•Le uniformi
della fanteria, cavalleria e artiglieria nordista Introduzione Le
uniformi nell'esercito federale I
copricapo
Quello
che oggi chiamiamo comunemente "Hardee Hat" era all'epoca più conosciuto
semplicemente come "M1858","dress hat" o "army hat". Questo cappello
di feltro nero aveva una tesa di circa 7 centimetri e mezzo, alla base
della corona vi era sempre un piccolo nastro di seta nera a coste e
la corona alta quasi 16 centimetri tendeva a stringersi man mano che
saliva. All'interno, nella zona dove la fronte entrava in contatto con
il cappello, si poteva trovare una banda di cuoio marrone scuro alta
circa 6 centimetri. Doveva essere poi decorato applicando una piuma
di struzzo nero su un lato, mentre dalla parte opposta la falda era
piegata verso l'alto e tenuta in posizione da un spilla in ottone raffigurante
un'aquila sopra allo scudo degli Stati Uniti. Le truppe che prestavano
servizio a cavallo dovevano piegare la falda sul lato destro mentre
tutti gli altri quella del lato sinistro. Secondo i manuali questo tipo
di cappello doveva essere utilizzato per l'alta uniforme, nonché durante
tutte le attività militari indistintamente dall'arma di appartenenza
del soldato, fatta eccezione per i soli membri di batterie di artiglieria
leggera che, nonostante ricevettero gli M1858, erano autorizzati ad
indossare un cappello di cui si parlerà in seguito.
Ecco quindi come appariva il cappello M1858 di un soldato o sottoufficiale di fanteria: falda del cappello sollevata e tenuta ferma da una spilla a forma di aquila sul lato sinistro del cappello, sul lato opposto una piuma nera di struzzo; alla base della corona un cordino blu terminante in una specie di fiocco e due nappe sul fronte; sul fronte della corona una tromba in ottone costituiva il distintivo dell'arma e sopra di essa andavano applicate i numeri reggimentali e le lettere di compagnia realizzate in ottone. Quello di un soldato di cavalleria era simile: la falda sollevata era sul lato destro e la piuma su quello sinistro; il cordino era di colore giallo e il distintivo della cavalleria consisteva in due spade con le lame rivolte in su. Infine quello di un artigliere variava nelle seguenti caratteristiche: il cordino era rosso e il distintivo in ottone era composto da due cannoni incrociati. Per ogni fotografia dell'epoca che ci mostra un soldato con un cappello M1858 decorato in maniera regolamentere, ve ne sono almeno due che ne mostrano altri leggermente o completamente non regolamentari. E' infatti facile trovare questi cappelli decorati solo con alcuni elementi come il distintivo dell'arma d'appartenenza ma senza tutti gli altri pezzi, oppure senza falde ripiegate o ancora con il semplice cappello di feltro nero senza nulla sopra. Come accadeva poi per gli ufficiali, molti uomini decidevano di deformare l'M1858 per dargli un aspetto più alla moda, tanto da renderlo quasi irriconoscibile. Infine esistevano dei modelli prodotti da terze parti che risultavano avere dimensioni e proporzioni diverse o altri modelli di cappello che si ispiravano al M1858 e risultavano simili nell'aspetto. Stando alle testimonianze dell'epoca il "dress hat" o "army hat", spesso privo di ogni passamaneria, era uno dei copricapi più diffusi nelle armate del fronte occidentale.
Se l'M1858 era il cappello regolamentare, il cappello a tesa larga in stile civile o di ispirazione militare fu altrettanto diffuso. Sebbene l'M1858 fu largamente utilizzato dai soldati nordisti e oggi è più che mai rivalutato nella sua diffusione, non mancavano mai tra i ranghi dei soldati federali diversi tipi di cappelli realizzati in stili e colori diversi acquistati privatamente dai singoli individui. A questi cappelli venivano poi applicati gli stessi distintivi ed elementi dell'M1858, con le stesse varianti riscontrate sul cappello regolamentare. Nei paragrafi precedenti si è detto che tutti i soldati dell'esercito federale dovevano indossare il cappello M1858, fatta eccezione per gli uomini appartenenti alle batterie di artiglieria leggera. Questi erano infatti formalmente autorizzati ad utilizzare uno shako introdotto nel 1851. Il cappello, leggermente modificato e conosciuto nel 1861 anche come "Ringgold Cap", era fatto con del feltro nero indurito e ricoperto con lo stesso tessuto blu scuro usato per i forage cap. La sommità era ricoperta con del cuoio nero e anche alla base era rivestito da una fascia di cuoio. La visiera era in cuoio nero e squadrata, il sottogola, anch'esso di cuoio nero, era tenuto fermo da due bottoni in ottone e dotato di una piccola fibbia in ottone. Il tutto era decorato da un cordone rosso che terminava con due nappe fissate alla giacca dell'uniforme. Sul fronte del cappello veniva applicato il distintivo in ottone dell'artiglieria, due cannoni incrociati, sovrastati poi da un'aquila in ottone. Sopra all'aquila una granata fiammeggiante, sempre in ottone, era applicata sulla sommità in cuoio del cappello e copriva parzialmente il pezzo in cui era inserito un pennacchio di crini di cavallo color rosso. Questo tipo di cappello fu usato in rarissime occasioni e solo da alcune compagnie. Tuttavia nel 1864 venne rivisitato il modello utilizzato nel 1851-1854 e un numero maggiore di questi shako venne fornito alle truppe. La seconda tipologia di copricapo consentita dal regolamento era il berretto. Il berretto era concepito come copricapo da fatica, da utilizzare quindi quando il soldato era fuori servizio o impegnato in attività diverse dal combattimento. Ecco quanto stabiliva il regolamento in proposito:
All'atto pratico era difficile e sconveniente fornire alle truppe sul campo due tipi di copricapo, pertanto spesso se ne sceglieva solo uno e il forage cap era una delle scelte più gettonate. Questo berretto, da non confondere con il kepì di cui si parlerà dopo, era stato introdotto con l'Ordine Generale No. 13 nel 1858, da qui il nome "Forage cap M1858". Questo berretto era una via di mezzo tra lo shako e il kepì francese, con più tessuto dell'ultimo ma senza la rigidità del primo con la conseguenza che la sommità del copricapo, costituita da un cerchio di cartone indurito, ricadeva in avanti verso la visiera. Questa era di cuoio nero e mai ricurva come ad esempio in un moderno berretto da baseball. Il sottogola era realizzato con lo stesso materiale ed era tenuto fermo ai due lati della visiera da dei piccoli bottoni con un'aquila incisa su di essi, infine era presente una piccola fibbia in ottone. Esistono numerose varianti del forage cap, solitamente si fanno distinzioni tra due modelli principali, uno più simile al modello originale introdotto nel 1858 e usato nella prima metà della guerra, il secondo impiegato negli ultimi anni. Inoltre, dato che la produzione di questi berretti non fu affidata solo a diversi stabilimenti federali, esistono innumerevoli piccole varianti dovute al lavoro di numerosi privati che lavorarono per conto del governo. Per questi motivi troviamo forage cap realizzati con più o meno tessuto, con visiere più squadrate o più arrotondate e con il cerchio di cartone nella sommità del berretto di diverse misure. L'esempio più famoso che possiamo fare è il cosiddetto forage cap "McDowell Style", caratterizzato da una visiera molto stretta e a forma di mezzaluna. Il forage cap infine doveva essere decorato solamente applicando la lettera di compagnia sul fronte del berretto (praticamente sopra alla visiera e non sul cerchio alla sommità). Gli originali e le foto dell'epoca ci rivelano come questa prescrizione venne ampiamente ignorata, possiamo infatti vedere molto spesso forage cap con lettere, numeri reggimentali, distintivi dell'arma d'appartenenza in ottone e del corpo d'armata presenti in varie combinazioni e disposti in diverse modalità, molto spesso non sul fronte ma sulla sommità del berretto. Non è poi difficile trovare forage cap senza alcun elemento decorativo. Stando alla documentazione dell'epoca, questi berretti erano il copricapo più usato nelle armate operanti sui fronti dell'est. Con la revisione del Regolamento per l'Esercito del 1861 spariscono dalla carta le coperture da impiegarsi sui forage cap in caso di cattivo tempo. Sappiamo però che presso l'Ufficio di Quartiermastro erano depositati dei modelli di copertura e che nel corso della guerra vennero prodotti, forse solo tramite contratti con privati, migliaia di esemplari. Osservando le carte del Dipartimento di Quartiermastro sembrerebbe però che vennero distribuite raramente le coperture e che il grosso rimase in giacenza nei depositi federali per tutta la durata della guerra. E' però possibile imbattersi in alcune fotografie realizzate in studio e sul campo che ci mostrano qualche isolato soldato federale che utilizza queste coperture realizzate con materiale impermeabile nero, solitamente si tratta di tela cerata o gommata nera. Un altro berretto utilizzato nell'esercito federale durante la guerra fu il kepì in stile francese o, come era conosciuto all'epoca, in stile "chasseur". Da non confondersi con i forage cap basati sul modello del 1858 di cui si è parlato nei paragrafi precedenti, il kepì era diffuso tra gli ufficiali ma non vide un ampio utilizzo tra i ranghi dell'esercito dell'Unione. Realizzato con lo stesso tessuto blu questo berretto era costruito in maniera differente, senza eccedere nella stoffa e quindi senza l'effetto di ricadere in avanti ma riamendo invece rigido. Il kepì non fu molto utilizzato dai soldati perchè era un berretto non regolamentare, pertanto non era prodotto e distribuito dal governo federale. Gli unici modi in cui un soldato nordista poteva procurarsi un kepì era comprarlo a proprie spese da un sarto militare o tramite una fornitura da parte dello stato di origine dell'unità, un circolo di donne o un altro ente. La giacca: i modelli
Il frock coat era quindi la giacca regolamentare da usare sia come alta uniforme che come giacca di servizio durante le operazioni militari. Questa redingote era però prevista solo per i soldati che servivano a piedi e quindi solo per i fanti ed alcuni artiglieri. Per distinguere a quale arma appartenevano bisognava osservare le profilature a punta dei polsini e quelle sui bordi del colletto: azzurre per la fanteria e rosse per l'artiglieria. Queste giacche non furono prodotte solamente negli stabilimenti governativi ma anche da privati con contratti, pertanto esistevano degli esemplari che differivano leggermente nelle misure e nel taglio, in alcuni casi la parte inferiore veniva fatta tagliare dai soldati trasformado la redingote in una giubba corta. Il frock coat fu una delle giacche più utilizzate durante la guerra civile americana, indifferentemente dal fronte e dall'anno il suo utilizzo è ampiamente dimostrabile. Per i soldati di artiglieria leggera, che servivano quindi a cavallo, e anche per quelli di cavalleria era prevista una giacca diversa dalla redingote:
Questa giacca (in inglese "jacket") si differenziava dalla precendente (in inglese "coat") nella lunghezza. Comunemente chiamata shell jacket dagli studenti moderni, la giacca corta prevista per artiglieria leggera e cavalleria può essere vista come una redingote senza gonna. A differenza del frock coat, questa giacca corta era ideale per servire a cavallo, i 12 bottoni che costituivano la chiusura sul fronte assicuravano un'aderenza al corpo del soldato che garantiva marzialità e praticità. A decorarla, oltre le profilature del colore dell'arma (giallo per la cavalleria e rosso per l'artiglieria) vi erano quattro bottoni non funzionanti sul colletto. Sappiamo che spesso queste decorazioni colorate non erano molto gradite dai soldati che rimuovevano in parte o completamente le strisce colorate e addirittura pagavano dei sarti per ridurre l'altezza del colletto e accorciare ulteriormente la giacca. Inoltre la sua produzione da parte di più arsenali federali e da parte di terze parti con contratti governativi fece in modo che alcune varianti, che differivano nelle misure, numero di bottoni e disposizione delle profilature, entrassero in uso nell'esercito federale. Poteva poi capitare di imbattersi in artiglieri non appartenenti all'artiglieria leggera ma che utilizzavano comunque questo tipo di giacca corta. Già da molti anni l'esercito degli Stati Uniti utilizzava un'altra giacca corta, chiamata anche "roundabout", prevalentemente utilizzata come giacca da fatica per la fanteria e conosciuta come tale. Nel corso dei decenni questa shell jacket era variata nello stile e nei colori utilizzati ma sappiamo che allo scoppio della guerra era ancora in uso e prodotta con lo stesso tessuto dei frock coat. Inspiegabilmente nessuno studio è stato condotto su queste shell jacket prodotte dal governo federale, realizzate forse solo presso l'arsenale di Schuylkill per la fanteria dell'Unione. Al contrario oggi regna parecchia confusione dovuta alla presenza oltretutto di altre giacche molto simili ma prodotte dai singoli stati per i volontari. Abbiamo fotografie dell'epoca che ci mostrano soldati praticamente da ogni stato del Nord con questi tipi di giacca, ma in particolare quelli provenienti da Illinois, Ohio e New York presentano una percentuale più alta di questi tipi di giacca. Solo le shell jacket del New York sono state oggi sufficientemente studiate (si veda l'articolo "Le giacche corte dello stato di New York"). Si tende quindi a confondere le giacche corte prodotte dagli stati con la shell jacket governativa da fanteria di Schuylkill, di cui oltretutto non vi è traccia sui manuali ma che appare sui documenti del Dipartimento di Quartiermastro in numeri a volte ben superiori a quelli relativi i frock coat. La giacca corta di Schuylkill dovrebbe essere caratterizzata dall'assenza di spalline e taschini esterni, una fila di undici bottoni piccoli sul petto più altri due bottoni funzionanti sui polsini, un taschino interno, un colletto piuttosto basso e nessuna profilatura. Ma la vera giacca protagonista della guerra civile americana fu la sack coat, la giubba da fatica regolamentare:
Le sack coat, o fatigue blouse, erano giacche da fatica di colore blu e ideate per essere utilizzate al campo o durante lo svolgimento di altri servizi non militari. A differenza delle altre giacche queste erano larghe, cadevano dalle spalle sul corpo come un sacco, con il loro colletto ripiegato e i pochi bottoni erano totalmente volte alla praticità. Data la loro comodità, semplicità ma anche il costo inferiore di materiali e tempo per realizzarle, le sack coat vennero largamente usate anche in campagna dalle truppe dell'Unione. Mentre i frock coat erano previsti solo per la fanteria e l'artiglieria e le giubbe corte regolamentari solo per cavalleria e artiglieria con quelle non regolamentari prevalentemente utilizzate dalla fanteria, la giubba a sacco federale venne ampiamente e indistintamente utilizzata da tutte le armi che componevano l'esercito degli Stati Uniti. Inizialmente esisteva solo un modello di questa giacca che era prodotto dall'Arsenale di Schuylkill, a Philadelphia, ma durante tutta la guerra civile americana il governo federale acquistò circa 6.000.000 di sack coat da diversi produttori, risultano infatti circa 142 contratti con privati per la produzione di queste giacche. La maggior parte di queste uniformi fu però prodotta dagli stabilimenti governativi di Philadelphia, New York, St. Louis e Cincinnati, mentre il restante fu prodotto da privati situati prevalentemente a New York, Newark in New Jersey, Philadelphia in Pennsylvania, Portland in Maine e Newton in Massachussets. La vasta produzione da parte di diversi stabilimenti governativi nonché da parte di appaltatori civili determinò la nascita di diverse varianti anche se l'aspetto della giubba a sacco regolamentare non venne mai stravolto. Le varianti differivano nel taglio, nelle cuciture, nei tessuti e in piccoli dettagli come la presenza di taschini esterni. In particolare le sack coat prodotte sul fronte occidentale (come presso gli stabilimenti di St. Louis e Cincinnati) erano diverse da quelle del fronte est. Caratteristica comune di tutte le sack coat era la presenza di quattro bottoni sul petto, il piccolo colletto e la lunghezza della giacca che doveva arrivare quasi a metà della coscia. Vale la pena citare il più importante dei produttori civili a cui Washington appaltò la produzione di sack coat, ovvero John T. Martin, attivo dall’Agosto 1862 fino al Gennaio 1865. Martin produsse per il governo federale tra le 800.000 e il 1.000.000 di sack coat, divenendo il maggiore produttore civile. Le sack coat di J.T. Martin furono prodotte in largo numero e soprattutto impiegate nel 1864 e nel 1865. Un modello precedente era prodotto a partire dal 1862 ma fu molto meno diffuso di quello di fine guerra. Assieme alla truppa, in campagna e anche sul campo di battaglia, erano presenti dei musicisti. Oltre alle bande di ottoni previste per ogni reggimento (rapidamente abolite e rimpiazzate da bande di brigata), per ogni compagnia erano previsti dai regolamenti due musicisti (solitamente un tamburino e un piffero per la fanteria e trombettieri per la cavalleria) per assistere le unità nello svolgimento dei vari servizi quotidiani. I musicisti distaccati alle singole compagnie, vestivano l'uniforme di un soldato semplice della rispettiva arma di appartenenza eccetto che per alcuni dettagli della giacca:
Riassumendo quindi, un musicista in un'unità di fanteria doveva indossare un frock coat profilato di azzurro, un musicista di artiglieria un frock coat con profilature rosse, un musicista di artiglieria leggera una giacca corta profilata di rosso e un musicista di cavalleria una shell jacket profilata di giallo. Le profilature prescritte consistevano sostanzialmente in barre orizzontali disposte all'altezza di ogni bottone, quelle in pieno petto erano le più lunghe e coprivano l'intero fronte della giacca mentre salendo verso il collo e scendendo verso l'ultimo bottone in vita, la larghezza di queste barre diminuiva. Le barre erano collegate tra loro alle estremità da un'altra striscia che correva verticalmente. Osservando le foto dell'epoca siamo in grado di stabilire che il disegno stabilito dal regolamento non veniva sempre utilizzato. Anzi, accade spesso di trovare musicisti sulla cui giacca non è presente alcuna decorazione o vedere bande dove alcuni soldati utilizzano le giacche con le profilature ed altri no. Come accadeva poi per tutti i soldati dell'Unione, anche i musicisti utilizzavano diversi tipi di giacca: frock coat, sack coat, shell jacket di diversi tipi e abiti civili. Alcune bande reggimentali e di brigata disponevano poi di fondi sufficienti per acquistare uniformi personalizzate. La giacca: bottoni, spalline e galloni da sottufficiale
I bottoni previsti per i soldati di fanteria, cavalleria e artiglieria dell'Unione erano quindi identici a quelli degli ufficiali. Su di essi vi era raffigurata un'aquila ad ali spiegate che in una zampa teneva un ramo d'ulivo e nell'altra delle frecce. Sul petto dell'aquila uno scudo che nel caso degli ufficiali conteneva la lettera iniziale dell'arma di appartenenza, mentre nel caso dei soldati e dei sottufficiali non conteneva nulla ma riprendeva il disegno della bandiera degli Stati Uniti. Quindi i bottoni dei soldati dell'esercito federale erano identici, indipendentemente all'arma di appartenenza dei singoli individui. Su giacche e altri indumenti non prodotti presso stabilimenti federali o da civili con contratto ma dai singoli stati, procurati in maniera privata dai soldati o personalizzati in seguito alla distribuzione era possibile trovare altri tipi di bottoni, come quelli recanti gli stemmi di stato. Tuttavia solo alcuni stati produssero quantità significative di questi bottoni mentre molti altri non realizzarono nemmeno sulla carta un modello. Uno degli elementi più curiosi dell'uniforme dell'esercito federale durante la guerra era la spallina:
A decorare i frock coat e le shell jacket di soldati e sottufficiali dell'Unione era prevista questa spallina in metallo che però raramente appariva sul campo. Quella di un sergente differiva da quella di soldati, caporali e musicisti solo nel sistema per applicarla alla spalla mentre per i sottufficiali assegnati a incarichi di staff ne era prevista una rivettata. Osservando le foto dell'epoca siamo in grado di vedere singoli uomini o interi reparti che utilizzano queste spalline nelle retrovie oppure in studio, ma era ben raro trovarle in campagna e impossibile vederle applicate a sack coat. A permettere la distinzione tra un soldato semplice e un sottufficiale, determinando il rispettivo grado, vi era un sistema di galloni applicati ad entrambe le maniche della giacca:
Il gallone veniva realizzato con il tessuto dello stesso colore dell'arma di appartenenza, quindi azzurro per i sottufficiali di fanteria, giallo per quelli di cavalleria e rosso per gli artiglieri. Non vi erano differenze tra i galloni delle varie armi, erano quindi universali come accadeva per i bottoni. Sappiamo però che col proseguire della guerra alcuni sottufficiali preferirono modificare i galloni, probabilmente per ridurre la visibilità. Osservando le foto dell'epoca possiamo infatti notare dei galloni di dimensioni ridotte o collocati in altre posizioni, oppure con solo alcuni elementi di quelli previsti, ad esempio solo la losanga a rappresentare il grado di primo sergente. All'inizio del conflitto esisteva poi un altro tipo di gallone, riservato ai soli regolari dell'esercito degli Stati Uniti ed assai raro da trovare:
Quindi un soldato regolare poteva aggiungere un gallone sopra al polsino per ogni cinque anni di servizio prestati nell'esercito degli Stati Uniti. Questo era sempre realizzato nel colore dell'arma di appartenenza ma se il soldato aveva prestato servizio in guerra durante quegli anni, il gallone doveva essere bordato in rosso, eccetto per gli artiglieri che lo avrebbero bordato in azzurro. Per sostenere i volontari che si arruolarono per combattere la guerra civile e incoraggiare i rinnovi delle ferme, il governo federale con l'Ordine Generale 191 del giugno 1863 autorizzò tutti i volontari che che si fossero riarruolati a indossare i galloni di anzianità. I pantaloni
Nei primi mesi di guerra quindi, il regolamento prevedeva per tutti i soldati dell'Unione dei pantaloni blu scuro. I sottufficiali erano gli unici a portare come elemento decorativo una banda verticale lungo la cucitura esterna dei pantaloni realizzata con del tessuto del colore dell'arma di appartenenza. Solo nel dicembre del 1861 il governo federale emanò l'Ordine Generale N. 108 con il quale il colore dei pantaloni di tutti i soldati venne cambiato da blu ad azzurro cielo. Di conseguenza per i sottufficiali di fanteria venne previsto che la banda verticale passasse da azzurro cielo a blu scuro. Come accadeva per ogni altro elemento dell'uniforme, anche i pantaloni erano prodotti sia presso gli stabilimenti governativi che da privati tramite contratto. Esistevano pertanto delle diversità nella costruzione e in alcuni dettagli come la posizione e numero di bottoni, forma e disposizione delle due tasche anteriori e la presenza di un cordino o di una fibbia sul retro per regolare la larghezza. Il tessuto utilizzato per realizzare i pantaloni in uso nell'esercito federale era sempre un tipo di lana chiamato kersey, la tonalità di azzurro spesso poteva leggermente variare a causa delle modalità di tintura. Sebbene nel dicembre del 1861 fu definitivamente stabilito il colore azzurro per i pantaloni, per tutta la durata della guerra vi furono soldati e intere compagnie che continuarono a ricevere dal quartiermastro o da altre fonti pantaloni di colore blu scuro. Il cappotto
I due cappotti apparivano molti simili, entrambi erano realizzati nello stesso colore, con lo stesso tipo di tessuto e utilizzavano gli stessi bottoni (identici a quelli della giacca). Bisognava pertanto osservare la mantella che era più lunga per i soldati che servivano a cavallo, la forma del colletto che nel caso dei soldati di fanteria, ad esempio, era rigido e alto per coprire il collo, mentre per i soldati a cavallo era anche ripiegato. Le calzature Altri elementi dell'uniforme di un soldato e di un sottufficiale dell'Unione Un elemento non regolamentare dell'uniforme era il panciotto. Si trattava di un indumento non riconosciuto dal regolamento e non distribuito dal governo alle proprie truppe. Solo gli ufficiali erano formalmente autorizzati ad indossarlo in particolari circostanze. Tuttavia alcuni soldati dell'Unione trovarono ugualmente il modo di acquisire e utilizzare dei panciotti, un indumento all'epoca molto alla moda. Un soldato poteva procurarsene solo di due tipi: in stile civile o in stile militare. La differenza stava sostanzialmente nel tipo di colletto dove nel primo era ripiegato e tagliato come nelle giacche civili e mostrava parte della camicia, il secondo aveva un colletto rigido che copriva completamente la camicia. Solitamente erano realizzati in lana e mentre quelli civili potevano avere i vari colori e trame civili di moda all'epoca, quelli militari erano solitamente azzurri, blu o bianchi. Fonti |
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