
io non so se tutte le persone del sud avessero una grande speranza
che Abraham Lincoln non sarebbe stato rieletto, ma certamente i
leader più importanti del Sud l'avevano, e questa era la loro grande
speranza e grande strategia verso la fine della guerra.
Per quanto riguarda i punti di svolta di carattere militare,
certamente non credo che Gettysburg e Vicksburg abbiano dettato
l'inevitabile risultato della guerra. Nel libro "Why the South Lost"
scriviamo che c'era davvero ancora una speranza per il Sud fino a
marzo del 1865, ma in realtà credo che l'esito della guerra divenne
inevitabile nel novembre 1864 con la rielezione di Lincoln, e
attraverso la determinazione assoluta di condurre la guerra tramite
l'utilizzo di US Grant da parte di Lincoln. Grant era certamente
l'uomo che ha fornito la necessaria leadership di cui il Nord aveva
bisogno.
EDWIN C.
BEARSS
Presidente del National Park Service e autore di diversi libri
sulla guerra civile.
Il Sud ha perso la guerra civile a causa di una serie di fattori. In
primo luogo, era intrinsecamente debole nei diversi elementi
essenziali che servivano ad ottenere una vittoria militare rispetto
al nord. Il Nord aveva una popolazione di oltre ventidue milioni di
persone rispetto al Sud con nove milioni e mezzo, di cui tre milioni
e mezzo erano schiavi. Mentre gli schiavi potevano essere usati per
sostenere lo sforzo bellico attraverso il lavoro nelle piantagioni e
nelle industrie e come addetti ai servizi dell'esercito, essi non
sono stati utilizzati come una forza di combattimento in guerra a
qualsiasi misura.
Quindi, se il Sud poteva vincere, doveva vincere tramite una guerra
breve, colpendo rapidamente-in linguaggio moderno- con una strategia
offensiva di guerra lampo. Ma i Confederati avevano stabilito i loro
obiettivi militari, quali la lotta in difesa della loro patria. Nel
1861, quando l'entusiasmo era già alto nel Sud, esso non aveva i
mezzi per dare seguito alle sue prime vittorie, come First Manassas
in Oriente e Wilson's Creek e Lexington in Occidente.
Malgrado l'incapacità del Sud di capitalizzare i suoi successi nel
1861, esso è andato vicino ad invertire la marea che gli correva
contro a partire da febbraio 1862. Nel periodo compreso tra la
quarta settimana del mese di giugno del 1862 e gli ultimi giorni di
settembre e i primi giorni di ottobre, il Sud ha fatto invertire la
tendenza, andando in avanti su un ampio fronte della Tidewater della
Virginia al territorio delle pianure indiane. E all'estero, gli
inglesi si apprestavano ad offrirsi di mediare il conflitto e a
riconoscere la Confederazione che il Nord non accettava. Ma con
l'inizio ad Antietam e la fine a Perryville, con tutti questi
rovesci, l'acqua alta a favore dei Confederati era passata.
Nel 1864, con l'approssimarsi delle elezioni presidenziali nel Nord,
i Confederati ebbero un'altra opportunità di vincere la guerra. Se
gli eserciti confederati in Virginia, Georgia, e sulla costa del
Golfo avessero resistito e con successo al Nord e alla guerra di
logoramento inaugurata dal generale Grant (con le sue perdite
particolarmente elevate in Virginia), c'era una buona probabilità,
come riconosciuto dallo stesso Presidente Lincoln in estate, che la
sua amministrazione venisse sconfitta in novembre. Ma il successo
dell'ammiraglio David G. Farragut a Mobile Bay, la cattura di
Atlanta nel mese di settembre ad opera del generale Sherman, e il
favoloso successo segnato dal generale Sheridan, a scapito del
generale Jubal A. Early a Cedar Creek, in Virginia il 19 ottobre,
hanno mandato in frantumi questa speranza, e Lincoln è stato
rieletto trionfalmente. Con la rielezione di Lincoln, la strada per
sconfiggere il Sud si è fatta più corta.
Commento di Carl Zebrowski
editore associato della rivista "Civil War Times Illustrated":
A giudicare da queste risposte, mi sembra chiaro che il Sud avrebbe
potuto vincere la guerra. . . . . . se. Se avesse avuto uomini
migliori e più attrezzati, guidati da generali più capaci e un
presidente saggio. Se avesse posseduto uno scopo più unitario e
fosse stato più aggressivo. Se avesse avuto di fronte un avversario
diverso.
L'ultima condizione non deve essere sottovalutata. Verso la fine
della guerra, Lincoln e il suo potente esercito sono stati
particolarmente abili a condurre il conflitto, secondo la semplice
strategia di Grant. Come lo storico William C. Davis ha brevemente
scritto, "the North won it."
Considerazioni
finali
Stefano Di Matteo
Come abbiamo visto, le opinioni degli storici sopra indicati sono
abbastanza variegate, segno questo che negli Usa continuano ad
esserci- e secondo me ci saranno sempre- opinioni contrastanti sul
perché la Confederazione ha perso, come esistono opinioni
contrastanti anche nei confronti di altri temi scottanti della ACW.
Alcuni storici appaiono come dei nostalgici della “Lost Cause”
quando affermano che la causa della Confederazione era già persa in
partenza. Altri si soffermano sui numeri e sulla potenza industriale
dell’Unione, fattori superiori a quelli posseduti dalla
Confederazione; altri evidenziano le carenze del presidente Davis.
Gli storici cd. revisionisti imputano la sconfitta del Sud alla
mancanza di volontà collettiva di combattere da parte del popolo
meridionale e alle profonde divisioni esistenti tra gli Stati
Sudisti. Tesi che appare troppo oltranzista che forse al limite può
essere riferita allo stato d'animo dei civili Sudisti nell'ultimo
periodo di guerra. Per quanti riguarda i giudizi espressi dai
predetti storici sulla leadership di Davis in confronto alla
leadership esercitata da Lincoln, bisogna, a mio avviso, tener
presente, per un sereno confronto tra i due presidenti, gli aspetti
che seguono: Lincoln, nonostante gli attacchi e le critiche mosse
dai radicali da una parte e i moderati dall’altra, poté godere del
sostegno del partito Repubblicano che, volente o nolente, si dovette
stringere nei momenti critici intorno al presidente e sostenerlo
nelle sue scelte effettuate; Davis invece quando la guerra si mise
male per il Sud, venne attaccato dai suoi avversari politici e non
poté avere nel Congresso CSA, una maggioranza stabile che lo
sostenesse, considerato che nella Confederazione non si formarono
partiti organizzati, ma operarono gruppi di potere legati ad
interessi locali. Davis dovette affrontare in troppo poco tempo
problemi immani che potrebbero essere condensati in due soli: far
nascere una nuova nazione e condurre una guerra civile.
Le motivazioni, a mio avviso, condivisibili sono quelle poste dagli
storici Richard McMurry, Gary W. Gallagher e James M.McPherson e
riguardano l’aspetto militare della guerra: si pone il fatto che
l’unico generale Conf. d’Armata davvero di talento è stato il gen.
Lee; viene sfatato il luogo comune che i generali Conf., ad
eccezione di Lee, fossero i migliori ; si evidenziano i disastri
militari compiuti dai Confederati in Occidente dove operarono
pessimi Comandanti; il fatto che fino alla presa di Atlanta e la
rielezione alla presidenza di Lincoln, le sorti della guerra
rimasero incerte. E infine la tesi di McPherson, a mio avviso la
migliore opzione in merito, il quale ha evidenziato che la strategia
militare posta in essere dall’Unione, con il binomio Lincoln- Grant,
ha portato l’Unione alla vittoria.
Infatti, ci si è chiesti come mai dopo i trionfi e le vittorie
riportate dalla Confederazione nei primi due anni di guerra, alla
fine il Nord riuscì a prevalere.
Per una migliore comprensione dei fatti, bisogna tener presente la
costante mobilitazione delle capacità del Nord a livello industriale
e tecnologico, infinitamente superiore a quelle del Sud. Al
contrario, si è assistita ad una costante erosione delle capacità
economiche del meridione, oltre alla carenza alimentare di cui
soffrì la Confederazione nell'ultimo periodo di guerra.
Le conseguenze della superiorità economica e industriale del Nord si
cominciarono a sentire dopo i primi due anni di guerra. Ci volle del
tempo per mettere in moto quella gigantesca macchina industriale che
mise in atto il Nord, ai fini bellici, fatta di appalti e di
commesse militari. La superiorità del Nord si sentì sia a livello di
equipaggiamento e di vestiario dei soldati (anche se in questo sito
si è ampiamente dimostrato che il soldato Confederato non era
malmesso come una certa tradizione storiografica e cinematografica
lo ha voluto raffigurare) nonchè per la superiorità della rete
ferroviaria Nordista che costituiva un elemento fondamentale e
importante per la conduzione di una guerra moderna. Invece, le reti
ferroviarie Sudiste, nel corso della guerra, andarono mano a mano a
deteriorarsi, e presto finirono fuori uso a causa anche delle
devastazioni fatte dall'esercito del Nord.
Altro fattore che ha influito è stato il grande afflusso di uomini
nell'esercito dell'Unione, sui quali il Nord potè fare affidamento
in modo costante, comprensivo di un grande numero di uomini
proveniente dai vari flussi migratori, oltre all'apporto di truppe
di colore. La Confederazione non potè contare su questo flusso
migratorio e nè dell'apporto dei neri, per i quali il Sud decise
l'arruolamento quando la causa della Confederazione era già persa.
Detto questo, va precisato che gli uomini e i mezzi, al fine di
ottenere risultati, i primi devono essere ben guidati, i secondi
devono essere usati in modo efficace. D'altronde, non sono gli
equipaggiamenti, e nemmeno i treni che combattono le guerre, bensì
gli uomini; ma gli uomini poco o tanti che siano, sono bravi in
battaglia se sono ben guidati dai comandanti militari, che, a loro
volta, devono avere un rapporto fiduciario con i loro leader
politici. Quanto ho appena detto è quello che è avvenuto nel Nord e
che gli ha permesso di vincere la guerra. E a questo proposito dice
bene lo storico McPherson quando cita l'esempio della superiorità
dei Britannici durante la guerra d'Indipendenza che però non si è
dimostrata sufficiente per vincere la guerra contro le Colonie
Americane. L'Unione ha avuto uomini e mezzi guidati da grandi
comandanti come Grant e un politico come Lincoln. Il Nord, dopo
alterne vicende, riuscì a trovare generali capaci. Come ha
evidenziato McPherson, la leadership Nordista composta da un
Presidente come Lincoln e da generali come Grant e Sherman ottenne
ottimi risultati e la conduzione strategica della guerra da parte
del Nord risultò migliore rispetto a quella del Sud. La classe
politica Nordista-salvo eccezioni-risultò più compatta rispetto a
quella del Sud.
Forse ha ragione lo storico William C. Davis quando scrive che il
motivo per cui il Nord vinse la guerra è perchè -detto in modo
semplice-alla fine, il Nord riuscì a sconfiggere il Sud. Grant e
Lincoln trovarono un perfetto accordo sulla strategia bellica da
mettere in atto, oltre a raggiungere uno straordinario livello di
reciproca simpatia tra loro. Questa sinergia tra comandanti militari
e potere politico, il Nord non l'ha trovata subito, per questo la
guerra è durata così a lungo.
Concludo dicendo che il dibattito sull’argomento credo che sia
ancora aperto e le diverse interpretazioni degli storici americani
dimostrano l'esistenza negli USA di una forte passione sul
significato che ha assunto, e assume ancor oggi, la guerra civile.
L’importante è che si sgombri la strada dalle credenze popolari che
sono dure a morire e dai luoghi comuni. Anzi, in occasione del
prossimo 150° anniversario dell'inizio della guerra civile, io mi
auguro che detto anniversario sia un'occasione per gli Americani di
ristudiare il loro passato e se mai, specialmente per gli storici e
i commentatori, sia una spinta ulteriore ad approfondire le
questioni poste allora dalla guerra, senza mostrare risentimento per
alcuno. Altrimenti, si perderebbe una magnifica opportunità e le
rievocazioni programmate non acquisterebbero quel significato che
invece dovrebbero rappresentare per tutti. Tutto questo naturalmente
in uno spirito dialettico e nel rispetto del contraddittorio che
però non diano motivo di ripresa di scontri a livello politico che
non farebbero certo bene alla nazione americana.
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