|
HOME>ARMI E UNIFORMI>L'uniforme,
l'equipaggiamento e le armi degli ufficiali della
Confederazione
•L'uniforme, l'equipaggiamento e le armi degli ufficiali della
Confederazione
Testo di Matteo Fontana
Pubblicato il
09/11/2013
Introduzione
Questo articolo sostituisce la precedente versione provvisoria e
incompleta pubblicata tra il 2008 e il 2009. L'obbiettivo è fornire
una rapida ma completa panoramica dell'uniforme e
dell'equipaggiamento di un ufficiale sudista durante la guerra
civile americana. A differenza di quanto si possa comunemente
ipotizzare l'uniforme di un ufficiale confederato era strettamente
regolamentata quanto quella di un ufficiale federale e come la sua
controparte settentrionale, anche il graduato sudista doveva
procurarsi a sua spesa ogni singolo elemento della propria
dotazione.
Lo scopo di questo articolo non è addentrarsi nelle numerosissime
varianti statali o personali dell'uniforme di un ufficiale sudista
ma cercare piuttosto di mostrare quello che era l'aspetto di un
comune ufficiale confederato attraverso quello che era prescritto
dal regolamento e quelle che erano le variazioni più comuni e
accettate, seguendo le revisioni del regolamento e le eccezioni che
diversi Ordini Generali consentirono nel corso della guerra. Per
fornire un'immagine il più autentica possibile dell'aspetto di un
ufficiale sudista, l'articolo è corredato solamente da foto
dell'epoca e di oggetti originali.
Gli ufficiali
dell'esercito sudista
Prima di iniziare a parlare di uniformi è necessario chiarire chi
fossero e come erano suddivisi gli ufficiali dell'esercito della
Confederazione durante la guerra civile:
-Ufficiali Generali (Generals Officers): erano quegli ufficiali con
i rispettivi gradi di generale, tenente-generale, maggior-generale e
brigadier-generale;
-Ufficiali Superiori (Field Officers): erano quegli ufficiali con i
rispettivi gradi di colonnello, tenente-colonnello e maggiore;
-Ufficiali di Compagnia (Company Officers): erano quegli ufficiali
con i rispettivi gradi di capitano, tenente e sottotenente.
Tutti questi ufficiali erano dispersi nelle tre armi che
costituivano l'Esercito degli Stati Confederati: fanteria,
cavalleria e artiglieria. Gli ufficiali, qualsiasi grado avessero,
potevano essere ulteriormente distinti in ufficiali di linea e
ufficiali di staff. Quelli di linea erano tutti coloro che avevano
un comando sul campo e che guidavano unità in battaglia, quelli di
staff erano ufficiali che assistevano un superiore sia al fronte che
nelle retrovie, oppure che ricoprivano incarichi definiti "di staff"
ovvero i chirurghi, gli ufficiali pagatori, i quartiermastri, gli
ingegneri e molti altri. Formalmente un ufficiale di staff era
sempre subordinato rispetto ad uno di linea, indipendentemente dal
grado che ricoprisse.
L'origine e
le principali modifiche alla divisa dell'ufficiale confederato
Se per le uniformi e gli equipaggiamenti dell'esercito federale si
fa riferimento a dei modelli e dei sistemi già in uso, per quanto
riguarda l'esercito della Confederazione si dovette creare una
divisa dal
nulla e pertanto è necessario soffermarsi per indagare sulle origini
e sulle modifiche che la legge apportò nel corso della guerra.
Mentre l'Esercito Provvisorio degli Stati Confederati venne creato
il 28 febbraio 1861 e l'Esercito Regolare il 6 marzo 1861,
l'uniforme per le truppe della nuova nazione non venne ufficialmente
pubblicata che diversi mesi dopo. Nel maggio del 1861, probabilmente
più per una fuga di notizie che per una precisa volontà del governo,
cominciò a circolare su tutti i giornali del sud un articolo nel
quale veniva svelata l'uniforme ufficiale delle forze sudiste. In
realtà questa uniforme nasceva da alcune rivelazioni fatte da un
certo E. Cain, noto sarto militare di New Orleans, che era stato
invitato nella capitale confederata di Montgomery per discutere sul
disegno delle nuove divise. Non sappiamo se quanto Cain rivelò ai
giornali fossero le sue proposte, un primo regolamento abbozzato
dalle autorità sudiste o un mix di proposte sue e di altri
personaggi. Ad ogni modo queste voci presero a circolare divenendo
conosciute come l'uniforme confederata ideata da Cain. Nonostante si
trattasse di direttive errate, non confermate e in alcuni casi letteralmente
inventate probabilmente da Cain stesso, esse influenzarono la
creazione delle prime uniformi da ufficiale confederato. Se il punto
relativo all'uniforme di un generale e degli ufficiali del relativo
staff, che doveva essere di tessuto blu scuro, venne bollata come
assurda dalle autorità sudiste, il sistema per indicare il grado di
un ufficiale invece entrò in uso in diversi casi e sembrerebbe che
sia stato preso seriamente in considerazione dalle autorità. Secondo gli
articoli di giornale il grado doveva essere applicato sul colletto
della giacca e consisteva nel caso di un generale in tre stelle
grandi, per un colonnello due stelle grandi; per un
tenente-colonnello una stella grande; per un maggiore una stella
piccola e una barra orizzontale; per un capitano tre stelle piccole;
per un tenente due stelle piccole e per un sottotenente una sola
stella piccola. A tal proposito si veda l'articolo "Gradi
della giacca degli ufficiali confederati nel 1861 – 1862".
Anche se queste voci così come anche le direttive statali continuarono ad influenzare la realizzazione di
uniformi da ufficiale per diversi mesi, formalmente non esistette
nessuna divisa confederata fino al 6
giugno 1861. In questa data l'Ordine Generale N.9 giunse a fare un po' di chiarezza
stabilendo finalmente l'uniforme ufficiale per l'Esercito degli
Stati Confederati d'America. Quanto prescritto venne poi inserito nel
Regolamento per l'Esercito e una versione illustrata fu messa in
stampa venendo distribuita a fine 1861. La vera uniforme confederata
resa pubblica dal governo a giugno fu probabilmente il frutto di
diverse proposte ma sembra che un pittore di origine prussiana
emigrato negli Stati Uniti,
Nicola Marshall, abbia particolarmente influenzato il suo aspetto.
Quando nel 1857 Marschall fece ritorno in Prussia per proseguire i
suoi studi, si recò anche in Italia dove a Verona si imbatté in un
gruppo di Jager dell'esercito Austriaco. La loro giubba grigia e il
metodo per designare il grado degli ufficiali sul colletto vennero
riproposti da Marschall e infine trasformati nell'uniforme della
Confederazione.
Stabilita l'uniforme (che si vedrà in dettaglio nei paragrafi
successivi), diverse circolari e Ordini Generali nel corso della
guerra andarono a modificare l'aspetto e alcune procedure per quanto
riguardava l'abbigliamento e l'equipaggiamento di un ufficiale
confederato. Tra i più importanti sono da citare: l'Ordine Generale
N. 4 del 24 gennaio 1862 che andò ad approfondire l'aspetto del
berretto (vedasi rispettivo paragrafo); la circolare del 3 giugno
1862 pubblicata dall'Ufficio dell'Aiutante e Ispettore Generale che
autorizzava gli ufficiali dell'esercito confederato ad indossare
uniformi da fatica sul campo, le uniche decorazioni ad indicare il
grado sul colletto. Ancora più importante l'Ordine Generale N. 28
del 4 marzo 1864 che stabiliva:
"Tutti
gli ufficiali delle armate degli Stati Confederati saranno
autorizzati ad acquistare indumenti, e tessuto per
indumenti, da qualsiasi quartiermastro, al prezzo che è
costato al Governo, tutte le spese incluse; Premesso che,
nessun quartiermastro sarà autorizzato a vendere ad alcun
ufficiale indumenti o tessuto per indumenti, prima che tutti
i soldati per i quali gli stessi erano destinati non siano
stati prima riforniti; Premesso che, l'ufficiale che si
proporrà di acquistare dovrà fornire testimonianza,
sull'onore, che gli articoli sono necessari per il suo
personale utilizzo e benessere, e che in nessun caso sarà
consentito vendere più di una dotazione per anno ad un
ufficiale"
Ciò significava che
le uniformi prescritte nel giugno 1861 e riproposte quasi invariate
in ogni Regolamento per l'Esercito fino alla fine della guerra
potevano essere rimpiazzate legalmente sul campo con indumenti più
anonimi e degli stessi materiali e stili di quelli utilizzati dai
soldati semplici. Se poi fino ad allora tradizionalmente
l'ufficiale, nordista o sudista che fosse, aveva sempre dovuto
acquistare a spese proprie la sua dotazione, la Confederazione
rivoluzionò questo sistema quando con una circolare del 23 gennaio
1865 informava il personale militare di un nuovo atto del Congresso:
"Tutti
gli ufficiali dell'Esercito, Marina e Corpo dei Marine, in
servizio sul campo, in mare o in batterie, e tutti gli
ufficiali impiegati in altri servizi e non più in grado di
servire sul campo per via di ferite o malattie contratte sul
campo, e ufficiali del Corpo Invalidi, in servizio, sotto il
grado di brigadier-generale nell'esercito, e sotto il grado
di capitano nella Marina, saranno una volta ogni anno
provvisti di una fornitura completa di indumenti"
L'atto e la
circolare procedevano poi a indicare che in caso di scarsità di
uniformi presso i quartiermastri, in ogni caso i soldati e i
sottoufficiali avevano la priorità assoluta nel ricevere nuove
forniture di indumenti. Quanto detto sino ad ora ci permette già di
immaginare l'evoluzione dell'uniforme di un ufficiale confederato
durante la guerra che da un iniziale periodo di incertezza dominato
da informazioni errate, mancanza di direttive e improvvisazioni
passò ad uno di chiare direttive. Direttive che si scontrarono con
la realtà della guerra e che vennero adattate alle esigenze pratiche
ed economiche degli ufficiali sudisti che combatterono la guerra
civile americana. Vediamo quindi nel dettaglio i singoli elementi
della dotazione di un ufficiale e la loro evoluzione secondo le
norme e le usanze non regolamentari di quegli anni.
Il copricapo
Quando le prime direttive vennero emanate il 6 giugno 1861 il
governo decise di fare delle distinzioni tra il cappello degli
ufficiali generali e di staff rispetto a quelli di linea. Ecco cosa
curiosamente prescriveva il primo regolamento per i generali e gli
ufficiali di staff:
"26.Uno
chapeau, o "cocked hat"; sarà indossato dagli Ufficiali
Generali e dagli Staff di un Generale e dal Corpo del Genio,
del modello francese depositato presso l'Ufficio del
Quartiermastro Generale."
Lo Chapeau de Bras
non era altro che il vecchio bicorno già abbandonato dal regolamento
federale (anche se formalmente ancora permesso), raramente
utilizzato all'alba della guerra civile da pochi ufficiali e
perlopiù in particolari cerimonie. Questo tipo di cappello eccetto
rarissimi casi, non venne mai usato nell'esercito confederato e
sebbene compaia nel regolamento e nelle tavole del 1861, già nella
revisione del 1862 lo Chapeau de Bras è del tutto scomparso perfino
sulla carta.
Per tutti gli altri
ufficiali secondo le direttive del 1861 (ma anche per generali e
ufficiali di staff a partire dalla revisione del 1862) era
prescritto il seguente berretto:
"27.Forage
Cap per gli ufficiali- un berretto simile nella forma a
quello conosciuto come kepì francese, seguendo il modello
depositato presso l'Ufficio del Quartiermastro Generale."
Il forage cap era
un berretto da fatica già introdotto nell'esercito federale e
autorizzato appunto per la tenuta da fatica. Oggi si tende a fare
una distinzione tra forage cap e kepì mentre dal regolamento
riusciamo a capire che all'epoca il kepì era inteso solo come uno
stile di questo genere di berretto. In realtà quello che viene
descritto è un kepì, un berretto molto diverso dal forage cap in uso
alle forze degli Stati Uniti e che generalmente associamo a quel
nome. Il kepì confederato aveva una corona bassa, quando indossato
rimaneva piuttosto rigida e non ricadeva in avanti sulla visiera in
cuoio, di fatti il kepì era realizzato utilizzando molto meno
tessuto. Da questo punto del regolamento e dalle tavole pubblicate a
Richmond però riusciamo a sapere solo lo stile che il berretto
doveva avere. Come chi lesse il regolamento all'epoca non siamo in
grado di stabilire quale colore dovesse avere e se delle decorazioni
dovessero essere applicate. A risolvere la questione intervenne
l'Ordine Generale N. 4 del 24 gennaio 1862 che modificò
definitivamente il regolamento come segue:
"Modello-
della forma conosciuta come kepì francese; da realizzare in
tessuto.
Per gli ufficiali generali e gli ufficiali dello staff di
un generale e i genieri- banda, lati e corona blu scuro.
Per l'artiglieria- banda blu scuro; lati e corona
rossi.
Per la fanteria- banda blu scuro; lati e corona blu
chiaro.
Per la cavalleria- banda blu scuro; lati e corona
gialli.
SEGNI PER DISTINGUERE IL GRADO
Quattro fili dorati ricamati per gli ufficiali generali, tre
per gli ufficiali superiori, due per i capitani e uno per i
tenenti, che si estendono dalla banda sul fronte, sul retro
e su entrambi i fianchi al vertice del berretto, il centro
della corona ricamata con lo stesso numero di fili dorati."
Sebbene non fosse
specificato, quasi sempre i fili dorati venivano applicati anche
lungo la banda blu scuro alla base del berretto, per i gradi più
alti in cui vi erano fino a quattro fili, questi erano in parte
sovrapposti alla banda. Come è facile immaginare vi erano ulteriori
diverse varianti nel modo di applicare i galloni: l'intreccio sulla
corona poteva variare nella forma e nel numero di fili usati, sulla
corona poteva mancare l'intreccio, il numero di fili poteva non
rispettare le norme o essere del tutto assente. Esistono anche
varianti per quanto concerne i colori, con kepì con la banda del
colore dell'arma e la corona di colore blu, interamente del colore
dell'arma oppure semplicemente grigio o di un'altra tonalità senza
bande blu scuro.
Affianco ai kepì regolamentari, e non, si affiancò poi l'uso di
forage cap simili a quelli federali e che rispecchiavano gli stili
in uso nell'esercito unionista (McDowell Style piuttosto che nello
stile del M1858). Come per i kepì venivano applicati a discrezione
dei proprietari i galloni dorati e con le varie modifiche già
citate.
Come accadeva poi
nell'esercito federale una vasta porzione di ufficiali, sopratutto
quelli al fronte, preferivano l'uso di copricapo non regolamentari.
I cappelli civili di diversa forma e colore erano assai diffusi e
decisamente più pratici e confortevoli. Ad ogni modo, su qualsiasi
tipo di copricapo (molto raramente su kepì e forage cap) potevano
essere applicati dei distintivi simili a quelli in uso presso gli
ufficiali federali e che rivelavano l'arma di appartenenza, il
reggimento o il corpo di appartenenza (genio, medico, ecc). Essi non
erano però regolamentati e solitamente sono identici a quelli
nordisti, altri riprendevano le direttive per le uniformi della
milizia o dei volontari dei rispettivi stati di appartenenza.
La giacca
regolamentare
Per tutta la guerra il regolamento permise formalmente un solo tipo
di giacca che tuttavia già nel 1862 variò dalle prime direttive.
Seguiamo l'evoluzione di uno dei più importanti elementi
dell'uniforme di un ufficiale confederato partendo da quanto
prescritto il 6 giugno 1861:
"1.Tutti
gli ufficiali indosseranno una tunica di tessuto grigio,
conosciuto come grigio cadetto; la gonna si estende a metà
tra l'anca e il ginocchio; a doppio petto per tutti i gradi.
2.Per un Brigadier-generale- Due file di bottoni sul
petto, otto in ogni fila, disposti a paia; quattro pollici
di distanza tra le file in alto e tre pollici in basso;
collare rigido, che permetta al collo di girare liberamente
sopra di esso...
3.Per un Colonnello- come per un Brigadier-generale
eccetto che ci saranno solo sette bottoni in ogni fila sul
petto, disposti a distanze uguali.
4.Per un Tenenete-colonnello, Maggiore, Capitano e
Tenene- come per un Colonnello"
La tunica,
probabilmente proposta da Marshall dopo averla vista in uso dalle
truppe austriache, differiva dalla tradizionale redingote, o frock coat, usata dalle
forze armate americane prevalentemente nella lunghezza della gonna, che era più
corta. Per il resto i dettagli erano simili: dei bottoni sui polsini
e tasche esterne sul retro della coda chiuse da due bottoni piccoli.
La tunica ebbe scarso successo tra gli ufficiali sudisti,
decisamente poco apprezzata fu rimpiazzata sui regolamenti già dal
1862 dal frock coat. La disposizione dei bottoni e la prerogativa di
essere a doppio petto per tutti i gradi rimase invariata. Con
l'introduzione dei gradi di maggior-generale, tenente-generale e
generale però, apparvero frock coat con due file di nove bottoni
disposti a gruppi di tre. Tuttavia vi erano generali con questi
gradi che mantennero la disposizione a paia o persino a distanze
regolari come prescritto per gli altri ufficiali.
Oltre che dalla disposizione dei bottoni, l'identità di un ufficiale
confederato poteva essere ulteriormente rivelata osservando gli
emblemi raffigurati sugli stessi. Dal 6 giugno 1861 alla fine della
guerra le direttive in merito non mutarono. I bottoni degli
ufficiali sudisti erano di colore dorato e rotondi come quelli
dell'esercito federale, realizzati in due dimensioni: grandi e
piccoli. Il regolamento stabiliva che sul bottone dei generali e
degli ufficiali dello staff di un generale vi fosse raffigurato al
centro un'aquila circondata da stelle; per gli ufficiali del Genio
doveva esserci una lettera E ("engineers", genieri) in carattere "German";
per gli ufficiali di fanteria, cavalleria e artiglieria le
rispettive lettere I, C, A in stampatello. Di questi bottoni
nacquero una grande quantità di varianti: nei bottoni dei generali e
degli ufficiali di staff l'aquila poteva ad esempio tenere al suo
centro uno scudo con le lettere CSA oppure in mezzo alle stelle era
possibile leggere la scritta Confederate States of America, nei
bottoni dei genieri, di fanteria, di artiglieria e cavalleria le
lettere venivano realizzate usando diversi caratteri (il più noto è
ad esempio il corsivo di quelli importati dalla Isaacs & Campbell).
Ne esistevano poi di non regolamentari come quelli che riportavano
la sigla CSA, estremamente rari sebbene in molte illustrazioni e
repliche moderne siano molto gettonati, oppure con altri disegni
come la bandiera confederata. Si tratta di casi molto rari mentre,
rimanendo tra i bottoni non regolamentari, quelli che circolavano
maggiormente erano i bottoni di stato e soprattutto i bottoni da
ufficiale federali. Vi sono infine diversi casi documentati di giacche con
bottoni di diverso tipo, ad esempio bottoni di stato e bottoni
federali.
Una nota va fatta anche sul colore prescritto per la tunica e poi
per il frock: il grigio cadetto. Si tratta di una tonalità di grigio
tendente all'azzurro, spesso da alcuni viene erroneamente paragonato
al grigio-blu del tessuto che venne importato dall'Inghilterra o con
cui erano realizzate le uniformi già pronte importate dal governo
sudista. Mentre il grigio cadetto era di una tonalità più tendente
al grigio, il tessuto inglese risultava più blu. Nella pratica non
tutti gli ufficiali potevano permettersi di acquistare uniformi
all'estero e non sempre era disponibile tessuto delle tonalità
riconducibili al grigio cadetto, pertanto come avvenne per i soldati
semplici anche gli ufficiali dovettero adattarsi ad usare una vasta
gamma di grigi e marroni.
Tornando al regolamento ma rimanendo in tema di colori, esso prescriveva poi, nello stesso modo sia
per la tunica che per il frock, che i risvolti dei polsini e il
colletto non dovessero essere dello stesso colore della giacca
(ovvero grigio cadetto), ma seguire le seguenti istruzioni:
"1471.I risvolti per gli Ufficiali Generali, Ufficiali dell'Ufficio
dell'Aiutante Generale, del QUartiermastro Generale, Commissario
Generale, e del Genio- color cuoio. La giacca di tutti gli ufficiali
deve essere interamente profilata con i colori prescritti.
1472.Per gli Ufficiali Medici- nero.
1473.Per l'Artiglieria- rosso.
1474.Per la Cavalleria- giallo.
1475.Per la fanteria- blu chiaro."
Ciò significa che dal colore dei polsini, del colletto, delle
profilature lungo l'abbottonatura e il fondo della giacca, un
osservatore era in grado di stabilire a quale corpo un ufficiale
apparteneva. Osservando gli originali sopravvissuti fino ad oggi
siamo in grado di dire che vennero utilizzate delle varianti ai
colori prescritti. Infatti ufficiali di staff e generali non sempre
usavano il giallino del color-cuoio, usando piuttosto diverse tonalità
che arrivavano fino al bianco. Anche tra gli ufficiali di fanteria
vennero usate numerose tonalità di blu, dall'azzurro pastello al blu
scuro. Non sempre poi i risvolti venivano realizzati seguendo la
direttiva, ad esempio alcuni ufficiali avevano solo il colletto del
colore prescritto e il resto della giubba color grigio, in altre
uniformi mancavano le profilature e probabilmente anche per questo
motivo la circolare del 3 giugno 1862, tra le altre cose autorizzò
gli ufficiali sul campo a indossare giacche senza questa
particolarità.
Un altro elemento decorativo del frock coat di un ufficiale e dal
quale era possibile intuire il grado di chi lo indossava erano i
fioroni dorati posti sulle maniche della giacca:
"1518.Sulla manica della giacca, il rango sarà indicato da un
ornamento dorato ricamato, nella forma rappresentata nei disegni
depositati presso l'Ufficio del Quartiermastro Generale, da
estendersi attorno alla cucitura del polsino e su fino al gomito nel
lato esterno del braccio. Un gallone per i tenenti; due per i
capitani; tre per gli ufficiali superiori e quattro per gli
ufficiali generali."
Sostanzialmente quindi la manica della giacca doveva essere
realizzata nella seguente maniera: polsino del colore della
rispettiva arma o incarico di appartenenza, sopra di esso e sulla
parte frontale un fiorone dorato che giungeva sino al punto in cui
l'avambraccio si piega e costituito da un gallone per il grado di
sottotenente e tenente, due galloni per un capitano, tre galloni per
un maggiore, un tenenete-colonnello e un colonnello, quattro galloni
per i generali. Anche di questo elemento distintivo vennero
realizzate delle varianti. Alcuni fioroni non seguivano il disegno
stabilito ma risultavano più piccoli e semplici, altri oltre ad
essere differenti erano disposti lungo la cucitura della manica. I
fioroni furono uno degli elementi che la circolare del 3 giugno 1862
rese non obbligatori sull'uniforme da campo di un ufficiale.
L'ultimo ma il più importante elemento della giacca di un ufficiale
era il distintivo sul colletto che indicava chiaramente il grado
dell'ufficiale:
"1519.Sulla parte frontale del colletto della giacca, il grado degli
ufficiali sarà distinto come segue:
1520.Ufficiali Generali- Una ghirlanda, che racchiude tre stelle,
ricamate in oro. Il bordo della ghirlanda a tre quarti di pollice
dal bordo frontale del colletto; le stelle da disporre
orizzontalmente; quella centrale un pollice e un quarto di diametro
esterno, le altre tre quarti di pollice.
1521.Colonnello- tre stelle, ricamate in oro, disposte
orizzontalmente...
1522.Tenenete-colonnello- due stelle dello stesso materiale, misura
e disposizione di un colonnello.
1523.Maggiore- una stella dello stesso materiale, misura di un
colonnello...
1524.Capitano- tre barre orizzontali, ricamate in oro...
1525.Tenente- due barre orizzontali dello stesso materiale e misura
di un capitano...
1526.Sottotenente- una barra orizzontale dello stesso materiale e
misura della barra centrale di un capitano..."
Solitamente i gradi venivano applicati sul colletto seguendo due
metodi: venivano ricamati direttamente sul tessuto della giacca
oppure su un rettangolo di tessuto, spesso del colore dell'arma,
applicato poi sul colletto. Le principali varianti che si
riscontrano nelle foto dell'epoca e negli originali differiscono solo
nelle dimensioni degli elementi come ad esempio barre molto larghe o
estremamente sottili, stelle più piccole di quanto prescritto,
stelle a sei punte o distanze tra le stelle non rispettate. Vi sono
casi, anche famosi, di alcuni ufficiali con il distintivo di grado
errato e che riportano quindi le stelle da colonnello invece che da
generale (ad esempio Robert E. Lee o Joseph E. Johnston).
Se il metodo per distinguere il grado sul colletto descritto negli
articoli di E. Cain influenzò le uniformi degli ufficiali solo nei
primi mesi, l'uso di controspalline uguali o simili a quelle in uso
nell'esercito federale proseguì invece per diversi anni. Spesso
l'uso di controspalline era affiancato al regolamentare sistema del
colletto ideato dalla Confederazione. Vi sono tracce poi dell'uso
anche di spalline, pure in questo caso dovuto all'eredità
dell'esercito federale e alle direttive di alcune milizie di stato.
Per approfondire queste ultime questioni si consiglia di consultare
l'articolo "Gradi
della giacca degli ufficiali confederati nel 1861 – 1862".
Le giacche non regolamentari
Se sulla carta la tunica prima e il frock coat dopo erano l'unica
giacca regolamentare, con la circolare del 3 giugno 1862 di fatto si
permise ad ogni ufficiale di indossare quando in servizio sul campo
un qualsiasi tipo di giacca senza particolari decorazioni eccetto il
distintivo sul colletto recante il grado. Sicuramente la decisione
fu influenzata dall'usanza di molti ufficiali di indossare la giacca
regolamentare solo quando impegnati in incarichi nelle retrovie, di
guarnigione o in cerimonie formali. Gli ufficiali in campagna e di
grado inferiore non potevano sempre permettersi il costo di una
simile divisa e nemmeno volevano trovarsi intralciati nella marcia,
o troppo esposti in combattimento. Nel corso della guerra si ripiegò pertanto su giacche non regolamentari, che fin da subito finirono per essere utilizzate in qualsiasi circostanza. Queste
giacche sono di diversa natura ma possiamo raggrupparle in tre
categorie: frock coat, sack coat e shell jacket.
Tra i frock coat o le tuniche non regolamentari, osservando le foto
dell'epoca e gli originali sopravvissuti, siamo subito in grado di
fare due grosse distinzioni. Solitamente vi erano quelli che
rispettavano la direttiva che voleva la giacca a doppio petto per
tutti gli ufficiali ma che non rispettavano nessun altro parametro.
Vi erano giacche con il colletto in stile civile, altre senza
profilature, senza colletti e polsini del colore dell'arma (o con
solo uno dei due), senza fioroni, oppure senza nessuno di questi
elementi. Poteva capitare anche che vi fossero giacche senza i
rispettivi gradi sul colletto, mancando quindi di qualsiasi segno
distintivo. Erano poi diffusi i frock coat a petto singolo. Di
questi ne esistevano numerosissime varianti, alcune rispettavano
tutte le direttive del regolamento giungendo quasi ad essere
regolamentari, altri avevano solo il grado sul colletto o altre
decorazioni.
Un tipo di giacca usato dagli ufficiali e reso noto soprattutto da
alcuni famosi generali era la sack coat, solitamente in stile
civile. Le sack coat potevano essere profilate, avere dei fioroni
sulle maniche, di norma avevano il grado cucito sul colletto che
spesso era ripiegato come in una qualsiasi giacca civile. Vi erano
poi numerose tasche esterne e potevano essere a doppio petto o
singolo. L'aspetto di questo indumento non era militare ma
sicuramente era assai pratico in campagna e solitamente, eccetto il
grado sul colletto, mancava di ogni tipo di decorazione.
L'autorizzazione del governo ad utilizzare giacche senza decorazioni
e a comprare tessuti o indumenti già realizzati dai quartiermastri
dell'esercito, permise l'ulteriore diffusione di un altro modello di
giacca: la shell jacket, una giacca corta in vita, solitamente molto
aderente ed economica. Le shell jacket divennero rapidamente la
tipologia di giacca più diffusa nell'esercito confederato e gli
stabilimenti governativi concentrarono la loro produzione destinata
ai soldati proprio su questi tipi di indumenti. La shell jacket era
un'ottima alternativa per molti ufficiali: era più pratica, più
comoda, più economica, meno appariscente ma nel contempo poteva
essere più elegante e militare rispetto ad esempio alle sack coat.
Fin dallo scoppio della guerra questi modelli di giacca vennero
utilizzati dagli ufficiali ma tra quelli al fronte vi fu una
maggiore diffusione a partire dalla seconda metà del conflitto. Da
notare poi che tra gli ufficiali di cavalleria era forse il modello
più in voga, teniamo presente che lo stesso regolamento
dell'esercito federale prevedeva una giacca simile per le truppe che
prestavano servizio a cavallo.
Esistevano diversi modelli di shell jacket e alcuni ufficiali, in
virtù dell'Ordine Generale N. 28 del 4 marzo 1864, finirono
certamente per acquistare i modelli governativi usati dai soldati (ad
esempio le Richmond o le Columbus Depot). Nelle foto dell'epoca e
tra gli originali notiamo però che le decorazioni sulle shell jacket
sono più scarse rispetto ai frock. Solitamente è presente solo il grado sul colletto
della giacca, più raramente compaiono i fioroni sulle maniche, o i
polsini e il colletto del colore dell'arma. Compaiono invece altri
elementi, ad esempio taschini esterni, che sottolineano come
l'ufficiale in campagna fosse più attento alla praticità che
all'apparenza. Esistevano tuttavia delle shell jacket perfettamente
adornate come da regolamento, con tanto di doppio petto.
I pantaloni
Per quanto concerne i pantaloni della divisa di un ufficiale, ciò
che prescriveva il regolamento confederato era sostanzialmente
simile a quello che verrà sancito nell'esercito dell'Unione nella
revisione del 1861:
"1484.I pantaloni dell'uniforme sia per gli ufficiali che i soldati
semplici saranno di panno per tutto l'anno: ampi, e da estendersi
ben sopra il piede; di colore blu chiaro (o cielo) per gli ufficiali
reggimentali e soldati; e di tessuto blu scuro per tutti gli altri
ufficiali; rinforzati per la Cavalleria.
1485.Per gli Ufficiali Generali- due strisce dorate sulla cucitura
esterna, distanti un ottavo di pollice e larghe cinque ottavi di
pollice.
1486.Per gli Ufficiali dell'Ufficio dell'Aiutante Generale,
Quartiermastro Generale, Commissario Generale e del Corpo del Genio- una striscia dorata sulla cucitura esterna, larga un pollice ed un
quarto.
1487.Per il Dipartimento Medico- una striscia di velluto nero, larga
un pollice ed un quarto, con un bordo dorato ad entrambe le
estremità della striscia.
1488.Per gli Ufficiali Reggimentali- una striscia di tessuto sulla
cucitura esterna, larga un pollice ed un quarto, colore secondo il
corpo: per l'Artiglieria rosso; Cavalleria, giallo; Fanteria, blu
scuro."
Quindi un ufficiale reggimentale avrebbe dovuto indossare pantaloni
azzurri con la banda del colore dell'arma, mentre un generale o un
ufficiale di staff li avrebbe avuti di colore blu scuro e con le
rispettive decorazioni. La diffusione e l'origine di pantaloni
azzurri è un argomento complesso e già affrontato in un altro
articolo (si veda: "L'uso di
pantaloni azzurri nell'esercito confederato"), pertanto qui ci si limiterà a notare che
sebbene gli ufficiali fecero ricorso a tessuti di una vasta gamma di
tonalità di grigio e marrone, vi furono anche coloro che riuscirono
a procurarsi tessuto del colore regolamentare o ad importare
dall'estero indumenti già pronti. Esistono infatti diverse paia di
pantaloni originali (tra i più noti quelli del generale William D.
Pender) realizzati con questi tessuti e che dimostrano il tentativo
di diversi ufficiali di rispettare il regolamento. Poi, come appena
detto, molti dei pantaloni degli ufficiali vennero realizzati usando
diversi tipi di tessuti, colori e trame, in alcuni rari casi è
possibile riscontrare anche l'uso di pantaloni bianchi. Lo stile di
tutti questi pantaloni rifletteva quello militare in uso
nell'esercito federale, confederato o civile. Come accadeva per gli
altri elementi dell'uniforme, l'utilizzo di bande dorate, del colore
dell'arma o non regolamentari dipendeva dalle decisioni dei singoli
ufficiali o dei diretti superiori.
Il cappotto
Il regolamento sudista non prescriveva alcun tipo di cappotto per
gli ufficiali. Questa grossa svista non venne mai corretta e quindi
ufficialmente non esistettero mai cappotti regolamentari per gli
ufficiali confederati. Nella pratica vennero usati diversi tipi di
cappotto: simili a quelli dei soldati federali, civili, diversi
stili militari.
La fusciacca
Come accadeva per gli ufficiali federali, anche gli ufficiali sudisti
dovevano portare da regolamento una fusciacca in vita sotto il
cinturone della spada. Ecco come doveva essere realizzata la fascia:
"1508.Per gli Ufficiali Generali- di seta color cuoio, e con le
estremità a frangia; da avvolgere due volte attorno alla vita, e
annodare dietro all'anca sinistra, la parte pendente non deve
estendersi per più di diciotto pollici al di sotto del nodo.
1509. Per gli ufficiali dello Staff di un Generale e del Genio, di
Artiglieria e Fanteria- di seta rossa. Per gli ufficiali di
Cavalleria- di seta gialla. Per gli ufficiali medici- di seta verde.
Tutte con le estremità a frangia; da indossare attorno alla vita e
annodare come per un Ufficiale Generale."
Come era tradizione nell'esercito americano, anche se non
specificato nel regolamento confederato, l'ufficiale di giornata
indossava la fusciacca sulla spalla destra, facendole attraversare
il busto e annodandola infine sull'anca sinistra. La fusciacca era
un emblema del grado di ufficiale e in tutte le occasioni formali
andava indossata, raramente però appariva in campagna.
Le calzature
Per quanto concerne le calzature il regolamento confederato copiava
quanto prescritto in quello federale:
"34.Per tutti gli Ufficiali- stivali bassi o Jefferson"
Non è chiaro cosa si intendesse, probabilmente per stivali bassi (in
inglese "ankle boot") quegli stivali in cuoio nero di media altezza,
preferibili per un ufficiale a cavallo mentre per Jefferson degli
stivaletti bassi, sempre in cuoio nero e senza lacci più bassi del
ginocchio e da indossare sotto ai pantaloni. Jefferson era anche un
altro modo per definire un tipo di scarpa noto anche come brogan.
Osservando le foto dell'epoca e gli originali risulta che gli
ufficiali sudisti indossavano ogni tipo di calzatura, dalle scarpe
con lacci agli stivali alti da cavallo. Tra gli ufficiali di
fanteria predominava l'uso di scarpe, esse erano di varia natura e
potevano essere di origine federale, prodotte dalla confederazione o
di importazione.
Altri elementi dell'uniforme
Il regolamento prescriveva poi altri elementi secondari del
vestiario: la cravatta, se indossata, doveva essere nera e il suo
nodo non visibile; i guanti dovevano essere di color cuoio o bianchi
per i generali e gli ufficiali di staff mentre erano bianchi per
quelli di artiglieria, fanteria e cavalleria; gli speroni per gli
ufficiali a cavallo dovevano essere di metallo dorato. Nel
regolamento non si fa alcun accenno all'uso di panciotti ma sappiamo
che vennero utilizzati. Come avveniva per gli ufficiali dell'Unione
essi erano di diversa natura e potevano essere realizzati seguendo
uno stile militare o uno stile civile, erano a doppio petto o con
una singola fila di bottoni. A seconda dell'ufficiale erano presenti
dei taschini esterni e anche la tipologia di bottoni, tessuti e
colori poteva variare.
Il cinturone e la fibbia
Anche per quanto concerne il cinturone i confederati copiarono
letteralmente il regolamento federale:
"1511. Per tutti gli Ufficiali- una cintura in vita larga non meno
di un pollice e mezzo e non più di due pollici; da indossare sopra
alla fusciacca; la spada deve pendere da essa tramite cinturini
realizzati con lo stesso materiale della cintura, con un gancio
attaccato alla cintura su cui la spada può essere appesa.
1512.Per gli Ufficiali Generali- cuoio Russo, con tre strisce di
ricami in oro; i cinturini ricamati su entrambi i lati.
1513.Per tutti gli altri Ufficiali- pelle nera, semplice."
Nella pratica assistiamo a casi in cui quanto prescritto venne
realmente rispettato e quindi riscontriamo nelle fotografie
dell'epoca generali con ad esempio il cinturone ricamato in oro.
D'altra parte sappiamo tramite lo studio degli originali che la
produzione confederata dovette trovare delle particolari soluzioni
alla mancanza di risorse adeguate. Esistono pertanto dei cinturoni
da ufficiale realizzati in tessuto, altri invece pur essendo di
cuoio erano di colori non regolamentari.
Persino il paragrafo sulla fibbia del cinturone fu copiato dalla
controparte nordista con solo una lieve variazione:
"1515.Per tutti gli ufficiali e i soldati- dorata, rettangolare,
larga due pollici, con un bordo lucido sollevato; una ghirlanda di
foglie d'alloro argentate attorno allo Stemma degli Stati
Confederati."
Possiamo però dire con una certa sicurezza che tale fibbia non venne
mai realizzata. Al suo posto vennero ampiamente utilizzate le fibbie
già in uso presso gli ufficiali federali e che riportavano quindi
motto e stemma degli Stati Uniti. Nacquero poi numerose fibbie non
regolamentari usate specificamente dagli ufficiali sudisti. Innanzi
tutto vi erano le fibbie recanti lo stemma del proprio stato nativo,
ma sopratutto una tipologia di fibbia viene identificata come la più
usata dagli ufficiali. Si tratta di una fibbia a due pezzi, rotonda
e al cui centro vi erano solitamente incise le lettere CS o veniva riportato lo
stemma dello stato.
La spada
L'elemento che al meglio rappresentava il rango di ufficiale tra i
soldati della guerra civile americana era senz'altro la spada, ed
essa variava a seconda del ruolo che l'ufficiale ricopriva.
Sostanzialmente i modelli in uso nell'esercito sudista non erano
altro che riproduzioni leggermente modificate (o in alcuni casi gli
stessi) di quelli in uso nell'esercito settentrionale, prodotti nella Confederazione o importati dall'Europa.
Quindi come accadeva per le controparti settentrionali, la spada più
gettonata tra ufficiali generali e di staff era la "Staff and Field
Officers' Sword Model 1850", gli ufficiali di fanteria utilizzavano
invece varianti della "Foot Officers' Sword model 1850". Oltre ad
osservare le immagini dell'epoca e gli originali, può essere d'aiuto
studiare le lame federali per avere un'idea di come fossero quelle
confederate. Va ricordato infine che, sebbene in quantità molto
ridotta, anche le spade confederate avevano la lama decorata in
qualche maniera, solitamente con bandiere da battaglia confederate o
le lettere CS. Come accadeva poi per alcuni ufficiali di rango
elevato, anche diversi militari sudisti ricevettero in dono delle
spade speciali altamente decorate.
La pistola
Come accade per l'ufficiale nordista, una controversia sull'uso
della pistola esiste anche in riferimento alla figura dell'ufficiale
confederato. Indipendentemente dal fatto che alcuni ufficiali
preferissero non possedere alcuna pistola o che la portassero solo
in alcune specifiche occasioni, siamo in grado di stabilire alcuni
modelli (di produzione federale, confederata o d'importazione) in
voga tra i comandanti sudisti. I modelli di revolver più diffusi
erano: il Colt Army Revolver M1860 calibro .44, Colt Navy Revolver
M1851 calibro .36, Le Mat Revolver calibro .40, Kerr Revolver
calibro .44, Griswold & Gunnison Revolver calibro .36.
Altri accessori dell'equipaggiamento
Un accessorio molto utile per gli ufficiali era il tascapane. Dato
che sempre più spesso durante la guerra il bagaglio di un'armata
venne ridotto ai minimi termini e limitato a razioni e munizioni,
pure gli ufficiali dovettero adattarsi alle nuove condizioni. Il
tascapane era il miglior modo per trasportare alcune razioni,
effetti personali e strumenti necessari alla quotidiana attività di
comando. Ne esistevano di diversi modelli e tendenzialmente erano
più grandi rispetto a quelli dei soldati, in alcuni casi erano più
simili a borse. Alcuni erano in semplice tessuto, altri di tessuto
gommato o catramato, di pelle nera e con diverse tasche in modo da
poter mantenere separati ad esempio un manuale e delle matite da
altri utensili. I modelli più belli realizzati in cuoio nero erano
decorati e portati a tracolla con cinturini di cuoio regolabili
tramite fibbie.
Alcuni ufficiali portavano con se in campagna anche uno zaino,
solitamente quelli di compagnia con i gradi più bassi, degli stessi
modelli e stili in uso presso i soldati semplici. Anche per quanto
concerne le borracce non vi sono differenze da quelle dei soldati
semplici, anche se è logico pensare che un ufficiale potesse
permettersi l'acquisto di borracce più particolari con filtri o di
importazione, sopratutto se di rango superiore.
Essenziale e caratteristico per molti ufficiali era l'uso il
cannocchiale che, riposto all'interno di un apposito contenitore,
veniva trasportato a tracolla tramite un cinturino. Anche questo era
un elemento acquistato privatamente a spese dell'ufficiale e ne
esistono quindi di diversi modelli e fabbricazioni.
Fonti
Official Records of the War of the Rebellion
Regulations for the Army of the Confederate States, 1861-1862-1863
The ordnance manual for the use of the officers of the Confederate
States Army , 1863
August V. Kautz - Customs of Service for Officers of the Army.
Derived from Law and Regulations and Practised in the United States
Army
|
|