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•L'uniforme, l'equipaggiamento e le armi degli ufficiali della Confederazione
Testo di Matteo Fontana
Pubblicato il 09/11/2013

Introduzione
Questo articolo sostituisce la precedente versione provvisoria e incompleta pubblicata tra il 2008 e il 2009. L'obbiettivo è fornire una rapida ma completa panoramica dell'uniforme e dell'equipaggiamento di un ufficiale sudista durante la guerra civile americana. A differenza di quanto si possa comunemente ipotizzare l'uniforme di un ufficiale confederato era strettamente regolamentata quanto quella di un ufficiale federale e come la sua controparte settentrionale, anche il graduato sudista doveva procurarsi a sua spesa ogni singolo elemento della propria dotazione.
Lo scopo di questo articolo non è addentrarsi nelle numerosissime varianti statali o personali dell'uniforme di un ufficiale sudista ma cercare piuttosto di mostrare quello che era l'aspetto di un comune ufficiale confederato attraverso quello che era prescritto dal regolamento e quelle che erano le variazioni più comuni e accettate, seguendo le revisioni del regolamento e le eccezioni che diversi Ordini Generali consentirono nel corso della guerra. Per fornire un'immagine il più autentica possibile dell'aspetto di un ufficiale sudista, l'articolo è corredato solamente da foto dell'epoca e di oggetti originali.

Gli ufficiali dell'esercito sudista
Prima di iniziare a parlare di uniformi è necessario chiarire chi fossero e come erano suddivisi gli ufficiali dell'esercito della Confederazione durante la guerra civile:
-Ufficiali Generali (Generals Officers): erano quegli ufficiali con i rispettivi gradi di generale, tenente-generale, maggior-generale e brigadier-generale;
-Ufficiali Superiori (Field Officers): erano quegli ufficiali con i rispettivi gradi di colonnello, tenente-colonnello e maggiore;
-Ufficiali di Compagnia (Company Officers): erano quegli ufficiali con i rispettivi gradi di capitano, tenente e sottotenente.
Tutti questi ufficiali erano dispersi nelle tre armi che costituivano l'Esercito degli Stati Confederati: fanteria, cavalleria e artiglieria. Gli ufficiali, qualsiasi grado avessero, potevano essere ulteriormente distinti in ufficiali di linea e ufficiali di staff. Quelli di linea erano tutti coloro che avevano un comando sul campo e che guidavano unità in battaglia, quelli di staff erano ufficiali che assistevano un superiore sia al fronte che nelle retrovie, oppure che ricoprivano incarichi definiti "di staff" ovvero i chirurghi, gli ufficiali pagatori, i quartiermastri, gli ingegneri e molti altri. Formalmente un ufficiale di staff era sempre subordinato rispetto ad uno di linea, indipendentemente dal grado che ricoprisse.

L'origine e le principali modifiche alla divisa dell'ufficiale confederato
Se per le uniformi e gli equipaggiamenti dell'esercito federale si fa riferimento a dei modelli e dei sistemi già in uso, per quanto riguarda l'esercito della Confederazione si dovette creare una divisa dal nulla e pertanto è necessario soffermarsi per indagare sulle origini e sulle modifiche che la legge apportò nel corso della guerra.
Mentre l'Esercito Provvisorio degli Stati Confederati venne creato il 28 febbraio 1861 e l'Esercito Regolare il 6 marzo 1861, l'uniforme per le truppe della nuova nazione non venne ufficialmente pubblicata che diversi mesi dopo. Nel maggio del 1861, probabilmente più per una fuga di notizie che per una precisa volontà del governo, cominciò a circolare su tutti i giornali del sud un articolo nel quale veniva svelata l'uniforme ufficiale delle forze sudiste. In realtà questa uniforme nasceva da alcune rivelazioni fatte da un certo E. Cain, noto sarto militare di New Orleans, che era stato invitato nella capitale confederata di Montgomery per discutere sul disegno delle nuove divise. Non sappiamo se quanto Cain rivelò ai giornali fossero le sue proposte, un primo regolamento abbozzato dalle autorità sudiste o un mix di proposte sue e di altri personaggi. Ad ogni modo queste voci presero a circolare divenendo conosciute come l'uniforme confederata ideata da Cain. Nonostante si trattasse di direttive errate, non confermate e in alcuni casi letteralmente inventate probabilmente da Cain stesso, esse influenzarono la creazione delle prime uniformi da ufficiale confederato. Se il punto relativo all'uniforme di un generale e degli ufficiali del relativo staff, che doveva essere di tessuto blu scuro, venne bollata come assurda dalle autorità sudiste, il sistema per indicare il grado di un ufficiale invece entrò in uso in diversi casi e sembrerebbe che sia stato preso seriamente in considerazione dalle autorità. Secondo gli articoli di giornale il grado doveva essere applicato sul colletto della giacca e consisteva nel caso di un generale in tre stelle grandi, per un colonnello due stelle grandi; per un tenente-colonnello una stella grande; per un maggiore una stella piccola e una barra orizzontale; per un capitano tre stelle piccole; per un tenente due stelle piccole e per un sottotenente una sola stella piccola. A tal proposito si veda l'articolo "Gradi della giacca degli ufficiali confederati nel 1861 – 1862".
Anche se queste voci così come anche le direttive statali continuarono ad influenzare la realizzazione di uniformi da ufficiale per diversi mesi, formalmente non esistette nessuna divisa confederata fino al 6 giugno 1861. In questa data l'Ordine Generale N.9 giunse a fare un po' di chiarezza stabilendo finalmente l'uniforme ufficiale per l'Esercito degli Stati Confederati d'America. Quanto prescritto venne poi inserito nel Regolamento per l'Esercito e una versione illustrata fu messa in stampa venendo distribuita a fine 1861. La vera uniforme confederata resa pubblica dal governo a giugno fu probabilmente il frutto di diverse proposte ma sembra che un pittore di origine prussiana emigrato negli Stati Uniti, Nicola Marshall, abbia particolarmente influenzato il suo aspetto. Quando nel 1857 Marschall fece ritorno in Prussia per proseguire i suoi studi, si recò anche in Italia dove a Verona si imbatté in un gruppo di Jager dell'esercito Austriaco. La loro giubba grigia e il metodo per designare il grado degli ufficiali sul colletto vennero riproposti da Marschall e infine trasformati nell'uniforme della Confederazione.
Stabilita l'uniforme (che si vedrà in dettaglio nei paragrafi successivi), diverse circolari e Ordini Generali nel corso della guerra andarono a modificare l'aspetto e alcune procedure per quanto riguardava l'abbigliamento e l'equipaggiamento di un ufficiale confederato. Tra i più importanti sono da citare: l'Ordine Generale N. 4 del 24 gennaio 1862 che andò ad approfondire l'aspetto del berretto (vedasi rispettivo paragrafo); la circolare del 3 giugno 1862 pubblicata dall'Ufficio dell'Aiutante e Ispettore Generale che autorizzava gli ufficiali dell'esercito confederato ad indossare uniformi da fatica sul campo, le uniche decorazioni ad indicare il grado sul colletto. Ancora più importante l'Ordine Generale N. 28 del 4 marzo 1864 che stabiliva:

"Tutti gli ufficiali delle armate degli Stati Confederati saranno autorizzati ad acquistare indumenti, e tessuto per indumenti, da qualsiasi quartiermastro, al prezzo che è costato al Governo, tutte le spese incluse; Premesso che, nessun quartiermastro sarà autorizzato a vendere ad alcun ufficiale indumenti o tessuto per indumenti, prima che tutti i soldati per i quali gli stessi erano destinati non siano stati prima riforniti; Premesso che, l'ufficiale che si proporrà di acquistare dovrà fornire testimonianza, sull'onore, che gli articoli sono necessari per il suo personale utilizzo e benessere, e che in nessun caso sarà consentito vendere più di una dotazione per anno ad un ufficiale"

Ciò significava che le uniformi prescritte nel giugno 1861 e riproposte quasi invariate in ogni Regolamento per l'Esercito fino alla fine della guerra potevano essere rimpiazzate legalmente sul campo con indumenti più anonimi e degli stessi materiali e stili di quelli utilizzati dai soldati semplici. Se poi fino ad allora tradizionalmente l'ufficiale, nordista o sudista che fosse, aveva sempre dovuto acquistare a spese proprie la sua dotazione, la Confederazione rivoluzionò questo sistema quando con una circolare del 23 gennaio 1865 informava il personale militare di un nuovo atto del Congresso:

"Tutti gli ufficiali dell'Esercito, Marina e Corpo dei Marine, in servizio sul campo, in mare o in batterie, e tutti gli ufficiali impiegati in altri servizi e non più in grado di servire sul campo per via di ferite o malattie contratte sul campo, e ufficiali del Corpo Invalidi, in servizio, sotto il grado di brigadier-generale nell'esercito, e sotto il grado di capitano nella Marina, saranno una volta ogni anno provvisti di una fornitura completa di indumenti"

L'atto e la circolare procedevano poi a indicare che in caso di scarsità di uniformi presso i quartiermastri, in ogni caso i soldati e i sottoufficiali avevano la priorità assoluta nel ricevere nuove forniture di indumenti. Quanto detto sino ad ora ci permette già di immaginare l'evoluzione dell'uniforme di un ufficiale confederato durante la guerra che da un iniziale periodo di incertezza dominato da informazioni errate, mancanza di direttive e improvvisazioni passò ad uno di chiare direttive. Direttive che si scontrarono con la realtà della guerra e che vennero adattate alle esigenze pratiche ed economiche degli ufficiali sudisti che combatterono la guerra civile americana. Vediamo quindi nel dettaglio i singoli elementi della dotazione di un ufficiale e la loro evoluzione secondo le norme e le usanze non regolamentari di quegli anni.

Il copricapo
Quando le prime direttive vennero emanate il 6 giugno 1861 il governo decise di fare delle distinzioni tra il cappello degli ufficiali generali e di staff rispetto a quelli di linea. Ecco cosa curiosamente prescriveva il primo regolamento per i generali e gli ufficiali di staff:

"26.Uno chapeau, o "cocked hat"; sarà indossato dagli Ufficiali Generali e dagli Staff di un Generale e dal Corpo del Genio, del modello francese depositato presso l'Ufficio del Quartiermastro Generale."

Lo Chapeau de Bras non era altro che il vecchio bicorno già abbandonato dal regolamento federale (anche se formalmente ancora permesso), raramente utilizzato all'alba della guerra civile da pochi ufficiali e perlopiù in particolari cerimonie. Questo tipo di cappello eccetto rarissimi casi, non venne mai usato nell'esercito confederato e sebbene compaia nel regolamento e nelle tavole del 1861, già nella revisione del 1862 lo Chapeau de Bras è del tutto scomparso perfino sulla carta.

Per tutti gli altri ufficiali secondo le direttive del 1861 (ma anche per generali e ufficiali di staff a partire dalla revisione del 1862) era prescritto il seguente berretto:

"27.Forage Cap per gli ufficiali- un berretto simile nella forma a quello conosciuto come kepì francese, seguendo il modello depositato presso l'Ufficio del Quartiermastro Generale."

Il forage cap era un berretto da fatica già introdotto nell'esercito federale e autorizzato appunto per la tenuta da fatica. Oggi si tende a fare una distinzione tra forage cap e kepì mentre dal regolamento riusciamo a capire che all'epoca il kepì era inteso solo come uno stile di questo genere di berretto. In realtà quello che viene descritto è un kepì, un berretto molto diverso dal forage cap in uso alle forze degli Stati Uniti e che generalmente associamo a quel nome. Il kepì confederato aveva una corona bassa, quando indossato rimaneva piuttosto rigida e non ricadeva in avanti sulla visiera in cuoio, di fatti il kepì era realizzato utilizzando molto meno tessuto. Da questo punto del regolamento e dalle tavole pubblicate a Richmond però riusciamo a sapere solo lo stile che il berretto doveva avere. Come chi lesse il regolamento all'epoca non siamo in grado di stabilire quale colore dovesse avere e se delle decorazioni dovessero essere applicate. A risolvere la questione intervenne l'Ordine Generale N. 4 del 24 gennaio 1862 che modificò definitivamente il regolamento come segue:

"Modello- della forma conosciuta come kepì francese; da realizzare in tessuto.
Per gli ufficiali generali e gli ufficiali dello staff di un generale e i genieri- banda, lati e corona blu scuro.
Per l'artiglieria- banda blu scuro; lati e corona rossi.
Per la fanteria- banda blu scuro; lati e corona blu chiaro.
Per la cavalleria- banda blu scuro; lati e corona gialli.

SEGNI PER DISTINGUERE IL GRADO
Quattro fili dorati ricamati per gli ufficiali generali, tre per gli ufficiali superiori, due per i capitani e uno per i tenenti, che si estendono dalla banda sul fronte, sul retro e su entrambi i fianchi al vertice del berretto, il centro della corona ricamata con lo stesso numero di fili dorati."

Sebbene non fosse specificato, quasi sempre i fili dorati venivano applicati anche lungo la banda blu scuro alla base del berretto, per i gradi più alti in cui vi erano fino a quattro fili, questi erano in parte sovrapposti alla banda. Come è facile immaginare vi erano ulteriori diverse varianti nel modo di applicare i galloni: l'intreccio sulla corona poteva variare nella forma e nel numero di fili usati, sulla corona poteva mancare l'intreccio, il numero di fili poteva non rispettare le norme o essere del tutto assente. Esistono anche varianti per quanto concerne i colori, con kepì con la banda del colore dell'arma e la corona di colore blu, interamente del colore dell'arma oppure semplicemente grigio o di un'altra tonalità senza bande blu scuro.
Affianco ai kepì regolamentari, e non, si affiancò poi l'uso di forage cap simili a quelli federali e che rispecchiavano gli stili in uso nell'esercito unionista (McDowell Style piuttosto che nello stile del M1858). Come per i kepì venivano applicati a discrezione dei proprietari i galloni dorati e con le varie modifiche già citate.

Come accadeva poi nell'esercito federale una vasta porzione di ufficiali, sopratutto quelli al fronte, preferivano l'uso di copricapo non regolamentari. I cappelli civili di diversa forma e colore erano assai diffusi e decisamente più pratici e confortevoli. Ad ogni modo, su qualsiasi tipo di copricapo (molto raramente su kepì e forage cap) potevano essere applicati dei distintivi simili a quelli in uso presso gli ufficiali federali e che rivelavano l'arma di appartenenza, il reggimento o il corpo di appartenenza (genio, medico, ecc). Essi non erano però regolamentati e solitamente sono identici a quelli nordisti, altri riprendevano le direttive per le uniformi della milizia o dei volontari dei rispettivi stati di appartenenza.

La giacca regolamentare
Per tutta la guerra il regolamento permise formalmente un solo tipo di giacca che tuttavia già nel 1862 variò dalle prime direttive. Seguiamo l'evoluzione di uno dei più importanti elementi dell'uniforme di un ufficiale confederato partendo da quanto prescritto il 6 giugno 1861:

"1.Tutti gli ufficiali indosseranno una tunica di tessuto grigio, conosciuto come grigio cadetto; la gonna si estende a metà tra l'anca e il ginocchio; a doppio petto per tutti i gradi.
2.Per un Brigadier-generale- Due file di bottoni sul petto, otto in ogni fila, disposti a paia; quattro pollici di distanza tra le file in alto e tre pollici in basso; collare rigido, che permetta al collo di girare liberamente sopra di esso...
3.Per un Colonnello- come per un Brigadier-generale eccetto che ci saranno solo sette bottoni in ogni fila sul petto, disposti a distanze uguali.
4.Per un Tenenete-colonnello, Maggiore, Capitano e Tenene- come per un Colonnello"

La tunica, probabilmente proposta da Marshall dopo averla vista in uso dalle truppe austriache, differiva dalla tradizionale redingote, o frock coat, usata dalle forze armate americane prevalentemente nella lunghezza della gonna, che era più corta. Per il resto i dettagli erano simili: dei bottoni sui polsini e tasche esterne sul retro della coda chiuse da due bottoni piccoli. La tunica ebbe scarso successo tra gli ufficiali sudisti, decisamente poco apprezzata fu rimpiazzata sui regolamenti già dal 1862 dal frock coat. La disposizione dei bottoni e la prerogativa di essere a doppio petto per tutti i gradi rimase invariata. Con l'introduzione dei gradi di maggior-generale, tenente-generale e generale però, apparvero frock coat con due file di nove bottoni disposti a gruppi di tre. Tuttavia vi erano generali con questi gradi che mantennero la disposizione a paia o persino a distanze regolari come prescritto per gli altri ufficiali.


Oltre che dalla disposizione dei bottoni, l'identità di un ufficiale confederato poteva essere ulteriormente rivelata osservando gli emblemi raffigurati sugli stessi. Dal 6 giugno 1861 alla fine della guerra le direttive in merito non mutarono. I bottoni degli ufficiali sudisti erano di colore dorato e rotondi come quelli dell'esercito federale, realizzati in due dimensioni: grandi e piccoli. Il regolamento stabiliva che sul bottone dei generali e degli ufficiali dello staff di un generale vi fosse raffigurato al centro un'aquila circondata da stelle; per gli ufficiali del Genio doveva esserci una lettera E ("engineers", genieri) in carattere "German"; per gli ufficiali di fanteria, cavalleria e artiglieria le rispettive lettere I, C, A in stampatello. Di questi bottoni nacquero una grande quantità di varianti: nei bottoni dei generali e degli ufficiali di staff l'aquila poteva ad esempio tenere al suo centro uno scudo con le lettere CSA oppure in mezzo alle stelle era possibile leggere la scritta Confederate States of America, nei bottoni dei genieri, di fanteria, di artiglieria e cavalleria le lettere venivano realizzate usando diversi caratteri (il più noto è ad esempio il corsivo di quelli importati dalla Isaacs & Campbell). Ne esistevano poi di non regolamentari come quelli che riportavano la sigla CSA, estremamente rari sebbene in molte illustrazioni e repliche moderne siano molto gettonati, oppure con altri disegni come la bandiera confederata. Si tratta di casi molto rari mentre, rimanendo tra i bottoni non regolamentari, quelli che circolavano maggiormente erano i bottoni di stato e soprattutto i bottoni da ufficiale federali. Vi sono infine diversi casi documentati di giacche con bottoni di diverso tipo, ad esempio bottoni di stato e bottoni federali.


Una nota va fatta anche sul colore prescritto per la tunica e poi per il frock: il grigio cadetto. Si tratta di una tonalità di grigio tendente all'azzurro, spesso da alcuni viene erroneamente paragonato al grigio-blu del tessuto che venne importato dall'Inghilterra o con cui erano realizzate le uniformi già pronte importate dal governo sudista. Mentre il grigio cadetto era di una tonalità più tendente al grigio, il tessuto inglese risultava più blu. Nella pratica non tutti gli ufficiali potevano permettersi di acquistare uniformi all'estero e non sempre era disponibile tessuto delle tonalità riconducibili al grigio cadetto, pertanto come avvenne per i soldati semplici anche gli ufficiali dovettero adattarsi ad usare una vasta gamma di grigi e marroni.
Tornando al regolamento ma rimanendo in tema di colori, esso prescriveva poi, nello stesso modo sia per la tunica che per il frock, che i risvolti dei polsini e il colletto non dovessero essere dello stesso colore della giacca (ovvero grigio cadetto), ma seguire le seguenti istruzioni:

"1471.I risvolti per gli Ufficiali Generali, Ufficiali dell'Ufficio dell'Aiutante Generale, del QUartiermastro Generale, Commissario Generale, e del Genio- color cuoio. La giacca di tutti gli ufficiali deve essere interamente profilata con i colori prescritti.
1472.Per gli Ufficiali Medici- nero.
1473.Per l'Artiglieria- rosso.
1474.Per la Cavalleria- giallo.
1475.Per la fanteria- blu chiaro."

Ciò significa che dal colore dei polsini, del colletto, delle profilature lungo l'abbottonatura e il fondo della giacca, un osservatore era in grado di stabilire a quale corpo un ufficiale apparteneva. Osservando gli originali sopravvissuti fino ad oggi siamo in grado di dire che vennero utilizzate delle varianti ai colori prescritti. Infatti ufficiali di staff e generali non sempre usavano il giallino del color-cuoio, usando piuttosto diverse tonalità che arrivavano fino al bianco. Anche tra gli ufficiali di fanteria vennero usate numerose tonalità di blu, dall'azzurro pastello al blu scuro. Non sempre poi i risvolti venivano realizzati seguendo la direttiva, ad esempio alcuni ufficiali avevano solo il colletto del colore prescritto e il resto della giubba color grigio, in altre uniformi mancavano le profilature e probabilmente anche per questo motivo la circolare del 3 giugno 1862, tra le altre cose autorizzò gli ufficiali sul campo a indossare giacche senza questa particolarità.

Un altro elemento decorativo del frock coat di un ufficiale e dal quale era possibile intuire il grado di chi lo indossava erano i fioroni dorati posti sulle maniche della giacca:

"1518.Sulla manica della giacca, il rango sarà indicato da un ornamento dorato ricamato, nella forma rappresentata nei disegni depositati presso l'Ufficio del Quartiermastro Generale, da estendersi attorno alla cucitura del polsino e su fino al gomito nel lato esterno del braccio. Un gallone per i tenenti; due per i capitani; tre per gli ufficiali superiori e quattro per gli ufficiali generali."

Sostanzialmente quindi la manica della giacca doveva essere realizzata nella seguente maniera: polsino del colore della rispettiva arma o incarico di appartenenza, sopra di esso e sulla parte frontale un fiorone dorato che giungeva sino al punto in cui l'avambraccio si piega e costituito da un gallone per il grado di sottotenente e tenente, due galloni per un capitano, tre galloni per un maggiore, un tenenete-colonnello e un colonnello, quattro galloni per i generali. Anche di questo elemento distintivo vennero realizzate delle varianti. Alcuni fioroni non seguivano il disegno stabilito ma risultavano più piccoli e semplici, altri oltre ad essere differenti erano disposti lungo la cucitura della manica. I fioroni furono uno degli elementi che la circolare del 3 giugno 1862 rese non obbligatori sull'uniforme da campo di un ufficiale.

L'ultimo ma il più importante elemento della giacca di un ufficiale era il distintivo sul colletto che indicava chiaramente il grado dell'ufficiale:

"1519.Sulla parte frontale del colletto della giacca, il grado degli ufficiali sarà distinto come segue:
1520.Ufficiali Generali- Una ghirlanda, che racchiude tre stelle, ricamate in oro. Il bordo della ghirlanda a tre quarti di pollice dal bordo frontale del colletto; le stelle da disporre orizzontalmente; quella centrale un pollice e un quarto di diametro esterno, le altre tre quarti di pollice.
1521.Colonnello- tre stelle, ricamate in oro, disposte orizzontalmente...
1522.Tenenete-colonnello- due stelle dello stesso materiale, misura e disposizione di un colonnello.
1523.Maggiore- una stella dello stesso materiale, misura di un colonnello...
1524.Capitano- tre barre orizzontali, ricamate in oro...
1525.Tenente- due barre orizzontali dello stesso materiale e misura di un capitano...
1526.Sottotenente- una barra orizzontale dello stesso materiale e misura della barra centrale di un capitano..."

Solitamente i gradi venivano applicati sul colletto seguendo due metodi: venivano ricamati direttamente sul tessuto della giacca oppure su un rettangolo di tessuto, spesso del colore dell'arma, applicato poi sul colletto. Le principali varianti che si riscontrano nelle foto dell'epoca e negli originali differiscono solo nelle dimensioni degli elementi come ad esempio barre molto larghe o estremamente sottili, stelle più piccole di quanto prescritto, stelle a sei punte o distanze tra le stelle non rispettate. Vi sono casi, anche famosi, di alcuni ufficiali con il distintivo di grado errato e che riportano quindi le stelle da colonnello invece che da generale (ad esempio Robert E. Lee o Joseph E. Johnston).
Se il metodo per distinguere il grado sul colletto descritto negli articoli di E. Cain influenzò le uniformi degli ufficiali solo nei primi mesi, l'uso di controspalline uguali o simili a quelle in uso nell'esercito federale proseguì invece per diversi anni. Spesso l'uso di controspalline era affiancato al regolamentare sistema del colletto ideato dalla Confederazione. Vi sono tracce poi dell'uso anche di spalline, pure in questo caso dovuto all'eredità dell'esercito federale e alle direttive di alcune milizie di stato. Per approfondire queste ultime questioni si consiglia di consultare l'articolo "Gradi della giacca degli ufficiali confederati nel 1861 – 1862".


Le giacche non regolamentari
Se sulla carta la tunica prima e il frock coat dopo erano l'unica giacca regolamentare, con la circolare del 3 giugno 1862 di fatto si permise ad ogni ufficiale di indossare quando in servizio sul campo un qualsiasi tipo di giacca senza particolari decorazioni eccetto il distintivo sul colletto recante il grado. Sicuramente la decisione fu influenzata dall'usanza di molti ufficiali di indossare la giacca regolamentare solo quando impegnati in incarichi nelle retrovie, di guarnigione o in cerimonie formali. Gli ufficiali in campagna e di grado inferiore non potevano sempre permettersi il costo di una simile divisa e nemmeno volevano trovarsi intralciati nella marcia, o troppo esposti in combattimento. Nel corso della guerra si ripiegò pertanto su giacche non regolamentari, che fin da subito finirono per essere utilizzate in qualsiasi circostanza. Queste giacche sono di diversa natura ma possiamo raggrupparle in tre categorie: frock coat, sack coat e shell jacket.
Tra i frock coat o le tuniche non regolamentari, osservando le foto dell'epoca e gli originali sopravvissuti, siamo subito in grado di fare due grosse distinzioni. Solitamente vi erano quelli che rispettavano la direttiva che voleva la giacca a doppio petto per tutti gli ufficiali ma che non rispettavano nessun altro parametro. Vi erano giacche con il colletto in stile civile, altre senza profilature, senza colletti e polsini del colore dell'arma (o con solo uno dei due), senza fioroni, oppure senza nessuno di questi elementi. Poteva capitare anche che vi fossero giacche senza i rispettivi gradi sul colletto, mancando quindi di qualsiasi segno distintivo. Erano poi diffusi i frock coat a petto singolo. Di questi ne esistevano numerosissime varianti, alcune rispettavano tutte le direttive del regolamento giungendo quasi ad essere regolamentari, altri avevano solo il grado sul colletto o altre decorazioni.


Un tipo di giacca usato dagli ufficiali e reso noto soprattutto da alcuni famosi generali era la sack coat, solitamente in stile civile. Le sack coat potevano essere profilate, avere dei fioroni sulle maniche, di norma avevano il grado cucito sul colletto che spesso era ripiegato come in una qualsiasi giacca civile. Vi erano poi numerose tasche esterne e potevano essere a doppio petto o singolo. L'aspetto di questo indumento non era militare ma sicuramente era assai pratico in campagna e solitamente, eccetto il grado sul colletto, mancava di ogni tipo di decorazione.

L'autorizzazione del governo ad utilizzare giacche senza decorazioni e a comprare tessuti o indumenti già realizzati dai quartiermastri dell'esercito, permise l'ulteriore diffusione di un altro modello di giacca: la shell jacket, una giacca corta in vita, solitamente molto aderente ed economica. Le shell jacket divennero rapidamente la tipologia di giacca più diffusa nell'esercito confederato e gli stabilimenti governativi concentrarono la loro produzione destinata ai soldati proprio su questi tipi di indumenti. La shell jacket era un'ottima alternativa per molti ufficiali: era più pratica, più comoda, più economica, meno appariscente ma nel contempo poteva essere più elegante e militare rispetto ad esempio alle sack coat. Fin dallo scoppio della guerra questi modelli di giacca vennero utilizzati dagli ufficiali ma tra quelli al fronte vi fu una maggiore diffusione a partire dalla seconda metà del conflitto. Da notare poi che tra gli ufficiali di cavalleria era forse il modello più in voga, teniamo presente che lo stesso regolamento dell'esercito federale prevedeva una giacca simile per le truppe che prestavano servizio a cavallo.
Esistevano diversi modelli di shell jacket e alcuni ufficiali, in virtù dell'Ordine Generale N. 28 del 4 marzo 1864, finirono certamente per acquistare i modelli governativi usati dai soldati (ad esempio le Richmond o le Columbus Depot). Nelle foto dell'epoca e tra gli originali notiamo però che le decorazioni sulle shell jacket sono più scarse rispetto ai frock. Solitamente è presente solo il grado sul colletto della giacca, più raramente compaiono i fioroni sulle maniche, o i polsini e il colletto del colore dell'arma. Compaiono invece altri elementi, ad esempio taschini esterni, che sottolineano come l'ufficiale in campagna fosse più attento alla praticità che all'apparenza. Esistevano tuttavia delle shell jacket perfettamente adornate come da regolamento, con tanto di doppio petto.


I pantaloni
Per quanto concerne i pantaloni della divisa di un ufficiale, ciò che prescriveva il regolamento confederato era sostanzialmente simile a quello che verrà sancito nell'esercito dell'Unione nella revisione del 1861:

"1484.I pantaloni dell'uniforme sia per gli ufficiali che i soldati semplici saranno di panno per tutto l'anno: ampi, e da estendersi ben sopra il piede; di colore blu chiaro (o cielo) per gli ufficiali reggimentali e soldati; e di tessuto blu scuro per tutti gli altri ufficiali; rinforzati per la Cavalleria.
1485.Per gli Ufficiali Generali- due strisce dorate sulla cucitura esterna, distanti un ottavo di pollice e larghe cinque ottavi di pollice.
1486.Per gli Ufficiali dell'Ufficio dell'Aiutante Generale, Quartiermastro Generale, Commissario Generale e del Corpo del Genio- una striscia dorata sulla cucitura esterna, larga un pollice ed un quarto.
1487.Per il Dipartimento Medico- una striscia di velluto nero, larga un pollice ed un quarto, con un bordo dorato ad entrambe le estremità della striscia.
1488.Per gli Ufficiali Reggimentali- una striscia di tessuto sulla cucitura esterna, larga un pollice ed un quarto, colore secondo il corpo: per l'Artiglieria rosso; Cavalleria, giallo; Fanteria, blu scuro."

Quindi un ufficiale reggimentale avrebbe dovuto indossare pantaloni azzurri con la banda del colore dell'arma, mentre un generale o un ufficiale di staff li avrebbe avuti di colore blu scuro e con le rispettive decorazioni. La diffusione e l'origine di pantaloni azzurri è un argomento complesso e già affrontato in un altro articolo (si veda: "L'uso di pantaloni azzurri nell'esercito confederato"), pertanto qui ci si limiterà a notare che sebbene gli ufficiali fecero ricorso a tessuti di una vasta gamma di tonalità di grigio e marrone, vi furono anche coloro che riuscirono a procurarsi tessuto del colore regolamentare o ad importare dall'estero indumenti già pronti. Esistono infatti diverse paia di pantaloni originali (tra i più noti quelli del generale William D. Pender) realizzati con questi tessuti e che dimostrano il tentativo di diversi ufficiali di rispettare il regolamento. Poi, come appena detto, molti dei pantaloni degli ufficiali vennero realizzati usando diversi tipi di tessuti, colori e trame, in alcuni rari casi è possibile riscontrare anche l'uso di pantaloni bianchi. Lo stile di tutti questi pantaloni rifletteva quello militare in uso nell'esercito federale, confederato o civile. Come accadeva per gli altri elementi dell'uniforme, l'utilizzo di bande dorate, del colore dell'arma o non regolamentari dipendeva dalle decisioni dei singoli ufficiali o dei diretti superiori.

Il cappotto
Il regolamento sudista non prescriveva alcun tipo di cappotto per gli ufficiali. Questa grossa svista non venne mai corretta e quindi ufficialmente non esistettero mai cappotti regolamentari per gli ufficiali confederati. Nella pratica vennero usati diversi tipi di cappotto: simili a quelli dei soldati federali, civili, diversi stili militari.

La fusciacca
Come accadeva per gli ufficiali federali, anche gli ufficiali sudisti dovevano portare da regolamento una fusciacca in vita sotto il cinturone della spada. Ecco come doveva essere realizzata la fascia:

"1508.Per gli Ufficiali Generali- di seta color cuoio, e con le estremità a frangia; da avvolgere due volte attorno alla vita, e annodare dietro all'anca sinistra, la parte pendente non deve estendersi per più di diciotto pollici al di sotto del nodo.
1509. Per gli ufficiali dello Staff di un Generale e del Genio, di Artiglieria e Fanteria- di seta rossa. Per gli ufficiali di Cavalleria- di seta gialla. Per gli ufficiali medici- di seta verde. Tutte con le estremità a frangia; da indossare attorno alla vita e annodare come per un Ufficiale Generale."

Come era tradizione nell'esercito americano, anche se non specificato nel regolamento confederato, l'ufficiale di giornata indossava la fusciacca sulla spalla destra, facendole attraversare il busto e annodandola infine sull'anca sinistra. La fusciacca era un emblema del grado di ufficiale e in tutte le occasioni formali andava indossata, raramente però appariva in campagna.

Le calzature
Per quanto concerne le calzature il regolamento confederato copiava quanto prescritto in quello federale:

"34.Per tutti gli Ufficiali- stivali bassi o Jefferson"

Non è chiaro cosa si intendesse, probabilmente per stivali bassi (in inglese "ankle boot") quegli stivali in cuoio nero di media altezza, preferibili per un ufficiale a cavallo mentre per Jefferson degli stivaletti bassi, sempre in cuoio nero e senza lacci più bassi del ginocchio e da indossare sotto ai pantaloni. Jefferson era anche un altro modo per definire un tipo di scarpa noto anche come brogan. Osservando le foto dell'epoca e gli originali risulta che gli ufficiali sudisti indossavano ogni tipo di calzatura, dalle scarpe con lacci agli stivali alti da cavallo. Tra gli ufficiali di fanteria predominava l'uso di scarpe, esse erano di varia natura e potevano essere di origine federale, prodotte dalla confederazione o di importazione.

Altri elementi dell'uniforme
Il regolamento prescriveva poi altri elementi secondari del vestiario: la cravatta, se indossata, doveva essere nera e il suo nodo non visibile; i guanti dovevano essere di color cuoio o bianchi per i generali e gli ufficiali di staff mentre erano bianchi per quelli di artiglieria, fanteria e cavalleria; gli speroni per gli ufficiali a cavallo dovevano essere di metallo dorato. Nel regolamento non si fa alcun accenno all'uso di panciotti ma sappiamo che vennero utilizzati. Come avveniva per gli ufficiali dell'Unione essi erano di diversa natura e potevano essere realizzati seguendo uno stile militare o uno stile civile, erano a doppio petto o con una singola fila di bottoni. A seconda dell'ufficiale erano presenti dei taschini esterni e anche la tipologia di bottoni, tessuti e colori poteva variare.

Il cinturone e la fibbia
Anche per quanto concerne il cinturone i confederati copiarono letteralmente il regolamento federale:

"1511. Per tutti gli Ufficiali- una cintura in vita larga non meno di un pollice e mezzo e non più di due pollici; da indossare sopra alla fusciacca; la spada deve pendere da essa tramite cinturini realizzati con lo stesso materiale della cintura, con un gancio attaccato alla cintura su cui la spada può essere appesa.
1512.Per gli Ufficiali Generali- cuoio Russo, con tre strisce di ricami in oro; i cinturini ricamati su entrambi i lati.
1513.Per tutti gli altri Ufficiali- pelle nera, semplice."

Nella pratica assistiamo a casi in cui quanto prescritto venne realmente rispettato e quindi riscontriamo nelle fotografie dell'epoca generali con ad esempio il cinturone ricamato in oro. D'altra parte sappiamo tramite lo studio degli originali che la produzione confederata dovette trovare delle particolari soluzioni alla mancanza di risorse adeguate. Esistono pertanto dei cinturoni da ufficiale realizzati in tessuto, altri invece pur essendo di cuoio erano di colori non regolamentari.

Persino il paragrafo sulla fibbia del cinturone fu copiato dalla controparte nordista con solo una lieve variazione:

"1515.Per tutti gli ufficiali e i soldati- dorata, rettangolare, larga due pollici, con un bordo lucido sollevato; una ghirlanda di foglie d'alloro argentate attorno allo Stemma degli Stati Confederati."

Possiamo però dire con una certa sicurezza che tale fibbia non venne mai realizzata. Al suo posto vennero ampiamente utilizzate le fibbie già in uso presso gli ufficiali federali e che riportavano quindi motto e stemma degli Stati Uniti. Nacquero poi numerose fibbie non regolamentari usate specificamente dagli ufficiali sudisti. Innanzi tutto vi erano le fibbie recanti lo stemma del proprio stato nativo, ma sopratutto una tipologia di fibbia viene identificata come la più usata dagli ufficiali. Si tratta di una fibbia a due pezzi, rotonda e al cui centro vi erano solitamente incise le lettere CS o veniva riportato lo stemma dello stato.

La spada
L'elemento che al meglio rappresentava il rango di ufficiale tra i soldati della guerra civile americana era senz'altro la spada, ed essa variava a seconda del ruolo che l'ufficiale ricopriva. Sostanzialmente i modelli in uso nell'esercito sudista non erano altro che riproduzioni leggermente modificate (o in alcuni casi gli stessi) di quelli in uso nell'esercito settentrionale, prodotti nella Confederazione o importati dall'Europa. Quindi come accadeva per le controparti settentrionali, la spada più gettonata tra ufficiali generali e di staff era la "Staff and Field Officers' Sword Model 1850", gli ufficiali di fanteria utilizzavano invece varianti della "Foot Officers' Sword model 1850". Oltre ad osservare le immagini dell'epoca e gli originali, può essere d'aiuto studiare le lame federali per avere un'idea di come fossero quelle confederate. Va ricordato infine che, sebbene in quantità molto ridotta, anche le spade confederate avevano la lama decorata in qualche maniera, solitamente con bandiere da battaglia confederate o le lettere CS. Come accadeva poi per alcuni ufficiali di rango elevato, anche diversi militari sudisti ricevettero in dono delle spade speciali altamente decorate.

La pistola
Come accade per l'ufficiale nordista, una controversia sull'uso della pistola esiste anche in riferimento alla figura dell'ufficiale confederato. Indipendentemente dal fatto che alcuni ufficiali preferissero non possedere alcuna pistola o che la portassero solo in alcune specifiche occasioni, siamo in grado di stabilire alcuni modelli (di produzione federale, confederata o d'importazione) in voga tra i comandanti sudisti. I modelli di revolver più diffusi erano: il Colt Army Revolver M1860 calibro .44, Colt Navy Revolver M1851 calibro .36, Le Mat Revolver calibro .40, Kerr Revolver calibro .44, Griswold & Gunnison Revolver calibro .36.

Altri accessori dell'equipaggiamento
Un accessorio molto utile per gli ufficiali era il tascapane. Dato che sempre più spesso durante la guerra il bagaglio di un'armata venne ridotto ai minimi termini e limitato a razioni e munizioni, pure gli ufficiali dovettero adattarsi alle nuove condizioni. Il tascapane era il miglior modo per trasportare alcune razioni, effetti personali e strumenti necessari alla quotidiana attività di comando. Ne esistevano di diversi modelli e tendenzialmente erano più grandi rispetto a quelli dei soldati, in alcuni casi erano più simili a borse. Alcuni erano in semplice tessuto, altri di tessuto gommato o catramato, di pelle nera e con diverse tasche in modo da poter mantenere separati ad esempio un manuale e delle matite da altri utensili. I modelli più belli realizzati in cuoio nero erano decorati e portati a tracolla con cinturini di cuoio regolabili tramite fibbie.
Alcuni ufficiali portavano con se in campagna anche uno zaino, solitamente quelli di compagnia con i gradi più bassi, degli stessi modelli e stili in uso presso i soldati semplici. Anche per quanto concerne le borracce non vi sono differenze da quelle dei soldati semplici, anche se è logico pensare che un ufficiale potesse permettersi l'acquisto di borracce più particolari con filtri o di importazione, sopratutto se di rango superiore.
Essenziale e caratteristico per molti ufficiali era l'uso il cannocchiale che, riposto all'interno di un apposito contenitore, veniva trasportato a tracolla tramite un cinturino. Anche questo era un elemento acquistato privatamente a spese dell'ufficiale e ne esistono quindi di diversi modelli e fabbricazioni.

Fonti
Official Records of the War of the Rebellion
Regulations for the Army of the Confederate States, 1861-1862-1863
The ordnance manual for the use of the officers of the Confederate States Army , 1863
August V. Kautz - Customs of Service for Officers of the Army. Derived from Law and Regulations and Practised in the United States Army