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•L'Accademia di West Point
alla vigilia della guerra civile
Testo di Stefano Di Matteo
L'Accademia militare degli Stati
Uniti, come le altre istituzioni americane, fu lacerata dalla guerra
civile, anche se fu una delle ultime Istituzioni a subire questo
processo di disgregazione. Possiamo affermare che dopo il congresso
del partito Democratico tenutosi nel 1860, West Point rimase una
delle poche Istituzioni veramente nazionali degli Stati Uniti. La
cosa appare logica e non deve sorprendere, dato che West Point aveva
sempre cercato di eliminare qualsiasi pregiudizio territoriale e di
rafforzare i sentimenti nazionali. Però, per quanto le Autorità si
sforzassero in questo senso, non potevano isolare i cadetti dagli
avvenimenti di quegli anni. Negli anni 1859-60, le risse tra gli
allievi divennero sempre più frequenti. Come conseguenza
dell'assalto di John Brown all'arsenale governativo di Harpers Ferry
nel 1859, ci furono, nell'Accademia, molte cruente discussioni tra
gli allievi e almeno un duello. Si era capito che la secessione
degli Stati Meridionali avrebbe significato lo scoppio della guerra.
I cadetti del Sud potevano presentare le dimissioni e tornare nei
loro Stati di origine, dove nel costituendo esercito Confederato
avrebbero avuto un grado più elevato di quello di sottotenente, o
entrare nelle milizie dei singoli Stati. Tutti però erano
dispiaciuti di lasciare in questo modo l'Accademia, dopo averci
passato quattro duri anni, senza un risultato tangibile. Per i
cadetti del Sud era pesante buttare via il diploma quando ormai era
a portata di mano, quindi alcuni allievi si mostravano incerti.
Inoltre c'era la prospettiva che i cadetti del Nord e del Sud, che
erano diventati amici, si sarebbero trovati su schieramenti opposti
e avrebbero dovuto combattere l'uno contro l'altro; prospettiva che
creava anch'essa non poche lacerazioni tra di loro; invece, altre
amicizie, per le note ragioni ideologiche, si erano già rotte. Poi
c'era la questione del giuramento di fedeltà, fatto all'inizio del
corso. Credo che dopo l'attacco a Fort Sumter, i diplomati del corso
del 1861 abbiano dovuto prestare apposito giuramento di fedeltà
all'Unione.
Nel novembre del 1860 due cadetti della Carolina del Sud diedero le
dimissioni e se ne andarono a casa. In dicembre si dimisero tutti
gli altri della Carolina del Sud, insieme con tre allievi che
provenivano dal Mississippi e a due dell'Alabama. Ogni giorno c'era
un cadetto del Sud che se ne tornava a casa. Comunque, dopo la
partenza dei cadetti che tornavano nel Sud, assurdamente l'Accademia
riprese il suo ritmo regolare, mentre cominciavano ad agitarsi
quelli del Nord, che erano ansiosi di andare a combattere.
La situazione nell'Accademia, alla vigilia dello scoppio guerra
civile, si faceva sempre più incandescente. Anche i cadetti
provenienti dal Nord erano inquieti: pure per loro si poteva
prospettare la possibilità di dimettersi dall'Accademia e tornare
nei loro Stati di provenienza, per attendere di essere nominati
ufficiali con il grado di Capitano, di Maggiore o persino di
Tenente-Colonnello negli eserciti di volontari dei singoli Stati.
L'alternativa, invece era quella di diplomarsi in Accademia con il
grado di Sottotenente dell'esercito regolare, sperando di essere
mandati in zona di operazioni. La questione però era che
nell'esercito regolare le promozioni erano molto lente perchè legate
all'anzianità di servizio, mentre nell'esercito dei singoli Stati, i
militari di professione, data la loro scarsità, avrebbero fatto una
carriera molto rapida, considerata anche la richiesta di uomini con
un addestramento professionale come quello che si riceveva a West
Point.
Durante tutta la campagna elettorale per le Presidenziali del 1860,
l'eccitazione in Accademia da parte dei cadetti cresceva ogni
giorno. La notte delle elezioni, i cadetti rimasero svegli fino a
tarda ora per conoscere i risultati finali; verso mezzanotte si
seppe che Lincoln aveva vinto e allora alcuni cadetti del Sud
presero un'effigie che raffigurava Lincoln e la misero alla stregua
di un impiccato ad un albero di fronte alla caserma; a questo punto
i cadetti del Nord, tra i quali c'era il giovane George A.Custer,
levarono l'effigie prima dell'alba. Visto che ho citato il cadetto
Custer, voglio sottolineare che il medesimo, pur essendo fedele
all'Unione, era molto amico di alcuni cadetti del Sud, che durante
la guerra si ritroverà a combattere contro, ma senza far venire meno
l'amicizia che si era creata in Accademia.
Appena scoppiata la guerra, i cadetti del Sud, che cominciavano ad
andare via dall'Accademia, erano diventati entusiasti e pieni di
speranza in quanto avrebbero ricevuto dei gradi militari importanti
nell'esercito Confederato o in quello dei volontari; invece, i
cadetti del Nord che restavano in Accademia diventavano cupi e
taciturni. Il fatto di tornare a fare le lezioni nella scuola con il
solito ritmo come se niente fosse successo stava esasperando i
cadetti del Nord che cominciarono anche loro ad agitarsi,
soprattutto per le notizie che arrivavano dall'esterno e cioè che il
comando delle truppe dei volontari veniva dato a civili con nessuna
esperienza militare. I cadetti erano convinti anche loro che la
guerra si sarebbe subito conclusa con una grossa e unica Campagna
militare e quindi erano tutti ansiosi di parteciparvi. Pertanto, il
regolare ritmo delle lezioni a West Point ed il suo relativo
isolamento da quello che stava accadendo nel paese, faceva quasi
impazzire gli allievi; essi erano quasi certi che "l'unica grande
battaglia" si sarebbe combattuta senza di loro.
La classe dei più anziani inviò una petizione al Ministero della
Guerra chiedendo di anticipare la data degli esami finali per il
diploma; essi furono accontentati, infatti i cadetti dell'ultimo anno
ricevettero il loro grado il 6 maggio del 1861 e poterono partire
per prestare servizio. Quando il corso sopra citato si diplomò, nella
sala mensa dell'Accademia, durante la notte, gli allievi più giovani
ruppero le sedie in segno di approvazione; nelle cronache di West Point l'episodio viene ancora ricordato.
La classe seguente che si sarebbe dovuta diplomare nel 1862, dove si
trovava anche Custer, chiese a loro volta di conseguire il diploma
con un anno di anticipo e anche questo fu concesso. Ricordiamo che
allora il corso a West Point durava cinque anni.
Infine, cito un dato significativo tratto dal sito web
dell'Accademia, sugli ufficiali diplomati a West Point che hanno
aderito alla Confederazione: il 25% degli ufficiali in servizio
permanente sono andati a combattere con il Sud, a fronte del 37% di
ufficiali in servizio provenienti dagli Stati del Sud.
Tornando a parlare dell'incidenza e del ruolo ricoperto da parte di
West Point durante la guerra civile, ho appreso che, quando la guerra
cominciò, nessuno degli allievi dell'Accademia aveva raggiunto il
grado di Generale, ma furono loro che furono posti al vertice degli
Alti Comandi degli eserciti Nordisti e Sudisti.
West Point, a quei tempi,era considerata, oltre che una scuola
militare, un'ottima scuola di specializzazione di ingegneria; infatti
la preparazione di tipo tecnico degli ufficiali venne fuori in molte
Campagne.
Altro aspetto significativo ritengo sia il fatto che molti ufficiali
usciti da West Point(Grant,Sherman,McClellan,Burnside) e che
diventarono famosi durante la guerra civile e che si erano distinti
durante la guerra Messicana come Grant e McClellan, si erano dimessi
dall'esercito per vari motivi. Alcuni per tentar fortuna nella vita
civile, altri perchè la carriera nell'esercito era molto lunga, le
promozioni erano lente e legate all'anzianità di servizio.
L'Accademia, proprio per la formazione dei suoi quadri dirigenti, ha
svolto, come abbiamo visto, un ruolo fondamentale, grazie ai suoi ex
allievi, durante la guerra civile. Per merito del suo sistema
educativo, West Point, alla vigilia della guerra civile, era diventato
il miglior istituto politecnico della nazione. Negli anni
precedenti, però non era stato così, in quanto qualche problema, l'Accademia l'aveva avuto.
Ritornando agli inizi della sua storia, West Point, fondata nel 1802
dal Presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson, per anni aveva
fornito risultati mediocri e ufficiali mediocri. La guerra contro
l'Inghilterra, nel
1812, era stata considerata come una disfatta nazionale, nonostante
la vittoria conseguita da Andrew Jackson - futuro Presidente degli
Stati Uniti - a New Orleans. Il comportamento dell'esercito Americano
era stato funestato da indisciplina e da ufficiali litigiosi e
incompetenti. Dall'Accademia erano usciti fuori pochi ufficiali.
Solo con l'arrivo in Accademia del nuovo Sovrintendente Sylvanus
Thayer, nel 1817, West Point diventò un Istituto famoso. Nei 16 anni
successivi, Thayer trasformò l'Accademia in un istituto ammirato in
tutto il mondo. Thayer era il fautore delle classi poco
numerose, delle interrogazioni quotidiane e dei punteggi settimanali
nelle singole materie e in condotta. La disciplina fu resa ferrea e i
favoritismi vennero eliminati. A differenza degli ufficiali Europei
che generalmente venivano dalle classi nobili e più abbienti, gli
Stati Uniti cercarono di rendere West Point il più possibile una
scuola ugualitaria. Venne istituito un codice d'onore ufficioso che
prevedeva che i cadetti non potevano mentire, non barare e non
rubare.
Quando Thayer lasciò l'Accademia, West Point, per merito suo, era
diventata una grande scuola e lo stesso Presidente Jackson, tutt'altro
che favorevole verso l'Accademia, la elogiò "come la migliore scuola
del mondo". I risultati si videro nel corso della guerra
Messicana.
L'Accademia, a 40 anni dalla sua fondazione, aveva comunque dovuto
vincere non poche resistenze da parte del Congresso degli Stati
Uniti e da parte dell'opinione pubblica, che non avevano visto di
buon occhio detta scuola. I motivi di questa ostilità erano
molteplici. Si riteneva che West Point fosse un luogo di élite e di
figli di gente altolocata e di raccomandati, nonostante che la scuola
fosse molto dura, in quanto mediamente su 100 allievi che
cominciavano il corso, solo la metà si diplomavano. D'altronde negli
anni passati, non essendo stata combattuta alcuna guerra, non si era
potuta dare prova del valore dell'Accademia ad una opinione pubblica
molto scettica al riguardo. Quindi appariva facile screditare il
fatto che West Point fornisse un'eccellente preparazione
militare, fino allo scoppio della guerra Messicana. Tale modo di
pensare era alimentato anche dall'atteggiamento di molti
cadetti; erano, infatti, pochi quelli che volevano rimanere
nell'esercito. Si voleva approfittare dell'eccellente educazione che
l'Accademia forniva, soprattutto in campo tecnico, ed espletare la
ferma obbligatoria che negli anni 50 era di 4 anni dopo il diploma,
per poi andarsene dall'esercito.
Forse per questo si riteneva eccessivo spendere denaro pubblico per
formare dei giovani che non avevano alcun interesse di rimanere in
servizio come militari.
Nell'Accademia - prima della guerra civile - vigeva una disciplina
durissima, non affatto paragonabile ad altre scuole esistenti negli
Stati Uniti. Esisteva una rigorosa applicazione delle regole vigenti
in Accademia e i cadetti dovevano mandare giù a memoria una dose
notevole di nozioni.
A West Point gli studi erano così severi che solo gli allievi
veramente capaci, che riuscivano ad ottenere una preparazione
eccellente, arrivavano a conseguire il diploma finale. Gli allievi che
provenivano da altre scuole rimanevano stupiti ed esterrefatti dell'enorme massa di nozioni che erano costretti ad apprendere. Potevano
essere interrogati in qualsiasi momento su ogni materia del corso.
I corsi in Accademia risultavano più difficili di qualsiasi altra
Università degli Stati Uniti.
Forse il nozionismo era eccessivo, però da West Point uscivano
ingegneri veramente preparati e, negli anni antecedenti alla guerra
civile, l'Accademia rappresentava una scuola, se non l'unica, di
ingegneria, in un paese che ne aveva estremo bisogno. La matematica
era la materia più importante e contava di più nella graduatoria
dell'Accademia. Negli anni 50 venne inserito anche il corso di
spagnolo.
I cadetti migliori nello studio erano quelli che provenivano dalla
costa orientale,quelli più scarsi negli studi provenivano dal Sud e
dall'Ovest.
L'accesso all'Accademia doveva essere appoggiato da un membro del
Congresso; da questo fatto veniva la critica che i cadetti
provenissero da famiglie facoltose, in quanto non avrebbe avuto senso
per un politico favorire un giovane i cui genitori non avrebbero
potuto aiutarlo in future competizioni elettorali.
Va detto, però, che una volta entrati in Accademia, gli allievi erano
considerati nello stesso modo, senza alcun favoritismo: i
cadetti, infatti, ricchi o poveri, non avevano, nè potevano tenere
denaro da spendere e quindi, sotto questo profilo, si trovavano nella
medesima situazione.
Gli insegnanti dell'Accademia ripetevano in continuazione che gli
allievi erano l'èlite del paese, dicendo anche che coloro che
uscivano da West Point raggiungevano i più alti gradi della vita
civile o militare e, in caso di guerra, sarebbero stati in "prima
linea" a difendere la nazione.
Fornisco altri dati sui diplomati di West Point che si schierarono
con il Nord e con il Sud,all'inizio della guerra civile.
Dei circa 2.000 diplomati viventi alla data del 1861, 821 erano in
servizio attivo. Di questi, 197 passarono a combattere per il Sud, con
altri 99 che si erano congedati precedentemente. Rimasero con
L'Unione 624 ufficiali provenienti da West Point, ai quali si
aggiunsero immediatamente altri 122 già congedati che rientrarono in
servizio.
(fonte:John Keegan,"La Maschera del Comando").
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