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•Il contributo dell’Inghilterra e le Peter Tait Jacket

Introduzione
Le importazioni dall’Inghilterra furono vitali per la Confederazione, senza il contributo di questi numerosi beni arrivati in America grazie alle navi dei violatori di blocco l’Esercito Confederato avrebbe avuto serie difficoltà a combattere per 4 anni. Il contributo in armi, munizioni, vestiti, cibo ed equipaggiamenti vari divenne inoltre particolarmente indispensabile alla fine del conflitto e nonostante il blocco navale si fece più forte negli ultimi anni, fu proprio in questo periodo che le maggiori quantità di materiale giunsero nella Confederazione dall’Inghilterra. Il blocco fu un grosso ostacolo al commercio con l’Europa, ma fu la presa da parte dei nordisti dei principali porti confederati che determinò l’impossibilità di continuare le importazioni negli ultimi mesi di guerra. Inoltre non solo il governo centrale confederato si impegnò nel commercio con l’Inghilterra, ma anche alcuni singoli stati sudisti come la Virginia, North Carolina, South Carolina, Georgia, Alabama e Texas stipularono contratti ed accordi con l’Inghilterra per la fornitura di vari beni come armi, munizioni, cibo, vestiario ed equipaggiamenti di ogni genere.
Dal punto di vista uniformologico, un rapido sguardo agli Official Records rivela come tra il febbraio 1861 e il febbraio 1863 la Confederazione sia stata in grado di comprare dall’Inghilterra ben 34.655 zaini, 74.006 paia di stivali, 62.025 coperte, 78.520 yard di tessuto, 17.894 yard di flanella, 8.675 cappotti, 8.250 paia di pantaloni, 170.024 paia di calzini, 6.703 camicie e molti altri beni. Tra il novembre 1863 e il dicembre 1864 furono ricevute dall’Inghilterra altre 545.000 paia di stivali e scarpe, 316.000 coperte, 62 balle di camicie, 20 balle di calzini, 48 balle di tessuti, 47 balle di flanella e 7 balle di lana. Solo il North Carolina con i suoi contratti fu in grado di farsi spedire tra le altre cose ad esempio 250.000 paia di scarpe, 50.000 coperte, tessuto per 250.000 uniformi, 12.000 cappotti e 37.092 paia di calzini.

Peter Tait, la sua compagnia e le shell jacket
Di particolare interesse è il contributo che Peter Tait con la sua compagnia di Limerick, in Irlanda, diede alla causa confederata. Peter Tait creò uno stabilimento per la produzione in massa di vestiario negli anni ’50 del 1800, divenendo un importante fornitore di pantaloni e giacche per l’esercito Britannico. A partire dalla fine del 1863 la compagnia Europea venne contattata dapprima dal governo confederato e successivamente da alcuni stati del Sud, con lo scopo di ottenere tra le altre cose (tra cui scarpe, coperte, cappotti, cappelli, pantaloni, ecc) delle giacche preconfezionate e pronte per essere distribuite alle truppe. Si trattava di quelle che oggi vengono chiamate Peter Tait Jacket.
Il primo contatto fu stabilito dal governo sudista alla fine del 1863, che stipulò un contratto con Tait il quale si impegnava a fornire a partire dal gennaio 1864 alcuni beni tra cui 50.000 giacche. Qualche altro migliaio di giacche venne ordinato con un contratto stretto tra lo stato dell’Alabama e Tait. Ma come si presentavano queste giacche? Esse erano delle tuniche dell’esercito inglese senza la parte inferiore, quindi delle shell jacket che risultavano più affusolate. Il corpo della giacca era costituito da cinque pezzi di tessuto più due per ogni manica, sul petto vi era una fila di 8 bottoni più altri due sulle spalline se presenti. I bottoni utilizzati sulle Peter Tait Jacket erano di ottone e recavano l’iniziale in carattere corsivo dell’arma per cui la giacca era destinata, quindi I per la fanteria e A per l’artiglieria. Le uniche varianti che differenziavano queste giacche, tutte realizzate in kersey grigio/blu, era la presenza o no delle spalline, delle profilature e del rivestimento del colletto. Quindi vi erano Peter Tait Jacket interamente grigie/blu, alcune invece avevano colletto e spalline (se presenti) profilate di blu o rosso, oppure il colletto interamente rosso o blu. Altre caratteristiche comuni a tutte queste giacche era l’assenza della cucitura centrale della schiena, la presenza di un taschino interno sulla sinistra all’altezza del petto e la doppia cucitura verticale realizzata a macchina con filo bianco affianco ai bottoni. A quanto pare alcune di queste giacche destinate all’artiglieria e con profilature o colletto rosso, oppure realizzate erroneamente per la fanteria con il colore distintivo rosso (che nell’esercito inglese era il colore della fanteria) furono distribuite invece alla fanteria confederata.
L’utilizzo delle Peter Tait Jacket fu comunque limitato perché comparvero nella Confederazione a partire dal 1864 e quindi negli ultimi mesi della guerra. Furono prevalentemente usate dall’Armata della Virginia Settentrionale nelle sue ultime campagne e da qualche unità operante nelle Caroline. Si stima che in tutto siano state importate tra le 48.000 e le 86.200 Peter Tait Jacket.

                   
  La Peter Tait Jacket del soldato Hugh L. Duncan                    La Peter Tait Jacket del soldato Benjamin S. Pendleton
39th Georgia Infantry                                                                                 2nd Virginia Infantry
                            Image from Echoes of Glory                                                                      Image from Echoes of Glory