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•I raid di Wheeler e
Kilpatrick
Testo dell'utente del forum "forrest"
Pubblicato il 05/03/2010
Introduzione
Con la battaglia di Sunshine Church si chiude la prima fase
dell'assedio di Atlanta, virtualmente iniziato con l'incruenta
caduta della linea del Chattahoochee, 20 giorni prima. Scrive il
professor Luraghi: "L'effetto della battaglia di Ezra Church fu
disastroso sul morale dei soldati confederati; Hood era al comando
dell'Armata da soli 10 giorni, ed essi erano già stati condotti tre
volte all'assalto contro un nemico fortemente trincerato, lasciando
sul campo 15.000 tra morti e feriti." Come abbiamo visto, non è vero
niente; le cose andarono ben diversamente. Intanto, le perdite
confederate si aggirarono intorno agli 11.000 uomini. Ma
soprattutto, solo nella prima delle tre battaglie, sulle rive del
Peachtree Creek, Hood aveva ordinato un attacco frontale, confidando
nel fatto che il nemico, appena attraversato il fiume, non avesse
ancora avuto il tempo di trincerarsi; ed in effetti solo quattro
delle tredici brigate unioniste che parteciparono alla battaglia lo
erano. A Bald Hill e ad Ezra Church, Hood studiò piani appositamente
concepiti per evitare l'urto frontale contro le fortificazioni
nemiche, cercando invece l'aggiramento. Furono l'inettitudine e la
disobbedienza dei suoi subordinati ad trasformarli in assalti
frontali. Va altresì ricordato che R.E. Lee, poco dopo aver assunto
il comando dell'Armata della Virginia, nel giro di una settimana
impegnò i suoi fanti in non meno di cinque assalti frontali (anche
se l'ultimo e il più disastroso forse fu frutto di un equivoco), con
relativo bagno di sangue. Cedo la parola allo storico Richard
McMurry: "La fine di Luglio segna il completamento delle prime due
settimane di Hood al comando. In questo periodo ha invertito la
linea di condotta di Johnston, ed ha attaccato tre volte Sherman nel
tentativo di distruggere una parte delle sue forze. Tre volte ha
mancato di raggiungere i suoi obiettivi; il coraggio dei soldati
nordisti spiega in parte il fallimento confederato. Ma sono stati
soprattutto i problemi interni all'Armata del Tennessee ad
ostacolarne gli sforzi e forse a condannarli prima ancora che
cominciassero. La struttura di comando dell'Armata é scadente: anche
il più brillante dei piani é destinato a fallire se viene eseguito
in modo incompetente. L'Armata del Tennessee, del resto, non ha mai
avuto una buona struttura di comando. Durante tutta la guerra i suoi
Generali si sono mostrati incapaci di eseguire gli ordini, e spesso,
cosa più grave, non hanno voluto farlo. Avrebbero continuato a
comportarsi così fino alla fine della guerra. Hardee, il cui Corpo
giocò un ruolo chiave nelle prime due battaglie, era, a voler essere
generosi, un Generale di medio livello. Il suo rancore verso Hood e
la sua sfiducia nel nuovo comandante, uniti al mediocre utilizzo
delle truppe, compromisero gravemente l'esito delle due battaglie.
Tutti i comandanti di Corpo di Hood -Hardee, Stewart, Cheatham e
S.D. Lee- si comportarono in modo mediocre nelle tre battaglie di
Atlanta. Lo stesso discorso vale per gran parte dei Generali di
Divisione. Poi, certo, Hood era stato spesso troppo ambizioso e
aveva chiesto ai suoi soldati più di quanto potessero dargli." Già,
ma aveva altra scelta? Per quanto riguarda il morale dei soldati
dell'Armata del Tennessee, credo che nessuno, in buona fede, possa
pensare che al momento dell'esonero di Johnston fosse alto, dopo due
mesi e 160 km di continue ritirate, e dopo aver visto la linea del
Chattahoochee cadere senza aver inflitto una sola perdita al nemico.
Da quando Hood aveva assunto il comando, viceversa, non avevano più
ceduto un pollice di terreno al nemico, e, come scrive Albert Castel:
"alla fine di Luglio la bandiera confederata sventola ancora,
spavalda, sopra Atlanta."
Pianificazione ed inizio dei raid
Dopo la battaglia di Ezra Church, i confederati erano schierati col
Corpo di S.D. Lee fronte a nord, per impedire al nemico di prendere
possesso della Lick Skillett Road. Howard aveva esteso la sua linea
verso ovest, fronte a sud, dirimpetto alla linea di S.D. Lee. Per
superare questo stallo, Sherman decide di spostare l'Armata
dell'Ohio del Gen. Schofield dall'estrema sinistra (a est di
Atlanta) all'estrema destra (ad ovest della città). Il posto
dell'Armata dell'Ohio, nelle trincee ad est di Atlanta, viene preso
dai cavalleggeri del Gen. Garrard, l'unica Div. di cavalleria tornata
intatta dai fallimentari raid di cui si è già parlato nelle pagine
precedenti. Schofield, dopo essere passato a destra della linea di
Howard, punta a sud verso l'Utoy Creek, e, oltre questo torrente,
verso la Sundtown Road, una strada che dal villaggio omonimo sulla
riva orientale del Chattahoochee corre in direzione est verso
Atlanta. Lo scopo é sempre quello: interrompere la ferrovia per
Macon tra East Point ed Atlanta. Così facendo, Sherman taglierebbe
del tutto i rifornimenti di Hood interrompendo una sola ferrovia;
spingendosi più a sud, viceversa, oltre la biforcazione di East
Point, le ferrovie da interrompere diventerebbero due. Hood risponde
a queste mosse ordinando a S.d.Lee di cambiare fronte da nord ad
ovest, rinforzando Lee con le Div. Bate e Cleburne del Corpo di
Hardee, ed estendendo la sua linea quanto più a sud le sue esigue
forze gli permettono. Queste mosse e contromosse, caratterizzate dai
pasticci e dai litigi tra i Generali nordisti (protagonisti
Schofield e Palmer, il Comandante del 14° Corpo dell'Armata del
Cumberland, che infine si dimette) si protraggono per tutta la prima
settimana di Agosto. Il mattino del 7 Agosto, dopo un incauto
attacco del 14° Corpo lungo la Sundtown Road, che costa ai federali
400 perdite, diventa evidente che la linea sudista si estende ben
oltre East Point, e non presenta punti deboli. Sherman deve pertanto
rinunciare al suo progetto di sfondare tra East Point ed Atlanta, e
studiare un nuovo piano.
Mentre Agosto lentamente trascorre ed Atlanta viene sottoposta ad
uno spietato bombardamento, i piani dei due Comandanti sono
speculari: sia Hood che Sherman, per venire a capo di una situazione
di stallo, decidono di attaccare le linee di rifornimento del
nemico, rispettivamente la Western & Atlantic R.R. e la Macon &
Western R.R., facendo ricorso alla cavalleria. Per meglio descrivere
il piano di Hood, cedo la parola ad Albert Castel: "La disfatta
delle spedizioni di McCook e Stoneman rende più praticabile quanto
Hood aveva già deciso di fare quando esse erano ancora in corso:
inviare Wheeler con una cospicua forza di cavalleria contro le linee
di rifornimento nemiche, in particolare la Western & Atlantic R.R.;
il comandante sudista ritiene di non avere ormai altra scelta: per
tre volte ha tentato di schiacciare le armate di Sherman mentre
erano divise, allo scoperto, e con un fianco "per aria", ed ogni
volta ha fallito, anche se non per colpa sua. Ora quelle Armate sono
riunite, trincerate, e, a meno di un madornale errore dei loro
Comandanti, non più attaccabili. Inoltre, Sherman sta tentando di
raggiungere la ferrovia per Macon; se ci riuscirà, Atlanta dovrà
essere evacuata. L'unico modo per impedire che ciò accada é tagliare
l'arteria logistica di Sherman prima che questi recida a sua volta
quella di Hood." Il 10 Luglio Wheeler, alla testa di tre Divisioni (Martin,
Kelley e Hume) per un totale che, a seconda delle fonti, varia tra
4.000 e 6.000 uomini, lascia il punto di raduno di Covington, e dopo
aver attraversato il Chattahoochee a Roswell, da inizio al suo raid;
gli ordini impartiti da Hood sono i seguenti: danneggiare il più
possibile la Western & Atlantic R.R. tra Marietta e Dalton,
proseguire verso nord-ovest, attraversare il fiume Tennessee,
interrompere le due ferrovie che collegano Nashville e Chattanooga;
poi, dopo aver lasciato 1.200 cavalleggeri ad operare nel Tennessee
centrale, tornare ad Atlanta, sulla via del ritorno danneggiando
nuovamente la Western & Atlantic; Hood si aspetta che Wheeler farà
ritorno di lì a qualche giorno. Le cose andranno diversamente.
Quando Sherman viene informato del raid confederato, vede in esso
una potenziale opportunità: poiché il grosso della cavalleria
confederata é partita con Wheeler, ciò significa che solo una
piccola parte di essa é rimasta a difendere Atlanta. Non si sbaglia;
Hood ha tenuto con sé soltanto le tre brigate della Divisione del
Gen. Jackson. Pertanto, pensa Sherman, potrebbe essere possibile
fare ad Hood ciò che Hood sta tentando di fare a lui: tagliare la
sua linea di rifornimento con un raid di cavalleria. L'incarico
viene affidato al famigerato Kilpatrick, appena arrivato a
rinforzare la cavalleria nordista, uscita malridotta dai raids di
fine Luglio. Kilpatrick assicura Sherman di poter danneggiare la
ferrovia per Macon in modo tale da renderla inutilizzabile per
almeno due settimane. Sherman gli affida pertanto due Brigate della
Div. Garrard, a rinforzo delle sue tre, per un totale di 4.700
uomini e due batterie. Il loro obiettivo interrompere la ferrovia
per Macon all'altezza di Jonesboro, strappare quanti più km di
binari possibile, quindi tornare verso le linee nordiste passando ad
est di Atlanta, via Decatur. Il 18 Agosto Kilpatrick parte dal
villaggio di Sundtown.
L'esito del
raid di Wheeler
Quando Wheeler, il 10 Agosto, è partito per il suo raid, Hood, con
inguaribile ottimismo, ha ordinato ai suoi genieri di preparare i
pilastri per i ponti che bisognerà ricostruire, dopo che i federali
in ritirata verso Nord li avranno bruciati. Il raid di Wheeler,
viceversa, lungi dal costringere Sherman alla ritirata, si rivelerà
un totale fallimento. Wheeler, fino a quel momento, era stato bravo
a proteggere i fianchi dell'Armata, e a tenere informati i suoi
comandanti, prima Johnston e poi Hood, circa i movimenti del nemico;
inoltre, aveva sgominato McCook e Stoneman (anche se la maggior
parte del merito andrebbe tributata al Gen. Iverson); ma in passato
già due volte aveva mostrato gravi limiti nel condurre un'azione di
cavalleria indipendente su larga scala: la prima volta nel settembre
1863, quando aveva intrapreso un inconcludente raid nel Tennessee
centrale; la seconda, durante la Campagna di Knoxville, dopo la
vittoria di Chickamauga. Secondo lo storico Richard McMurry, il
giovane Wheeler non era all'altezza di comandare un Corpo, e doveva
questa carica ai favoritismi del Gen. Bragg, dalla cui parte si era
sempre schierato in occasione delle lotte intestine che avevano
sempre afflitto l'Armata del Tennessee. In quel fatale Agosto 1864,
tutto ciò che riuscirà ad ottenere sarà la cattura d'una mandria di
1.000 bovini, e la distruzione di qualche breve tratto di binari,
qua e là, prontamente riparato dai genieri nordisti. Riuscirà ad
occupare Dalton, ma solo per qualche ora, prima di dover fuggire
precipitosamente per il rapido sopraggiungere della cavalleria
nordista del Gen. Steedman, forte di 3.600 uomini. Dopo aver messo
agli arresti per insubordinazione il comandante di una delle sue tre
Divisioni (il generale Martin) Wheeler punterà verso nord-ovest,
entrando in Tennessee. A questo punto, sciaguratamente, perderà
contatto con due delle sue Brigate, inviate ad espugnare (senza
successo) una piazzaforte nordista, e che non riusciranno più a
riaggregarsi alla colonna principale. Entrato in Tennessee, Wheeler
emanerà un patetico proclama alla popolazione nella speranza di
ingrossare le sue fila con nuove reclute, senza ottenere alcun
risultato. Anzi, saranno i suoi cavalleggeri, in particolare quelli
appartenenti a reggimenti del Tennessee, che diserteranno a
centinaia, tornando alle loro case. Wheeler giungerà fino a 5 miglia
(8 km) da Nashville,
ma con le sue forze ridotte ormai a meno di 2.000 uomini, dovrà
rinunciare al tentativo di occupare, anche solo per poche ore, la
capitale del Tennessee. A questo punto tornerà ad Atlanta passando
dall'Alabama, anziché ripercorrere in senso inverso, secondo gli
ordini, la strada seguita all'andata. Farà ritorno ad Atlanta oltre
un mese dopo la sua partenza, quando ormai le sorti della città
saranno segnate. Richard McMurry così riassume quello sventurato
raid: "Pur riuscendo a strappare i binari in alcuni punti e a fare
qualche prigioniero, Wheeler non riuscì ad arrecare danni
significativi. Le difese approntate da Sherman lungo la ferrovia
erano troppo forti; i rinforzi arrivavano troppo velocemente verso i
punti minacciati, e ne scacciavano i cavalleggeri confederati.
Sherman sapeva da tempo che un raid contro la sua linea di
rifornimento era la più logica strategia nemica, e aveva dedicato
grande attenzione a preparare meticolosamente le difese della
ferrovia; non poteva difendere ogni km di binari, ma poteva
difendere ogni ponte, ogni galleria, ogni stazione; in ognuno di
questi punti i suoi genieri avevano costruito fortini. Per
sostituire i binari strappati, Sherman aveva organizzato squadre di
riparazione disseminate in vari punti; ogni danno arrecato da
Wheeler poté essere rapidamente riparato." A peggiorare le cose,
nonostante non abbia concluso un bel nulla, Wheeler invierà a Hood
messaggi trionfalistici, affermando di aver perso non più di trenta
uomini, di aver strappato 40 km di binari, e di aver completamente
bloccato il transito dei treni diretti verso Atlanta. Queste
fanfaronate, assolutamente false, trarranno in inganno il povero
Hood, per l'ennesima volta tradito dai suoi subordinati, con gravi
conseguenze, come si vedrà.
L'esito del
raid di Kilpatrick
Kilpatrick parte da Sundtown la mattina del 18 Agosto, alla testa di
cinque Brigate (4.700 uomini) e due batterie d'artiglieria a
cavallo; si dirige verso Jonesboro con l'intera sua forza, ad
eccezione dei 300 cavalleggeri dell'esigua Brigata del Tenente
Colonnello Klein, inviati a fare da esca a sud, in direzione di
Griffin, allo scopo di distogliere parte della cavalleria sudista
dall'inseguimento della colonna principale. A fronteggiare
Kilpatrick, come abbiamo visto, è rimasta solo la Div. del Gen.
Jackson; le tre Brigate di questa Divisione, il mattino del 18
Agosto, si trovano rispettivamente: la Brigata Ferguson nella zona
di Decatur; la Brigata Armstrong proprio a Jonesboro, a guardia di
questa località; la Brigata Ross, la più debole, composta da 400
uomini e 2 cannoni, é l'unica che, collocata a sud-ovest di Atlanta,
si oppone come può, durante la giornata del 18 Agosto, all'avanzata
di Kilpatrick. All'alba del 19 agosto la colonna nordista transita
da Fairburn, e nel tardo pomeriggio attraversa il Flint River, a
soli 2 km dalla sua mèta, Jonesboro. Hood, prontamente informato da
Ross circa l'avanzata di Kilpatrick, ha intanto spostato la Brigata
Ferguson dalla zona di Decatur a Rough & Ready, lungo la ferrovia,
poco più a nord di Jonesboro, ed ha inviato per treno in quest'ultima
località la Brigata di fanteria del Gen. Reynolds. Inoltre, ha
inviato telegrammi a tutte le guarnigioni confederate disseminate
lungo la ferrovia affinché stiano in guardia. Inspiegabilmente,
questa comunicazione non é pervenuta proprio ad Armstrong, a
Jonesboro, dove Kilpatrick si sta dirigendo. Informato dai suoi
scouts di una colonna nemica diretta verso Griffin (la Brigata del
Ten. Colonnello Klein) Armstrong si é pertanto diretto verso sud,
per intercettarla. La brigata Reynolds, il cui comandante
evidentemente non é stato informato neppure lui dell'avvicinamento
di Kilpatrick, segue Armstrong, non è chiaro se su richiesta di
quest'ultimo o per iniziativa propria. Comunque sia, a difendere
Jonesboro rimangono solo i 400 texani di Ross. Quando, alle ore 17
del 19 Agosto, i cavalleggeri di Kilpatrick entrano in città, Ross
può opporre solo una breve resistenza; poi i suoi uomini corrono ai
cavalli e fuggono verso sud. Rimasti padroni del campo, i federali
bruciano la stazione, un treno, diversi magazzini, e già che ci sono
anche il Tribunale. Strappano pure i binari, ma un forte acquazzone
impedisce loro di arroventarli sui falò e di attorcigliarli. Devono
limitarsi a scaraventarli giù dalla massicciata, dove i genieri
sudisti, a tempo debito, li raccoglieranno e li rimetteranno al loro
posto. Alle 10 di sera Kilpatrick lascia Jonesboro, dirigendosi a
sud verso Lovejoy's Station. Nel frattempo Armstrong, dopo aver
intercettato e disperso la brigata Klein, é stato finalmente
informato dal suo comandante di Divisione della presenza di
Kilpatrick a Jonesboro. Jackson progetta ora d'intrappolare
Kilpatrick attaccandolo con Armstrong da ovest, Ross da sud e
Ferguson da est. Quest'ultimo, per motivi che non verranno mai
chiariti, sbaglia strada (Albert Castel ipotizza fosse ubriaco);
Ross, Armstrong, e i fanti di Reynolds rimangono da soli ad
affrontare Kilpatrick. Lo scontro avviene alle 11 del mattino del 20
agosto, presso la stazione di Lovejoy's. I federali si trovano presi
tra due fuochi, con Armstrong e Reynolds di fronte e Ross alle
spalle, ma riescono a sfondare l'accerchiamento con una carica
all'arma bianca della Brigata del gen. Minty. Costui, un soldato di
ventura britannico, evidentemente ha più fiducia in questo tipo di
tattica rispetto ai suoi colleghi americani, e spazza via
letteralmente i texani di Ross, aprendo la strada del ritorno
all'intera Divisione. Si tratta della prima e unica vittoriosa
carica di cavalleria all'arma bianca dell'intera Campagna di
Atlanta. Per descrivere le ultime fasi del raid, cedo la parola ad
Albert Castel: "Procedendo sotto una pioggia battente, Kilpatrick
attraversa McDonough a mezzanotte del 21 Agosto, poi piega a nord
verso Lithonia. I confederati conducono uno svogliato inseguimento,
che si conclude quando giungono davanti ad un torrente gonfiato
dalla pioggia. Il pomeriggio del 22 agosto i cavalleggeri nordisti,
infangati, indolenziti, con gli occhi scavati, raggiungono Decatur,
avendo perso 237 uomini tra morti, feriti e dispersi, e inflitto più
o meno lo stesso numero di perdite al nemico." Quali sono stati
dunque i risultati di questo raid, nel quale Sherman aveva riposto
tante speranze? Il rapporto di Kilpatrick, per le grossolane
esagerazioni, ricorda i messaggi inviati a Hood da Wheeler; secondo
il cavalleggero nordista, i suoi uomini avrebbero strappato più di
20 km di binari, "abbastanza da rendere la ferrovia inutilizzabile
per almeno 10 giorni." La verità é ben diversa: i binari strappati
ammontano alla miseria di mezzo miglio (800 metri), attorno a
Jonesboro; la piccola Brigata del Ten. Colonnello Klein ha anch'essa
strappato qualche breve tratto di binari, "ad intervalli", molto più
a Sud. Entro il 21 Agosto, prima ancora che Kilpatrick facesse
ritorno a Decatur, questi insignificanti danni erano già stati
riparati dai genieri sudisti, ed i treni avevano ricominciato a
correre da Macon ad Atlanta. La conclusione di Albert Castel é
lapidaria: "Tutto ciò che Kilpatrick ha ottenuto é stato dimostrare
nella Georgia centrale quanto Wheeler, contemporaneamente, stava
dimostrando nella Georgia settentrionale: e cioè che la cavalleria
era incapace di distruggere una ferrovia, se i cavalleggeri dovevano
preoccuparsi di non farsi distruggere a loro volta." Quando la
torretta d'avvistamento del 15° Corpo informa Sherman che i treni
provenienti da Macon stanno regolarmente arrivando in Atlanta, il
comandante nordista si rende amaramente conto che il raid di
Kilpatrick é stato del tutto inutile. Dovrà ricorrere ad un altro
piano per veder capitolare Atlanta.
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